Brano: [...]ralismi ideologici e classistici.
Ebbene, di queste due immagini strumentali e in certo senso complementari dell'uomo e del sistema, fa ora giustizia l'ultimo libro di Andreotti, A ogni morte
NOTERELLE E SCHERMAGLIE 721
di Papa: una « cronaca », come dice opportunamente il risvolto di copertina, « di interesse eccezionale perché eccezionale è il `cronista' e altrettanto eccezionale è la posizione da cui ha potuto osservare gli avvenimenti ».
Perché Andreotti è non solo il versatile uomo di stato che tutti conoscono, ma anche intimo di papi e cardinali, fra i quali si muove con disinvolta familiarità e dai quali raccoglie confidenze riservatissime (di quelle che promanano direttamente dallo Spirito Santo) e indiscrezioni delicate. Un solo esempio, a titolo di credenziale e a garanzia dell'attendibilità del teste: Roncalli gli confida, durante il conclave del '58, la sua imminente elezione a pontefice (com'è noto un tale evento, che i profani attribuiscono a laboriosi compromessi curiali, è di stretta competenza dello Spirito Santo). E Andreotti, d[...]
[...]nsolazione ». « Se nell'ambito dell'Azione Cattolica o altro simile si fosse costituita una società cinematografica » per la produzione di films « buoni », lui, Andreotti, come sottosegretario, era « in grado di procurare tutti i capitali necessari chiedendoli agli americani », notoriamente interessati alla tutela dei costumi in Italia. Detto fatto (potenza dei sottosegretari!). « Fu data vita alla `Costellazione Film' affidata a tre `intelligenze' cattoliche ». Ma il male, Machiavelli lo diceva, non si estirpa con l'acqua benedetta. Perciò, nonostante la fiducia degli americani, la cinematografia cattolica non decollò. E c'è di peggio! Pensate che « nessuno dei films prodotti da questa società "buona" fu giudicato dal Centro Cattolico Cinematografico come visibile per tutti ». O tempora o mores!
Ma la misura del rapporto tra enti e sfere di competenze diverse, e la delicatezza estrema, riservata e schiva, di quel rapporto, che finisce per sublimarsi in termini di celestiale edificazione, si coglie per intero nell'episodio di madre Pas[...]
[...]nsolazione ». « Se nell'ambito dell'Azione Cattolica o altro simile si fosse costituita una società cinematografica » per la produzione di films « buoni », lui, Andreotti, come sottosegretario, era « in grado di procurare tutti i capitali necessari chiedendoli agli americani », notoriamente interessati alla tutela dei costumi in Italia. Detto fatto (potenza dei sottosegretari!). « Fu data vita alla 'Costellazione Film' affidata a tre `intelligenze' cattoliche ». Ma íl male, Machiavelli lo diceva, non si estirpa con l'acqua benedetta. Perciò, nonostante la fiducia degli americani, la cinematografia cattolica non decollò. E c'è di peggio! Pensate che « nessuno dei films prodotti da questa società "buona" fu giudicato dal Centro Cattolico Cinematografico come visibile per tutti ». O tempora o mores!
Ma la misura del rapporto tra enti e sfere di competenze diverse, e la delicatezza estrema, riservata e schiva, di quel rapporto, che finisce per sublimarsi in termini di celestiale edificazione, si coglie per intero nell'episodio di madre Pas[...]