Brano: Aleramo, Sibilla
dal Tribunale speciale a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Dopo T8.9.1943 fu organizzatore della Resistenza in Piemonte e partigiano combattente.
Alcide, Ettore
N. ad Asti il 2.9.1899, m. nel 1963; venditore ambulante. Di famiglia antifascista, militante socialista in gioventù, divenne comunista alla fondazione di questo partito (1921). Il 3.12.1929 i fascisti gli assassinarono il fratello Giovanni e il 25.2. 1931 egli stesso fu arrestato in seguito a una provocazione; sottoposto a lunghe torture nella questura di Asti (dal maresciallo Cardona e dagli squadristi Passeroni, Bolla e Bodritti), ne riportò la perdita di un occhio e di quasi tutti i denti. Il 20.11.1931, processato dal Tribunale speciale insieme ad altri 19 antifascisti astigiani, fu condannato a 3 anni di carcere. Scontata la pena, riprese la lotta contro il fascismo, nonostante ulteriori arresti e ripetute aggressioni subite a opera degli squadristi.
Dopo l'8.9.1943 ha partecipato alla Resistenza astigiana, come collaboratore del servizio informazioni dei partigiani. Dopo la Liberazione è stato membro del Comitato direttivo provinciale dell’A.N.P.P.I.A. di Asti.
Aldo dice 26 x 1
Parola d’ordine delTinsurrezione che il Comando militare regionale piemontese (v.) aveva comunicato unitamente al[...]
[...] degli squadristi.
Dopo l'8.9.1943 ha partecipato alla Resistenza astigiana, come collaboratore del servizio informazioni dei partigiani. Dopo la Liberazione è stato membro del Comitato direttivo provinciale dell’A.N.P.P.I.A. di Asti.
Aldo dice 26 x 1
Parola d’ordine delTinsurrezione che il Comando militare regionale piemontese (v.) aveva comunicato unitamente al piano E 27 (v.), a tutti i Comandi zona delle formazioni partigiane interessate. Al ricevere del messaggio convenzionale « Aldo dice », le formazioni partigiane avrebbero dovuto attaccare, nel giorno e nell’ora precisati nel testo.
Il messaggio venne telefonicamente diramato da Torino, alle ore 19 del 24.4.1945, così formulato: «Aldo dice 26x1 alt nemico in crisi alt attuate piano E 27 alt », che significava: attaccare alle ore 1 del giorno 26.
In realtà, incalzati dal precipitare degli avvenimenti, in diverse località del Piemonte i Comandi zona partigiani, tenendo conto dei movimenti del nemico e delle proprie possibilità, avevano già impartito l’ordine d’insurrezione alquanto prima. Alla sera del 24, per esempio, tutte le valli del Biellese, della Vaisesia e dell’Ossola erano già liberate. Torino insorse alle ore 1 dei 26,[...]
[...] per esempio, tutte le valli del Biellese, della Vaisesia e dell’Ossola erano già liberate. Torino insorse alle ore 1 dei 26, come indicato nel fonogramma.
Aldrovandi, Vando
Al. N. a Suzzara (Mantovaj il 15.9. 1918; laureato in legge. Ufficiale dell’esercito, T8.9.1943 sfuggì alla cattura e prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza. Membro del Partito comunista, fu tra gli organizzatori dei primi distaccamenti d’assalto Garibaldi in Lombardia, particolarmente nel Lecchese e nella bassa Valtellina, distinguendosi per combattività e competenza. Nei giugno 1944 gli venne affidato il comando della II Divisione d’assalto Garibaldi « Lombardia », comprendente la 55a Brigata « Rosselli », l’89a Brigata « Hissel » e la Brigata « Poletti ». In seguito fu nominato commissario politico del Raggruppamento Divisioni Garibaldi « Lombardia », operante nella zona del lago di Como e della bassa Valtellina.
Decorato di medaglia d’argento al valor militare, è uno dei dirigenti dell’A.N.P.I. di Milano. Direttore di una importante libreria, è tra gli organizzatori dell’attività culturale nella capitale lombarda.
Aleramo, Sibilla
Pseudonimo di Rina Faccio; scrittrice italiana. N. ad Alessandria J’1.8. 1875, m. a Roma il 13.1.1960. Temperamento esuberante e appassionato, la biografia di S.A. è quella di una donna che non conobbe esitazioni, tutta realizzata in un continuo e generoso impegno: dal femminismo della prima fase della sua carriera, di cui è documento poetico ragguardevole il romanzo Una donna (1906) e, sul piano pratico, dalla sua opera di collaboratrice, al fianco del poeta G. Cena, nella fondazione e nella direzione delle scuole dell'Agro romano (tentativo di concretare in un organismo attivo la sua visione umanitaristica del mondo in una soluzione che, con tutte le sue innegabili ingenuità, svela comunque la nobiltà degli intenti dell’A.) alla partecipazione accorat[...]
[...].I..
Biografia letteraria
Momento cruciale di questa biografia è l'incontro col poeta Dino Campana nel 1916, e la relazione che ne seguì, trasfigurata dal poeta di Marradi in molte liriche di « Canti orfici », nelle quali l'A. diventa un'occasione di poesia, un puro dato simbolico. La curiosità inquieta della scrittrice si esprime anche nei lunghi e numerosi viaggi che, dal 1916 in poi, ella compie per l’Italia e l’Europa. Del 1919 è II passaggio, più che
romanzo poema in prosa, ideologicamente più robusto del precedente « Una donna », ma compromesso, sul piano della resa poetica, da un troppo scoperto lirismo. L’asse della sensibilità autobiografica, comunque, col passare degli anni si va precisando, da una concentrazione iniziale quasi assoluta sulla propria vicenda interiore e in tutti i casi privata, alla visione di un mondo animato da fini di pubblica giustizia e di fraterna collaborazione.
Il suo capolavoro rimane « Una donna », il romanzo della giovinezza, che fa rivelò all’inizio e riscosse un forte successo in Italia e all’estero. Gorki, France, Vernon Lee, Graf, Pirandello, Panzini, Zweig, ne scrissero entusiasticamente. Luigi Russo, nel 1922, ne scriveva come di « uno dei libri più notevoli e più vibranti della letteratura muliebre contemporanea. Rientra in quella lettera[...]
[...]aterna collaborazione.
Il suo capolavoro rimane « Una donna », il romanzo della giovinezza, che fa rivelò all’inizio e riscosse un forte successo in Italia e all’estero. Gorki, France, Vernon Lee, Graf, Pirandello, Panzini, Zweig, ne scrissero entusiasticamente. Luigi Russo, nel 1922, ne scriveva come di « uno dei libri più notevoli e più vibranti della letteratura muliebre contemporanea. Rientra in quella letteratura di confessioni che si è esasperata negli ultimi anni, espressione estrema di romanticismo, e a cui hanno portato largo contributo le donne che, per il loro temperamento istintivo ed effusivo, sembrano le più adatte ai libri di tal genere, dove l’esperienza di vita viene drammatizzata con una immediatezza e schiettezza di accenti singolare ». E ancora Emilio Cecchi, presentando il romanzo in una ristampa del 1950, nella sua introduzione cita un passo del Gargiulo, secondo il quale l'A. « poteva vantarsi di aver fatto a vantaggio del sesso più di quanto avevano fatto e andavano facendo tutte le femministe del mondo prese [...]
[...]ntarsi di aver fatto a vantaggio del sesso più di quanto avevano fatto e andavano facendo tutte le femministe del mondo prese insieme ». Aggiunge il Cecchi, confrontando la scrittrice con personalità come la Serao e la Deledda: « Ora, con l’A., non si trattava più di un'autrice, d’una artista soltanto: si trattava anche di una rivendicatrice della parità femminile, d’una ribelle ».
Il libro più significativo della folta produzione in versi di S.A. è senza dubbio Selva d’amore, a cui andò nel 1948 il premio Versilia. Di vivo interesse rimangono le sue pagine di diario, notazioni intime sullo sfondo di anni di guerra 194044. Al teatro, l’A. ha dato il dramma poetico « Endimione » (1923) e l’ancora inedito « Francesco Diamante ». Essa ha inoltre tradotto un atto di Charles Vildrac («Il pellegrino»), « La principessa di Clèves » di Mme de Lafayette; e le « Lettere d’amore » di G. Sand e A. de Musset.
Bibliografia
Narrativa: Una donna, Torino, 1906; Roma, 1950; Il passaggio, Milano, 1919; Andando e stando, Firenze, 1921; Gioie d’occasione e altre ancora, Milano, 1954; Trasfigurazione, Firenze, 1923; Amo, dunque sono, Milano, 1947; Dal mio diario '194044, Roma, 1945;
Il mondo è adolescente, Milano, 1949. Poesia: Momenti, Firenze, 1921; Poesie, Milano, 1929, 1933; Sì alla Terra, Milano, 1934; Selva d'amore, Milano, 1947; Aiutatemi a dire. Nuove Poesie 19481951, Roma, 1951; Luci della mia sera, Roma, 1956; Teatro: Endimione, Roma, 1923. Saggistica: Russia alto paese, Roma, 1953.
Studi su S.A.
A. Graf, Notizia letteraria in Nuova Antologia, IV, 1906; P.[...]
[...] e stando, Firenze, 1921; Gioie d’occasione e altre ancora, Milano, 1954; Trasfigurazione, Firenze, 1923; Amo, dunque sono, Milano, 1947; Dal mio diario '194044, Roma, 1945;
Il mondo è adolescente, Milano, 1949. Poesia: Momenti, Firenze, 1921; Poesie, Milano, 1929, 1933; Sì alla Terra, Milano, 1934; Selva d'amore, Milano, 1947; Aiutatemi a dire. Nuove Poesie 19481951, Roma, 1951; Luci della mia sera, Roma, 1956; Teatro: Endimione, Roma, 1923. Saggistica: Russia alto paese, Roma, 1953.
Studi su S.A.
A. Graf, Notizia letteraria in Nuova Antologia, IV, 1906; P. Gobetti, Opera critica, II, 23745, Torino, 1927; L. Tonelli, Alla ricerca della personalità, I, Milano, 1923; C. Pellizzi, Le lettere italiane del nostro secolo, Milano, 1928; G. Ravegnani, I contempora