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Il segmento testuale Parlò è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 63Analitici , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Mario La Cava, Il grande viaggio in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 5 - 1 - numero 8

Brano: [...]tore padrone di barca — se volete andare in qualche posto per lavorare, non avete che andare in America... ».
« Che Egitto ed Egitto! » disse il padre di Sebastiano.
«Noi abbiamo l'America, ed andiamo in Egitto? » fece un altro.
«L'Egitto é buono per chi va là e non intende più ritornare; non dico che non si stia bene; ma quanto a fare soldi, é come da noi » spiegò il fabbro.
«Non esagerare, ora! » non poté fare a meno di ribattere Giuseppe. Parlò ancora delle ragioni che forse lo avrebbe spinto ad andare in Egitto, dove aveva parenti tanto affezionati; ma concluse che per il momento non si sarebbe mosso. Tutti gli diedero addosso, che sbagliava, che non si sapeva regolare.
A casa quella sera stessa non si parlò più dell'Egitto; ma l'indomani Rosaria, svegliatasi, disse non aveva potuto dormire bene, per via di quel pensiero dell'Egitto.
In seguito fecero la lettera di risposta a Filippo: lo ringraziavano, ma per il momento non era il caso di parlare di viaggi; più in là qualche cosa certamente sarebbe maturata.
Agata venne una sera a parlare con Giuseppe. « Ma siete pazzo di trascurare un'occasione come questa? Se Filippo vi invita, si vede che ha le sue ragioni. Avrà trovato un buon posto per voi. Io gliel'ho detto a Rosaria : ti pentirai! » disse la donna.
« Certo bisogna pensare seriamente. In[...]

[...] altri.
Rosaria non rispose, mostrando dal volto che la cosa non era per niente possibile. « E tu non vuoi restare con noi ? » continuò Matilde,
116 MARIO LA CAVA
rivolgendosi alla figliuola. Ernestina arrossi, senza saper cosa dire. Ed il padre fu che disse: «Rispondi che vi rivedrete ogni tanto o che loro vengano da noi o che tu faccia qualche viaggio per qui, quando sarai grande, e se la fortuna ci aiuterà, come speriamo... ».
Nessuno più parlò della proposta, e solo i preparativi per la partenza da fare fra molti mesi furono discussi, come se si dovesse farla tra poco. Giuseppe chiese ed ottenne di lavorare due ore di più, per avere maggiore guadagno. Per la prima volta si assoggettò ad un'estenuante fatica, con un ardore di cui nessuno forse l'avrebbe creduto capace. Si stancava, nei mesi terribili dell'estate che sopravvenne, e pure resisteva.
Anche lui sognava il paese natio, gli amici, i parenti, la vita semplice di una volta; non aveva piú genitori, e pensava al vecchio fabbro Felice come a suo padre.
Sebastiano Ricci e altr[...]

[...]posa di un altro!
Non l'avrebbe vista crescere, non avrebbe potuto avere cura di lei; affidata a una madre incapace, sarebbe stata libera nel mare infido della vita. Era un rischio il lasciarla.
Ma era necessario correrlo per il bene stesso di lei. Dall'America Giuseppe avrebbe portato l'occorrente per vivere e la dote della figliuola. Con mezzi maggiori, una nuova vita sarebbe sorta nel paese, e gli errori di prima non si sarebbero ripetuti.
Parlò a Rosaria dei suoi progetti. « No, no, meglio restare qua. Non sarei capace di partire dalla terra dove so che dorme la mia bambina! », rispose la moglie che aveva creduto di doverlo accompagnare.
« Tu resterai qui con la bambina. E io in pochi anni farò fortuna. Poi ritornerò. Vedi come ogni cosa mi va male, vedi come è stato un errore ritornare troppo presto dall'Egitto! ».
« E perché non vuoi ritornare al Cairo, dove i fratelli potrebbero aiutarti? ».
« So che in America si possono fare guadagni maggiori coi quali ritornerei più presto a casa... ».
« Io non so... Ma ho paura di restare[...]



da Alberto L'Abate, Tre storie di emigrati in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 1 - 1 - numero 42

Brano: [...]ero il contratto di apprendistato. Dato che doveva lavorare tutto l'anno e che, essendo minorenne, non la potevamo lasciare sola, feci domanda per poter restare anche io nella stagione invernale. Ma non ne vollero sapere ed annullarono anche il contratto di mia figlia. Ma ora ha compiuto 18 anni e si è potuta impiegare regolarmente.
Tempo fa sono stato ad una riunione del sindacato (F.O.B.B.) (1). C'erano un sacco di italiani, tutti stagionali. Parlò un avvocato in italiano. Ci disse che, se siamo qui, la colpa è del nostro governo che non fa niente per dare lavoro a tutti, in Italia. « Anche se facesse qualcosa, ha detto lui, ci vorrebbero più di 10 anni per eliminare tutta la disoccupazione, ma in realtà non fa niente. Invece qui c'è lavoro anche per tutti voi per almeno altri 10 anni. E se lavorate qui per 10 anni avete diritto, come gli svizzeri, alla pensione di vecchiaia. Per?) abbiamo ottenuto che, se anche tornate in Italia prima, il lavoro vi venga contato ugualmente, per avere il diritto di averla là. E stiamo vedendo di farvi o[...]



da Saverio Tutino, Fidel Castro dichiara all'Unità. «Vogliamo aumentare gli scambi con l'Italia». «Possiamo esportare zucchero, bestiame, polli e uova» - Castro vede la futura Cuba socialista come un immenso splendido girdino dove l'uomo possa essere felice. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1965 - - aprile - 25

Brano: [...] l'atto di andarcene. Ci richiamò: «restate ancora un poco. Mi fa piacere». E giù colpi di machete e pezzi di canna che volavano sopra le nostre teste o ci facevano fare balzi indietro. La canna pesa. Fidel, a un certo punto, ce ne offrì una mezza, scorticata: «Mangiatene un po'. Non riuscirete certo a togliermene più di una arroba». L'equivalente di una arroba è di 11 chilogrammi e mezzo.
Era di buon umore e contento della sua salute. Prima si parlò un momento del nostro giornale, di cui aveva visto certi articoli con interesse. Poi ci disse che per lui, tagliare la canna era quasi un esercizio sportivo che perdipiù gli serviva come allenamento per essere più rapido nel «pitcheo» (lanciare la palla) e più sicuro nel «batear» (ribattere la palla) nel suo gioco preferito che è la «pelota». Parlò ancora della pesca subacquea e disse che un giorno ci avrebbe portato con sé un pò al largo, perché, «dove abbondano i pescatori, non abbonda il pesce». E ancora sul taglio della canna: «Lo preferisco alle riunioni. Io non fumo o fumo senza aspirare. Le riunioni sono necessarie, ma piuttosto che una riunione di dodici ore, mi faccio dodici ore qui, tagliando... Tra l'altro c'è meno fumo».
L'esempio della RDT
A una nostra domanda sulla montatura del «complotto» nel Venezuela, disse una battuta sarcastica e poi: «Tutte menzogne, con un fondo di verità: la simpatia dei comunisti italiani vers[...]

[...]lioni. Anche le uova, arriveremo a esportarle». Ci chiese che cosa pensassimo della mobilitazione per la zafra (il raccolto della canna). Gli dicemmo sinceramente la nostra ammirazione per la prova impressionante di capacità organizzativa: «In ogni modo — disse Fidel — il fattore coscienza è stato determinante: la coscienza, che la rivoluzione alimenta nel popolo. Il lavoro del partito è quello che traduce questa coscienza in organizzazione». Si parlò dell'obbiettivo dei 5 milioni e 100 mila tonnellate per il primo maggio: «L'obbiettivo sarà raggiunto. Poi rimane un altro mese. Dipenderà dalle piogge». Gli dissi che il Dipartimento di Stato aveva diffuso un rapporto su Cuba in cui si ammetteva a denti stretti che la zafra di quest'anno poteva arrivare a cinque milioni, ma che il prezzo sul mercato mondiale era tanto basso che Cuba non ci avrebbe guadagnato nulla: «E' probabile — rispose Fidel — che prenderanno un bello spavento con la cifra finale della zafra. Comunque, non devono dimenticare che la maggior parte della produzione di quest'[...]

[...]na molto più a buon conto comprare lo zucchero da un altro paese».
La conversazione girava costantemente intorno ai temi dell'agricoltura e del commercio estero, che sono i poli fondamentali dell'assestamento attuale dell'economia cubana. Fidel è estremamente ottimista, addirittura entusiasta, della piega favorevole che hanno preso i suoi piani agricoli (è tornato alla presidenza dell'INRA, il ministero dell'agricoltura, nel gennaio scorso). Ci parlò di questo con visione ampia e non strettamente economica. Ci parlò ancora di produzione intensa di legumi, di agrumi: «Solo a Isla de Pinos, produciamo più agrumi di Israele. Inonderemo di agrumi i paesi socialisti. E i pomodori? Il nostro popolo godrà di un'alimentazione esemplare. Latte, carne, uova, verdure, frutta in quantità, prodotti della nostra terra. La nostra agricoltura sarà una delle più ricche e più moderne del mondo».

«Primavera silenziosa»
Elencò cifre su cifre, tra un colpo di machete e l'altro, e il suo volto sudato si illuminava di gioia: «Abbiamo comprato il campione dei tori canadesi. Faremo incroci che daranno un bestiame rinomato i[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Parlò, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Diritto <---Ecco <---Il lavoro <---In ogni modo <---La sera <---Noi <---Stato <---artigiano <---centesimi <---comunisti <---italiani <---italiano <---socialisti <---stiano <---Abbiamo <---Abissinia <---Agata a Rosaria <---Alle <---Altri <---Anche Rosaria <---Arta <---Artù <---Aspettate <---Auxerre <---Bambino Gesù <---Bethoven <---Bisognò <---Borgo <---Breda <---Buonamico <---Cairo <---Camaguey <---Carabino <---Carmela dei Crispini <---Cassa Malattie <---Centro Sociale Protestante <---Certamente <---Certo <---Certo Giuseppe <---Che Dio <---Che Egitto <---Chiesi <---Chiuse <---Ciò <---Comare Carmela <---Come <---Commare Rosaria <---Cosa <---Così <---Crepuscolo degli dei <---Creò <---Cuba <---De Gasperi <---Del resto <---Denari <---Di Antonio <---Dipartimento di Stato <---Dipenderà <---Ditemi <---Ditta <---Domandò <---E di Antonio <---Eccola <---Egitto <---Elencò <---Entrò <---Etica <---F.O.B.B. <---FIAT <---Febbre <---Felicetto <---Femmine <---Finita <---Firmò <---Forset <---Francia <---G.L. <---Genio Civile <---Giuseppe Cantilo <---Giustizia <---Gli <---Grigioni <---Guarda <---Hai <---Imparò <---Indossò <---Infine <---Infine Vanda <---Isla de Pinos <---Iungo <---John Stuart Mill <---La guerra <---Lasciamoli <---Lipari <---Logica <---Ma Agata <---Ma Giuseppe <---Ma Luigi <---Ma Rosaria <---Macché <---Meccanica <---Millecinquecento <---Misilmeri <---Modena <---NATO <---Nord Italia <---Nuovi Argomenti <--- <---Oltre <---Ora Giuseppe <---P.C.I. <---Papa <---Pappalone <---Papà <---Partito <---Passano <---Perché <---Persone <---Pgppina <---Pinos <---Pochi <---Portatele <---Porterò <---Potete <---Pratica <---Primavera silenziosa <---Pure <---Puricelli <---Qui <---RDT <---Rachel Carston <---Repubblica di Salò <---Rientrò <---Salò <---Sarà <---Saverio Tutino <---Scelsi <---Scuola di Servizio Sociale <---Se Filippo <---Sebastiano Ricci <---Servizio Sociale <---Sferracavallo <---Siano <---Siderno <---Signore <---Sociologia <---Sono le mogli che li trattengono <---Spagna <---Spesse <---Storia <---Svizzera <---Terrasini <---Terribile <---Tranquillizzatevi Rosaria <---Ungheria <---Voglio <---Zia Agata <---abbiano <---apprendista <---apprendiste <---artigiani <---baciano <---biologico <---cambiano <---capitalismo <---capitalista <---cattolicesimo <---conformismo <---d'Egitto <---dell'America <---dell'Egitto <---dell'Esercito <---dell'Italia <---dell'Unità <---fascismo <---fascisti <---guardiano <---italiana <---italiane <---lasciano <---mangiano <---marxismo <---nell'Egitto <---ottimista <---pigliano <---protestantesimo <---reumatismi <---siano <---socialismo <---socialista <---sociologia



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