Brano: Nazioni Unite
dell’O.N.U. è tuttavia quella del
24.10.1945.
Compiti
L’organizzazione delle Nazioni Unite avrebbe dovuto rappresentare l’assise mondiale dei popoli per assicurare in ogni paese la pace, la libertà e il progresso della democrazia. Lo statuto afferma infatti che tutti i membri sono ugualmente sovrani e devono adempiere agli obblighi assunti, impegnandosi a risolvere ogni controversia con mezzi pacifici. Ogni Stato membro si impegna inoltre a fornire, su richiesta, propri contingenti militari per quelle azioni che, nondimeno, fossero ritenute necessarie per il mantenimento della pace. Tutte le Naz[...]
[...]utte le Nazioni, grandi e piccole, hanno uguali diritti e si impegnano nell’attuazione del progresso economico e sociale dei popoli in un clima di collaborazione, amicizia, tolleranza reciproca e sicurezza internazionale. 1 diritti alla libertà, alla vita, alla sicurezza della persona, ecc. sono prerogative inalienabili di ciascun essere umano (si veda, a tale riguardo, sotto la voce Diritti dell’uomo, la « Dichiarazione universale » votata dall’O.N.U. il 10.12.1948).
Struttura
Per svolgere la propria attività, l’O.N.U, si avvale di sei organismi principali:
1. L’Assemblea generale che, con poteri deliberanti, prende decisioni a maggioranza semplice o di due terzi secondo l’importanza delle questioni in esame;
2. Il Consiglio di sicurezza, composto da 5 membri permanenti (U.S.A., U.R.S.S., Gran Bretagna, Francia e Cina) e 6 membri temporanei scelti dall'Assemblea generale, ogni due anni, fra tutti gli altri Stati, che decide a maggioranza di due terzi sulle questioni procedurali (ma i membri permanenti possono esercitare il diri[...]
[...] anni, fra tutti gli altri Stati, che decide a maggioranza di due terzi sulle questioni procedurali (ma i membri permanenti possono esercitare il diritto di veto);
3. Il Consiglio economico e sociale;
4. Il Consiglio di amministrazione fiduciaria;
5. La Corte internazionale di giustizia;
6. Il Segretariato.
A ognuno dei suddetti organi fanno capo numerose « agenzie » e istituti specializzati.
A Londra fino al 1950, la sede dell’O.N.U. venne dopo questa data trasferita a New York, nel cosiddetto Palazzo di vetro. Le lingue ufficiali riconosciute nelle riunioni
dell’O.N.U. sono l'inglese, il francese, il russo, lo spagnolo e il cinese.
Limiti del l'organizzazione
Già nelle norme statutarie è possibile riscontrare evidenti contraddizioni tra gli enunciati principi di « parità » tra tutti i paesi e il ruolo effettivo che questi sono chiamati a svolgere. L’Assemblea generale, convocata in sessione annuale, ha in effetti scarsissimo potere di fronte al Consiglio di sicurezza che opera in modo permanente ed è dominato dalle cinque maggiori potenze che, con l’esercizio del diritto di veto, possono difendere a oltranza i propri interessi specifici. Questo era d’[...]
[...] specifici. Questo era d’altronde il principio ispiratore dei promotori dell’organizzazione: evitare che un gruppo di Stati possa danneggiare gli interessi degli altri a colpi di maggioranza, introducendo motivi di lacerazione capaci di distruggere l’equilibrio di forze stabilitosi nel mondo con la Seconda guerra mondiale. Ma appunto la clausola dell’unanimità, dati i contrasti che continuamente sorgono nei dibattiti del Consiglio, trasformano l’O.N.U. in un’istanza con scarsi poteri autonomi e operativi, nella quale le risoluzioni dell’assemblea possono venire tranquillamente ignorate. Tipici esempi di tale contraddizione sono il rifiuto della Rodhesia e del Sud Africa di porre fine alla segregazione razziale, o quello di Israele di evacuare i territori occupati con la guerra del 1967, nonostante le risoluzioni di condanna votate in tal senso dall’Assemblea dell’O.N.U..
Nella guerra fredda
Fin dai primi anni di vita dell’O.N.U., la rottura del fronte antifascista e la guerra fredda ebbero conseguenze assai pesanti per il suo prestigio e per il suo funzionamento. L’O.N.U. subì poi una crisi gravissima nel 1950, in occasione della guerra di Corea (v.), quando l’Unione Sovietica decise di ritirarsi dal Consiglio di sicurezza: prescindendo dall’opportunità politica del gesto, sul piano giuridico ciò equivaleva a un’astensione dal voto, quindi all’automatico annullamento di qualsiasi deliberazione. Gìli U.S.A. fecero allora votare in Assemblea una risoluzione che dava alle votazioni del Consiglio di sicurezza una nuova interpretazione, secondo la quale l’astensione veniva considerata « voto non contrario » e praticamente trasformata m « voto a favore ». Fu preci
[...]
[...]uzione 337, con la quale venivano attribuiti aH’Assemblea generale (che votava a maggioranza e dove, all’epoca, il rapporto di forze era favorevole alla politica americana) alcuni dei poteri spettanti al Consiglio di sicurezza.
Con analogo sistema e sempre per imposizione statunitense la rappresentanza della Cina venne demandata al regime di Chiang KaiShek (v.) stabilitosi a Formosa, di modo che una delle cinque grandi potenze promotrici dell’O.N.U. venne addirittura esclusa dall’organizzazione. Questa serie di eventi segnò praticamente la fine dell’epoca costruttiva dell’O.N.U. che, da istituto internazionale di conciliazione, si vide trasformata in strumento della guerra fredda al servizio di una sola parte. Al principio basilare dell’unità si sostituì di fatto quel
lo della maggioranza automatica filoamericana; di conseguenza, il veto dell’U.R.S.S., unico strumento che il blocco sovietico possedeva per controbattere le imposizioni delle potenze occidentali, divenne uno degli elementi tipici dell’attività del Consiglio di sicurezza.
Comparsa del Terzo Mondo
Ma nel frattempo la struttura stessa del mondo si andava profondamente modificando. Paesi immensi, c[...]
[...]igio in campo internazionale, con conseguente diminuzione del peso rivestito dalla Gran Bretagna e dalla Francia che, inizialmente, oltre ai propri popoli avevano rappresentato quelli dei territori assoggettati. Questi ultimi rivendicavano ora il diritto di gestire autonomamente la loro politica anche nei consessi internazionali. La riluttanza degli Stati colonialisti a comprendere questa nuova realtà concorse a gettare ulteriore discredito sull’O.N.U., le cui leve principali di comando continuavano a essere nelle mani delle potenze che con ogni mezzo, compresa la guerra (vedi Congo e Algeria), si oppone
57