Brano: [...]MENTI
y. 10 SettembreOttobre 1954
INCHIESTA SU ORGOSOLO i
ORGOSOLO ANTICA
Chi inoltrandosi nel centro della Sardegna diretto allo sperduto paese di Orgosolo percorra lunga la camionabile la estesa e deserta pianura di granito e di macchia bassa che, desolata e silente, va per 40 km. da Orosei a Nuoro, vede all’improvviso — come una antichissima visione naturale — levarsi un monte di pareti dolomitiche bianche e scoscese — il monte di Oliéna — primo segnale di una lunga catena di monti uguali, e da esso nascosti, che per circa 40 km. si stende sino al mare.
In contrasto con la pianura biancogrigia e tutta uguale che si attraversa — che è una gigantesca piattaforma di granito sollevatasi tutta insieme sul mare qualche milione di anni fa — quel grande monte, con la catena retrostante, si impone subito come una montagna mitologica — quale può essere, ad esempio, il Kilimangiaro in Africa — e, scomparendo di tratto in tratto e sempre ricomparendo per la camionabile, dà l’impressione, sempre più intensa, di un immobile, tetragono n[...]
[...]one, sempre più intensa, di un immobile, tetragono nume del luogo.
Dietro quella montagna sta il paese di Orgosolo. Chi volesse raggiungerlo direttamente dalle coste del Tirreno incontrerebbe l’ostacolo di scoscesi e 'quasi invalicabili monti a strapiombo sul mare. La via più facile per accedere ad Orgosolo è quella che passa per la città di Nuoro ed è l’accesso storico seguito dalla preistoria.
La strada che, superato ai piedi il monte di Oliena, parte da Nuoro sino ad Orgosolo per quasi 18 km. è una salita costante e impercettibile su un grande altopiano di granito, ondulato a fasce, a gobbe. Arrivati al paese di Mamojada, e quivi presa una mulat2
FRANCO CAGNETTA
tiera stretta e polverosa, rigirando per curve continue, che sono tutte nascoste e dominate da massi e da dirupi, solo qualche quercia secolare, verde vivo, interrompe il monotono biancogrigio della pietra, il caldo ocra dei terreni alluvionali, il verde cupo della macchia che su tutto impera.
Il paese di Orgosolo è disposto a mezza costa di una montagna bassa e o[...]
[...]uratura che si conosca e, con la sua pianta a focolare centrale, continua, con rudimentale sviluppo, uno dei tipi della casa preistorica europea.
Uscendo dai « fughiles », e riprendendo la via centrale, dopo un caos di altre case, al limite del paese, si trova uno spiazzo largo, quadrato, pieno di polvere e di pochi alberi, che, a strapiombo, si affaccia sulle campagne circostanti. Ricompare incombente, quasi dolce, eppur pauroso, il monte di Oliena che, nel percorso tra Nuoro e Orgosolo, di tanto in tanto, si era lasciato intravedere.
Questo è il paese, dall’esterno, ma quel che ancor più forse vi colpisce è la visione di uomini e di donne inconsueti. Nei giorni normali, ad un estraneo che arrivi in auto, con la corriera quotidia4
FRANCO CAGNETTA
na il paese appare quasi sempre vuoto, spopolato. Uomini non se ne incontrano perché sono tutti, o quasi tutti, ai pàscoli. Si incontrano sulla via solo donne e vecchi.
Le donne di Orgosolo, tra tutte le pastore di Sardegna — per chi ne abbia un poco esperienza —, si possono ricono[...]
[...] donne, in costume antico, in costume moderno, sedute ferme, impietrate sulle vie, o in continuo movimento intorno alle fontane, con le anfore in testa, che portano sempre con estrema eleganza. Le vedi anche in corsa, in affanno, per motivi che non è dato intuire, ma sempre, certamente, in faccende, mai a passeggio per diletto.
È il primo, profondo segno di quel popolo
Sullo spiazzo in fondo al paese, di fronte al precipite, gigante monte di Oliena, stanno invece, quasi tutti i giorni, seduti sulla terra venti o trenta vecchi. Stanno al sole, dal mattino fino a sera, per riscaldarsi fino a che ce n’è un ultimo raggio; a chiacchierare tra loro; a giocare a carte, di tanto in tanto, accanite partite a una lira la volta. (La « Montecarlo di Orgosolo » — dicono i giovani argutamente). Il loro aspetto non è meno sorprendente di quello delle donne. Stanno lì, calmi, contenti del calore, come lucertole già stanche, dalle facce dure, squamose, eppur dolci. Alcuni portano lo antico costume di Orgosolo che consiste in un giubbone di pelli grezze [...]
[...] o da necessità di bandito; e, più raramente, di carabiniere che si spinge a perlustrare — assai di rado — e con paura e con rischio. Da centinaia di anni sul Supramonte si svolge la vita più segreta, più drammatica del paese: è come il tempio, l’Acropoli del vero uomo di Orgosolo, del pastore e del bandito.
La montagna del Supramonte, è una immensa catena ad altoINCHIESTA SU ORGOSOLO
13
piano — che è il prolungamento della montagna di Oliena — è posta nel vero cuore del territorio del paese. Solo da due anni una impresa di taglio di legname ha costruito una mulattiera strettissima, in salita, tutta in giro su burroni, che per 16 km., con dislivello di 500 m., conduce sino alle falde della montagna. Chiusa la impresa, questa strada è ora nel quasi completo abbandono. Attraversandola si ha una prima impressione di quello che è il più interno, riposto territorio del paese: grandi fasce di graniti bianchi, su tutto l’orizzonte, sono coperti da una fìtta boscaglia alta quanto un uomo; grossi blocchi di pietra, di tanto in tanto, si le[...]
[...]si per intero l’orizzonte di tutti i monti che rinchiudono il territorio di Orgosolo: a sud, si vede una immensa distesa di grosse quercie verdi, come sospesa in un’amosfera immobile, senza segno di vita; e, lontano, i monti dalla strana forma di buccina, per cui si chiamano il Corno di bue. A nord, si vede uno sterminato territorio deserto, pietroso, tormentato, con al centro la punta a cono del monte di Gonàri; accanto la precipite montagna di Oliena, con ai piedi la larga foresta, quasi vergine, di Murgugliai, nella quale il 1899, si scontrarono le più grandi bande dei latitanti di Sardegna (di Lovicu di Orgosolo) contro 200 carabinieri, poliziotti, soldati.
Ancora un poco e si sarà sulla tettoia dell’altopiano (quale sorpresa vi aspetta?).
A chi lo guardi la prima volta affacciandosi e quasi all’improvviso — l’altopiano si presenta sotto gli occhi come una catastrofica, una paurosa visione. È un mondo lunare, un mondo non umano.
Una lunga e stretta pianura, lunga circa 2030 km., colore di ossa, si stende sotto gli occhi con un [...]
[...]ani i Celti, i Baleari, i Pannoni, gli Sciti i Parti ecc.; nell’epoca medioevale gli Unni, i Vandali ecc.; nella epoca contemporanea i Berberi, i Beduini, gli Arabi ecc.; ma l’esistenza ancor oggi di popoli predoni nel territorio italiano è una sorpresa per la maggior parte degli italiani.
E, in verità, l’attività dei predoni di Barbagia (limitata oggi soprattutto al paese di Orgosolo) costituisce per le popolazioni confinanti (Fonni, Urzulei Oliena, Villagrande ecc.) e per quelle delle pianure in cui scendono in transumanza (Campidani, Baronia, Ogliastra, Gallura ecc.) uno dei problemi più gravi come è tra i più gravi della economia di Sardegna.
Uno studio attento ed analitico delle forme e dei modi della « bardana » o razzia orgolese può permettere di mettere in evidenza elementi speciali che si devono far risalire non alla struttura economica e sociale del ciclo odierno della « grande famiglia », ma piuttosto a quello del ciclo anteriore dei « cacciatori e raccoglitori ». Al tempo stesso, può porre in rilievo che la serie dei reati[...]
[...]64
FRANCO CAGNETTA
salario del delitto; il bottino va al promotore o ai promotori con percentuale al delegato o ai delegati e, qualche volta, con un premio a tutti gli arruolati, uguale o proporzionale alla parte avuta.
L’organizzazione di rapine da parte di «ricchi» è la «bardana» abituale: si può dire che la «bardana» è la via maestra della formazione della proprietà.
Questo fatto è stato più volte documentato.
I proprietari di Oliena, paese confinante con Orgosolo, il 1870 così scrivevano in petizione al Parlamento : « i delinquenti sono tra le persone tenute per buone e per condotta e per posizione sociale... meriterebbe la sua seria attenzione il sapere che questi individui così riuniti ad hoc non sono banditi né persone miserabili, ma tra i più influenti e superiori ad ogni sospetto (9) ». Il Procuratore del Re, a Nuoro, Sisini, il 1899 così scriveva nella relazione riassuntiva dell’anno giudiziario: « Gran parte dei delitti è opera di persone che non basiscono nella miseria, sibbene di gente più o meno abbiente. Solo [...]
[...]itti nel Concilio di Trento per una maggiore penetrazione tra le plebi rustiche.
Il 1799 Orgosolo compare citata nella Bolla del papa Pio VI: « Eam inter ceteras » del 21 luglio, con la quale si istituiva la nuova Diocesi di NuoroGaltelly, di cui il paese faceva parte come Rettoria (25).
Dal padre BrescianiBorsa S.J., nella celebre opera « Dei costumi dell’isola di Sardegna » si ha notizia su Orgosolo che : « I Gesuiti che avevan stanza in Oliena visitarono quel popolo in sullo scorcio del sec. XVII e con la santa parola il mansuefecero; ma, cessati i Padri, tornò all’antica rustichezza. Lasciaron essi tuttavia di sé orma indelebile, poiché, introdotti per opera loro i gelsi e i bachi da seta, in quella grossa terra le donne del villaggio vi tesson drappi » (26).
(23) Legendariu ( de Santas / Virgines, et Martires / de lesu Christu / hue fi contennen exemplos admirabiles, necessarios ad ogni forte de persones, qui pretenden falvare sas animas insoro / vogadas de Italianu in Sardu, par Joan Mattheu / Garipa Sacerdote Or gole su prò [...]
[...]di soldati, o briglia di leggi. Costoro non ebber forse mai mescolanza straniera; né pellegrino, che non sia sacerdote, trova colà cortese accoglienza.
Ora, in fra gli usi paesani, è quello d’ugnersi i dì delle feste; e più la festa è grande e maggiore è il gaudio della cospersione.
Monsignor Varesini, arcivescovo di Sassari, facendo, ha circa tre anni, la visita Apostolica nella diocesi di Nuoro, si condusse ad Orgozzolo in fra i monti di Oliena. E come gli uomini di quel villaggio seppero della venuta di sì gran Prelato, che a memoria non avevan veduto il Vescovo in quella terra, fecero gli apparecchi grandi e, venuto il dì ordinato, molti scesero a’ confini di lor territorio ad incontrarlo. Egli era scortato da otto Cavalleggeri per onore di sua dignità; e, conoscendo il talento di que’ duri uomini, e sapendo che in fra essi erano di molti banditi che avean francato il confine per trovarsi alla festa, impose a’ Cavalleggeri che, come di sua brigata, la venuta loro fosse pacifica e cheta. Giunto in su quel
lo d’Orgozzolo, ogni uomo[...]