Brano: [...]vvicinare ad esse chi ne fu ostile e di aggiogarvelo. Si combatte ancora per queste purissime fedi, che racchiudono il progresso e la pace del nostro paese; e, se anche parrà che si incontrino altri infortuni, ogni battaglia avvicinerà sempre alla meta. Finché forse cadranno gli ultimi combattenti; ma l’idealità del popolo libero e redento trionferà un giorno in una luce perenne di letizia ».
Un bilancio di massima sull’esperienza storica del P.P.I. non è di facile stesura: molto utili, al riguardo, sono le osservazioni tentate da Giorgio Vecchio a conclusione del capitolo riguardante il P.P.I. nel suo lavoro già citato: « La debole unità interna, l’ancora limitata coscienza democratica dei cattolici italiani, la scarsa simpatia per uno Stato liberale che dopo tutto aveva posto fine allo Stato pontificio e si era basato su una cultura anticattolica, le abilissime avances di Mussolini verso la Chiesa,
il fallimento del progetto storico sturziano, l'autonomia e l’aconfessionalità spesso so
lo di facciata: tutto ciò, accompagnandosi alle difficoltà estreme del primo dopoguerra, all’invadenza del massimalismo rosso (rivoluzionario, del resto, solo a parole), alla crisi economica, [...]
[...]
Biografie di don Luigi Sturzo: G. De Rosa,
Sturzo, Torino 1977; AA.VV. Luigi Sturzo
\
nella storia d'Italia, 2 voli., Roma 1973;
F. Piva F. Malgeri, Vita di don Luigi Sturzo, Roma 1972; G. De Rosa, L’utopia politica di Luigi Sturzo, Brescia 1972.
Opere di Luigi Sturzo: L. Sturzo, L’Italia e il iascismo, Po’ogna 19^3; L. Sturzo, Il Partito Popolare Italiano, 3 voli., Bologna 19561957.
Su aspetti particolari della storia del P.P.I.:
G. Donati, Scritti politici, Roma 1956; F.L. Ferrari, Il « Domani d'Italia », Roma 1958;
F.L. Ferrari, L'Azione Cattolica e il Regime, Firenze 1958; G. Gualerzi, La politica estera dei Popolari, Roma 1959; A. Fappiani, Guido Miglioli ed il movimento contadino, Roma 1964; G. Fanello Marcucci, Attilio Piccioni e la sinistra popolare, Roma 1977.
II P.P.I. nel contesto della democrazia cristiana europea: G. Vecchio, La democrazia cristiana in Europa (18911963), Milano
1979.
Opere a carattere locale: B. Gariglio, Cattolici democratici e clericofascisti. Il mondo cattolico torinese alla prova del fascismo, Bologna 1976; S. Tramontin, Cattolici, popolari e fascisti nel Veneto, Roma 1975.
Antologia di documenti: A. Aga Rossi, Dal Partito Popolare alla D.C., Bologna 1969. Si rimanda, inoltre, ai capitoli relativi al P.P.I. in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia (18601980), voli. 12: «I fatti e le idee», Torino 1981.
Popo[...]
[...]crazia cristiana europea: G. Vecchio, La democrazia cristiana in Europa (18911963), Milano
1979.
Opere a carattere locale: B. Gariglio, Cattolici democratici e clericofascisti. Il mondo cattolico torinese alla prova del fascismo, Bologna 1976; S. Tramontin, Cattolici, popolari e fascisti nel Veneto, Roma 1975.
Antologia di documenti: A. Aga Rossi, Dal Partito Popolare alla D.C., Bologna 1969. Si rimanda, inoltre, ai capitoli relativi al P.P.I. in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia (18601980), voli. 12: «I fatti e le idee», Torino 1981.
Popolo, Brigate del
Formazioni partigiane di ispirazione cattolica, attive in Brianza, nel Bergamasco e nel Varesotto, organizzarono circa 1.200 partigiani combattenti, ordinati in 3 Divisioni e 29 Brigate.
Ispirate da Gai ileo Vercesi, dal l'ingegnere Bignotti e da Enrico Mattei (v.)f le Brigate del popolo furono organizzate da Edoardo Lamperti [Carlo) e da Franco Marra [R uff ini; Bandiera; Galli) che, dopo lo spostamento e l’arresto di Lamperti, ne divenne il comandante.[...]
[...]entrava soprattutto sull’oratorio deH’ImmacoIata di S. Alessandro in Colonna, fu tra le organizzazioni più impegnate nel sostenere la Resistenza, attraverso uomini come Duzioni, Gas pari ni, Beloni, Spini e altri.
Le Brigate del popolo del Bergamasco, guidate spiritualmente dal professore don Carlo Cremaschi e organizzate dai cattolici Apice e Antonio Cavalli (futuro deputato democristiano), inquadrarono circa 300 partigiani, ordinati in 5 gruppi (« Albenza », « Bassari », «Pontida», « Serio » e « Bronzone »). Nell'agosto 1944 una di queste formazioni accolse il generale Raffaele Cadorna paracadutato a Ranzanico. Esse ricevettero anche rifornimenti aviolanciati e subirono vari rastrellamenti.
I caduti
Nel corso della lotta le Brigate del popolo ebbero complessivamente 37 caduti, 56 feriti e mutilati, 39 arrestati politici.
I caduti furono: Arturo Arosio, Leo Barattini, Salvatore Barbieri, Umberto Biancardi, Guido Brighi, Angelo Broccolo, Angelo Bru
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