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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 349

Brano: San Remo

pendente da quello di Imperia, ma solo dopo l’inizio della guerra l’organizzazione raggiunse una certa organicità e fu possibile dare un’indirizzo unitario allenterò movimento della provincia. La propaganda e l’azione comunista consistettero nell'organizzare cellule clandestine per assicurare il massimo di protezione agli aderenti e il sistema fu continuato anche nel 1943, quando i comunisti si collegarono agli altri movimenti antifascisti.

La prima iniziativa unitaria a carattere provinciale si ebbe nella primavera del 1943, dopo gli scioperi operai esplosi nel marzo a Torino e a Milan[...]

[...]imavera del 1943, dopo gli scioperi operai esplosi nel marzo a Torino e a Milano, concretizzandosi nel lancio e nella affissione (contemporaneamente a quanto avveniva in tutta la provincia) di manifestini incitanti alla rivolta contro il fascismo e la guerra. Ciò ebbe luogo durante la notte fra il 30 aprile e il Primo Maggio 1943.

A quell'epoca era già stata costituita la Federazione comunista di Imperia, diretta da Giacomo Castagneto, di cui San Remo costituiva la zona A. Il materiale di propaganda, dapprima proveniente da Reggio Emilia e poi dal Centro regionale di Genova, cominciò a essere stampato in parte a Imperia e in parte a giungere da Genova, per mezzo di appositi corrieri clandestini.

25 luglio e 8 settembre

Al 25.7.1943 l’organizzazione comunista di San Remo già comprendeva quasi un centinaio di membri e ricevette da Imperia le istruzioni per allargare la sfera d’azione collegandosi a tutti quei gruppi che condividevano l’obiettivo di ristabilire le libertà democratiche e chiedere l’immediata uscita dell'Italia dal conflitto. Ma, mentre fin dal 25 luglio era sorto a Imperia un Comitato di difesa democratico (comprendente, oltre al P.C.I., rappresentanti socialisti e democristiani), di fatto ciò non fu possibile a San Remo né in altre località del circondario per mancanza di interlocutori organizzati.

Nei 45 giorni del governo Badoglio l’azione[...]

[...]a quasi un centinaio di membri e ricevette da Imperia le istruzioni per allargare la sfera d’azione collegandosi a tutti quei gruppi che condividevano l’obiettivo di ristabilire le libertà democratiche e chiedere l’immediata uscita dell'Italia dal conflitto. Ma, mentre fin dal 25 luglio era sorto a Imperia un Comitato di difesa democratico (comprendente, oltre al P.C.I., rappresentanti socialisti e democristiani), di fatto ciò non fu possibile a San Remo né in altre località del circondario per mancanza di interlocutori organizzati.

Nei 45 giorni del governo Badoglio l’azione politica organizzata fu quindi condotta esclusivamente dai comunisti che rafforzarono le cellule e intensificarono la propaganda, in attesa degli eventi che stavano precipitando.

L'8.9.1943, alla proclamazione dell'armistizio, l'intera organizzazione locale fu mobilitata e vennero subito presi contatti con gruppi e sin

goli cittadini che, pur non essendo comunisti, nella nuova situazione accettarono di impegnarsi nella lotta antifascista.

La prima iniziativa [...]

[...]o la propaganda, in attesa degli eventi che stavano precipitando.

L'8.9.1943, alla proclamazione dell'armistizio, l'intera organizzazione locale fu mobilitata e vennero subito presi contatti con gruppi e sin

goli cittadini che, pur non essendo comunisti, nella nuova situazione accettarono di impegnarsi nella lotta antifascista.

La prima iniziativa realizzata dopo I'8 settembre fu un prelevamento di armi presso la caserma del presidio di San Remo. Grazie alla collaborazione del cittadino Canessa, furono ricuperati 20 fucili, numerose cartucce, bombe a mano e una certa quantità di coperte; tutto materiale che venne occultato nei magazzini del cittadino Farina e successivamente smistato in vari depositi della città nell’attesa che si costituissero le squadre armate già in progetto.

Altre armi, prelevate dal gruppo CristelPigati da un deposito di Corso Garibaldi e in un primo momento trasferite nella frazione di Verezzo, vennero riportate in città con la collaborazione del già citato Canessa e custodite in luoghi più sicuri. Infine i [...]

[...]. Vennero anche presi contatti con Bordighera (v.), dove Ettore Renacci (che cadrà nella lotta) organizzava cellule comuniste. Scioltasi la Banda BrunatiMeiffret, i comunisti sanremesi lavorarono alla costituzione di S.A.P. (Squadre di azione patriottica) per portare l'azione diretta nel cuore della città. Nel dicembre 1943 era giunto da Genova un esponente del Centro militare del P.C.I., con l’incarico appunto di costituire le S.A.P. (resterà a San Remo per circa un mese) e, con lo stesso incarico, arrivò Carlo Fari ni che poi avrebbe assunto il comando delle Brigate Garibaldi dell’intera Liguria. Nel gennaio

1944 furono quindi costituite a San Remo le prime S.A.P. di partito, che peraltro accoglievano anche altri volontari, purché fossero disposti a

lottare con le armi contro il fascismo. La direzione di queste squadre venne affidata a Giovanni Battista Trucco [Marco] che lavorava in collaborazione con Luigi Nuvoloni e Giuseppe Anseimi. Successivamente, dopo l'arresto di Trucco e l'andata in montagna di Nuvoloni, l'organizzazione delle S.A.P. venne affidata ad Antonio Gerbolini che ne sarà comandante generale fino alla Liberazione.

In questo stesso periodo la responsabilità dell'organizzazione comunista venne affidata ad Alfredo R[...]

[...]andata in montagna di Nuvoloni, l'organizzazione delle S.A.P. venne affidata ad Antonio Gerbolini che ne sarà comandante generale fino alla Liberazione.

In questo stesso periodo la responsabilità dell'organizzazione comunista venne affidata ad Alfredo Rovelli e, conformemente a quanto era avvenuto a Imperia, dove si era costituito un primo C.L.N. (1.2.1944), fu intensificato il lavoro politico con esponenti di altre forze per giungere anche a San Remo alla costituzione di un C.L.N. unitario. L’attività di propaganda venne affidata a Umberto Farina che, con l’aiuto dei compagni Frumento ed E. Renacci, potè procurarsi un ciclostile e produrre in città il materiale propagandistico.

Nel febbraio 1944, in concomitanza con quanto avveniva in molte altre province, i comunisti sanremesi si impegnarono nella preparazione del

lo sciopero generale. Per rafforzare l'organizzazione giunse da Imperia il già citato Giacomo Castagneto (£lettrico) che venne ospitato nella casa di Luigi Nuvoloni. In una riunione svoltasi in aperta campagna, in un terr[...]

[...]nzella (P.S.I.U.P.) ; Paolo Manuel Gismondi (D.C.) ; Alfredo Cremieux (P.R.I.P. d'A.); Giuseppe Anseimi (P.C.I.). Nello stesso tempo, quest'ultimo sostituiva Rovelli come fiduciario di Zona del P.C.I.. L'attività del comitato fu povera di risultati: vennero tenute tre o quattro riunioni, ma queste non portarono a niente di concreto riguardo all’azione politica e alla lotta armata, limitandosi a enunciare affermazioni di principio. I comunisti di San Remo decisero pertanto di intensificare la lotta armata, costituendo sulle colline e nei dintorni di San Remo i G.A.P. (Gruppi di azione patriottica). Il comando di questi gruppi venne affidato a Giuseppe Anseimi che si mise in con

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 350

Brano: San Remo

contato con Aldo Baggioli e Aldo Siffredi. Nel maggio 1944 i primi gappisti potevano già operare in città, al comando di Anseimi che spesso partecipava personalmente anche alle azioni.

Nel giugno 1944 Anseimi, sul quale si erano pericolosamente appuntati i sospetti delle S.S., venne sostituito in seno al C.L.N. dal compagno di partito dottor Ronca; ma, nonostante questa misura prudenziale, Anseimi venne arrestato nell’agosto successivo e, il 6.11.1944, fucilato a Imperia.

Ai primi di luglio il C.L.N. dell’Alta Italia diramò la disposizione di costituire in ogni località C.L.N. di bas[...]

[...] Anseimi venne arrestato nell’agosto successivo e, il 6.11.1944, fucilato a Imperia.

Ai primi di luglio il C.L.N. dell’Alta Italia diramò la disposizione di costituire in ogni località C.L.N. di base e, seguendo tale direttiva, i comunisti sanremesi organizzarono il primo di questi Comitati periferici nella frazione San Martino, in collaborazione con un gruppo socialista (SiffrediMascia). Poco dopo, in seguito a divergenze sorte nel C.L.N. di San Remo appunto in relazione alla creazione di questi nuovi organismi, ma anche all'arresto dei suoi principali esponenti (Donzella e poi Gismondi) il C.L.N. Sanremese venne sciolto dal C.L.N. provinciale che aveva sede a Oneglia e, con una decisione del 2.8.1944, il C.L.N. di San Martino fu riconosciuto quale unico rappresentante del C.L.N. Alta Italia nel circondario di San Remo. Da quel momento l’azione cospirativa dei comunisti sanremesi si identificò praticamente con quella del C.L.N. di San Martino che, nel febbraio del 1945, fu riconosciuto come C.L.N. del circondario. Durante la Guerra di liberazione si ebbero, a San Remo e nel circondario, complessivamente 319 partigiani combattenti. Essi furono quasi tutti incorporati nella 4a Brigata “E. Guarrini” e nella 5a Brigata “L. Nuvoloni” che, dal luglio 1944, costituirono la II Divisione Garibaldi “Felice Cascione”, operante dalla valle Impero alla vai Roja.

Nei giorni insurrezionali il C.L.N. di San Remo era costituito da: Mario Mascia (Guglielmo, Cammeo) del P.S.I., segretario, direzione degli affari generali, assistenza, stampa; Alfredo Rovelli (Amerigo, Ario) del P.C.I., tesoriere, propaganda; Emilio Mascia, del P.S.I., addetto militare, responsabile del S.I.M. del circondario; Antonio Gerbolini, del P.C.I., addetto militare, comandante le formazioni militari; Giovanni Cristei (Dalton, Glaivino, dall'1.1.1945, del P. d’A.; Agostino Bramé, in rappresentanza del Corpo volontari della libertà.

La Divisione S.A.P. “Giacinto Me

Le S.A.P. della Divisione “G.M. Serrati” nelle giornate insur[...]

[...]el P.C.I., tesoriere, propaganda; Emilio Mascia, del P.S.I., addetto militare, responsabile del S.I.M. del circondario; Antonio Gerbolini, del P.C.I., addetto militare, comandante le formazioni militari; Giovanni Cristei (Dalton, Glaivino, dall'1.1.1945, del P. d’A.; Agostino Bramé, in rappresentanza del Corpo volontari della libertà.

La Divisione S.A.P. “Giacinto Me

Le S.A.P. della Divisione “G.M. Serrati” nelle giornate insurrezionali di San Remo

notti Serrati”, operante lungo la costa da Diano Marina a Ventimiglia e comprendente 8 Brigate, era rappresentata nel Sanremese da reparti comandati da: Antonio Gerbolini, comandante; Rolando Berti no, Dario Rovella e Mario Chiodo, ufficiali addetti.

Il Gruppo G.A.P. “Giacomo Matteotti” comprendeva 2 distaccamenti (“G.B. Zunino” e “Zamboni”), rispettivamente comandati: il primo da Aldo Baggioli con Adriano Siffredi commissario politico; il secondo da Roberto Quadrio con Armando Bonfante commissario politico.

Elenco nominativo dei componenti il Comando S.A.P.: Gerbolini Antonio, coman[...]

[...]ento “G. Matteotti; Roveta Vincenzo (Federico), commissario della Brigata “G. Matteotti”; Luppi Luigi (Arturo), commissario della Brigata “G. Anseimi”; Chiodo Mario (Dorio), vicecomandante della Brigata S.A.P. “A. Baggioli”; Rovella Dario (Lori), vicecommissario della Brigata S.A.P. “A. Baggioli”; Siffredi Adriano (Riccardo), commissario del 2° Distaccamento “G. Matteotti”.

Comando della G.A.P. cittadina: Millo Filip

Dopo la liberazione di San Remo, ufficiali alleati e comandanti partigiani della 5a Brigata “Nuvoloni” assistono alla sfilata delle formazioni. Al centro, con il basco: Giuseppe Vittorio Guglielmo (v.), comandante della II Divisione Garibaldi “Felice Cascione”

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 39

Brano: [...] furono organizzate le prime manifestazioni antifasciste unitarie con larga diffusione di manifestini incitanti i lavoratori alla rivolta contro la guerra e la dittatura.

Dal 25.7.1943, con la caduta del fascismo, la riorganizzazione del movimento democratico avvenne rapidamente: a Imperia sorse un Comitato unitario di difesa, al quale partecipavano i rappresentanti del Partito comunista, del Partito socialista e della Democrazia cristiana. A San Remo invece la ripresa si verificò direttamente attorno al Partito comunista, mancando ivi nuclei organizzati di altri partiti antifascisti.

Guerra di liberazione Immediatamente dopo l'8.9.1943 ebbe inizio la lotta partigiana che in provincia di Imperia si sviluppò ampiamente e assunse particolare asprezza, « sia per la configurazione geografica della regione sia in relazione alla peculiare posizione militare della regione stessa, posta ai confini con la Francia e per quasi nove mesi immediato retrofronte e quindi zona di operazioni attive ». Una misura di questa lotta è data dal numero altissi[...]

[...]vvocato Giovanni Cotta, il professore Multinedo, l’avvocato Maccagno, il dottore Giuseppe Tessitore, Lorenzo Musso e i Berio, nel circondario di Imperia; Giuseppe Anseimi, Giuseppe Ferraroni, Alfredo Rovelli, Umberto Farina, Alpinolo Rossi, Archimede Gioffredi, Antonio Gerbolini, il dottore Salvatore Marchesi, Bruno Luppi, Agostino Bramé, Vladimiro Ramella, il dottor Ronga, G. Carbone, A. Ir ace, Pietro Zappa e Nino De Andreis nel circondario di San Remo.

Tra i socialisti si ricordano: nel circondario di Imperia, Ernesto Valcado, Alessio Castellino, Giovanni Piana, Antonio Persico, Giacomo Carcheri, Domenico Carcheri, Lino Lagorio, Lucio Del becchi; e nel circondario di San Remo, il dottore Marco Donzella, l’avvocato Secondo Anfossi, Adolfo Siffredi, A. Gentilini, Clodomiro Zenoni, Mario Benza, i fratelli Queirolo, Edmondo Pignoni e i fratelli Mascia.

Tra i democristiani, si ricordano l’avvocato Ambrogio Viale, l’avvocato Carlo Folco, il dottore Mario Amoretti, Tito Bruno e Silvano Biglieri nel circondario di Imperia; e l’avvocato Manuel Gismondi, il canonico Luigi Boccadoro e Nino BeiIoni nel circondario di San Remo. Del Partito d'Azione: Filippo Berio a Imperia; l’avvocato Nino Bobba e il dottore Giovanni Cri stei a San Remo. Tra i repubblicani, Alfredo Cremieux e Aldo Zoli. Tra gli indipendenti: il dottore Giovanni P/'gatti; l’eroica Meiffret, nella cui villa di Baiardo si costituirono alcune formazioni, per cui essa venne poi deportata in Germania; il giovane poeta Brunati, ucciso nelle prigioni di Genova; l’avvocato Carlo Bensa, Antonio Canessa, il professore G.B. Calvini; il maggiore Enrico Rossi e altri ancora.

Già nel settembre 1943, organizzata da Renato Brunati (verrà fucilato al Turchino il 19.5.1944), sorse a Baiardo la prima banda armata del Sanremese. Nel gennaio 1944 il centro del P.C.I. inviò a I[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 533

Brano: [...]zzatori del P.C.I. e della lotta armata nella provincia. Dopo la morte di Gino Bozzi (4.1.1944) resse in un momento difficilissimo il comando della piccola formazione partigiana costituitasi sulle colline sovrastanti San Piero Agliana. Tornato in città nel gennaio 1944, continuò a operare nella Resistenza, finché cadde nel corso di un’azione in una località della provincia.

Donzella, Marco

N. a Montalto Ligure (Imperia) il 28.10.1877, m. a San Remo (Imperia) il 27.9.1953; farmacista.

Di famiglia agiata, dopo la laurea aprì una farmacia a San Remo. Giovane socialista fin da ragazzo, poi esponente locale del P.S.I., fu un punto di riferimento per i socialisti della provincia. Chiamato alle armi nel 1915, optò per prestare servizio civile, dedicandosi all’assistenza dei colpiti da una epidemia di colera esplosa in Liguria.

Nel dopoguerra, pur continuando a gestire la sua farmacia svolse un’intensa attività politica, subendo dai fascisti di San Remo aggressioni e persecuzioni che lo costrinsero a la

sciare la città e a trasferirsi a Molini di Triora, dove rimase fino al 1928.

Negli anni della Seconda guerra mondiale svolse attività clandestina e dopo l’8.9.1943 fu attivo nella Resistenza. Divenuto membro del C.L.N. di San Remo (v.), subì un arresto da parte dei tedeschi. Popolare esponente socialista anche nel secondo dopoguerra, più volte candidato alle elezioni politiche, nel 1964 (a 87 anni) uscì dal P.S.I. per aderire al P.S.I.U.P..

Drapsin, Petar

N. a Turija (Jugoslavia) nel 1914; m. a Belgrado il 2.11.1945. Comunista, fu volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna. Dal

1941 fu tra i dirigenti della guerra di liberazione in Jugoslavia: commissario generale dei Distaccamenti partigiani dell’Erzegovina, fu successivamente comandante di divisione e di corpo d’armata, vicecomandante dell’E.P.L. dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 348

Brano: [...]rucidandoli spietatamente fino all'ultimo. La sparatoria ebbe fine so

lo quando l’intera radura fu coperta dai corpi senza vita.

E.Pe.

Sanna, Antonio

N. a Oristano (Cagliari) il 28.9.1879; rappresentante.

Dirigente dell’organizzazione comunista clandestina attiva in Campania e individuata nel giugno 1927 dalla Questura di Napoli, fu arrestato. Deferito al Tribunale speciali*, il 22.10.1928 fu condannato a 12 anni di reclusione.

San Remo

Comune di circa 62.000 abitanti (47 mila nel capoluogo) sulla riviera ligure, a 25 km da Imperia (v.). Centro turistico e balneare particolarmente noto della Riviera di Ponente, San Remo ha anche un’importante attività impostata sulla produzione e sul commercio dei fiori. Durante la Guerra di liberazione il territorio del comune fu teatro di una intensa lotta partigiana, soprattutto grazie all’organizzazione politica e militare del P.C.I..

Cospirazione antifascista

La prima organizzazione comunista clandestina di San Remo risale al periodo immediatamente precedente l’inizio della Seconda guerra mondiale. I collegamenti fra l’organizzazione locale e i centri di propaganda deN’Alta Italia furono stabiliti da Giuseppe Ferraironi (Giorgio) attraverso la rete organizzativa del partito da tempo funzionante a Reggio Emilia. All’inizio il gruppo comunista sanremese operò del tutto indi

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 5Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]les, Trattato di; Yalta.

Biga Francesco F.Bi.

Baiardo, Battaglie di; Bonfante, Silvio; Ceriana, Battaglia di; De Marchi, Gianfrancesco; Devachan, Castello; Di Ferro, Roberto; Evigno, Battaglia di; Ginestro, Eccidio di; Gismondi, Massimo; Imperia; Imperia, Assalto al carcere di; Latte, Eccidio di; Nuvoloni, Luigi; Olivero, Giorgio; Pievetta, Combattimenti di; Pigna, Battaglia di; Queirolo, Candido; Rio Gordale, Eccidi di; Rocchetta Nervina; San Remo.

Bigi Alvaro A.Bi.

San Giovanni Valdarno.

Bitossi Renato R.Bi.

Emigrazione.

Bitto Giovan Battista G.B.B.

Giust, Giuseppe.

Boatti Giorgio G.Boa.

Servizio informazioni militari.

Bobbio Norberto N.Bob.

Allason, Barbara.

Bocca Giorgio G.Bo.

Boves; Decima M.A.S..

Boccassi Carlo C.Bo.

Carini, Aldo.

Bogliari Francesco Fr.Bo.

Nobili Oro, Tito; Pani cale, Eccidio di; Perugia.


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Remo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---P.C.I. <---antifascista <---comunista <---comunisti <---Agostino Bramé <---Antonio Gerbolini <---C.L.N. <---S.A.P. <---fascismo <---fascisti <---socialista <---socialisti <---Felice Cascione <---G.A.P. <---G.B. <---Giacomo Castagneto <---La prima <---Le S <---Le S A P <---Luigi Nuvoloni <---Marco Donzella <---P.S.I. <---Partito comunista <---S.S. <---antifascisti <---comuniste <---democristiani <---gappisti <---italiana <---nazifascisti <---nazista <---A San Remo <---Adelchi Bar <---Agostino Semeria <---Alessio Castellino <---Alvaro A Bi <---Antonio A Be <---Antonio A Ber <---Antonio A Bern <---Antonio Gramsci <---Archimede Gioffredi <---Armando Bonfante <---Armando Peruzzi <---Bandiera Rossa <---Battista G <---Battista G B <---Battista G B B <---Bei-Ioni <---Bergonzini Luciano <---Bergonzini Luciano L Be <---Berio a Imperia <---Bertolo Gian Franco <---Bertolo Gian Franco G F Be <---Biagianti Ivo I Bi <---Bianchini Stefano S Bi <---Bitossi Renato <---Bitossi Renato R Bi <---Bitto Giovan Battista <---Boatti Giorgio G Boa <---Bobbio Norberto <---Boccassi Carlo <---Bogliari Francesco Fr <---Bordiga Amadeo <---Brigata S <---Brigata S A P <---Brunati-Meiffret <---Calvini Stefano <---Canepa di Diano <---Carlo Bensa <---Carlo C <---Carretta Fortunato <---Casa di Cultura <---Clodoaido B <---Comando S <---Comando S A P <---Comitato centrale <---Cristel-Pigati <---D.C. <---Decima M <---Decima M A S <---Diano Marina a Ventimiglia <---Divisione S <---Divisione S A P <---Domenico Carcheri <---E.P.L. <---Farmacia <---Felice Risso <---Ferro Arnaldo <---Fiume-Rijeka <---Francesco F <---Francesco F Bi <---Franco G <---G.B.B. <---G.M. <---Gaetano U <---Gerbolini Antonio <---Giacomo Carcheri <---Gino Bozzi <---Giordano Angelo <---Giorgio G <---Giorgio G Bo <---Giovanni Battista Trucco <---Giovanni Cotta <---Giovanni Gal <---Giovanni Gilardi <---Giuseppe G <---Giuseppe G Be <---Giuseppe Vinai <---Giuseppe Vittorio Guglielmo <---Gruppo G <---Gruppo G A P <---Il vecchio <---Imperia Carlo Farini <---Ivo I <---L.V.G. <---La sera <---Libertà in Boves <---Luciano L <---Luigi Boccadoro <---Maiga Emilio <---Millo Filip <---Montalto Ligure <---Nino De Andreis <---Norberto N <---Norberto N Bob <---P.O.J. <---P.S.I.U.P. <---Paolo Astuti <---Paolo Chiappari <---Paolo Manuel Gismondi <---Paolo Ridente <---Parodi Luigi <---Patto di Varsavia <---Pietro Zappa <---Pio Borri <---Porto Valtravaglia <---Primo Maggio <---Protocolli di Sion <---Questura di Napoli <---Renato R <---Resistenza in Castelnuovo Magra <---Rientrò a Pistoia <---Rio Gordale <---Rolando Berti <---Rolando Bertino <---Rovella Dario <---Roveta Vincenzo <---S.I.M. <---San Francisco <---San Martino <---San Martino di Lupari <---San Piero Agliana <---Secondo Anfossi <---Silurificio di Fiume <---Silvano S <---Silvano S Be <---Stefano S <---Storia <---Storia della Resistenza <---Tito Bruno <---Virgilio Abbo <---Vladimiro Ra <---alpinista <---antifasciste <---artigiano <---attesismo <---bordighismo <---cristiana <---d'Azione <---dell'Italia <---emiliano <---eroismo <---fascista <---franchisti <---ideologico <---italiane <---italiani <---nazifascista <---paracadutisti <---sappisti <---socialiste