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Il segmento testuale S.E.D. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 205

Brano: [...]cupata dalle truppe sovietiche e fu il primo dirigente della amministrazione municipale nella capitale tedesca, impegnata ad affrontare gli angosciosi problemi di sopravvivenza e di ricostruzione dell’immediato dopoguerra. Sul piano politico, operò per la unificazione di comunisti e socialdemocratici in un solo partito, ma questa operazione ebbe successo soltanto nella zona occupata dai russi: nacque così nel 1946 il Partito di unità socialista (S.E.D.), nel quale Ulbricht assunse la carica di vicepresidente. Al secondo congresso del S.E.D. egli venne eletto membro della segreteria e nel terzo congresso (1950) segretario generale.

Leader della R.D.T.

Allorché, dopo la costituzione della Repubblica Federale Tedesca nella Germania occidentale occupata dalle truppe francoangloamericane, nella zona occupata dai russi fu costituita la Repubblica Democratica Tedesca (7.11.1949), Ulbricht ne venne designato vicepresidente (con W. Pieck presidente). Da allora ebbe inizio, nel partito come nel paese, una svolta radicale: gradualmente allontanati dai posti di direzione gli esponenti socialdemocratici, la S.E.D. divenne un partito co[...]

[...]orché, dopo la costituzione della Repubblica Federale Tedesca nella Germania occidentale occupata dalle truppe francoangloamericane, nella zona occupata dai russi fu costituita la Repubblica Democratica Tedesca (7.11.1949), Ulbricht ne venne designato vicepresidente (con W. Pieck presidente). Da allora ebbe inizio, nel partito come nel paese, una svolta radicale: gradualmente allontanati dai posti di direzione gli esponenti socialdemocratici, la S.E.D. divenne un partito comunista a tutti gli effetti, rigorosamente legato all’U.R.S.S.; analogamente, la politica interna della R.

D.T. si adeguò, come nelle altre “democrazie popolari”, alle esigenze economiche e politiche dell'Unione Sovietica.

Poco dopo la morte di Stalin si ebbero a Berlino e in vari altri centri della R.D.T. imponenti moti popolari per un cambiamento di regime politico (17.6.1953), il che indusse Ulbricht e il suo governo ad adottare la linea detta del “nuovo corso” che permise di ricuperare una seppur fragile base di collaborazione tra i diversi ceti sociali e forze [...]

[...]alin si ebbero a Berlino e in vari altri centri della R.D.T. imponenti moti popolari per un cambiamento di regime politico (17.6.1953), il che indusse Ulbricht e il suo governo ad adottare la linea detta del “nuovo corso” che permise di ricuperare una seppur fragile base di collaborazione tra i diversi ceti sociali e forze politiche, formalmente rappresentati nel cosiddetto “Fronte nazionale”. Nello stesso tempo, gli oppositori all’interno della S.E.D. venivano duramente repressi ed eliminati (ZaisserHercustadt nel 1953, Schirdewan nel 1958), anche se nella R.D.T. non si giunse mai ai pubblici “processi” conclusi da condanne a morte come avvenne nelle altre “democrazie popolari”.

Con un trattato del 1955 l’U.R.S.S. restituì formalmente la sovranità alla R.D.T., ma questa entrò contemporaneamente a far parte integran

205



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 648

Brano: [...]triò in Francia e successivamente si stabilì a Mosca, dove dal 1935 assunse la direzione del Partito comunista tedesco in esilio. Dal luglio 1943 fu anche segretario del Comitato “Germania libera” (v. Germania).

Tornato a Berlino nel 1945, fu presidente del Partito comunista tedesco (K.P.D.) nella zona di occupazione sovietica. Nel 1946, quando comunisti e socialisti della zona sovietica si fusero per dare vita al Partito di unità socialista (S.E.D.), Pieck ne fu nominato presidente insieme a Otto Grotewohl (v.).

Nel 1949, con la nascita della Repubblica Democratica Tedesca, ne divenne il presidente (con Grotewohl primo ministro), rieletto nel 1953 e nel 1957. Con la sua morte la carica di presidente della R.D.T. fu abolita.

Bibliografia: Der deutsche antifaschistische Widerstand 19331945, Ròderberg V., Frankfurt/M, 1975.

W. Pieck a colloquio con alcuni alti ufficiali nazisti catturati dai sovietici (U.R.S.S., 1944)



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 574

Brano: [...]edente atteggiamento di opposizione al nazismo venne perseguitato e più volte arrestato. Nell’estate del 1945, trovatosi nella zona di occupazione sovietica della Germania, d’intesa con le autorità militari si impegnò nella riorganizzazione del Partito socialista e operò per la fusione di questo con il Partito comunista. Quando, neH’aprile 1946, le due formazioni politiche si unirono per dar vita alia Sozialistische Einheitspartei Deutschlands o S.E.D. (Partito di unità socialista della Germania), ne divenne copresidente insieme al comunista Wilhelm Pieck (v.). Nell’ottobre 1949, con la costituzione della Repubblica Democratica Tedesca, fu nominato presidente del Consiglio dei ministri e mantenne tale carica fino alla morte, di fatto attuando la politica indicata da Walter Ulbricht (v.) e dall’Unione Sovietica.

Guaita, Maria Luigia

Giovane militante del Partito d’Azione a Firenze, dopo l’occupazione tedesca della città partecipò attivamente alla lotta clandestina, provvedendo alla preparazione di documenti falsi, compiendo rischiose a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 540

Brano: [...]ica e poi nella Repubblica Democratica Tedesca, dove l’epurazione fu rapida e severa. Nel 1945 gli Alleati autorizzarono in tutta la Germania la ricostituzio

ne dei partiti prenazisti. Rinacquero il Partito comunista tedesco, il Partito socialista, la Democrazia cristiana e il Partito liberale democratico. Nei primi mesi del 1946, i comunisti e i socialisti della zona sovietica decisero di fondersi per dar vita al Partito di unità socialista (S.E.D.):

Mentre gli Alleati occidentali istituivano nelle rispettive zone il lavoro obbligatorio, si impadronivano della flotta mercantile e delle miniere, smantellavano gli impianti industriali e sequestravano infine tutti i beni patrimoniali tedeschi all'estero, i russi liquidavano nella loro zona la proprietà terriera degli junker e mettevano in atto la riforma agraria che dava la terra ai contadini organizzati in cooperative.

La crisi di Beriino

Nel 1946 cominciarono ad affiorare tra le potenze di occupazione le prime avvisaglie della guerra fredda: dopo il veto francese di unificare l'[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine S.E.D., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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