Brano: INDICE

Introduzione p. 3

La nascita del fascismo ” 5

Il fascismo al potere ” 17

Il regime fascista ” 31

La conquista dell’impero ” 41

La guerra di Spagna ” 45

Verso la guerra mondiale ” 57

Il fronte si allarga ” 71

Dopo Stalingrado ” 73

La Resistenza ” 93

Nota Il titolo della pubblicazione (Contro ogni ritorno) e l'epigrafe sul frontespizio sono di Piero Calamandrei, e sono stati tratti dalla raccolta Uomini e città della Resistenza, Bari, 1955. (“Contro ogni ritorno ” è scolpita sul marmo della stele del Frigido, sulle Apuane. L'epigrafe fu pubblicata sul “Ponte ” nel 1953).

Le note storiche che introducono i capitoli sono di Ruggero Zangrandi, e sono tratte dal volume “ Autobiografia del fascismo ", delle Edizioni La Pietra,.

Ringraziamo il Prof Carlo Francovich, Direttore dell'istituto Storico della Resistenza in Toscana, per i preziosi suggerimenti e per aver messo a disposizione con la più larga liberalità il materiale dell'istituto; allo stesso modo si ringraziano i suoi collaboratori, senza la cui opera il presente lavoro non sarebbe stato possibile. Un grazie particolare all'Avv. Enrico Ciantelli, Assessore alla P.I. del Comune di Firenze, che lo ha seguito con interesse, all'ANPI e alle altre Associazioni che lo hanno incoraggiato, oltre che ai partigiani e agli antifascisti che per l'occasione ci hanno rilasciato testimonianze.

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Brano: [...]lismo, dagli schieramenti tradizionali (cattolici, democratici, liberali, ecc.).

Benelli Sem, poeta adriatico, già deputato nella XXV legislatura, combattente, ferito, decorato al valore.

Baiocchi Adolfo, segretario della Federazione provinciale fascista di Siena, combattente, decorato.

Bartolomei Alessandro, medicochirurgo, presidente della Deputazione provinciale di Arezzo, combattente decorato.

Buffarmi Guido, avvocato, sindaco di Pisa, presidente della sezione combattenti.

Canovai Tito Cesare, insegnante nei regi Licei, presidente delPAssociazione combattenti, sezione di Prato, sindaco di Prato.

Capanni Italo, deputato uscente, segretario politico del Fascio di Firenze, combattente. Chiostri Manfredo, deputato uscente, versato nelle questioni agrarie; combattente.

Ciano Costanzo, ministro delle Poste e Telegrafi e sottosegretario di Stato per la Marina, contrammiraglio, ardito del mare, egnalatosi nell’impresa di Buccari, decorato di medaglia d’oro, di uattro medaglie d’argento e di una di bronzo al valor milita[...]

[...]ivio, macchinista, ferroviere dello Stato, segretario della Corporazione fascista dei trasporti, combattente.

Delcroix Carlo, grande mutilato di guerra, decorato di medaglia d’argento al valore militare, educatore e scrittore.

Fera Francesco Saverio, giurista, vicepresidente del Consiglio provinciale di Firenze, volontario di guerra, decorato al valore. Ferretti Landò, dottore in lettere, ferito in guerra, decorato al valore militare.

Lupi Dario, sottosegretario di Stato alla P.I., avvocato, deputato uscente.

Marchi Giovanni, sottosegretario di Stato per le Colonie, combattente, due volte decorato. Marquet Dionigi, impiegato delle Ferrovie dello Stato, delegato compartimentale ferrovieri fascisti, combattente decorato.

Martelli Alessandro, professore presso l’istituto superiore forestale di Firenze, membro del Consiglio superiore delle miniere, volontario di guerra.

Morelli Giuseppe, avvocato civilista, autore di pregevoli pubblicazioni, fervente fascista, volontario di guerra.

Orano Paolo, deputato uscente, professore di filosofia, pubblicista e letterato.

Pierazzi Ferdinando, avvocato, fondatore dei fasci maremmani, segretario della Federazione provinciale fascista, vicepresidente del Consiglio[...]

[...]le Ferrovie dello Stato, delegato compartimentale ferrovieri fascisti, combattente decorato.

Martelli Alessandro, professore presso l’istituto superiore forestale di Firenze, membro del Consiglio superiore delle miniere, volontario di guerra.

Morelli Giuseppe, avvocato civilista, autore di pregevoli pubblicazioni, fervente fascista, volontario di guerra.

Orano Paolo, deputato uscente, professore di filosofia, pubblicista e letterato.

Pierazzi Ferdinando, avvocato, fondatore dei fasci maremmani, segretario della Federazione provinciale fascista, vicepresidente del Consiglio provinciale di Firenze, combattente.

Ricci Renato, fascista e artefice della riscossa nazionale in provincia di Massa, segretario della Federazione provinciale fascista e combattente.

Rossi Cesare, pubblicista, vicesegretario del P.N.F. uno dei fondatori dei fasci italiani di combattimento, combattente, capo Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio.

Rofigliano Edoardo, avvocato, nazionalista sin dal 1911, volontario di guerra tre volte decora[...]

[...]

Ricci Renato, fascista e artefice della riscossa nazionale in provincia di Massa, segretario della Federazione provinciale fascista e combattente.

Rossi Cesare, pubblicista, vicesegretario del P.N.F. uno dei fondatori dei fasci italiani di combattimento, combattente, capo Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio.

Rofigliano Edoardo, avvocato, nazionalista sin dal 1911, volontario di guerra tre volte decorato al valore militare.

Spinelli Enrico, segretario politico del fascio di Pistoia, deputato provinciale, combattente, ferito in guerra.

Viola Ettore, medaglia d’oro, insignito dell’Ordine militare di Savoia, volontario fiumano.

Elezioni Politiche 1924.

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Comanda :

a lutti., gli Italiani <li votare la lista Nazionaltó^

Comanda : %

a lutti i farabutti di qualunque grada^w»^ ^ re essi>siano di squagliarsi |P^^hstener$i dtf qualsiasi propaganda cbe // nuocere, alla Lista Nazionale. Questo fo ìntéfttiaii: principalmente; T acquisendolo barbutu^lex guaraia^ carceraria, i; ferrovieri pensionali» licenziati ^

§> via rii licenziamento, i [...]

Brano: [...]o segretario della Sezione metallurgica genovese della Fiom. Nel settembre 1926 fece parte della delegazione operaia italiana partita clandestinamente per Mosca.

Dopo il varo delle leggi eccezionali fasciste (novembre 1926), venne condannato in contumacia. Nel viaggio di ritorno dall.’U.R.S.S. in Italia si fermò a Parigi, dove fu incaricato dal Centro estero del Partito di organizzare l’attività sindacale clandestina in Emilia. Svolse tale compito nel 1S*27, fino a quando venne arrestato, deferito al Tribunale Speciale e condannato, nel 1928, a 12 anni di reclusione.

Dopo oltre 6 anni di carcere, trascorsi a Castelfranco Emilia e a Civitavecchia, venne inviato per 5

anni di confino a Ponza. Qui, in seguito a una protesta collettiva, fu arrestato insieme ad altri 150 confinati e condannato a 10 anni di reclusione. Successivamente venne rimandato a Ponza, dove il giorno di Natale 1937 si spense, provato dai disagi e per mancanza di cure.

Nitti, Fausto Francesco

N. a Pisa il 2.9.1899, m. a Roma il 28.5.1974; pubblicista.

[...]

[...]l 1928, a 12 anni di reclusione.

Dopo oltre 6 anni di carcere, trascorsi a Castelfranco Emilia e a Civitavecchia, venne inviato per 5

anni di confino a Ponza. Qui, in seguito a una protesta collettiva, fu arrestato insieme ad altri 150 confinati e condannato a 10 anni di reclusione. Successivamente venne rimandato a Ponza, dove il giorno di Natale 1937 si spense, provato dai disagi e per mancanza di cure.

Nitti, Fausto Francesco

N. a Pisa il 2.9.1899, m. a Roma il 28.5.1974; pubblicista.

Nipote dello statista Francesco Saverio Nitti, partì volontario della Prima guerra mondiale. Nel dopoguerra si schierò contro il fascismo e fu tra i promotori dell’associazione studentesca clandestina Giovane Italia. Nel dicembre 1926 fu arrestato e assegnato a 5 anni di confino.

Da Lipari alla Spagna

Inviato a Lampedusa e poi trasferito a Lipari (v.), il 29.7.1929 fuggì dall’isola con Emilio Lussu e Carlo Rosselli, raggiungendo la Francia. Qui partecipò alla fondazione del Partito d’Azione (v.), dal quale si staccò più tardi per ad[...]

[...]erra mondiale. Nel dopoguerra si schierò contro il fascismo e fu tra i promotori dell’associazione studentesca clandestina Giovane Italia. Nel dicembre 1926 fu arrestato e assegnato a 5 anni di confino.

Da Lipari alla Spagna

Inviato a Lampedusa e poi trasferito a Lipari (v.), il 29.7.1929 fuggì dall’isola con Emilio Lussu e Carlo Rosselli, raggiungendo la Francia. Qui partecipò alla fondazione del Partito d’Azione (v.), dal quale si staccò più tardi per aderire al Partito socialista.

Nel 1936, allo scoppio della guerra civile in Spagna, fu tra i primi ad arruolarsi nell’esercito repubblicano. Gli venne riconosciuto il grado di maggiore e gli fu assegnato il comando di un battaglione delle Brigate Internazionali. Ferito, nel

1939, rientrò in Francia, dove venne internato.

Nella Resistenza francese

Liberato un anno dopo, durante la Seconda guerra mondiale militò nelle file della Resistenza, nel maquis dell 'Alta Garonna. Arrestato nel 1941 dalla polizia del governo di Vichy, fu condannato all’ergastolo. Nel 1944 venne incluso dalle S.S. in un gruppo di prigionieri politici destinati all[...]

[...] gruppo di prigionieri politici destinati alla deportazione in Germania, ma durante il viaggio riuscì fortunosamente a evadere. Rientrato nell’organizzazione clandestina, continuò a combattere nel maquis fino al termine della guerra.

Per la sua partecipazione alla Resistenza, fu poi decorato al valor militare dal Governo francese.

Dopo la Liberazione rientrò in Italia, dove ricoprì importanti incarichi nel P.S.I. e alla direzione dell’A.N. P.I., di cui diresse fino alla morte l'organo ufficiale Pattila indipendente.

Ha lasciato diversi scritti, fra cui: Il maggiore è un rosso, ed. « Avanti! » 1953; Le

nostre prigioni e le nostre evasioni, ed. Scientifiche Italiane, Napoli; 8 chevaux et 70 hommes, in edizione francese, libro che prende lo spunto dalla sua fuga dal treno diretto in Germania.

Lib. Cav.

Nitti, Francesco Saverio

N. a Melfi (Potenza) il 20.7.1868, m. a Roma il 21.2.1953; economista e uomo politico liberale.

Docente di Diritto finanziario e Scienza delle finanze aH’Università di Napoli (dal 1898 al 1923, [...]

[...]empeste del dopoguerra, con l’irrompere sulla scena delle masse che chiedevano di essere tratte dalla miseria antica e ripagate dei sacrifici sostenuti, con il ribollire dell’avventurismo dannunziano e del primo fascismo che si affacciavano minacciosi, lo statista lucano espresse una linea politica alquanto contraddittoria: da un Iato fu il liquidatore del tentativo di associare l’Italia alle spedizioni antisovietiche preparate dalle potenze ca~ pitalistiche per distruggere sul nascere la rivoluzione socialista, riconfermando in tal modo la sua visione avversa ai conati imperialistici e colonialistici che percorrevano la borghesia nazionale; ma dall’altra fu anche il creatore di quello speciale corpo di 25.000 agenti denominato Guardia Regia (v.)

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