Brano: [...] che pretende una certa corrispondenza di ruoli nei personaggi, la loro ambientazione, ecc. Se l'innesto riesce cosi bene in questo caso, è perché esso risponde alla particolare natura dello scrittore, al suo impegno globale che non sa rinunciare al movente interno della storia, ai meccanismi che interagiscono nelle relazioni fra i personaggi. Ciò che conta nei romanzi di Bernari è il legame fra il protagonista e gli altri. Sarà la sorte dura di Orlando Rughi, in Era l'anno del sole quieto. Incapacé di vincere le difficoltà o peggio le barriere innalzategli contro dalle banche e dal potere economico egli continua testardamente a portare avanti il suo sogno di industrializzazione in un retroterra spinoso qual è quello della provincia di Napoli. Da ciò una catena di fatti e misfatti, quasi di ordine simbolico, culminanti nella resa finale, che ci appare una sconfitta paradigmatica, di carattere esistenziale e non un documento fra gli altri da inserire nella « questione meridionale » alla metà degli anni Cinquanta. Anche qui vige la legge interna del[...]
[...]personaggio del 1939, anno in cui Kafka non era ancora di moda. Questo carattere di incubo, che assumono le situazioni, ogni volta che la « verità » di un individuo si scontra con il consenso generale ad altra verità, rappresenta il pirandellismo di Bernari piú segreto e attivo. La paura del singolo non potrà essere la tentazione di arrivare piú coerentemente a capire gli altri? In questa chiave si leggerà l'intera drammatica serie di scacchi di Orlando Rughi in Era l'anno del sole quieto, cosí la guerra al potere mossa da un giocatore squalificato del tipo di Denito (in Tanto la rivoluzione non scoppierà).
Per quanto riguarda questo personaggio, vanno precisate alcune cose appena sorvolate all'uscita del romanzo. La prima, ed essenziale, è che Bernari ha compreso in tutte le sue gamme psicopatiche (ma non troppo) la tendenza di certi magnati attuali a rovesciare il proprio ruolo con una falsa partecipazione alle idee avanzate, specie sul versante piú scottante, quello sociale; e nello stesso tempo la tendenza di alcuni clown intellettuali a gioc[...]