Brano: [...] spece di colazione si arriva a Modena e infine siamo a Bologna là vi è un baccano indiavolato ci mettono in camera di transito che non è troppo igenica le nostre pareti sono di sbarre di ferro e là ve ne sono degl'altri tutti diretti ai confini per sovversismo qui è lo smistamento perché ci dividono per poi proseguire ognuno al suo destino e fra di noi si fa le conoscenze si domanda tu dove sei diretto diversi sono diretti a Ventottenne parte a Ponza parte invece, vanno a Terra ferma sarebbe la Calabria a secondo le pene inflitte. Là incomincio a sentire l'odore dei rivoluzzionari benché messi in questi luoghi che mi da l'impressione d'essere diventati tutti leoni perché solo le sbarre di ferro ci adornano il camminare in su e giù con delle discussioni più o meno vivaci che si spegnano ogni qual volta vengono a prenderne 10 o 12, per metterli sulla traduzione li chiamano nome e cognome e nell'altra stanza di fronte mettono ferri e catene e questi ci salutano si sente la voce d'un Maresciallo dei Carabinieri gridare come un diavolo state a[...]
[...]sente la voce d'un Maresciallo dei Carabinieri gridare come un diavolo state attenti chi cerca da fuggire sparate carabinieri, al 7° binario questa colonna, e via di seguito afinché viene il mio turno ma io non vado colla colonna perché b la mia scorta che mi devono consegnare al luogo destinato e verso le ore 4 del pomeriggio eccoti i miei sbirri saluto chi rimane e si fa corraggio uno con l'altro il mio compagno rimane perché lui è destinato a Ponza io invece devo andare oltre la Sicilia a sentire il sole d'Africa siamo pronti andiamo a dormire a Firenze mi dice il capo scorta e la solita storia dei braccialetti una mano all'altra sono sempre un affiliato della Società Vittorio Emanuele. Il capo scorta ride — cosa vuoi fare — mi dice e così si va sul treno e sempre il nostro compartimento è pronto appena siamo seduti domando b sete e mi danno un bicchiere di vino dopo circa una mezz'ora s'affaccia al nostro compartimento un frate entra e il capo scorta le fa noto che è riservato lui invece si siede e offre una sigaretta ai Carabinieri e [...]
[...] 7 quello che mi a regalato il pretore di Palermo per ubriachezza dopo avere fatto inviare il processo due volte e la terza volta fu concluso con il massimo della pena cioè a sei mesi e b dovuto farne 7 perché al tempo che avevo terminato il mio periodo vi era in Italia quel famoso Fuher e per un mese erano sospese le traduzioni così ò dovuto scontarne 7 per poi andare a trovare i miei vecchi amici che erano già trasferiti da Ustica a l'isola di Ponza e proprio quella sera che mi imbarcano sul piroscafo per l'isola di Ponza trovo un'altro confinato che è diretto a Ventottene il piroscafo parte da Palermo alle ore 8 di sera e si arriva a Napoli alle 8 della . mattina e durante la notte si fa conoscenza con questo nuovo amico perché anche lui a il mio medesimo trattamento cioè viaggiare sotto coperta con un braccio libero e l'altro legato alla branda e durante il viaggio si parla questo mi domanda dove sono diretto — io sono diretto a l'isola di Ponza — allora sei un politico perché a Ponza è l'isola politica io invece mi fermo un po prima a Ventottenne anche la vi sono i politici e come fai te ad essere un politico italiano che sei un mulatto — studiavo a Roma e per avere detto in atto di rabbia porca Italia mi anno passato alla comissione e assegnato al confine per 5 anni così si cammina
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 197
in Italia — é meglio abassare la voce perché se si continua a parlare delle malefatte che continuano commettere il nostro governo ci é di andare incontro ad un'altro processo su questi piroscafi parlano anche le catene che ci tengono per compagnia almeno la do[...]
[...]garetta a l'altra e alla mattina alle ore 8 si arriva a Napoli vi é due ore di sosta perché si aspetta il carico dei passeggeri e fra questi passeggieri ne arrivano degl'altri coi galanti braccialetti ma sono più malvestiti di noi loro invece portano la divisa del carcere e sono diretti a S. Stefano ci guardano e si scambia il saluto. Uno di questi mi dice: ma voi siete dei politici si vede nel portamento, dove siete diretti? — io sono diretto a Ponza e questo mio amico a Ventottene — ma a voi non vi aspetta a viaggiare coi detenuti comuni a voi vi aspetta viaggiare in coperta e vedere il sole, mentre noi no perché io sono condannato a 30 anni per omicidio non commesso ma data che il mio avvocato fu mandato al confine per politica mi anno dato questa pena anzi tu che vai a Ponza là troverai l'avvocato Pertini digli che per l'omicidio di Savona mi anno confermato se può fare qualche cosa od aspettare quando si scioglierà questi confini che non durano molto perché la pentola bolle e quando la pentola bolle il brodo scappa, invece qui il mio compagno non cié più via di scampo gli anno confermato l'ergastolo la nostra speranza é in voi da ricordarci quando avrete ragione della nazione pensate che in carcere non sono tutti colpevoli e vendicateci perché anche voi provate cosa vuol dire galera, ora vedrete come si fa a mandarvi a prendere il sole e senza catene a voi vi as[...]
[...] americani anno fatto piazza pulita dei dirigenti mettendoli al muro. Figuratevi cosa succedeva su quello scoglio. Per me fu una vera fortuna andare a Palermo sotto l'imputazione di ubriachezza ma se avrebbero fatto il loro dovere quei dirigenti dovevano tutti giorni mandare a Palermo metà dei confinati sotto la mia imputazione allora mancando i confinati mancava la camorra e il pane per loro e mandavano in carcere chi gli pareva a loro mentre a Ponza la vita era molto diversa si comprendeva che anche i sbirri ci temevano perché il più ignorante d'un politico valeva 10 sbirri per farli tacere ecco perché vi erano 2000 poliziotti a fare guardia a 500 detenuti politici.
Infine il 23 dicembre 1938 da Roma venne il telegramma di liberazione per me senza aver fatto domanda di sottomissione solo perché mi credevano pazzo e alcoolizzato fui mandato a casa. In tutta itaglia furono graziati in 500 dalle varie isole e il giorno dopo partenza da Ponza per
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 201
Napoli passando col piroscafo da Ventottenne altri montano tut[...]
[...] anche i sbirri ci temevano perché il più ignorante d'un politico valeva 10 sbirri per farli tacere ecco perché vi erano 2000 poliziotti a fare guardia a 500 detenuti politici.
Infine il 23 dicembre 1938 da Roma venne il telegramma di liberazione per me senza aver fatto domanda di sottomissione solo perché mi credevano pazzo e alcoolizzato fui mandato a casa. In tutta itaglia furono graziati in 500 dalle varie isole e il giorno dopo partenza da Ponza per
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 201
Napoli passando col piroscafo da Ventottenne altri montano tutti anno una grande gioia negl'occhi per la sospirata libertá e fra questi vi erano due Cremonesi e diversi milanesi e arrivati a Napoli dobbiamo andare alla stazione per vedere a che ora è la partenza per Roma eravamo in tutti una ventina si prende il tram elettrico e si fa il corso Roma che é quasi due chilometri e alla penultima via gl'occhi vogliono la sua parte e vedo passando una targa con la scritta Taverna Rossa alora dico ai miei compagni — ragazzi quando abbiamo depositato le nostre val[...]