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Il segmento testuale Repubblica Popolare Cinese è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 43Entità Multimediali , di cui in selezione 14 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 58

Brano: [...]ili. Ciò rientrava perfettamente nella linea del neocolonialismo (v.).

Alle legittime rimostranze dei paesi interessati si rispose con la falsa argomentazione che soltanto i paesi industrializzati deH’Occidente sarebbero stati in grado di fornire tecnici specializzati e ciò mentre giacevano inevase le richieste di centinaia di tecnici dei paesi del Terzo Mondo!

A partire dagli anni Settanta la fine della discriminazione nei confronti della Repubblica Popolare Cinese (riconosciuta come unica rappresentante della Cina dal 25.10.1971) e l’ammissione all’O.N.LL di numerosi Stati sorti dalla lotta anticolonialista hanno portato a un’effettiva universalizzazione delle Nazioni Unite, quindi a un rovesciamento dei rapporti di forze in seno all’Assemblea a favore dei paesi del Terzo mondo. Nelle questioni più importanti venute in discussione a partire dagli anni Settanta, nel Consiglio di sicurezza i ruoli si sono invertiti ed è toccato quasi esclusivamente agli U.S.A. far ricorso al diritto di veto per impedire l’adozione di risoluzioni contrarie alla loro polit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 788

Brano: [...]e l’editoria, l'arte e la cultura si sono notevolmente sviluppate negli ultimi decenni.

Al maresciallo Cioibalsan, morto nel 1952, è succeduto come primo ministro Tsedenbal. La Repubblica Popolare Mongola è rappresentata all’O.N.U..

Mongolia Interna

Pur facendo parte della Cina (v.), la Mongolia Interna gode di un regime autonomo. Questo regime speciale, instaurato nei territori del nordovest liberati prima ancora della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, risale al 1947 ed è stato riconfermato nel 1954.

I confini della Mongolia Interna sono sempre stati piuttosto indefiniti: il suo territorio è stato calcolato in 1.177.500 kmq. La popolazione, in rapido incremento, superava nel 1967 i 13 milioni di abitanti.

Capitale della regione è Huhehot, con 314.000 abitanti, ma Paotow (490.000 ab.), situata presso giacimenti di ferro e carbone e grande centro di produzione di ghisa, è diventata la città industrialmente più importante della regione.

Mongrando

Comune di circa 4.000 abitanti in provincia di Vercelli, diede un particolare contrib[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 787

Brano: [...]occa d’Arazzo, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vigliano, Vinchio. A questi si unirono tre comuni della limitrofa provincia di Alessandria: Bergamasco, Masio e Oviglio.

B.Sa.

Mongolia

Estesa regione al centro dell’Asia, tra la Siberia e la Cina. Politicamenta è divisa tra la Mongolia Esterna (o Repubblica Popolare Mongola), paese sovrano e indipendente, e la Mongolia Interna (v.) che fa parte della Repubblica Popolare Cinese. Le due Mongolie sono separate tra loro da estesi territori desertici che costituiscono una barriera naturale non facilmente valicabile.

La Repubblica Popolare Mongola

Confinante con l’Unione Sovietica e con la Cina, ha un’estensione di

1.565.000 kmq e una popolazione di circa 1.300.000 abitanti. La capitale UlanBator conta 273.000 abitanti.

Giunta praticamente all’età contemporanea in condizioni di arretratezza medioevale per la politica di totale isolamento imposta dalla dinastia Manciù degli Tsing, la Mongolia Esterna conquistò I autonomia rispetto ai cinesi nel 1911, con la ri[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 558

Brano: [...].C.E. come « associati », mentre gli altri venivano considerati « Stati membri ».

In base alla logica dei blocchi contrapposti anche in campo economico, il 25.1.1949 i paesi dell'Europa orientale costituirono il Comecon (Consiglio di mutua assistenza economica), cui aderirono Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Repubblica Democratica Tedesca, Romania, Ungheria, Unione Sovietica. Come « associati » entreranno a far parte del Comecon la Repubblica Popolare Cinese, la Repubblica Popolare di Corea, la Repubblica Democratica del Vietnam e la Mongolia. (Si veda anche la voce Federalismo europeo).

Le conseguenze del Piano

In Italia il Piano Marshall fu uno dei principali strumenti usati dai partiti centristi per rompere l’unità stabilita nei C.L.N.. In omaggio alla « dottrina di Truman », il pericolo per il « modo di vita » occidentale non fu più visto nel fascismo, ma nel comuniSmo.

Il Piano Marshall avrebbe tuttavia rivelato ben presto i propri limiti in campo specificamente economico.

« Il Piano Marshall non può eliminare la necessità per l’[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 500

Brano: [...]inistro dell’Agricoltura Gullo e, con il professore Scaramuzzi delI’Università di Bari, fu tra i propugnatori della costituzione dell 'Ente di irrigazione apulolucano. Membro della Consulta nazionale nel 1945, segretario della Camera del lavoro di Potenza dal 1947, nel 1952 fu eletto consigliere comunale e provinciale.

Senatore nel 1953, rieletto nel 1958, dal 1956 al 1960 fu anche sindaco di Genzano.

Manciuria

Regione del NordEst della Repubblica Popolare Cinese (v. Cina), un tempo sede dell'antico Stato dei Manciù (secolo XVII), la cui dinastia era estesa a tutta la Cina. Comprendente tre province (Liaoning, Kirin e Heilungkiang) e oggi considerata come la regione più ricca di risorse naturali e la più industrializzata dell'intera Cina, ha

66 milioni di abitanti e si estende per circa 800.000 kmq, confinando con l'Unione Sovietica, la Corea e la Mongolia. Tra le sue città principali si ricordano Shenyang (già Mukden) con oltre 2.500.000 abitanti, Harbin (1.600.000), Luta (1 milione e 600 mila) e Anshan (900 mila) che è oggi il maggior centro side[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 237

Brano: [...] Terzo mondo ».

Al XXII Congresso dei P.C.U.S. (ottobre 1961) accentuò le critiche (facendo nuove rivelazioni) ai metodi di direzione inammissibili e repressivi di Stalin, e attaccò nuovamente il cosiddetto gruppo antipartito. Intanto il suo viaggio del settembre 1959 negli Stati Uniti, l’inizio delle trattative per la « non proliferazione » della bomba atomica e gli accordi nucleari con gli U.S.A. sollevarono dissensi sempre più aspri con la Repubblica Popolare Cinese. Seguirono il ritiro dei tecnici sovietici dalla Cina e altri contrasti.

Pur essendo riuscito a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti per la sospensione degli esperimenti nucleari (1963), la politica di Krusciov divenne sempre più confusa e contraddittoria. Nell’ottobre 1962, di fronte alle minacce quasi ultimative degli americani, si vide costretto a ritirare i missili inviati a Cuba (v.) e a smantellare quelle basi. AH’interno, il suo esperimento di rendere coltivabili le terre vergini incontrò grossi ostacoli.

Il 15.10.1964 fu escluso dal Presidium e, in seguito, anche dal C.C. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 103

Brano: [...]iritti affermati nella sua Carta, ciò avviene solo nei casi e nella misura in cui la pressione dellopinione pubblica democratica internazionale si fa tanto forte da imporlo. Purtroppo si assiste molto spesso a gravi carenze dell’O.N.U./ quando non addirittura alla strumentalizzazione dei suoi istituti da parte di una maggioranza dominata dalle correnti più retrive dell’imperialismo nordamericano, per esempio nel caso del non riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese, per cui l’O.N.U. ha negato fino a questo momento a un intero popolo (anzi, al più grande popolo della terra) il riconoscimento » di quei diritti di cui intende farsi paladina nel mondo.

Principi sanciti con tanta solennità rimangono perciò inoperanti, mostrando la profonda contraddizione tra le esigenze di libertà dei singo

li individui e dei popoli e i sistemi politici che l’imperialismo impone in tanta parte del mondo: si pensi alla guerra di aggressione che da anni le forze armate degli Stati Uniti sostengono nel Vietnam, alla deportazione in massa delle popolazioni arabe da parte d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 232

Brano: [...] medaglia doro al valor militare alla memoria.

Bandung, Conferenza di

La conferenza svoltasi dal 18 al 24.4. 1955 a Bandung, città dell’isola di Giava (Indonesia) con circa 1 milione di abitanti, si pone tra gli avvenimenti di maggior rilievo nella lotta anticolonialista dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. Ad essa hanno partecipato, oltre a Indonesia, Birmania, Ceylon, India e Pakistan, stati promotori: Afghanistan, Cambogia, Repubblica Popolare Cinese, Egitto, Etiopia, Costa d’Oro (Ghana), Iran, Irak, Giappone, Giordania, Laos, Libano, Liberia, Libia, Nepal, Filippine, Arabia Saudita, Sudan, Siria, Thailandia, Turchia, Repubblica Democratica del Vietnam, Stato del Vietnam meridionale, Yemen. Stati che, tutti assieme, rappresentano 1 miliardo e 350 milioni di uomini, pari al 55 per cento della popolazione mondiale,, ma solo il 18 % del reddito mondiale. Alla conferenza parteciparono inoltre numerosi movimenti di liberazione nazionale, tra cui quello algerino, in qualità di osservatori.

Giustamente le origini della conferenza di Bandung s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 71

Brano: [...]minori partiti laici (P.S.D.I. e P.R.I.), combattuta dalle destre e ostacolata da più di un nucleo moderato, si era rivelata, per più aspetti, logorante.

In politica estera, mentre negli anni della guerra fredda aveva dato un notevole contributo ai Partigiani della pace mantenendo i collegamenti con le sinistre laburiste e socialdemocratiche europee, il leader del P.S.I. òpera per la distensione, sostenendo fra l’altro il riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese; in politica interna, grazie anche al sostegno della

C.G.I.L. e di movimenti unitari di base ormai in piena ripresa, i risultati più indicativi di questa fase furono l’attuazione delle Regioni e l’approvazione dello Statuto dei lavoratori, Intorno al 1970.

Era venuta intanto a cessare l’anomala posizione del P.S.I., che in qualche modo corrispondeva a tutta una tradizione di sinistra del socialismo italiano, fin dai tempi della Prima guerra mondiale. Già escluso dall’Internazionale socialista, il P.S.I. vi viene riammesso e nel giugno 1969 lo stesso Nenni viene designato vicepresidente [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 103

Brano: [...]nisti, tanto da essere costretto a passare, nel 1952, i poteri al sovrano. L’anno successivo Koirala ottenne l’incarico di formare un nuovo governo che durò fino al 1955, quando il potere fu nuovamente assunto dal sovrano (Mahendra Bir Bikram, succeduto al padre).

Nel 1956 fu formato un governo presieduto da Tanka Prasad Acarya, leader del partito Praja Parisad. Questo risolse con la Cina il problema del Tibet, riconoscendo la sovranità della Repubblica Popolare Cinese sul territorio che le era stato sottratto dai trattati coloniali del 1856. Con aiuti cinesi (oltre che indiani e statunitensi) Acarya potè poi varare il primo piano quinquennale, ma il suo governo cadde e, dopo un effimero tentativo di K. I. Singh, i pieni poteri tornarono al re. Nel febbraio 1958 questi formò una commissione con l’incarico di studiare una nuova costituzione e un nuovo progetto istituzionale. Nel maggio fu possibile varare un governo di coalizione (Fronte Democratico) presieduto da Suvarna Shamsher. Nel

1959 entrò in vigore la nuova costituzione che conferiva al sovrano un[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Repubblica Popolare Cinese, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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