Brano: Gramsci, Istituto
morte di Antonio Gramsci, sul tema: « Gramsci e la cultura contemporanea ».
Tra i numerosi corsi e seminari indetti dall’istituto, hanno avuto particolare rilievo e sono stati successivamente pubblicati i seguenti: « Lineamenti di politica economica in Italia, 19451959 », tenuto da Bruzio Manzocchi nell’anno accademico 195859; « Problemi del realismo in Italia » (1959); « Sistemi coloniali e movimenti di liberazione », tenuto da l/l/. Markov nel 1961; « Il pensiero economico moderno », tenuto da Vincenzo Vitel
lo nel 1963; « Il metodo dell'economia politica », tenuto da Gino Longo nell’anno accademico 196263; « Famiglia e società nell’analisi marxista » (1964); « Le origini del socialismo in Russia », tenuto da Umberto Cerroni nel 1965; « La Controriforma della dialettica. Coscienza e storia del neoidealismo italiano », tenuto da F. Valentini nel 1966; « L’Asia nella storia di domani », tenuto da J. Chesneaux nel 1967; « Da Unamuno a Lorca », tenuto da R. Rossi nel 1967; « La letteratura tedesca del dopoguerra », tenuto da P.O. Chiarini nell’anno accademico 196768; « Il capitale », tenuto da V. Vitello nel centenario della pubblicazione de[...]
[...]tenuto da Gino Longo nell’anno accademico 196263; « Famiglia e società nell’analisi marxista » (1964); « Le origini del socialismo in Russia », tenuto da Umberto Cerroni nel 1965; « La Controriforma della dialettica. Coscienza e storia del neoidealismo italiano », tenuto da F. Valentini nel 1966; « L’Asia nella storia di domani », tenuto da J. Chesneaux nel 1967; « Da Unamuno a Lorca », tenuto da R. Rossi nel 1967; « La letteratura tedesca del dopoguerra », tenuto da P.O. Chiarini nell’anno accademico 196768; « Il capitale », tenuto da V. Vitello nel centenario della pubblicazione del « Capitale » di K. Marx; « Marx e Keynes », tenuto da V. Vitello nell’anno accademico 196869.
Biblioteca
Un’intensa attività di studi e ricerche si svolge attorno alla biblioteca e agli archivi dell’istituto. La biblioteca, costituitasi con l’acquisizione delle pubblicazioni studiate da Gramsci negli anni del carcere (706 volumi e 76 testate di riviste e di giornali), conta ormai più di
60.000 volumi ed è completata da un’emeroteca con un migliaio di testate di periodici[...]
[...]e Garibaldi e altri fondi minori) ; Archivio Gramsci; Archivio Togliatti; Fondo Curiel; e altri.
Gran Bretagna
Recfno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Monarchia costituzionale, comprende 4 regioni storicogeografiche (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda Settentrionale o Ulster) con un’estensione complessiva di 244.030 kmq; con l’Irlanda e circa 5.000 isole minori, la Gran Bretagna forma l’Arcipelago delle Isole Britanniche.
La popolazione (55 milioni di abitanti nel 1968) è per la maggior parte costituita da anglosassoni (81,4%) dell’Inghilterra propriamente detta, con minoranze scozzesi (9,6%), irlandesi (2,3%), gallesi (1,8%) e numerose colonie di immigrati (pachistani, indiani, giamai
cani, ecc.). Gli irlandesi delI’Ulster (circa 1.500.000, per 2/3 protestanti e per il resto cattolici) fanno parte del Regno Unito dal 1801 (l’Irlanda del Sud ottenne invece l’autonomia nel 1922) e hanno diritto di eleggere 12 deputati al Parlamento inglese. Religione prevalente è l’anglicana, con a capo il re (Chiesa d’Inghilterra[...]
[...]ropriamente detta, con minoranze scozzesi (9,6%), irlandesi (2,3%), gallesi (1,8%) e numerose colonie di immigrati (pachistani, indiani, giamai
cani, ecc.). Gli irlandesi delI’Ulster (circa 1.500.000, per 2/3 protestanti e per il resto cattolici) fanno parte del Regno Unito dal 1801 (l’Irlanda del Sud ottenne invece l’autonomia nel 1922) e hanno diritto di eleggere 12 deputati al Parlamento inglese. Religione prevalente è l’anglicana, con a capo il re (Chiesa d’Inghilterra) .
Capitale è Londra, con 7.881.000 abitanti (1967). Tra le altre città importanti si ricordano Birmingham (1.101.000 abitanti), Glasgow (961 mila), Liverpool (705.000), Manchester (617.000), Sheffield (534 mila); Belfast (415.000) e Londonderry (56.300) nell’Ulster. Retta a monarchia, la Gran Bretagna non ha una vera e propria costituzione, ma la sua vita giuridica e sociale si regge sul rispetto del diritto consuetudinario e di antichi istituti giuridici (dalla Magna Charta del 1215 che sanciva i diritti dei nobili e le prerogative della Corona, allo Habeas Corpus che stabilisce le libertà del cittadino e lo protegge dagli abusi di potere, al Bill of Rights che precisa i diritti del Parlamento, ecc.).
Il Parlamento britannico, cui è devoluto[...]
[...]Sheffield (534 mila); Belfast (415.000) e Londonderry (56.300) nell’Ulster. Retta a monarchia, la Gran Bretagna non ha una vera e propria costituzione, ma la sua vita giuridica e sociale si regge sul rispetto del diritto consuetudinario e di antichi istituti giuridici (dalla Magna Charta del 1215 che sanciva i diritti dei nobili e le prerogative della Corona, allo Habeas Corpus che stabilisce le libertà del cittadino e lo protegge dagli abusi di potere, al Bill of Rights che precisa i diritti del Parlamento, ecc.).
Il Parlamento britannico, cui è devoluto il potere legislativo, comprende la camera dei Pari o Lords (circa 1.000 membri per diritto ereditario o di nomina regia) e quella, in effetti più autorevole, dei Comuni (circa 630 membri), formata
su basi elettive (collegio uninominale). Tipico del sistema britannico è il bipartitismo, con l’alternarsi al governo del partito (laburisti o conservatore) che consegue la maggioranza dei seggi alle elezioni.
Il Commonwealth
La Gran Bretagna è al centro di una vastissima associazione internazionale detta Commonwealth e comprendente, oltre ai possedimenti britannici, numerose ex colonie ed ex do[...]
[...] o di nomina regia) e quella, in effetti più autorevole, dei Comuni (circa 630 membri), formata
su basi elettive (collegio uninominale). Tipico del sistema britannico è il bipartitismo, con l’alternarsi al governo del partito (laburisti o conservatore) che consegue la maggioranza dei seggi alle elezioni.
Il Commonwealth
La Gran Bretagna è al centro di una vastissima associazione internazionale detta Commonwealth e comprendente, oltre ai possedimenti britannici, numerose ex colonie ed ex dominions.
Tale associazione, ufficialmente « volontaria », ma basata in realtà su precisi e concreti rapporti di tipo imperialista, rappresenta il tentativo neocolonialista del capitalismo britannico. Nella maggior parte, gli Stati del Commonwealth riconoscono l’autorità della Corona inglese e, in questi, la Gran Bretagna viene rappresentata da un Governatore generale che formalmente non dovrebbe ingerirsi negli affari pubblici locali. Tutti i membri del Commonwealth sono comunque vincolati a usare un sistema di tariffe doganali comuni (le cosiddette « preferenze imperiali»), imposto dai monopoli industriali e finanziari britannici. Questo sistema doganale protezionistico costituisce la chiave di volta e l’e[...]
[...]presenta il tentativo neocolonialista del capitalismo britannico. Nella maggior parte, gli Stati del Commonwealth riconoscono l’autorità della Corona inglese e, in questi, la Gran Bretagna viene rappresentata da un Governatore generale che formalmente non dovrebbe ingerirsi negli affari pubblici locali. Tutti i membri del Commonwealth sono comunque vincolati a usare un sistema di tariffe doganali comuni (le cosiddette « preferenze imperiali»), imposto dai monopoli industriali e finanziari britannici. Questo sistema doganale protezionistico costituisce la chiave di volta e l’elemento comune delle diverse economie nazionali, attraver
Elisabetta II d’Inghilterra nella Sala del trono, con i primi ministri e i rappresentanti del Commonwealth. In prima fila, da sinistra: Hartley (Ghana), Sharifuddin (Pakistan), Wijemanne (Ceylon), Holt (Australia), Hastings (Malawi), il primo ministro britannico Wilson, la regina, Olivier Borg (Malta), Obote (Uganda), Holyoake (Nuova Zelanda), Rahman (Malaysia), Pearson (Canada). In seconda fila, da sinistra: Sangster ([...]
[...]kistan), Wijemanne (Ceylon), Holt (Australia), Hastings (Malawi), il primo ministro britannico Wilson, la regina, Olivier Borg (Malta), Obote (Uganda), Holyoake (Nuova Zelanda), Rahman (Malaysia), Pearson (Canada). In seconda fila, da sinistra: Sangster (Giamaica), Margai (Sierra Leone), Kapwepwe (Zambia), Ondipe (Nigeria), Morumbi (Kenya), Makarios (Cipro), Singh (India), Burnahm (Guyana), Jawara (Gambia), Salomon (Trinidad e Tobago), Yew (Singapore). (Londra, 7.9.1964)
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