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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 334

Brano: O.U.A.

e i confini di comodo imposti dai singoli colonialismi; di contro, si evidenziava una tendenza moderata che chiedeva non l’integrazione politica degli Stati sovrani, bensì l'unità delle aspirazioni e l’impegno alla solidarietà sociale in nome dei principi della non ingerenza e dell’intangibilità delle frontiere coloniali. In pratica fu questo secondo orientamento a prevalere, ricostituendo comunque una piattaforma unitaria per l’intero continente e indicando nell'O.U.A. un'autorità riconosciuta al di sopra di ciascun governo.

Da quanto si è detto, risulta quindi che l’O.U.A. non poteva [...]

[...]odo imposti dai singoli colonialismi; di contro, si evidenziava una tendenza moderata che chiedeva non l’integrazione politica degli Stati sovrani, bensì l'unità delle aspirazioni e l’impegno alla solidarietà sociale in nome dei principi della non ingerenza e dell’intangibilità delle frontiere coloniali. In pratica fu questo secondo orientamento a prevalere, ricostituendo comunque una piattaforma unitaria per l’intero continente e indicando nell'O.U.A. un'autorità riconosciuta al di sopra di ciascun governo.

Da quanto si è detto, risulta quindi che l’O.U.A. non poteva non risentire profondamente, nel suo equilibrio interno, delle vicissitudini dei vari paesi e dei loro mutamenti di regime e, di conseguenza, proprio per sopravvivere ha dovuto evitare a volte le scelte più impegnative. Per un altro verso, però, l’esperienza ormai quasi ventennale dell’O.U.A. dimostra che essa è riuscita a mantenere una sua capacità di intervento, di mediazione e di propulsione, tanto da farne uno degli enti internazionali di maggiore prestigio su scala mondiale. Tale fedeltà ai [principi originari e lo sforzo per adeguarsi ai mutamenti sono attestati sia dalla ferma decisione di restare rigorosamente nell’ambito stabilito dall’art. 3 della Carta dell’O.U.A., sia dalle innovazioni e sottolineature reperibili nella Carta economica adottata nel vertice di Addis Abeba il 25.5.1973, in occasione del decimo anniversario della fondazione dell’Organizzazione.

Nell’art. 3 dello statuto sono elencati sette punti di un ideale codice di condotta: uguaglianza tra gli Stati membri; non interferenza negli affari interni; rispetto della sovranità e dell’indipendenza degli altri Stati; risoluzione pacifica delle vertenze; condanna dell’assassinio politico e di ogni sovversione; impegno per la totale liberazione dei territori africani ancora dipendenti; non al[...]

[...]nto, attraverso una precisa analisi dei problemi sociali, delle risorse naturali, del l'agricoltura, dell'industria, dei trasporti, dell’ambiente e delle finanze, puntualizza l’esigenza di un ordine mondiale più giusto sotto il profilo economico, commerciale e monetario, basato sul l’impegno comune dei paesi africani alla cooperazione, allo sviluppo e all’indipendenza economica.

Azione svolta

Venendo a una rapida analisi delle vicende dell’O.U.A., si può dire che gli annuali incontri al vertice hanno riflesso con grande tempestività

Conferenza preparatoria dell’unità africana, svoltasi ad Accra (Ghana) I '8.12.1958

le aspirazioni, i drammi, i conflitti che hanno agitato l’Africa dal 1963 in poi.

Settembre 1964: il terzo incontro straordinario dei ministri degli Esteri esamina la situazione congolese. Novembre 1966: il terzo vertice, tenutosi ad Addis Abeba, affronta il problema rhodesiano e la controversia EtiopiaSomalia.

Settembre 1967\ al quarto vertice dell’O.U.A., svoltosi a Kinshasa, la discussione si concentra sul co[...]

[...]à

Conferenza preparatoria dell’unità africana, svoltasi ad Accra (Ghana) I '8.12.1958

le aspirazioni, i drammi, i conflitti che hanno agitato l’Africa dal 1963 in poi.

Settembre 1964: il terzo incontro straordinario dei ministri degli Esteri esamina la situazione congolese. Novembre 1966: il terzo vertice, tenutosi ad Addis Abeba, affronta il problema rhodesiano e la controversia EtiopiaSomalia.

Settembre 1967\ al quarto vertice dell’O.U.A., svoltosi a Kinshasa, la discussione si concentra sul conflitto interno in Nigeria (tentativo secessionista nel Biafra) e sulla disputa SomaliaKenia.

Giugno 1972: il nono vertice di Rabat ribadisce la condanna della politica israeliana e delle repressioni nelle colonie portoghesi.

Gennaio 1974: si tiene un importante incontro tra l’O.U.A. e l'Organizzazione dei paesi arabi esportatori di petrolio (O.A.P.E.C.). Gennaio 1975: il Comitato dell’O.U.A. di sostegno ai movimenti di liberazione appoggia Botswana, Mozambico, Tanzania e Zambia nel loro impegno per un accordo positivo con la Rhodesia.

Gennaio 1976: conferenza di emergenza dei capi di Stato e di governo per discutere sull'accesso all’indipendenza dell’Angola. Giugnoluglio 1976: il tredicesimo vertice (Port Louis, Mauritius) in polemica con il Sud Africa esorta a rifiutare il riconoscimento al governo fantoccio del Tanskei, appoggia la guerriglia nello Zimbabwe (ex Rhodesia) e discute il problema del Sahara occidentale.

Maggio 1977: si tiene al Cairo un incontro tra l’O.U.A. [...]

[...]ia.

Gennaio 1976: conferenza di emergenza dei capi di Stato e di governo per discutere sull'accesso all’indipendenza dell’Angola. Giugnoluglio 1976: il tredicesimo vertice (Port Louis, Mauritius) in polemica con il Sud Africa esorta a rifiutare il riconoscimento al governo fantoccio del Tanskei, appoggia la guerriglia nello Zimbabwe (ex Rhodesia) e discute il problema del Sahara occidentale.

Maggio 1977: si tiene al Cairo un incontro tra l’O.U.A. e la Lega Araba. Venendo alle iniziative più recenti, segnaleremo che, al sedicesimo vertice (Monrovia, luglio 1979), i

temi più controversi sono stati quel

lo del destino del Sahara occidentale (guerriglia del Polisario, appoggiata da Libia e Algeria, ma osteggiata dal Marocco) e la confusa situazione nel Ciad, travagliato da opposte fazioni e dalle pressioni neocolonialistiche francesi. Nell 'aprile 1980 si è tenuto a Lagos

il primo vertice economico che approva il « Progetto 2000 » auspicante la formazione di un « mercato comune » africano.

Al diciassettesimo vertice di Freetcw[...]

[...]azioni e dalle pressioni neocolonialistiche francesi. Nell 'aprile 1980 si è tenuto a Lagos

il primo vertice economico che approva il « Progetto 2000 » auspicante la formazione di un « mercato comune » africano.

Al diciassettesimo vertice di Freetcwn (Sierra Leone), del luglio 1980, si è riproposto il dibattito sulla Repubblica Araba Democratica del Sahara e sulla condizione del Ciad. Su almeno uno di questi problemi (quello del Sahara), l’O.U.A. è intervenuta con un proprio progetto al diciottesimo vertice (Nairobi, giugno 1981), proponendo un referendum sotto il controllo d’un gruppo di paesi africani e della Spagna.

In linea generale, si può affermare che nel corso del suo primo ventennio l’O.U.A. ha esercitato una funzione equilibratrice su una realtà africana travagliata da difficoltà interne e dal confronto tra le grandi potenze colonialiste. Essa ha inoltre espresso una vocazione resistenziale, anticolonialistica e indipendentistica.

G.Va.

Ovaro

Comune della provincia di Udine a 525 m s.I.m. e a 70 km dal capoluogo, con una popolazione di circa 3.000 abitanti, durante la Guerra di liberazione Ovaro fu teatro di una vivace lotta partigiana e vittima di rappresaglie naziste. È considerato, dopo Paluzza (v.), il secondo Comune martire della Carnia. Oltre 100 furono i partigia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 333

Brano: O.U.A.

per le nascenti bande partigiane, raccogliere e passare agli Angloamericani informazioni militari. Balduzzi si era conquistata la fiducia degli Alleati portando a termine felicemente il trasporto in Corsica di un prigioniero importante,

il colonnello inglese Thomas Gordon Gore, amico personale del maresciallo Montgomery. A seguito di questa azione, guidata dal capitano Davide Cardinale, il Comando alleato avviò regolari lanci di rifornimenti ai partigiani della zona ligure, il primo dei quali avvenne in località Cabanne di Rezzoaglio il

29.9.1943.

II 3 dicembre una Missione alleat[...]

[...]itari della Inesistenza in Liguria, Istituto Storico della Resistenza in Liguria, 1965, voi. I; Augusto Miroglio, Venti mesi contro venti anni, Istituto Storico della Resistenza in Liguria, 1968; Giuseppe Conforti, I Vespri... liguri!, relazione depositata all’istituto Storico della Resistenza in Liguria; Arturo Dellepiane, L'organizzazione «■ Otto », in « Genova », n. 5, maggio 1964; Mario Donadei, Cronache partigiane, L’Arciere, Cuneo 1974.

O.U.A.

Organizzazione dell'unità africana. Organizzazione internazionale fondata il 25.5.1963 durante una conferenza dei capi di Stato di 32 paesi africani indipendenti tenutasi ad Addis Abeba, l’O.U.A. si propone di proseguire nel continente nero l’opera di emancipazione dal colonialismo, sviluppando l'unità politica e la cooperazione economica tra i paesi membri, nel 1981 saliti a 50: Algeria, Angola, Alto Volta, Botswana, Burundi, Camerun, Isole del Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Popolare del Congo, Zaire, Costa d’Avorio, Benin, Egitto, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, GuineaBissau, Guinea Equatoriale, Kenia, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Nigeria, Ruanda, Sào Tomé e Principe, Seicel[...]

[...]lica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Popolare del Congo, Zaire, Costa d’Avorio, Benin, Egitto, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, GuineaBissau, Guinea Equatoriale, Kenia, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Nigeria, Ruanda, Sào Tomé e Principe, Seicelle, Senegai, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia.

I principali organi dell’O.U.A., la cui sede è Addis Abeba, sono: l’Assemblea dei capi di Stato o di governo che si riunisce una volta all’anno; il Consiglio dei ministri degli Esteri (convocato due volte all’anno); il Segretariato generale, che è lo strumento organizzativo permanente.

Origini e finalità

Sotto il profilo storicopolitico, la fondazione dell’O.U.A. può considerarsi come il risultato di un compromesso molto sbilanciato a favore del moderatismo.

All'inizio degli anni Settanta si potevano rilevare in Africa due principali indirizzi impegnati a delineare il futuro postcoloniale del continente: da un Iato v’era infatti un gruppo di Stati (tra i quali si distinguevano Ghana, Guinea e Mali) che, ispirandosi a un’affinità di esperienze e rifacendosi all’idea del panafricanismo, puntavano su una prospettiva di rapida unificazione che spezzasse i vincoli economici

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 194

Brano: [...]bunale Speciale e condannato a 3 anni di reclusione. Nel 1934 fu di nuovo arrestato e condannato dal T.S. a 2 anni di reclusione. Il 22.2. 1938 subì un’ulteriore condanna del T.S. a 3 anni per aver partecipato alla campagna di reclutamento e di propaganda del P.C.I. in occasione degli avvenimenti di Spagna.

O.C.A.M.

Organizzazione comune africana e malgascia. Organizzazione comunitaria fra ex colonie francesi, fondata con la conferenza di Nouakchott (Mauritania) il 12.2.1965. Vi aderirono inizialmente i seguenti paesi, già membri dell 'Unione africana e malgascia (U.A.M.): Alto Volta, Camerun, Ciad, CongoBrazzaville, Costa d’Avorio, Dahomey (oggi Benin), Gabon, Madagascar, Mauritania, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Senegai e Togo. L’O.C.A.M. si propone di rafforzare la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri, dando vita a iniziative economiche comunitarie. Il suo massimo organo deliberativo è la Conferenza dei capi di Stato.

Carattere neocolonialista

Impegnata a mantenere solidi rapporti con la Francia, [...]

[...]bblica Centroafricana, Ruanda, Senegai e Togo. L’O.C.A.M. si propone di rafforzare la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri, dando vita a iniziative economiche comunitarie. Il suo massimo organo deliberativo è la Conferenza dei capi di Stato.

Carattere neocolonialista

Impegnata a mantenere solidi rapporti con la Francia, questa organizzazione che, specie ai suoi inizi, tendeva a costituire una sorta di alternativa rispetto all’O.U.A. (v.), ha visto confrontarsi al suo

interno due tendenze: luna, portata avanti dalla Costa d’Avorio, rivolta a promuovere uno strumento di precisa scelta politica in senso controrivoluzionario; l’altra, ispirata dal Senegai, che puntava a privilegiare la cooperazione economica evitando di rompere i ponti con i paesi africani più innovatori.

Per tali motivi, ma anche perché l’O.U.A. non ha mai rappresentato quel centro di sovvertimenti sociali che molti temevano, e poi per il fatto che alcuni paesi aderenti all’O.C.A.M. avviavano qualche programma di trasformazione, si è registrato nell’organizzazione un avvicendarsi di adesioni e di ritiri, a testimonianza delle sue contraddizioni interne. Sin dal maggio 1965, ad esempio, l’ammissione dell’ex Congo belga (oggi Zaire) e il riconoscimento di M. Tshombe come capo di quel governo, provocavano l’uscita della Mauritania dallo O.C.A.M.. Nel 1970 vi aderiva, per contro, la repubblica di Maurizio, confortando le speranze di una [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 587

Brano: [...]’Etiopia sia lungo quelle con il Kenya. In quest’ultima zona la situazione fu estremamente tesa tra il 1963 e gli inizi del 1966, quando nella Northern Eastern Region (abitata in prevalenza da popolazioni somale e affidata al Kenya in

base alle frontiere colonialiste) andò estendendosi la guerriglia. Vi fu un inizio di trattative, ma queste fallirono nel dicembre 1965, per riprendere verso la fine del 1967, quando (grazie alla mediazione dell’O.U.A.) i rappresentanti somali e quelli kenyoti si incontrarono ad Arusha e approntarono un documento d’intesa di massima (ottobre 1967). Il 1967 fu l’anno che vide anche un miglioramento dei rapporti somalietiopici: prese infatti avvio un dialogo che portò il premier Egal a visitare Addis Abeba nel 1968 e poi ancora nel 1969.

Intanto all’interno, nonostante vari provvedimenti miranti a impedire tale processo, cominciarono a sorgere schieramenti politici capeggiati da esponenti di gruppi tribali. Alle elezioni del 26.3.1969 la L.G.S. ottenne 73 seggi su 123, mentre 11 seggi andarono al Congresso[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 1

Brano: [...]ella storia del paese, Hailè Selassiè mantenne facoltà di veto su ogni decisione del governo e non permise in Etiopia la nascita di partiti politici.

Nel 1960, approfittando di una sua prolungata assenza da Addis Abeba per compiere una visita ufficiale in Brasile, la guardia reale si mise alla testa di una ribellione, ma Hailè Selassiè, subito rientrato in patria, domò la rivolta nel sangue. Presidente de\Y Organizzazione dell'unità africana (O.U.A.) che ha se

1



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 438

Brano: [...] Kaunda in politica estera: da un lato esso ha favorito le lotte per l’indipendenza nelle colonie circostanti (Angola, Mozambico, Zimbabwe), ma dall’altro è stato fra i primi ad aderire alla Convenzione neocolonialista di Lomé per fornire materie prime e trasferire profitti ai paesi europei in termini assolutamente svantaggiosi per lo Zambia.

La capitale Lusaka è un punto di riferimento importante per la Organizzazione dell’unità africana (v. O.U.A.) e il presidente Kaunda ha svolto un ruolo attivo per por fine, attraverso l'accordo di Lancaster (197980), alla sanguinosa guerra civile nel vicino Zimbabwe.

Zambon, Bruno

N, a Treviso il 9.1.1910, m. nel 1982; meccanico.

Membro di un’organizzazione comunista clandestina torinese, nel luglio 1940 fu arrestato. Deferito al tribunale speciale, il 21.12.1940 fu condannato a 6 anni di reclusione. Liberato con la caduta del fascismo, dopo 1*8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione.

Zambon, Luigi

N. a Treviso il 21.6.1913; falegname.

Appartenente a un’organizzazione comuni[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine O.U.A., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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