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Il segmento testuale P.D.I.U.M. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 776

Brano: Monarchico, Partito

ze di destra più accorte, presero a fagocitare l’elettorato monarchico. Né i viaggi di Lauro e Covelli a Cascais, per rendere omaggio all’ex sovrano Umberto di Savoia, né i messaggi periodici di quest’ultimo « agli italiani » per tentare di ravvivare in loro sentimenti lealisti, servirono a rallentare la crisi del partito legittimista. Alle elezioni politiche del 28.4.1963 il P.D.I.U.M. raggranellò appena 536.652 voti, pari all’1,7% dei votanti (al Senato, la percentuale dei suoi voti scese all’1,6%). Cinque anni dopo, alle consultazioni del 19.5.1968, una nuova pesante riduzione dei consensi: 433.269, pari all'1,4% nelle votazioni per la Camera e all’1% negli scrutini per il Senato.

Le successive tornate elettorali amministrative, le elezioni dei Consigli regionali nel 1970 e il turno parziale della primavera del 1971, abbassarono ulteriormente il quoziente del P.D.I.U.M. al di sotto della percentuale complessiva dell’1%, relegandolo tra le formazioni politiche in via di[...]

[...]all’1,7% dei votanti (al Senato, la percentuale dei suoi voti scese all’1,6%). Cinque anni dopo, alle consultazioni del 19.5.1968, una nuova pesante riduzione dei consensi: 433.269, pari all'1,4% nelle votazioni per la Camera e all’1% negli scrutini per il Senato.

Le successive tornate elettorali amministrative, le elezioni dei Consigli regionali nel 1970 e il turno parziale della primavera del 1971, abbassarono ulteriormente il quoziente del P.D.I.U.M. al di sotto della percentuale complessiva dell’1%, relegandolo tra le formazioni politiche in via di definitiva scomparsa, anzi sanzionando già questo dissolvimento nelle regioni del Settentrione e del Centro Italia.

A salvare dalla completa bancarotta i dirigenti monarchici, si aveva nel gennaio 1973 la confluenza del P.D.I.U.M. e del M.S.l. in una nuova formazione ^ politica chiamata M.S.I.Destra Nazionale, con Giorgio Almirante segretario e Covelli presidente. Con questa operazione veniva ufficialmente sancita — anche se in forma camuffata — la fine del Partito monarchico.

M.Gi.

Monari, Don Elio

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Spilamberto (Modena) il 25.10.1913, m. nel luglio 1944 a Firenze; sacerdote.

Di famiglia contadina, ordinato sacerdote nel 1936, divenne insegnante di lettere all'istituto S. Carlo di Modena.

Dopo I'8.9.1943 fu tra i primi a impegnarsi nella Resistenza prest[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 282

Brano: [...]acendo ricorso a plateali forme di demagogia. Costretto a dimettersi da sindaco della città nel 1958, in seguito agli ininterrotti scandali amministrativi, divenne senatore nelle elezioni politiche di quello stesso anno, ma il P.M.P. da lui costituito registrò una notevole diminuzione di adesioni. Nel tentativo di recuperare i voti perduti, i due partiti monarchici unirono allora le forze per dare vita al Partito democratico di unità monarchica [P.D.I.U.M.), senza peraltro riuscire nel loro intento: Lauro fu eletto ancora deputato nel

1963 e senatore nel 1968, ma il P.D.I.U.M. appariva sempre di più come una larva destinata a scomparire dalla scena politica. I monarchici decisero così di confluire nel M.S.I.. Questo venne ribattezzato Movimento sociale italiano Destra Nazionale (M.S.I.D.N.), e del suo comitato nazionale Lauro venne poi nominato presidente.

Nel quadro del suo populismo demagogico, Lauro fu uno dei maggiori finanziatori del calcio partenopeo e per diversi anni resse la presidenza del « Napoli ». Fece anche pubblicare un libro autobiografico [La mia vita, la mia battaglia, Editrice Sud 1958).

D.Per.

Lavagnini, Spartaco

N. a Cortona (Arezz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 775

Brano: [...]le in cui stagnavano rancori, disperazione, miserie inenarrabili di masse da sempre ridotte ai margini della vita nazionale. Rieletto sindaco, il « comandante » portò al parossismo i metodi di « sacco amministrativo » della città. Ma il governo laurino, benché agevolato e protetto dalle alleanze con la D.C. locale e nazionale, finì per produrre tali e patenti illegalità che l’amministrazione partenopea venne sciolta d’imperio il 15.2.1958.

Il P.D.I.U.M.

Presentendo a questo punto un rapido declino delle loro forze, sia Lauro che Covelli mirarono al riavvicinamento dei due tronconi monarchici, secondo una linea di tendenza che, sbiadendo l’etichetta legittimistica, puntasse essenzialmente su un’intesa parlamentare e governativa con la D.C.. Questo disegno postulava l’unificazione di tutte le tendenze monarcoidi e di destra non controllate dal P.L.I. e dal M.S.I. e la ripetizione, su scala più vasta, del successo elettorale laurino nel Sud.

Lauro si ingegnò infatti di raggruppare intorno a sé movimenti e associazioni di nostalgici come l[...]

[...] La nuova formazione assunse il nome di Partito democratico italiano che più tardi, al congresso del 1961, fu trasformato in Partito democratico italiano di unità monarchica.

Il governo Segni, succeduto al gabinetto Pantani come rinnovata affermazione della linea di destra prevalente nelle forze egemoni della D.C., ottenne dai monarchici ponti doro. Senza dubbio il binomio LauroCovelli si convinse, in quelle circostanze, che l’inserimento del P.D.I.U.M. nell’area della maggioranza era divenuto un fatto foriero di ulteriori sviluppi positivi per le sue fortune. Viceversa, quegli anni tra il 1958 e il 1960 rappresentarono l’ultimo relativo sfavillare della stella monarchica nel cielo delle combinazioni del vertice di potere governativo.

Il P.L.I. diretto da Malagodi e la £>.C. avviatasi all’alleanza di centrosinistra, ma sempre capace di esercitare un’attrazione sulle for



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 840

Brano: [...]naio 1972 per portare alla presidenza della Repubblica Giovanni Leone (v.). Sempre nel 1972 il governo Andreotti potè sorgere e prendere una serie di iniziative

antipopolari solo grazie all’appoggio assicuratogli dai neofascisti.

Le organizzazioni ufficiali

Alla fine del 1972 Almirante si vantava di avere 400.000 iscritti, ma in occasione del congresso del gennaio del 1973 (nel quale il Partito democratico italiano di unità monarchica o P.D.I.U.M. si fuse al M.S.I., costituendo il nuovo partito M.S.I.Destra Nazionale) la stampa più generosa attribuiva al partito neofascista dai 200.000 ai 300 mila membri. Si tratta comunque di una forza non indifferente, presente in Italia attraverso circa 4.000 sezioni e nuclei.

Oltre al quotidiano « Il Secolo », cui sono state attribuite 50.000 copie di tiratura, il M.S.I. dispone di due settimanali, « Candido » e « Il Borghese », diretti da parlamentari del M.S.I.Destra Nazionale e con una tiratura, rispettivamente, di 35.000 e 65.000 copie. La propaganda del partito è inoltre svolta da un centin[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine P.D.I.U.M., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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