Brano: Appendice
diale passò dal campo dell'industria a quello della finanza e del commercio. Divenne armatore e acquistò un cantiere navale nel Mississippi (U.S.A.) dove incrementò la costruzione di vapori in acciaio, con i quali dominò il commercio del carbone; intanto in Italia, con gli stessi intenti, fondava la Società di Navigazione ItaloAmericana (S.N.I.A.). Nel primo dopoguerra, quando l’embargo sull’esportazione del carbone americano (decretato dal presidente Wilson) bloccò questo lucroso commercio, Guaiino si gettò nell’industria della seta artificiale, allora quasi sconosciuta in Italia: acquistò da una compagnia francese una piccola fabbrica a Venaria Reale (Torino), lo stabilimento Viscosa di Pavia e si assicurò la licenza per la fabbricazione della seta artificiale in Italia, fondando su queste basi la Snia Viscosa, destinata a diventare una delle maggiori industrie del ramo in Europa (v. Marinotti, Franco). La creazione di questo modern[...]
[...]dopoguerra, quando l’embargo sull’esportazione del carbone americano (decretato dal presidente Wilson) bloccò questo lucroso commercio, Guaiino si gettò nell’industria della seta artificiale, allora quasi sconosciuta in Italia: acquistò da una compagnia francese una piccola fabbrica a Venaria Reale (Torino), lo stabilimento Viscosa di Pavia e si assicurò la licenza per la fabbricazione della seta artificiale in Italia, fondando su queste basi la Snia Viscosa, destinata a diventare una delle maggiori industrie del ramo in Europa (v. Marinotti, Franco). La creazione di questo moderno complesso chimico fece di Guaiino uno dei grandi protagonisti dell’economia italiana del dopoguerra, insieme a Giovanni Agnelli (v.) di cui fu socio fino al 1926 (si scambiarono per un certo tempo la vicepresidenza delle rispettive industrie). Nello stesso periodo fondò l’industria dolciaria Unica ed ebbe la presidenza della Banca Agricola Italiana di Torino.
Il mecenate
Ormai famoso nel campo dell’industria, durante gli anni Venti Guaiino cominciò a segn[...]