Brano: [...]iata da Lauro aveva fretta di trarre profitto dalle circostanze stringendo alleanze con la destra democristiana nei vecchi feudi meridionali del conservatorismo agrario, i covelliani miravano ad « alzare il prezzo » del loro appoggio alla D.C.. Infine Lauro ruppe gli indugi, uscì dal P.N.M. portandosi appresso la sua consistente clientela campana e fondò il Partito monarchico popolare (3.6.1954). Nelle elezioni amministrative del maggio 1956, il P.M.P. a Napoli travolse addirittura le altre forze politiche, riscuotendo ben 276.599 voti su 548.721 votanti. Fu, in primo luogo, un successo personale di Lauro e del « laurismo » quale tecnica di imbonimento e di corruzione, nonché di diffusione di aspettative miracolistiche in un contesto economicosociale e culturale in cui stagnavano rancori, disperazione, miserie inenarrabili di masse da sempre ridotte ai margini della vita nazionale. Rieletto sindaco, il « comandante » portò al parossismo i metodi di « sacco amministrativo » della città. Ma il governo laurino, benché agevolato e protetto dall[...]
[...] associazioni di nostalgici come la Unione combattenti d’Italia Movimento per la Rinascita nazionale, presieduta dall’ex maresciallo Giovanni Messe (v.), il Centro pensionati italiani, il gruppo monarchico indipendente La Mole (che esisteva soltanto a Torino), e si studiò di avere il sostegno ufficiale della Confederazione generale italiana dell'agricoltura.
Le elezioni politiche del maggio 1958 non corrisposero alle speranze monarchiche: il P.M.P. ottenne 776.919 voti, quasi tutti raccolti nel Sud e in particolare nel Napoletano, per la percentuale del 2,6%; il P.N.M. ne raccolse 659.987, per la percentuale del 2,2%. Nel 1953, uniti, i monarchici avevano raggiunto un 2% in più.
Il negativo responso delle urne indusse i monarchici a riprendere le trattative per l’unificazione dei due partiti, e questi infatti si fusero nel congresso dell’11.4.1959. La nuova formazione assunse il nome di Partito democratico italiano che più tardi, al congresso del 1961, fu trasformato in Partito democratico italiano di unità monarchica.
Il governo [...]