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Il segmento testuale San Damiano Macra è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 366

Brano: [...]ccuparono la vallata a eccezione del capoluogo Dronero e, il 26 di quel

lo stesso mese, 80 uomini del Battaglione compirono un attacco sulla città di Busca.

Il 30 luglio, un migliaio di nazifascisti appoggiati da artiglieria e mezzi corazzati investirono le posizioni occupate dai partigiani. Dopo aver superato la prima linea di resistenza, reparti di S.S. dettero alle fiamme il centro abitato di Cartignano, e di lì puntarono decisamente su San Damiano Macra, facendogli subire la medesima sorte. Un’anziana donna, Caterina Demaria, fu arsa viva; due partigiani garibaldini, Mario Oggero e Mario Fantini, furono catturati e impiccati sulla piazza del paese; un altro garibaldino, Paolo Ruffolo e il civile Graziano Einaudi caddero durante lo scontro a fuoco che si protrasse per oltre un’ora intorno al paese. An

che le circostanti borgate di Paglieres, Berardi e Lottulo vennero incendiate e per due giorni le fian> me si levarono dai paesi martoriati.

I partigiani, dopo aver respinto gli assalitori alle strette di Lottulo costringendoli alla ritira[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 473

Brano: [...] il 12.5.1944 ebbe luogo il primo incontro tra esponenti del maquis e comandanti partigiani G.L., in preparazione dei successivi convegni che si sarebbero tenuti il 22 maggio a Barcelonnette (v.) e il 3031 dello stesso mese a Saretto.

Dal 25.5.1944, formazioni gielliste liberarono la valle Maira dai restanti presidi della Guardia nazionale repubblicana a Ussolo e Alma, disperdendo inoltre i nuclei di carabinieri ancora esistenti nei centri di San Damiano Macra, Prazzo, e Ussolo.

Più difficile risultò il tentativo di far sgombrare il presidio fascista asserragliato in Dronero, con azione combinata di distaccamenti garibaldini e « giellisti ». Il 15 giugno, 50 volontari delle due formazioni, contando sulla sorpresa, effettuarono l’attacco. Ma i fascisti, messi sull’avviso dall’imprudenza di un collaboratore dronerese, riuscirono a barricarsi in caserma e a respingere i partigiani. A questi ultimi l’azione costò 2 morti e 5 feriti leggeri (fra i quali il comandante Ventre che aveva personalmente guidato l'attacco alla caserma), mentre i militi di S[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 474

Brano: Maira, Valle

Partigiani della 3a Banda della Brigata Valle Maira « Roberto Bianchi di Roascio » (Valle Grana, fra Campofei e Galliera, marzo 1945)

occuparono interamente i paesi del fondovalle e a fine giugno, in località Milanesa di Roccabruna, non lontano da Dronero, sorse il posto di blocco d’ingresso al territorio liberato.

Il Comando G.L. si installò nel castello di Cartignano e quello garibaldino in San Damiano Macra. I due Comandi deliberarono di comune accordo la costituzione di un Comitato di liberazione di valle, al quale fossero affidati tutti i poteri di amministrazione civile e che fungesse quindi da vero e proprio « governo » della Maira.

A comporre il Comitato furono chiamati il geometra Chiaffredo Belliardi (v.) che ne assunse la presidenza, il comunista Mario Scaglione e, in rappresentanza del Partito d'Azione, Giuseppe Acchiardo. L'invito a partecipare al C.L.N. di valle, rivolto al clero locale e ai liberali, venne declinato; questi gruppi evidentemente preferivano non essere coinvolti nel[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 476

Brano: [...]emporaneamente a Luigi Ventre.

I mesi di gennaio e febbraio del 1945 trascorsero in una spasmodica tensione, ma i partigiani avevano sufficienti risorse per rimontare lo svantaggio della situazione.

II 23.2.1945 un distaccamento della 1“ Banda della «Besana» mise in rotta un reparto sciatori del « Bassano » che aveva compiuto un tortuoso tragitto per coglierla di sorpresa e distruggerla nella sua sede, Le Grande di Droneretto nei pressi di San Damiano Macra. Gli sciatori repubblichini riuscirono a circondare il distaccamento, ma i partigiani, avvertiti nella notte da un sacerdote deH’imminente attacco, fecero in tempo a portarsi in posizione difensiva e, dopo 5 ore di combattimento, volsero in fuga i fascisti catturando 2 prigionieri. Ai primi di marzo, col miglioramento delle condizioni atmosferiche, lo scioglimento della neve e il ritorno dei partigiani che erano andati in congedo a dicembre, l’attività offensiva riprese, sia nella valle che in pianura. Nello stesso tempo si acutizzava la crisi di disgregazione dell'apparato militare di Salò e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 570

Brano: [...]ato dai fascisti della Divisione « San Marco » che, il 5 febbraio, intendevano fucilarlo a Canelli. Fu salvato in extremis per intervento di un generale tedesco, ma i fascisti rifiutarono lo scambio di prigionieri proposto dal comandante partigiano Rocca. Pianta fu tradotto a Torino e consegna» to alle S.S.. Fu liberato il 26 aprile. Dopo la Liberazione fu tra i dirigenti del Partito dei contadini in provincia di Asti.

Fiasco, Damiano

N. a San Damiano Macra (Cuneo) il 26.11.1901, m. a Caraglio (Cuneo) il 30.12.1944; medico condotto. Esercitava la professione a Caraglio e, dopo l’8.9.1943, prese parte alla Guerra di liberazione, come membro del servizio informazioni diretto da Giocondo Giacosa ma soprattutto organizzando un piccolo ospedale partigiano. Il 30.12.1944, in seguito all’uccisione di un milite della Divisione « Littorio », la Brigata nera « Lidonnici » setacciò il paese per compiere una rappresaglia su persone già segnalate per la loro attività antifascista. Arrestato nel corso del rastrellamento, il dottor Piasco venne fucilato il gio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 179

Brano: [...]rasferimento dal carcere al luogo dell'interrogatorio riuscì a fuggire.

Riparato a Casale Monferrato (Alessandria), si mise in contatto con la Resistenza locale. Nel maggio 1944 entrò a far parte delle formazioni “Giustizia e Libertà” della valle Maira e, nel giugno, fu designato comandante della Sezione autonoma guastatori, da lui stessa creata. Il reparto si distinse nelle attività di sabotaggio e, durante un rastrellamento, nella difesa di San Damiano Macra (30.7.1944).

Dopo la Liberazione Rigoni diede un importante contributo nel bonificare i campi minati della regione.

P.Bu.M.Ca.

Rijeka (Fiume), Battaglia di

Azione militare a largo raggio, condotta dal marzo al maggio 1945 dalle forze partigiane jugoslave per la liberazione del Carnaro (v. Fiume). La battaglia di Rijeka, una delle più complesse operazioni della Guerra di liberazione in Jugoslavia, ebbe come principali protagonisti, da una parte, i partigiani della IV Armata avanzanti dalla Dalmazia e dalla Lika, dall'altra il Gruppo di combattimento tedesco “fìeindl” rafforzato da [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Damiano Macra, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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