Brano: [...] al defenestramento di Rudolf Slànsky, fino allora segretario del partito, diventò membro della segreteria con la responsabilità dell'organizzazione. Alla fine dello stesso anno fu chiamato da Gottwald a far parte della presidenza del partito.
Agl: inizi del 1953 ricoprì per breve tempo la carica di vicepresidente del Consiglio dei ministri, ma subito dopo la morte di Gottwald (14.3.1953) ebbe l’incarico di dirigere la segreteria del C.C. del P.C.C.. Infine il 5.9.1953 divenne primo segretario del partito, carica confermata dal X Congresso del P.C.C. (1115.6.1954).
Il 19.11.1957, dopo la scomparsa di Antonin Zapotocky che era succeduto a Gottwald come presidente della repubblica, Novotny riunì nelle proprie mani le funzioni di massima autorità del partito e del
lo Stato, aggiungendovi nella seconda metà degli anni ’60 anche quella di presidente del « Fronte nazionale dei cechi e degli slovacchi ».
La « primavera di Praga »
Già dopo la morte di Stalin (1953) Novotny veniva considerato un tipico esempio di dirigente comunista dogmatico, burocratizzato e asservito alla politica di potenza dell’Unione Sovietica. Tra l’altro gli si[...]
[...]nni ’60 anche quella di presidente del « Fronte nazionale dei cechi e degli slovacchi ».
La « primavera di Praga »
Già dopo la morte di Stalin (1953) Novotny veniva considerato un tipico esempio di dirigente comunista dogmatico, burocratizzato e asservito alla politica di potenza dell’Unione Sovietica. Tra l’altro gli si imputava di avere largamente contribuito alla montatura del processo contro Slansky e altri esponenti di primo piano del P.C.C., con
clusosi nel novembre 1951 con numerose condanne a morte, e di aver fondato su ciò la propria fortuna politica. Sta di fatto che in Cecoslovacchia la cosiddetta « destalinizzazione » (nuovo corso politico, riforme economiche e amministrative, revisione dei processi e riabilitazione dei dirigenti comunisti ingiustamente condannati) si ebbe ancor meno che altrove. Ciò portò, sul finire del 1967, a quella combinazione di tensioni e contraddizioni sociali, economiche e politiche, sfociata nella formazione di un fronte comune tra intellettuali, comunisti « liberali » e dirigenti del Partito[...]
[...]ssivo (nel corso della cosiddetta « primavera di Praga ») di segno antistalinista e antisovietico, Novotny fu escluso anche dal Comitato centrale.
Non tornò alla vita pubblica neppure dopo l’intervento armato sovietico e di altri quattro paesi del Patto di Varsavia che il 21.8.1968 liquidò il tentativo cecoclovacco di sganciarsi dalla dominazione di Mosca. Il discredito che circondava Novotny era così evidente che perfino al XIV Congresso del P.C.C. (che riportò al potere i dirigenti filosovietici, « normalizzando » la situazione interna) vennero denunciati i suoi « gravi errori » nella direzione politica dello Stato e del partito. In realtà, fu quello un tentativo di scaricare su Novotny responsabilità e colpe ben più rilevanti e generali del gruppo dominante.
Trascorse i suoi ultimi anni di vita in un isolamento e in una dimenticanza quasi completi. Ricoverato in ospedale per disturbi renali alla fine del 1974, morì per infarto circa un mese dopo. A Novotny non vennero concessi i funerali di Stato e le sue esequie si svolsero in for[...]
[...]ali del gruppo dominante.
Trascorse i suoi ultimi anni di vita in un isolamento e in una dimenticanza quasi completi. Ricoverato in ospedale per disturbi renali alla fine del 1974, morì per infarto circa un mese dopo. A Novotny non vennero concessi i funerali di Stato e le sue esequie si svolsero in forma privata.
Per singolare coincidenza, il 28.1.1975, giorno della morte di Novotny, avvenuta tra l’indifferenza generale, la presidenza Jel P.C.C. decise di riabilitare la memoria di Rudolf Barak, ex ministro degli Interni che, nel 1964, Novotny aveva fatto condannare a 15 anni di carcere da un tribunale militare. Con quella condanna, si disse, il presidente cecoslovacco aveva inteso libe
rarsi di un pericoloso avversario, in quanto Barak dirigeva la commissione per il riesame dei processi politici montati da Novotny nei primi anni '50.
C.Gh.
Nozzoli, Dina
N. a Montespertoli (Firenze) il 18.8.1898, m. a Roma il 23.5.1972; sarta.
Aderì all’organizzazione fiorentina del P.C.d’I. poco dopo la fondazione del partito e, nell’a[...]