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Il segmento testuale S.E.D. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 18Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da (Comunismo e occidente, 3°) Benno Sarel, Proletariato e ordine democratico popolare nella Germania Orientale in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 5 - 1 - numero 8

Brano: [...] che si verifica nel 1949 nella Germania Orientale: la ripresa economica consente il ridestarsi delle lotte operaie nel momento stesso in cui l'apparizione degli stacanovisti e dei cronometristi nelle fabbriche addita agli operai un avversario immediato.
L'iniziativa della lotta viene quasi sempre presa dagli operai di eta matura, spesso dai quadri di base del sindacato e del partito (2). Si tratta di prepararsi o di accordarsi per attaccare in sede di assemblea sindacale un certo provvedimento o un certo metodo di lavoro del cronometrista? La grande esperienza organizzativa degli operai tedeschi riprende tutto il suo vigore e serve allo scopo.
Come sempre, la lotta di massa mette in evidenza, accanto ai vecchi, dei nuovi quadri: la fusione necessaria si compie in seno alle stesse assemblee ufficiali, all'uscita delle riunioni, negli stessi laboratori fra gruppi affini che si formano e fra i quali si discute liberamente.
Con questa lotta economica spontanea e con questi inizi di organizzazione operaia autonoma, la vita ideologica torn[...]

[...] Che cosa é il regime? E l'Unione Sovietica? Che cosa è la «intelligentzia »? (5). Non vi é dubbio che queste domande non ricevono una precisa risposta, ma la cosa importante é l'atmosfera nella quale esse sorgono e la situazione di fatto che le ha fatte sorgere.
Con il sorgere di queste discussioni ideologiche, tutte le vecchie correnti politiche della vecchia classe operaia tedesca rivivono fra gli operai. Non é un caso se alla conferenza del SED del 1949 Fred Oelssner, il migliore teorico del partito, attacca per la prima volta il luxemburgismo (6). È caratteristico che nel 1948 il partito denunciava soprattutto il « nazionalismo schumacheriano »; nel 1949 il « sindacalismo puro » da un lato, ed il « radicalismo di sinistra » dall'altro (7).
(5) Sotto questa parola gli operai riuniscono i tecnici, i dirigenti, le alte gerarchie del sindacato e del partito. Generalmente gli operai sono ostili alla intelligentzia. Si Iegge: «Esiste ancora nella grande maggioranza dei casi una diffidenza istintiva (fra operai e tecnici) una antipatia c[...]

[...]bbiamo il compito di debellare gli avanzi teologici di tipo semimenscevico della sinistra tedesca, questi avanzi che riuniamo abitualmente sotto il nome di Iuxemburgismo. Non si creda che questa quistione possa essere risolta semplicemente dicendo: chi dei nostri tanti membri hanno letto Rosa, che importanza hanno ancora questi problemi? No, questo sarebbe un sottovalutare il peso della tradizione ideologica» (Protokoll der I Parteikonferenz der SED, Berlino, 1949, pag. 457).
(7) «In questo momento le centrali dello spionaggio inglese ed americano lavorano in un primo luogo per diffondere la propaganda trotskista... Allo stesso tempo continua il pericolo dell'opportunismo di destra... » (Dokument der SED, T. II, pag. 289). La situazione sembra particolarmente grave a Lipsia, vecchia città socialista, ove, secondo il rapporto del segretario del partito, si è svolta una lotta efficace contro l'ideologia schumacheriana, ma dove si é avuta «una eccessiva tolleranza verso le argomentazioni di apparenza radicale e rivoluzionaria ». (Neues Deutschland del 7.12.49). Nel 1949 il
SENNO SAREL PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 167
Così nel corso di questa tappa, la lotta per le rivendicazioni suscita la rinascita di una vita ideologica e di un inizio di organizzazione operaia indipendenti. Es[...]

[...]o decide di estendere il fronte nazionale fino agli « antichi funzionari, soldati, ufficiali e generali della « Wehrmacht », cosí come agli ex nazisti. Anche a questo proposito il pericolo é additato a sinistra: « Il primo pericolo ed il maggiore é attualmente la ristrettezza settaria... che si esprime attraverso al fronte nazionale... con il rifiuto di collaborare con elementi patriottici non appartenenti al popolo lavoratore... » (Dokument der SED, T. II, Berlino 1950, pag. 344 e 354).
168 COMUNISMO E OCCIDENTE
La rivolta del 1953
Nel luglio 1952 il Congresso del partito adotta la politica che é conseguenza del riarmo ufficialmente annunciato: una politica dura, spartana, nella quale la produzione non produttiva verrà immensamente accresciuta, nel momento stesso in cui forze giovanili vengono distolte dalla produzione. Nel suo rapporto, di ritorno dal 19° Congresso bolscevico, Walter Ulbricht così definisce questa politica : massima economia, produttività accresciuta, revisione delle norme (Neues Deutschland 23.11.52). Da ora in poi[...]

[...]dacale del cantiere di Semm e di Faust non abbia appoggiato la loro iniziativa e che, nell'assemblea sindacale da lui diretta egli abbia taciuto e li abbia lasciati attaccare da tutti i partecipanti (14).
Poco alla volta gli operai riescono ad imporre a parecchi capisquadra e perfino a parecchi attivisti il loro stato d'animo « ereditato dal tempo della lotta di classe ». Il brigadiere è nominato dalla direzione, ma é praticamente impossibile insediarlo contro la decisa volontà degli operai: non potrebbe lavorare. Giacché è un fatto che l'antica rigorosa disciplina di fabbrica o di cantiere é stata spazzata via dal « vento del 1945 » e niente altro l'ha ancora sostituita. Il caposquadra riceve una percentuale progressiva sui salari della squadra, in caso di sorpassamento del piano. Egli ha dunque l'interesse a spingere la produzione. Allo stesso tempo per? egli é costretto a convincere gli operai che essi devono produrre, giacché adesso il regime é loro: il partito non può accettare di essere isolato nell'impresa. Ogni settimana, e talo[...]

[...] che conosce le contraddizioni sociali.
Nel quadro della politica dura del momento, viene convocata per il 22 febbraio una conferenza dell'edilizia (amministrazione, sindacati, attivisti) che delibera di applicare una politica di durissime economie : sui salari, sui materiali, sulle attrezzature. Come nelle altre industrie, si prevede una campagna generale di aumento delle norme. Per 1'8 aprile viene convocata la conferenza dei responsabili del S.E.D., della Stalinallee, in vista dell'applicazione delle decisioni della conferenza di febbraio. Il 6 giugno infine, viene organizzata a Lipsia una nuova conferenza dell'edilizia avente lo scopo di « ...discutere il modo di condurre la campagna di dure economie nell'industria edilizia » (19). A quanto sembra, dopo il febbraio non si erano realizzati grandi progressi...
(15) Neues Deutschland 4 apr. 1952.
(16) Neues Deutschland 6.6.53.
(17) Neues Deutschland 10.4.53.
(18) Tägliche Rundschau 16.5.1953.
(19) Neues Deutschland 7.6.1953.
BENNO SAREL PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 173[...]

[...]e... non vi è dubbio che le decisioni sulle norme sono giuste in ogni caso. Tutto infatti dipende.. da un continuo aumento della produzione, di pari passo con delle strette economie ». Quello stesso giorno il governo revoca la propria decisione di aumento delle norme.
All'indomani, 17 giugno, la Tribune fa un'altra gaffe e dà un'altra prova della cecità di alcuni circoli dirigenti: « in applicazione della deliberazione del Comitato Centrale del S.E.D., gli operai di Hennigsdorf hanno come proprio obiettivo principale la utilizzazione di tutte le risorse della impresa e l'aumento sensibile della produzione, senza bisogno di maggiori investimenti ». Il giorno stesso, gli operai di Hennigsdorf si riuniscono nella fabbrica alle 5 del mattino per raggiungere i loro compagni della Stalinallee e fare una manifestazione contro il regime... La Neues Deutschland sembra più chiaroveggente, oppure i partigiani della distensione hanno avuto il sopravvento. Come che sia, il 14 giugno il giornale pubblica un articolo dal titolo « È tempo di rinunciare al[...]

[...]paccio era più scadente : ma adesso le due situazioni si equivalgono. Qualche squadra decide di cercare lavoro altrove: l'operaio è per sua natura nomade. Lungo la Stalinallee, nella marcia verso il centro della città, altre squadre si aggiungono alle prime. Ben presto il corteo ascende ad un migliaio di operai. Allora il carattere della manifestazione cambia: non si pue) più andare a cercare lavoro in tal numero: il corteo si indirizza verso la sede del governo per domandare risposta alla petizione dell'8 giugno. Strada facendo, operai di altri rami e passanti ingrossano il corteo : alla Leipzigerstrasse il corteo é composto di migliaia di operai. Ed ecco che il carattere del corteo, rimasto fino ad allora calmo, cambia ancora una volta : le rivendicazioni economiche si sono trasformate in rivendicazioni politiche. Davanti alla sede del Ministero, davanti al Ministro Selbmann che tenta di parlar loro, questi operai non organizzati danno prova di una grande maturità, quella maturità, quell'impeto fiducioso nella propria forza, che le giornate rivoluzionarie danno agli operai. « Sono un operaio comunista », dice il Ministro. « Te ne sei dimenticato — gli gridano — i veri comunisti siamo noi, non tu ». E presentano le loro rivendicazioni.
Lo svolgimento dei fatti di Berlino del 17 giugno é noto : nuove manifestazioni degli operai edili; sciopero nelle principali aziende; intervento di gruppi semifascisti dalla BerlinoOve[...]

[...]ganizzano il movimento, ed allo stesso tempo assumono la gestione delle imprese : hanno cura di assicurare i lavori di manutenzione, di organizzare la, vigilanza contro gli eventuali sabotaggi; e quando si tratta di imprese di interesse pubblico urgente, di assicurarne il funzionamento. Ad Halle, a Bitterfeld, a Magdeburgo, a Iena, gli scioperanti, riuniti in piazza, eleggono un co mitato centrale di sciopero. Questo, quando ne ha il tempo, si insedia nella casa comunale, si occupa degli approvvigionamenti della città, della produzione del gas e dell'elettricità, ordina ai pompieri di rimanere in servizio, ecc. ecc. In altre città ci si limita ad eleggere dei co mitati operai di fabbrica. Si esce in strada, si balla, si occupano le sedi del partito, si disarmano i poliziotti, si liberano i prigionieri politici, ecc. ecc.
I comitati di sciopero adottano in generale atteggiamenti differenti, a seconda che abbiano a che fare con le autorità tedesche o sovietiche. Le prime vengono ignorate, con le seconde si offre di trattare. Ecco il telegramma che il comitato centrale di sciopero di Bitterfeld invia al comandante sovietico in Berlino :
« Sig. Alto Commissario, noi lavoratori del circondario di Bitterfeld vi preghiamo di togliere senza indugio lo stato di assedio da Berlino, tosi come ogni altra misura diretta contra gli ope[...]

[...] ecc.
I comitati di sciopero adottano in generale atteggiamenti differenti, a seconda che abbiano a che fare con le autorità tedesche o sovietiche. Le prime vengono ignorate, con le seconde si offre di trattare. Ecco il telegramma che il comitato centrale di sciopero di Bitterfeld invia al comandante sovietico in Berlino :
« Sig. Alto Commissario, noi lavoratori del circondario di Bitterfeld vi preghiamo di togliere senza indugio lo stato di assedio da Berlino, tosi come ogni altra misura diretta contra gli operai, di guisa che sia possibile a noi tedeschi continuare a credere che voi siete veramente il rappresentante di un governo di lavoratori ».
Ed ecco il telegramma che lo stesso comitato indirizza al governo di BerlinoEst:
BENNO SAREI. PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 181
«Noi lavoratori del circondario di Bitterfeld esigiamo: dimissioni del sedicente governo democratico tedesco... costituzione di un governo provvisorio composto di lavoratori progressisti... » (25).
Vi sono stati casi in cui alcuni comandanti sovietici locali, prima di aver ricevuto l'ordine di repressione, hanno riconosciuto i comitati di sciopero ed hanno trattato con essi. Questo fatto si é verificato specialmente nelle imprese aventi lo statuto di società anonime sovietiche.
Indubbiamente la rivolta non è stata esclusivamente proletaria. Scesi in strada, gli operai si sono visti unire a loro tutti gli strati della popolazione. Accanto al « Brüder zur Sonne zur [...]

[...]r costoro, così come per i contadini privati, Ulbricht non fa piú questioni di espropriazione, e neanche di vantaggi particolari, come era il caso nel giugno 1953. Ulbricht promette agli imprenditori privati una certa libertà di iniziativa e degli sbocchi sicuri per la loro produzione, dichiarando allo stesso tempo che « il potere statale della repubblica democratica tedesca si appoggia sul blocco dei partiti democratici antifascisti », ossia il S.E.D. ed i partiti borghesi liberaldemocratici e cristianodemocratici. Il discorso è indubbiamente rivolto
BENNO SAREL PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 189
alla piccola borghesia della Germania Occidentale, alla quale pure Ulbricht rivolge l'invito di recarsi a visitare la Repubblica Democratica tedesca.
Ulbricht propone insomma agli imprenditori privati una specie di mercato che potrebbe tosi definirsi: « Voi non sarete molestati nella vostra attività, ma non tentate di riprendere la vostre antiche posizioni; lavorate e quando è il caso siate testimoni della pace che regna nel paese [...]



da Benno Sarel, Intellettuali e classe operaia nella Germania orientale durante la crisi del '56 in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 1 - 1 - numero 30

Brano: [...]a membro della direzione di « Aufbau », casa editrice della Lega Culturale. In tal modo la casa editrice, la « Rivista di Filosofia » e la rivista « Sontag » diventarono le roccheforti della opposizione intellettuale berlinese. Nelle sue note — pubblicate in seguito frammentariamente — Harich definisce la sua attività « azione rivoluzionaria di classe » e prende come esempio la rivolta operaia del 1953. Harich e i suoi compagni, tutti membri del S.E.D., intendevano, come gli oppositori polacchi, di agire all'interno del Partito. Ma nello stesso tempo essi erano convinti che una azione condotta nella sola zona sovietica di occupazione sarebbe stata votata all'insuccesso e che era necessario assicurarsi delle allean ze al di là delle frontiere, approfittare insomma della peculiare situazione del paese, posto tra la Polonia e la Germania Occidentale.
Harich aveva organizzato un gruppo centrale di cinque membri che si riuniva clandestinamente e di cui facevano parte la sua segretaria, il direttore della casa editrice « Aufbau », uno dei redatt[...]

[...]lle cose i problemi della struttura e della composizione sociale del Partito sono fra i più discussi nel 1956. Quando il regime rimprovera agli intellettuali il loro isolamento, questi ribattono che il Partito stesso si trova isolato dagli operai. E' certo che nessuno resta persuaso quando il Partito afferma, in risposta ad alcuni universitari, che le masse possono realizzare i loro compiti solo se dirette da un partito — che é sottinteso sia il S.E.D.
(14) « Junge Welt », 17 dicembre 1956.
(15) «Neuer Weg », aprile 1956.
(16) « Neuer Weg», settembre 1956.
INTELLETTUALI E CLASSE OPERAIA NELLA GERMANIA ORIENTALE 149
— che sia compatto e guidato da un gruppo di dirigenti « dotati di cultura e di qualità eccezionali » (17).
***
Abbiamo visto quale era la posizione di Wolfang Harich rispetto al problema del Partito. Fritz Behrens, che resta nell'ambito della legalità, non si pronuncia su questo problema. Ma il regime — per l'occasione Naumann, membro del comitato centrale — interpreta il suo silenzio in questo modo: se egli contrappone l[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine S.E.D., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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