Brano: [...]solini, di avere dato prova contro i Partigiani, e che
adesso era stato chiamato a domare «quei farabutti di sardi », che si erano permessi di picchiare il signor Capitano. La sera vennero informati tutti i compagni di questo nuovo comandante che ci avrebbe dovuto stangare. La mattina dopo ci fu presentato come il futuro capo
INCHIESTA SU ORGOSOLO 245
e che per ciò ci dovevamo obbedienza e rispetto. — Avanti, marciate pochi metri a passo — ci ordinò subito. La corsa, nonostante un tale ordine fu ripetuto diverse volte a voce alta, andò a vuoto. Tutti si era, d'accordo per non eseguirlo. Il sergentino andò in bestia, ordinò l'alt e ci apostrofò con minaccie di essere il comandante, e, che se un prossimo comando gli veniva disubbedito, ci avrebbe fatto correre fino a creparci. Ripeté l'ordine e venne respinto di nuovo. Fu il colmo della rabbia del comandante, ed infuriato lanciò la sfida: chi non vuole correre alzi la mano. La alzai per primo, poi seguirono i miei paesani che portavo al fianco. E mi chiese con rabbia: — Tu perché non vuoi correre? «Per dimostrargli che questi farabutti di sardi — come lei ha voluto chiamarci ieri sera — non sono affatto disposti a farsi prendere per il naso da leccappiatti come l[...]
[...]rsi sostituire da un altro in abiti civili, e costui, con aria lusinghiera, fingendo di non saper nulla', mi chiese: « Perché ti hanno portato? ». « Perché stavo lavorando ». Incalzò ripetendo: « Vuoi rispondere bene e dirmi perché ti hanno arrestato? ». « Ho già detto la verità, ed ora aggiungo che sono 3 giorni che non mi davano pane, nemmeno acqua ». E che volevo sapere se mi avevano portato per motivi di giustizia o per farmi morire di fame. Ordinò che mi fosse dato subito da mangiare e, dopo mangiato, mi tradusse in una camionetta; e siam partiti con il tenente e due marescialli per riportarmi a Nuoro. Le varie domande rivoltemi in viaggio per i banditi e per le rapine finivano in argomento politico. « Tu sei un comunista » dicevano. « Evviva il Comunismo! » dicevo io.
La sera mi lasciano a Nuoro e il giorno dopo ripartono per Urzulei. Diceva il tenente: « C'é uno che ti dirà di averti visto il giorno della rapina con Liandreddu, un altro latitante » . Rispondo che era soltanto un agente infame, ben pagato dagli anti comunisti. « Non [...]