Brano: Appendice
diale passò dal campo dell'industria a quello della finanza e del commercio. Divenne armatore e acquistò un cantiere navale nel Mississippi (U.S.A.) dove incrementò la costruzione di vapori in acciaio, con i quali dominò il commercio del carbone; intanto in Italia, con gli stessi intenti, fondava la Società di Navigazione ItaloAmericana (S.N.I.A.). Nel primo dopoguerra, quando l’embargo sull’esportazione del carbone americano (decretato dal presidente Wilson) bloccò questo lucroso commercio, Guaiino si gettò nell’industria della seta artificiale, allora quasi sconosciuta in Italia: acquistò da una compagnia francese una piccola fabbrica a Venaria Reale (Torino), lo stabilimento Viscosa di Pavia e si assicurò la licenza per la fabbricazione della seta artificiale in Italia, fondando su queste basi la Snia Viscosa, destinata a diventare una delle maggiori industrie del ramo in Europa (v. Marinotti, Franco). La creazione di questo moderno complesso chimico fece di Guaiino uno [...]
[...] pagine inedite (Roma, 1966).
Guariglia, Raffaele
N. a Napoli il 19.2.1889, m. il 26.4. 1970; diplomatico.
Di famiglia aristocratica e laureato in legge, iniziò la carriera consolare a ventanni e proseguì poi in quella diplomatica negli anni del regime che lo videro sempre esecutore della politica estera fascista: dopo aver lavorato a Roma, per ultimo col ministro degli Esteri Dino Grandi (192932), fu ambasciatore a Madrid (193235), in Argentina (193638) e infine a Parigi, dove visse il periodo di preparazione alla Seconda guerra mondiale. Nel 1942 divenne ambasciatore presso la Santa Sede e, quando tale incarico fu assunto da Galeazzo Ciano (5.2. 1943), fu mandato ad Ankara.
Qui si trovava il 25 luglio e, subito dopo la caduta di Mussolini, venne chiamato da Badoglio per far parte del governo come ministro degli Esteri. Ebbe quindi un importante ruolo nello svolgimento delle trattative segrete di armistizio con gli Alleati nel mese di agosto 1943 e fino all’8 settembre, mentre i tedeschi calavano in forze nella Penisola.
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[...] del referendum istituzionale del 2.6.1946. Non dismise però l’attività politica: si presentò candidato nelle elezioni del 1948 per la lista del Blocco Nazionale e in quelle del 1953 per il Partito Nazionale Monarchico, senza essere eletto. Entrò tuttavia a far parte del Senato !’8.4.1954, in sostituzione del senatore Achille Lauro, la cui elezione era stata annullata.
Nel 1958 si ritirò a vita privata.
Ha lasciato un libro autobiografico (R.G., Ricordi, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1949), nel quale presenta se stesso come un fervente patriota, sempre impegnato a impedire « per quanto possibile »
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