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Il segmento testuale Propp è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 27Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Alfonso Paolella, Varietà e documenti. Semiologia, narratologia e retorica. Una rassegna bibliografica 1975-1979 in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...]a. Aggiungerò solo due volumi apparsi recentemente: Prevignano (a cura di) (1979) e Bachtin (1979).
La riflessione della semiotica letteraria sul testo comporta anche la considerazione di un tipo particolare di testo, che è il racconto. Per l'analisi del racconto,
o narratologia, bisogna risalire alle « lezioni » dei formalisti russi (contributi vengono dagli americani Forster, 1927, tr. it. 1963, Frye, 1957, tr. it. 1969): Veselovskij (1977), Propp (1928, tr. it. 1966), Sklovskij (1925, tr. it. 1966 e 1976; 1959, tr. it. 1969), Tomasevskij (1928, tr. it. 1978) e Todorov (1965, tr. it. 1968) e alle piú recenti ricerche francesi: il n. 8 di « Communications » tradotto in volume (AA.VV., L'analisi del racconto, 1969), Barthes (1970, tr. it. 1973), Bremond (1973, tr. it. 1977), Greimas (1966, tr. it. 1969). A Tomasevskij e a Sklovskij siamo debitori dei concetti di intrigo o intreccio, di fabula
e di motivo; quelli di funzione, modello e ruolo dei personaggi, a Propp, anche se alcuni di questi concetti si devono far risalire al filologo Ve[...]

[...]it. 1969), Tomasevskij (1928, tr. it. 1978) e Todorov (1965, tr. it. 1968) e alle piú recenti ricerche francesi: il n. 8 di « Communications » tradotto in volume (AA.VV., L'analisi del racconto, 1969), Barthes (1970, tr. it. 1973), Bremond (1973, tr. it. 1977), Greimas (1966, tr. it. 1969). A Tomasevskij e a Sklovskij siamo debitori dei concetti di intrigo o intreccio, di fabula
e di motivo; quelli di funzione, modello e ruolo dei personaggi, a Propp, anche se alcuni di questi concetti si devono far risalire al filologo Veselovskij (Avalle, 1977a). Il discorso narrativo viene dai formalisti russi segmentato dal punto di vista evenemenziale (azione dei personaggi e ruolo da essi coperto), situazionale (analisi dei legami parentali e sociali dei personaggi) e piú strettamente linguistico perché, tutto sommato, le classificazioni che si operano sul testo non sono altro che categorie semantiche. Infatti per Tomasevskij il motivo, ossia l'unità minimale di materiale tematico, non può essere costituito se non da sintagmi formati da un soggetto [...]

[...]materiale tematico, non può essere costituito se non da sintagmi formati da un soggetto e un predicato (Venne il marito, L'eroe se ne andò), anche se, naturalmente, non tutti questi sintagmi sono nuclei narrativi. La sequenza formata da queste unità elementari, costituisce una unità piú complessa. L'analisi delle sequenze delle fiabe russe raccolte da Afanasjev e dei ruoli che i personaggi giocano in questo corpus piuttosto omogeneo, ha condotto Propp a definire la « funzione » come « l'operato d'un personaggio determinato dal punto di vista

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del suo significato per lo svolgimento della vicenda » (1928, tr. it. p. 27). Sembra quindi che in Propp il ruolo prevalga sul personaggio proprio perché un personaggio può svolgere funzioni diverse. Lo schema proppiano, abbastanza primitivo, ma anche organico, è stato sfrondato da Greimas (1966). Il semiologo francese, infatti, riduce il repertorio delle funzioni da 31 a 20 e fissa a 6 « attanti » (concetto mutuato da Tesnière), tutti i personaggi di Propp (destinatore, oggetto, destinatario, adiuvante, soggetto oppositore), e scopre che l'impalcatura logica dei rapporti tra i personaggi, abbastanza vasta, ma anche semplice, è sorretta dal materiale semantico e da 7 verbi modali e/o descrittivi (volere, potere, sapere, fare; avere, essere, sembrare) che si combinano tra loro in varie misure. Il tutto è tenuto su dai fili dell'isotopia, ossia dal piano di coerenza semantica di un testo.
Bremond (1966, tr. it. 1969 e 1973, tr. it. 1977) individua in ogni tipo di racconto un'organizzazione ternaria (principio ternario già descritto nella Poetica [...]

[...], Einaudi, 1966 (19762); PoNZIo, Augusto 1976: La semiotica in Italia. Fondamenti teorici, Bari, Dedalo; PREVIGNANO, Carlo (a cura di) 1979: La semiotica nei paesi slavi, Milano, Feltrinelli; PRIETO, Luis 1975: Pertinence et pratique. Essai de sémiologie, Paris, Minuit, tr. it. Pertinenza e pratica. Saggio di semiotica, di D. Gambarara, Milano, FeltrinelliBocca, 1976; PRODI, Giorgio 1977: Le basi materiali della significazione, Milano, Bompiani; PROPP, Vladimir Ja. 1928: Morfologija skazki, Leningrad, tr. it. Morfologia della fiaba, a cura di G. L. Bravo, Torino, Einaudi, 1966 (19712); RAIMONDI, Ezio & BASILE, Bruno 1979: Dal «Novellino» a Moravia. Problemi della narrativa. Bologna, Il Mulino; RAIMONDI, Ezio & BOTTONI, Luciano (a cura di) 1975: Teoria della letteratura, Bologna, Il Mulino; ROSSILANDI, Ferruccio 1968: Il linguaggio come lavoro e come mercato, Milano, Bompiani; 1972: Semiotica e ideologia, Milano, Bompiani; 1975: Charles Morris e la semiotica novecentesca, Milano, Feltrinelli; RUFFINATTO, Aldo 1975: Struttura e significazion[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Propp, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Academiei <---Academiei R S <---Afanasjev <---Aggiungerò <---Akademisk <---Algirdas <---Algirdas Jules <---Alphonse Allais <---Analyse <---Anatomia <---Aspects <---Aspetti <---Atti del I Convegno <---Atti del in Convegno <---Avalle <---Bachtin <---Bally <---Barthes <---Bayerischer <---Benveniste <---Bertinetto <---Bettetini <---Bibliografia <---Bloomington <---Bompiani <---Bonvesin <---Bottoni <---Brace <---Bremond <---Bressanone <---Bruxelles <---Bucuresti <---Bulzoni <---Buyssens <---Calabrese <---Caprettini <---Ceccato <---Centro Internazionale di Linguistica <---Charles Morris <---Charles Sanders <---Charles W <---Chomsky <---Chudo <---Chudozestvennaja <---Circolo <---Circolo di Mosca <---Circolo di Praga <---Clefs <---Colecchia <---Collected Papers <---Communications <---Complexe <---Congresso di Studi Semiotici <---Contributions <---Corti nei Principi <---Courtés <---Criticism <---De Donato <---De Michelis <---Di Girolamo <---Di Salvo <---Dictionnaire <---Discipline 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