Brano: Arditi Ufficiali, Reparto
all’ultimo respiro, fino all’ultima stilla di sangue ».
Confluirono nel R.A.U. circa 200 ufficiali, che furono poi impiegati in azioni antipartigiane nelle zone di Torino e di Vercelli. Nella notte del
29.3.1945, alcuni di essi catturarono
4 partigiani della Divisione Autonoma «Monferrato» (Mario Brusa Romagnoli, Francesco Bena, Giuseppe Gardano e Vittorio Suman), che avevano appena compiuto un sabotaggio contro un convoglio tedesco nel tratto BianzéLivorno Ferraris, sulla linea ferroviaria MilanoTorino. Il Brusa Romagnoli era rimasto gravemente ferito e i suoi tre compagni stavano cercando di metterlo in salvo. All'alba del 30 marzo, i 4 partigiani furono fucilat[...]
[...]o» (Mario Brusa Romagnoli, Francesco Bena, Giuseppe Gardano e Vittorio Suman), che avevano appena compiuto un sabotaggio contro un convoglio tedesco nel tratto BianzéLivorno Ferraris, sulla linea ferroviaria MilanoTorino. Il Brusa Romagnoli era rimasto gravemente ferito e i suoi tre compagni stavano cercando di metterlo in salvo. All'alba del 30 marzo, i 4 partigiani furono fucilati, sulla piazza principale di Livorno Ferraris, da un plotone del R.A.U..
Nei giorni che precedettero l'insurrezione nazionale, gli uomini dei R.A.U. (rimasti in 80) abbandonarono armi e uniformi e si dileguarono dalla caserma di Torino che li aveva ospitati.
Il mattino del 23.4.1945, cioè due giorni prima di mettere in atto il suo vano tentativo di fuga, Benito Mussolini, nell’ultimo rapporto tenuto a Milano ai suoi gerarchi, lanciò l’idea di istituire, sull’esperienza del R.A.U., un nuovo reparto di Arditi Ufficiali della Guardia: « Camerati — disse Mussolini — con questa adunata intendo costituire il R.A.U.G., il Reparto Arditi Ufficiali della Guardia. Tutti voi liberamente potete farne parte. Non vi sono speciali norme, né si ha tempo di stabilire le caratteristiche del nuovo corpo. È indispensabile però possedere coraggio senza limiti, altissimo senso del dovere, sprezzo della vita oltre ogni sacrifizio. Domani, prima di mezzogiorno, nella caserma La Marmora, i neoappartenenti al R.A.U.G. si troveranno per la prima volta: si conosceranno. Guidati da capi designati, diverranno missionari di una formidabile e fatidica crociata. Ciascuno saprà che cosa deve fare, che cosa si dovrà fare. Non è facile, né semplice spiegare qui il compito, l’itinerario, la meta del R.A.U.G.. Qualcosa di simile è sorto in Piemonte e questo Io potrei definire un nucleo imponente di arditi della morte. Ma non amo le parole grosse che talora tradiscono il pensiero e il fine prefisso. Qui, in sostanza, si tratterà di difendere non più questa o quella istituzione, ma l’Italia, per la rinascita della quale dovremo consacrare tutte le nostre energie fino all’ultimo anelito di vita... ».
Arditi
Reparti d’assalto dell’esercito italiano, costituiti per la prima volta nel? 1917, nel corso del conflitto mondiale, sull’esempio di altri eserciti.
Sin dal maggio 1916 il capitano Base[...]