Brano: Dal nostro corrispondente
RIMINI — Il «morbo del legionario», una strana e rara malattia infettiva, avrebbe ucciso già tre persone nei comuni del Montefeltro, in provincia di Pesaro, e sarebbe la causa del ricovero in ospedale di altre 25 persone, attualmente in isolamento negli ospedali della zona ed in quelli vicini di Rimini e Cesena.
Il focolaio dell'epidemia sarebbe in una zona a monte del comune di Pietracuta, al bivio di San Leo, in prossimità del torrente Mazzocco. È possibile individuarlo con tanta precisione perché la «legionella pneumophila» (questo il nome scientifico del morbo) si sviluppa solo in condizioni climatiche ed ambientali particolari. Terreno favorevole alle diffusioni del morbo sono le acque, un clima umidofresco e la polvere. Per un processo di [...]
[...] «morbo del legionario» il responsabile delle morti e dell'epidemia.
Solo allora, infatti, saranno pronti i risultati degli esami e delle ricerche. Ma l'ipotesi che si tratti di «legionella pneumophila» sembra la più attendibile.
A San Leo si è immediatamente costituita una commissione della quale fanno parte anche ricercatori dell'Università di Ancora. È arrivato anche un esperto da Roma, il professor De Rosa. I medici degli ospedali di Ancora, Pesaro e Rimini si tengono costantemente in contatto per verificare come si evolve la situazione sanitaria dei ricoverati.
«Sono state prese tutte le misure necessarie a circoscrivere l'epidemia» assicura il presidente dell'Unità sanitaria locale di Novafeltria. Ma, nonostante questo, nella zona c'è molta paura e tensione. In più, la vicinanza del focolaio alle superaffollate spiagge riminesi ed adriatiche, fa temere che un'informazione errata o imprecisa possa creare ingiustificato panico. Ieri, per esempio, si era sparsa la voce di un manifesto alla popolazione di San Leo che invitava, come misura[...]