Brano: [...]ia gonna frusciante e la blusa candida; altri balzavano vivi dalla piega del braccio rotondo, o guizzavano lungo la coscia col balenare brevissimo di un ginocchio bruno.
Antonio s'era lentamente avvicinato. Allo sguardo cauto e come divertito che girò intorno ricomponendosi la veste, Costanza lo vide, e gli rivolse un sorriso. Buoni affari? disse Antonio. Ma si, rispose allegramente: aveva già venduta quasi tutta la sua provvista d'americane, a Sottoripa.
« Non so » disse incerta, quando Antonio le chiese se rincasava_ Si misero a camminare insieme verso il colle. « Giacomo dormiva, quando l'ho lasciato », aggiunse dopo qualche momento, in tono lievemente interrogativo. S'era bruscamente oscurata. Aveva un viso liscia e pieno, dai lineamenti minuti: più che espressivo, estremamente mutevole.
« Non l'ho visto in tutto il giorno », rispose Antonio senza guardarla.
Costanza ebbe un lieve sospiro. Andarono avanti per un po' senza parlare. Antonio l'osservava di tanto in tanto di sfuggita. Pur in quella sua espressione grave, Costanza serbava u[...]
[...] perseguitata.
Nino s'era seduto in un angolo, come se la sua tensione si fosse rilassata in un improvviso sfinimento. Ogni tanto, gli lanciava un'occhiata di sfuggita. Filippo Bertolli celava appena una curiosità maligna, sotto la compunta pietà con cui guardava Costanza. Teresa aveva un viso chiuso e ostile. Doveva pensare che la colpa di tutto era proprio di Costanza, invece: di lei che rideva quando passava correndo la mattina, per andare a Sottoripa, e se trovava uno dei ragazzi faceva a chi arrivasse primo alle rotaie del tram.
Costanza si era rimessa a singhiozzare.
« Aspetta di sapere, almeno », disse Giacomo, con una grande stanchezza nella voce. E Marco pensò che aveva ragione. Stavano dibattendosi di paura, ecco, come se ognuno avesse potuto far portare all'altro il carico di quello che temeva, rifiutandosi in anticipo di sapere per sé.
Suo padre gli stava accanto, ora. Improvvisamente, egli senti la mano di lui premergli una spalla. Era una mano stranamente leggera, come quando seguiva il contorno dei suoi intagli. Si voltò pen[...]
[...]ll'acquaio. Vide che Marco era sveglio.
« Hai sentito di Michele? »
Fece cenno di sì.
« Anche questo dovranno pagare, i signori padroni! » disse con violenza Luigi. Nella collera, il viso ossuto, ma aperto, prendeva una espressione caparbia che lo faceva somigliare molto a Teresa. « Anche di questo hanno colpa! ». Se le cose fossero andate altrimenti, diceva, le donne avrebbero potuto badare ai ragazzi, invece di andare a fare la borsa nera a Sottoripa.
Continuava a parlare col rubinetto aperto, la sua voce arrivava a Marco interrotta da scrosci d'acqua che si gettava sulle spalle, sul viso, nella bocca. Gli pareva che parlasse d'altro, ora: di uno sciopero che aveva avuto luogo due giorni prima a un cantiere, e che c'erano stati dei feriti, da una parte e dall'altra, e due morti: e che l'indomani sarebbe ricominciato, e le cose si mettevano male. Ma poi,, come se ci fosse un rapporto, nominò di nuovo Michele e Costanza. Fermò un momento l'asciugamano che faceva scorrere dietro la schiena. « Povera gente! come si fa, in quelle condizioni..[...]