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Il segmento testuale San Rocco è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 31Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 848

Brano: [...] sulla pesca, sulle saline e sulle sue cave di arenaria, Muggia cominciò a sentire le conseguenze della rivoluzione industriale verso la metà dell’Ottocento, sotto il dominio dell’impero austroungarico: accanto agli antichi cantieri per navi in legno sorsero i primi stabilimenti industriali e, nel 1846, la fonderia del

lo Stabilimento tecnico triestino, lo squero dei cadetti e il Collegio accademico. Nacque infine il grande Cantiere navale di San Rocco. Queste attività e altre collaterali contribuirono alla formazione di una classe operaia numerosa che caratterizzerà tutto il futuro sviluppo della cittadina.

Verso gli ultimi decenni dell’Ottocento il processo di trasformazione sociale era già molto avanzato e il movimento organizzato della classe operaia era già attivo, ben collegato con quello triestino. Nel 1883 si ebbe il primo sciopero e nel 1889 alcuni lavoratori socialisti muggesani vennero eletti nella Cassa Ammalati distrettuale. Sempre più massiccia fu la partecipazione operaia alle feste del 'Primo Maggio, tanto che l’1.5.1900 [...]

[...]dopo sorsero i primi gruppi di Arditi Rossi che avevano tra i loro organizzatori Vittorio Vidali e Luigi Frausin (v.).

Il muggesano Bruno Taboga venne ucciso a Trieste e, in un clima di crescente violenza, gli antifascisti

dovettero rifugiarsi in una sempre più stretta clandestinità, ma la loro azione non cessò. Il Primo Maggio 1925, nonostante le proibizioni del regime, venne celebrato con uno sciopero compatto dai 778 operai del Cantiere San Rocco.

Sotto ii regime

Negli anni del fascismo decine di muggesani vennero arrestati e confinati, altri emigrarono e continuarono all’estero la lotta.

Il Tribunale Speciale inflisse ai comunisti di Muggia ben 192 anni di carcere. Le condanne più pesanti colpirono Luigi Frausin, Natale Colarich, Giovanni Postogna, Mario Depangher. Orlando Marinze morirà in carcere in seguito alle sevizie subite.

L’8.8.1937 l’antifascista Mario Rossetti morì per mano fascista. Di fronte al nuovo assassinio politico si ebbe una grande protesta popolare che i fascisti cercarono di reprimere arrestando circa[...]

[...]ntanto, dopo lo scoppio della Guerra di Spagna, diversi muggesani erano accorsi a combattere in difesa della Repubblica: Vittorio Vidali, organizzatore e comandante del 5° Reggimento, Remigio Apostoli, Giampaolo Vallon, Bruno Macor, Giuseppe Robba e Natale Colarich (da non confondersi con l’omonimo dirigente politico e militare della Resistenza) .

I centri motori dell’antifascismo muggesano si trovavano in quegli anni soprattutto nei cantieri San Rocco e Martinuzza, nella raffineria di Zaule, negli stabilimenti di Trieste e nelle frazioni di Santa Barbara e Chiampore dove operavano i Viola, i Marassi, Bruno Braini, Pietro Mercandel, Giorgio Frausin (nipote di Luigi), Giovanni Postogna, Alma Vivoda. Nella trattoria di quest’ultima coraggiosa combattente (la prima donna d’Italia caduta con le armi in pugno nella lotta contro i fascisti) si tennero frequenti riunioni e nacque la prima base di collegamento con i partigiani operanti fin dal 1941 sul Carso, in Istria e nella zona di Tolmino.

NeH’emigrazione (Austria, Parigi, Lussemburgo) lavor[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 512

Brano: [...]pena arrivati al possesso della terra e del sottoproletariato agricolo, ricacciato dalla città in campagna a seguito della crisi economica, apparve allorché circa 300 squadristi di Carpi, Ferrara e Verona diedero l’assalto alla Camera del lavoro di Poggio Rusco. I fascisti trasformarono poi questo villaggio in un loro caposaldo, facendo da qui partire le squadre per l’occupazione di Felonica Po, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate, San Rocco, Nuvolato, Borgofranco e Carbonara Po. In poche settimane tutto il basso Mantovano, area del più fiorente movimento socialista, subì l’occupazione fascista.

La tattica delle azioni fasciste era evidente: distruggere le leghe, le Camere del lavoro, le cooperative e i circoli socialisti per impedire le lotte sindacali, i concordati, il collocamento di classe e il controllo popolare delle amministrazioni comunali. Se il socialismo tradizionale aveva rivelato la sua fragilità organizzativa e ideologica di fronte alla Prima guerra mondiale e ai compiti in quel momento spettanti al proletariato [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Rocco, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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