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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 423

Brano: [...]lamentari (tra i quali Vincent Auriol, Léon Blum, Justin Godard, Paul Boncour, Paul Ramadier) gli votarono contro. Altri 20 (tra cui Edouard Daladier e Pierre MendèsFrance) si erano imbarcati sul « Massilia », fuggendo nell’Africa del Nord per continuare la lotta.

Alla stessa data del 10 luglio l’« Humanité » lanciava un appello all’unità di tutti i francesi che volevano

battersi per la liberazione e per la rinascita della Francia. Il 7 agosto Churchill riconobbe il generale De Gaulle come capo della Francia Libera, autorizzandolo a raggruppare attorno a sé i volontari reclutati tra le truppe francesi salvatesi a Dunkerque e sbarcate in Inghilterra, come pure tutti gli altri volontari che fossero venuti via via aggiungendosi. Sorsero così le Forces francaises libres (F.F.L.). Nell’accordo del 7.8.1940 con De Gaulle il governo britannico stabilì che le spese della Francia Libera sarebbero state regolate dai diversi ministeri inglesi interessati. Le colonie dell’Africa Equatoriale Francese e le altre portarono d’altra parte alla Fran[...]

[...]civile si organizzava e si manifestava ovunque con diffusione di stampa clandestina, azioni di sabotaggio della produzione industriale e contro linee di comunicazione ferroviarie e stradali, attacchi contro convogli tedeschi, depositi, Comandi, installazioni del nemico. Un’imponente manifestazione di studenti e giovani operai ebbe luogo a Parigi l’11.11.1940, in occasione dell’anniversario della prima guerra mondiale. Il 5 ottobre la polizia arrestò 63

dirigenti comunisti, tra i quali Léon Mauvais, Charles Michels, Fernand Grénier, Pierre Sémard, Henri Gauthier, Jean Poulmach, Eugène Henaff, JeanPierre Timbaud. Molti di quegli arrestati furono poi fucilati. Il 24.1.1941 un rapporto della Gestapo segnalò 1.250 comunisti arrestati. Questi salirono a 1.647 il 10 febbraio, a 1.778 il 7 marzo, a 2.098 il 9 aprile. Il governo di Vichy denunciava da parte sua 18.000 prigionieri politici, per la quasi totalità comunisti, ai quali era da aggiungere un numero alquanto superiore di deportati in campo di concentramento.

Dal 26 maggio al 9.6.19[...]

[...] militare del Fronte nazionale. I F.T.P. agivano nelle città, lungo le linee di comunicazione usate dai tedeschi e come formazioni partigiane nei boschi e nelle campagne. Tra i più prestigiosi dirigenti centrali dei F.T.P. si ricordano Charles Tillon, Eugène Henaff, Albert Ouzoulias.

Le azioni si intensificarono ovunque, nelle fabbriche, contro le linee ferroviarie e i depositi, contro i Comandi del nemico e il Service du travail obligatoire (S.T.O.) che deportava gli operai nelle industrie belliche tedesche (alla fine del 1942 erano così stati deportati in Germania 240.000 giovani lavoratori).

Incontro PétainHitler a Montotfe (ottobre 1940)

423



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 382

Brano: Vichy

tivamente esautorato; l’unico detentore di effettivi poteri restava quindi Lavai, agli ordini dei tedeschi. Fino all’agosto 1944 (quando la Francia sarà definitivamente liberata e ai governanti di Vichy non rimarrà che seguire i tedeschi in fuga) Lavai fu di fatto il luogotenente dei tedeschi in Francia. Nel novembre 1942, allorché le potenze dell’Asse si impossessarono dell’intero territorio francese, il governo di Vichy era già completamente succube degli occupanti: Lavai subì una dietro l’altra tutte le imposizioni degli occupanti nazisti, dalle continue razzie di lavoratoriall’aumento delle spese di occupazione per la Wehrmacht alle crescenti forniture di materie prime e prodotti finiti alla Germania. Egli si [...]

[...]le crescenti forniture di materie prime e prodotti finiti alla Germania. Egli si illuse di rappresentare ancora un baluardo contro la minaccia estrema dei tedeschi di por fine alla finzione di un governo francese e di nominare puramente e semplicemente un Gauleiter; si illuse anche di essere chiamato alla missione di negoziare per conto della Francia nell’eventualità di una vittoria tedesca in Europa. Di fatto, anziché fronteggiare i nazisti, prestò quindi sempre nuovi servizi per l’esecuzione dei loro ordini: attraverso il servizio del lavoro obbligatorio (S.T.O.), da lui istituito, fece deportare in Germania centinaia di migliaia di lavoratori francesi. Per conservare il proprio potere personale e assicurarsi il favore dei tedeschi, si circondò degli esponenti più oltranzisti della collaborazione: Henriot, Darnand, Déat, contro e al di sopra del parere di Pétain. Di fatto divenne il vero Gauleiter della Francia.

Il 20.8.1944, quando gran parte della Francia era già stata liberata, Pétain e Lavai si dimisero dalle loro rispettive funzioni, seguendo i tedeschi come prigionieri di riguardo. Essi suggellarono così la fine di un regime che, nella migli[...]

[...]che, nella migliore delle ipotesi, rappresentò una transizione dalla sconfitta alla Liberazione, producendo attraverso l’equivoco della “collaborazione” profondi dissidi interni, lacerazioni mai ricucite e fenomeni di doppio gioco assai diffusi, gli stessi che saranno in parte alla base della rimozione degli avvenimenti del periodo 194044, una rimozione che molti francesi rimproverano tuttora alla loro classe dirigente, alla pubblicistica e alla storiografia ufficiale della Francia.

Bibliografia

Storie generali: R. Aron, Histoire de Vichy, Paris, 1954; J. De Launay, Le Dossier de Vichy, Paris, 1967; Y. Durand, Vichy 1940

1944, Paris, 1972; Le gouvernement de Vichy et la Révolution nationale 19401942, Paris, 1972; H. Michel, Pétain, Lavai, Darlan, trois politiques?, Paris, 1972; R.O. Paxton, La France de Vichy, Paris, 1973; H. Michel, Pétain et le régime de Vichy, Paris, 1978; J.P. Azema, De Munich à la libération, 19381944, Paris, 1979.

Collaborazione: M. Cotta, La collaboration 19401944, Paris, 1964; P. Ory, Les collaborateurs 19401945, Paris, 1979; J. Defrasne, Histoire de la collaboration, Paris, 1982. Asp[...]

[...]Paris, 1972; Le gouvernement de Vichy et la Révolution nationale 19401942, Paris, 1972; H. Michel, Pétain, Lavai, Darlan, trois politiques?, Paris, 1972; R.O. Paxton, La France de Vichy, Paris, 1973; H. Michel, Pétain et le régime de Vichy, Paris, 1978; J.P. Azema, De Munich à la libération, 19381944, Paris, 1979.

Collaborazione: M. Cotta, La collaboration 19401944, Paris, 1964; P. Ory, Les collaborateurs 19401945, Paris, 1979; J. Defrasne, Histoire de la collaboration, Paris, 1982. Aspetti particolari: H. Michel, Le procès de Riom, Paris, 1979; AA.VV., La France et la question juive, 19401944, Paris, 1981; M.R. MarrusR.O. Paxton, Vichy et les Juifs, Paris, 1981; D. Rossignol, Vichy et les Francsmagons, Paris, 1982.

Indispensabili rimangono \ numerosi articoli su vari altri aspetti particolari del regime e dell 'organizzazione del consenso a Vichy, pubblicati dalla “Revue d’histoire de .la Deuxième Guerre mondiale”.

Epurazione: R. Aron, Histoire de l'épuration, 1967; P. Novick, The Resistence versus Vichy. The Purge of Collaborators in Liberated France, New York, 1968 (ed. francese, 1985). E inoltre: J. PlumyèneR. Lasierre, Les fascismes frangais 19231963, Paris, 1963; AA. VV., La France sous l’occupatlon, Paris, 1959; E. Jàckel, Frankreich in Hitlers Europa, Stuttgart, 1966 (ed. francese 1968); A.S. Milward, The New Order and thè French Economy, Oxford, 1970.

P.Do.

Vidali, Lorenzo

N. a Pirano (Istria, oggi Jugoslavia) il 28.1.1903, m. a Trieste il 6.4.1945; bracciante.

Di famiglia poverissima, fu tra i dirigenti del C[...]

[...]rio di partito per la zona di Pirano, Isola e Capodistria. Più tardi sostituì Luigi Frausin (v.) come fiduciario per l’alta Istria, ricostituendo le organizzazioni comuniste e puntando soprattutto sulla collaborazione tra italiani, sloveni e croati. Fu tra gli organizzatori delle agitazioni dei contadini intorno a Capodistria, culminate nella rivolta di migliaia di coloni di Maresego (v.) e Villa Decani. La sua attività venne interrotta dall’arresto che, nel 1927,

lo portò davanti al Tribunale speciale, dal quale fu condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Fu carcerato per 6 anni a Roma, Volterra e Firenze.

Nel 1932 riprese la lotta e, insieme ad altri esponenti del P.C.I. (fra cui Vittorio Poccecai, Francesco Flavaiico e Natale Colarich), saldò le strutture clandestine del partito a

nord e a sud della linea CastelvenereSalvore, come responsabile per le due zone delI’lstria. Nuovamente catturato, il 24.4.1934 fu condannato ad altri 10 anni. Nel carcere di Civitavecchia conobbe Gramsci. Liberato nel 1937 per amnistia, subì alt[...]

[...] partito a

nord e a sud della linea CastelvenereSalvore, come responsabile per le due zone delI’lstria. Nuovamente catturato, il 24.4.1934 fu condannato ad altri 10 anni. Nel carcere di Civitavecchia conobbe Gramsci. Liberato nel 1937 per amnistia, subì altri arresti negli anni successivi.

Richiamato alle armi nel 1939, svoU se attività “sovversiva” anche nell'esercito e, nel 1942, fu confinato nelle Isole Tremiti. Tornato a Pirano nell’agosto del 1943, organizzò il movimento partigiano in Istria, poi si trasferì a Muggia (v.), dove operò neM’organizzazione del P.C.I. e del movimento resistenziale di Trieste.

Nell'estate del 1944, con il nome di battaglia Oscar, raggiunse la Brigata Garibaldi “Trieste” (v.) in Slovenia, diventando responsabile dell’Ufficio politico. Nell’offensiva tedesca nel Tarnovano (febbraio 1945), mentre con altri partigiani cercava di sfuggire all’accerchiamento nemico, fu catturato. Rinchiuso nelle carceri del “Coroneo” a Trieste, poi nella Risiera (v.) di San Sabba, venne qui ucciso dalle SS.

Bibliogr[...]

[...]sse al Partito comunista, divenendo dirigente della F.G.C.I. e membro dell’Esecutivo del P.C. d’I. a Trieste. Partecipò alla lotta armata contro

lo squadrismo fascista, venne arrestato (12.5.1921) e, per due mesi, tenuto in carcere con altri 14 compagni trovati in possesso di bombe. Nel dicembre 1921, durante quello che la stampa borghese chiamò « processo dei bombardieri », davanti ai giudici denunciò le torture alle quali , era stato sottoposto nella tenenza dei carabinieri dopo l’arresto. Condannato come gli altri coimputati a 4 mesi di reclusione, rimase a piede libero, ma ritenendo ormai senza sbocchi la lotta politica a Trieste, espatriò clandestinamente. Visse senza coperture legali in


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine S.T.O., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A.S. <---Albert Ouzoulias <---Bibliografia <---Carlos J <---Carlos J Cont <---Carta del lavoro <---Collaborators in Liberated <---Conferenza di Monaco <---Edouard Daladier <---Enea Sor <---Eugène He <---F.F.L. <---F.G.C.I. <---F.T.P. <---Frankreich in Hitlers <---Henri Gau <---Histoire de Vichy <---Hitlers Europa <---Isole Tremiti <---J.P. <---Jean-Pierre <---Justin Godard <---La France de Vichy <---La Voce <---Le Dossier de Vichy <---Liberated France <---M.R. <---Mendès-France <---Natale Colarich <---O.S. <---P.C. <---P.C.F. <---P.C.I. <---Partito comunista <---Pétain-Hitler <---R.O. <---San Sabba <---Storiografia <---The New Order <---Vittorio Poccecai <---comunista <---comuniste <---comunisti <---fascista <---fascisti <---italiani <---nazifascisti <---nazisti <---oltranzisti <---socialista <---squadrismo



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