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Il segmento testuale Paolo VI è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 472Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 393

Brano: Paolo VI

di cui divenne segretario, dirigendone anche il giornale II Ceramista. Nel corso della Prima guerra mondiale, nonostante subisse continue condanne, si fece promotore di una instancabile campagna antimilitarista finché venne precettato, inviato a PontSaintMartin e, da lì, in Francia a lavorare nelle zone più pericolose.

Nelle elezioni del 1919 fu eletto deputato del P.S.I. per il collegio di Cuneo, insieme a Giuseppe Cavallera, Paolo Lombardo e Riccardo Roberto: risultato clamoroso che premiò l’atteggiamento del Partito socialista nei confronti della guerra. L’1.12.1919, Paolino fu perco[...]

[...]’avvento al potere del fascismo, alle cui violenze pagò un pesante contributo di persecuzioni, arresti e bastonature.

Nella XXVI Legislatura svolse un notevole lavoro parlamentare, ma il consolidarsi del regime fascista gli fece abbandonare l’attività politica.

Negli anni successivi si guadagnò la vita facendo il rappresentante di commercio. Morì povero, in una corsia d’ospedale, alla vigilia della Seconda guerra mondiale.

P.Bu.M.Ca.

Paolo VI

Giovar) Battista Montini. N. a Concesio (Brescia) il 26.9.1897, m. a Castelgandolfo (Roma) il 6.8.1978. Figlio dell'avvocato Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi, dopo aver compiuto gli studi elementari e medi nel collegio « Arici » di Brescia e nel Regio Liceo « Arnaldo da Brescia », fu ammesso al seminario

vescovile ma, per motivi di salute, solo come frequentatore esterno.

Il 29.5.1920 venne ordinato sacerdote e inviato alI'Università Gregoriana di Roma per il completamento degli studi. Conseguite le lauree in Filosofia e in Diritto e compiuti ulteriori studi presso la Pontificia[...]

[...]erca di informazioni su prigionieri di guerra di ogni paese).

L’1.11.1954 fu chiamato a succedere al cardinale lldefonso Schuster come Arcivescovo di Milano: consacrato vescovo a Roma il 12.12. 1954, Montini fece il suo ingresso in diocesi il 6 .gennaio dell’anno seguente. Il 15.12.1958 fu creato cardinale dal nuovo papa Giovanni XXIII.

Il pontificato

Alla morte di Giovanni XXIII, il cardinale Montini fu eletto papa e assunse il nome di Paolo VI (21.6. 1963).

Il suo pontificato fu caratterizzato anzitutto dal proseguimento del Concilio Ecumenico, iniziato da Giovanni XXIII nell'ottobre 1962 e concluso 1*8.12.1965, che inaugurò un grande processo di rinnovamento all’interno della Chiesa.

Paolo VI si distinse dai suoi predecessori anche per la frequenza dei viaggi « apostolici » (in Palestina, all’O.N.U., in India, in America Latina, in Australia) e per la decisione con cui perseguì la riconciliazione tra le chiese cristiane (incontro con l’ortodosso Atenagora, con l’anglicano Ramsey).

Notevole fu il suo impegno pacifista e, a tale proposito, istituì anche la « Giornata per la pace » che si celebra il 1° gennaio di ogni anno. Abolì, inoltre, alcune istituzioni e alcuni simboli papali ormai anacronistici come la tiara, segno del potere temporale, la « corte papale », l’esercito ponti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 358

Brano: [...]ni dalle guerre e dalla politica autarchica del fascismo, è sostenuta anche da un artigianato locale. La fabbricazione delle armi impiegò durante l'ultimo conflitto oltre 30 mila addetti.

I cattolici bresciani

II Bresciano è sempre stato caratterizzato da una forte influenza cattolica è dall'azione di un clero tra i più attivi d’Italia, di tendenze innovatrici e riformistiche. A Brescia studiò Giovanni Battista Montini, l’attuale Pontefice Paolo VI, e notevole peso esercitarono le famiglie Montini e Bazzoli nel promuovere localmente l’opera dell’Azione Cattolica e di quel movimento che avrebbe poi dato vita al Partito popolare. Sin dall’inizio del secolo i cattolici puntarono suH’inserimento nella vita politica e amministrativa della provincia, alleandosi con i moderati; e impiegando cospicui mezzi diedero vita a una rete di organizzazioni sindacali, cooperative, culturali, nonché a casse rurali, a scuole private (come il collegio Cesare Arici], a giornali e a case editrici, conquistando via via le pubbliche amministrazioni.

La guerr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 58

Brano: [...]otere da parte de! popolo lavoratore).

L'interclassismo, la rassegnazione (« Che vi siano sempre ricchi e poveri è naturale », scriverà don Sturzo sin dal 1901 su\VAlmanaccomanuale democratico cristiano) e la collaborazione tra capitale e lavoro su cui ritorneranno tutte le encicliche sociali, dalla « Rerum Novarum » alla Quadragesimo anno di Pio XI (1931) e poi alle stesse Mater et Magistra di Giovanni XXIII (1961) e Populorum progress io di Paolo VI (1967), restano la base fondamentale su cui si muovono quasi tutte queste pur generose rivendicazioni programmatiche.

Anche il sistema bicamerale poggia sul compromesso: una Camera dei deputati eletta a suffragio universale e con il sistema proporzionale, e

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 345

Brano: [...]aulhaber, fece una rapida carriera: vicario generale della diocesi di Monaco di Baviera e Preising fin dal 1962, il 14.9.1968 Defregger fu nominato ve

Manifesto firmato dalle Federazioni del P.C.I., del P.S.I. e del P.S.I.U.P. che invitano gli abitanti di Filetto a non concedere il perdono chiesto dal Defregger (estate 1969)

Il vescovo Defregger celebra la messa in oócasione di una manifestazione (Schleching/Baviera, 12.8.1969)

scovo da Paolo VI, nonostante che da un anno fosse stato aperto un procedimento penale a suo carico (a Francoforte sul Meno), in quanto responsabile della strage di Filetto.

Nel 1967, allorché dal governo italiano venne trasmessa alle autorità della Germania federale una documentazione sul massacro, il Defregger sostenne che la 114a Divisione si trovava al comando del colonnello Boelsen e che lordine della strage era stato trasmesso a un tenente: da parte sua (precisò il Defregger) dopo aver assistito al rastrellamento si era allontanato dal luogo per esigenze di servizio. Dopo due anni di istruttoria e sen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 729

Brano: [...]Chiesa ».

L'intervento sovietico e la formazione del governo Kadar indussero il cardinale a rifugiarsi nella Legazione americana, dove rimase ben 15 anni, fino al 28.9.1971. Dopo questo singolare esilio in patria, grazie a un accordo intercorso tra il Vaticano e il governo ungherese Mindszenty potè ottenere un salvacondotto ed espatriare, stabilendosi a Vienna. Il 5.2.1974, nel quadro della sua nuova politica verso i paesi socialisti, il papa Paolo VI destituì Mindszenty dalla carica di primate di Ungheria, suscitando l’aperta protesta dell'anziano e combattivo cardinale.

Morì l'anno dopo, in una clinica della capitale austriaca, dopo aver dedicato gli ultimi mesi della sua vita a un'intensa attività pubblicistica e a un libro di memorie.

Minetti, Pietro

Mancini. N. ad Alessandria nel 1915. Sottufficiale di marina durante la Seconda guerra mondiale, dopo l'8.

9.1943 si diede alla macchia.

Prese parte alla Guerra di liberazione, tra gli organizzatori della lotta armata in provincia di Alessandria (v.), diventando comandante d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 541

Brano: [...]fo (v.) di Piero Malvestiti (v.), denunciato dalla Curia milanese e condannato dal Tribunale speciale fascista.

Per il resto la sinistra cristiana va ricercata in una temperie più che in un gruppo. Una temperie che si respirava soprattutto in qualche branca elitaria deH’associazionismo cattolico sfuggente parzialmente alla severa centralizzazione d’allora, quali la F.U.C.I. e i laureati cattolici protetti da monsignor Giambattista Montini (v. Paolo VI), oppure si esprimeva con rischiosa noncuranza in luoghi particolari e anomali intorno a personalità d’eccezione, come, a mo’ d’esempio, la Comunità nuova di Brescia con i padri Bevilacqua e Acchiappati, la parrocchia di Bozzolo con don Primo Mazzolar7 (v.) ; il Chiostro di San Marco a Firenze con La Pira, ecc..

Le “costanti” e le “varianti” della sinistra cristiana elaborate in questi ambienti e da queste persone così diverse, ma riconducibili sostanzialmente all’ambito democratico e minoritario del cattolicesimo italiano di quegli anni, toccano almeno quattro temi di fondo. Primo: il pia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 552

Brano: [...]nella definirà « complesso di opere di altissimo rango, quale certamente non è entrato a far parte delle collezioni dello Stato dal 1905 e cioè dall’acquisto della Galleria Borghese in poi ».

Nell’attuazione del suo mandato Siviero collaborò inoltre al ricupero dei beni della Chiesa, sviluppando importanti rapporti di lavoro e di personale amicizia con l'allora sostituto Segretario di Stato cardina

le Montini, poi divenuto papa col nome di Paolo VI.

La sua Delegazione dovette inoltre occuparsi (e anche qui con brillanti risultati) del ricupero di opere d’arte trafugate dopo la guerra, spesso su ordinazione, da bande di ladri specializzati o esportate illegalmente da collezionisti e mercanti poco scrupolosi. Una piaga dilagante in tutto il mondo, ma particolarmente grave per un Paese come il nostro, così ricco di tanti e spesso mal protetti tesori artistici.

Forte del l’esperienza acquisita in tanti anni di lotta, Siviero intuì che solo una bene organizzata collaborazione fra Stati avrebbe potuto porre argine a tanto scempio. A tal[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 314

Brano: [...]nternazionale come attributo inerente alla sua natura, in conformità alla sua tradizione ed alle esigenze della sua missione nel mondo ». Ciò vuol dire che la posizione internazionale della Santa Sede, come personalità giuridica sovrana e con diritto di legazione, è autonoma a prescindere dall'esistenza di un territorio, anche se, in base al Trattato, ne ha accettato uno. Si tratta di « una minuscola, quasi simbolica sovranità temporale », disse Paolo VI (v.) nel 1965 all'O.N.U. per sottolineare, rispetto al passato, che la Chiesa cattolica, per esercitare la sua missione spirituale e morale nel mondo, non ha bisogno di rivendicare territori o privilegi particolari. Lo Stato Città del Vaticano, il cui carattere peculiare connesso alla missione pastorale della Chiesa è stato meglio precisato dal Concilio Vaticano II (19621965), pur essendo istituzionalmente uno Stato come gli altri, si è impegnato con il Trattato a rimanere « estraneo alle competizioni temporali fra gli altri Stati », « a meno che le parti contendenti facciano concorde appello[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 317

Brano: [...] nei confronti delle comunità protestanti ed ebraiche, verso le qi^ali continuavano a pesare le leggi fasciste sui “culti ammessi”.

Una svolta nel clima dei rapporti tra il Vaticano e l'Italia si ebbe con l'elezione al soqlio pontificio di Giovanni XXIII (19581963) che inaugurò la stagione del dialogo con la sua enciclica uPacem in terris” e soprattutto convocando il Concilio Vaticano II che ha impostato su nuove basi il rapporto Chiesamondo. Paolo VI (19681978), nel portare avanti questa stessa linea di dialogo, nei rapporti con gli Stati sia

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 318

Brano: [...]’abrogazione della legge sul divorzio del 1970) e del 1981 (viene respinta la richiesta di abrogare la legge che regola l’aborto) hanno dimostrato come siano profondamente cambiati gli orientamenti morali e civili degli italiani, sconfiggendo la Chiesa e i cattolici integralisti promotori dei referendum stessi. Con ciò il Vaticano e lo stesso Giovanni Paolo II (eletto il 16.10.1978) che aveva apertamente appoggiato il referendum del 1981, mentre Paolo VI era stato più cauto con quello del 1974, subivano un duro colpo.

Il nuovo Concordato, sottoscritto a Villa Madama dal presidente del consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato card. Agostino Casaroli il 18.2.1984, fa esplicito richiamo, nella premessa, ai princìpi sanciti nella Costituzione italiana e alle dichiarazioni del Concilio Vaticano Il per affermare che la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica sono « ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani » e che i loro rapporti saranno improntati alla « reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo ed il bene del Pae[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Paolo VI, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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