Brano: [...]re toccò un po' tutti gli uomini del nostro Risorgimen. to : dobbiamo ricordare infatti Giuseppe Giusti, Vittorio Imbriani, Costantino Nigra. Anche il famoso padre Bresciani, gesuita e sostenitore accanito della reazione clericale, fu spinto a occuparsi di folklore sardo e romano, naturalmente anche a a incremento della religione ». Ma ad un uomo modesto, ardente propugnatore dell'unità italiana, nemico accanito delle correnti clericali, Ermolao Rubieri, dobbiamo una Storia della poesia popolare in Italia (iniziata nel 1857 e pubblicata nel 1871) che ancora oggi può essere letta con profitto. In essa il Rubieri, con devota ammirazione, cerca di ricostruire attraverso i canti popolari il carattere della vita popolare italiana per contribuire alla effettiva unificazione della nazione. E questo era l'intendimento di tutti gli studiosi patrioti, i quali così facevano leva sulle classi umili per rompere la dominazione aristocratica nostrana e straniera.
Tuttavia in questo periodo, che ben possiamo chiamare romanticorisorgimentale, il concetto di a popolo » rimase piuttosto nebuloso
e oscillante: i nostri romantici non pensavano certo alla a classe » o al a proletariato », ma piuttosto idealizzavano i c[...]
[...]opolare non fu più esclusivamente letterario come per i filologi. Infatti egli, pur non trascurando di studiare 1, forme e la diffusione dei canti popolari. =i preoccupa essenzialmente di cogliere nel vivo la poesia popolare a quale espressione del sentimento speciale dell'individuo o del popolo da una parte e dall'altra dell'incivilimento dell'individuo e del popolo che lo possiede »; si ricollegò così all'orientamento che aveva già seguito il Rubieri. Inoltre la sua indagine non si limita alle tradizioni orali (canti, leggende, fiabe ecc.), ma si estende anche alle così dette tradizioni oggettive, cioè alle feste, alle usanze, alle superstizioni ecc.
Quanto alla nascita dei canti, Pitrè sostiene la tesi della creazione individuale e della elaborazione collettiva : a il canto di uno solo diventa il canto di tutti, perchè... risponde agli affetti naturali, ai costumi, alle tradizioni del popolo» il quale, egli afferma,
ripetendo il canto, ne varia D'Ancona
la forma o anche il contenu
to: teoria ancora oggi studiata e discussa.
Ma che c[...]