Brano: Nuova Zelanda
tativo, coraggioso quanto sfortunato, lucido intellettualmente ma inesistente sul piano dell’organizzazione, di contrapporre una valida linea di resistenza teorica e politica allo « zigzagare » della Terza Internazionale staliniana.
I « tre » che avevano dato vita alla N.O.I. presero vie diverse: il primo a staccarsene era stato Tresso che, entrato fin dal 1931 nella Sezione francese deN’Opposizione, ne seguì poi le sorti, partecipando alla lotta politica e, valorosamente, anche alia Resistenza in Francia, fino a essere ucciso in circostanze rimaste oscure; Ravazzoli, in coerenza con il[...]
[...]erò non gli impedì di essere sempre attivo nelle file dell’antifascismo e della Resistenza francesi, decise di tornare in Italia e di rientrare nelle file del P.C.I. (1962).
Bibliografia: Si veda la collezione completa del Bollettino dell'Opposizione Commista Italiana, 19311933, ripubblicata nel libro All'opposizione nel P.C.I. con Trotzkij e Gramsci, a cura di Roberto Massari, Prefazione di Alfonso Leonetti; Ed. Controcorrente, Roma 1977.
Nuova Zelanda
Stato associato al Commonwealth. Posta a sudest dell'Australia, da cui è separata dal mare di Tasman, la Nuova Zelanda è formata da due isole principali (Isola del Nord e Isola del Sud) divise tra loro dallo Stretto di Cook, e da numerose isole minori. L’arcipelago si estende per 268.675 km2 e le due isole maggiori sono prevalentemente montuose, con rilievi di natura vulcanica.
La popolazione supera di poco i 3.000.000 di abitanti, in maggioranza di origine europea, con una minoranza di autoctoni (i Maori), ridotti dalle guerre coloniali a poche decine di migliaia. Ha un’economia relativamente sviluppata che si fonda su un'agricoltura di tipo capitalistico e su un'industria manifatturiera che dipende ampia[...]
[...] rappresentata da un Governatore generale. Organo legislativo è l’Assemblea generale (87 membri, di cui 4 espressione della minoranza maori), eletta ogni 3 anni, del cui Consiglio esecutivo il Governatore generale britannico fa parte.
Cenni storici
Popolazioni polinesiane, provenienti da quelle che verranno chiamate isole Cook e della Società, tra il decimo e il quattordicesimo seco
lo si stabilirono nei territori che oggi compongono la Nuova Zelanda, dando vita a una delle più caratteristiche civiltà del Pacifico meridionale. L’organizzazione sociale maori, di tipo tribale, si basava sulle caste e su un’economia di sussistenza (pesca e agricoltura itinerante). Quando, nel 1642, l’olandese A.L Tasman scoprì queste isole, diede loro il nome di Nuova Zelanda (nuova isola), ma a questa scoperta, come pure alle spedizioni dell’inglese J. Cook (1769 e 1772) non seguì subito l’insediamento di coloni europei, a causa sia dell’ostilità delle popolazioni indigene sia della marginalità economica del territorio. La colonizzazione ebbe inizio solo nel diciannovesimo secolo, quando sulle coste neozelandesi si stanziarono alcuni missionari cristiani e soprattutto quando la rivalità francobritannica per il controllo del Pacifico spinse gli imperialisti inglesi ad assicurarsi qui una presenza diretta: nel 1832 venne nominato un « residente » britannico e nel 1[...]
[...]zazione ebbe inizio solo nel diciannovesimo secolo, quando sulle coste neozelandesi si stanziarono alcuni missionari cristiani e soprattutto quando la rivalità francobritannica per il controllo del Pacifico spinse gli imperialisti inglesi ad assicurarsi qui una presenza diretta: nel 1832 venne nominato un « residente » britannico e nel 1839
E.G. Wakefield fondò, per Io sfruttamento delle risorse economiche di queste isole, la Compagnia per la Nuova Zelanda. Nel 1840 le autorità coloniali inglesi convocarono un’assemblea di capi maori, per imporre loro la sovranità della Gran Bretagna (trattato di Waitangi del 6.2.1840).
Nel 1841, frustrati i tentativi francesi di impadronirsi delle isole, la Nuova Zelanda diventò colonia della Corona britannica.
L’afflusso di coloni europei e l’occupazione delle terre tribali dei maori portò alle guerre coloniali del 184248 e del 186069, nel corso delle quali la popolazione indigena venne decimata. La scoperta di giacimenti auriferi, negli stessi an
ni, determinò il definitivo genocidio dei Maori.
Sviluppo economico e politico
Lo sviluppo dell’economia capitalistica con la crescita di una dinamica borghesia urbana e rurale portò rapidamente i coloni europei all'acquisizione dello status di Dominion (1907) e a una precoce legislazione sociale: otto [...]
[...] i coloni europei all'acquisizione dello status di Dominion (1907) e a una precoce legislazione sociale: otto ore nel 1865, voto alle donne ne! 1893, arbitrato statale nei conflitti tra capitale e lavoro nel 189495, pensioni d’anzianità nel 1898, minimi salariali nel 1908.
La stabilità sociale si consolidò nel primo dopoguerra, favorendo la formazione di uno schieramento laburista contrapposto al conservatore National Party. Negli anni '30 la Nuova Zelanda, Stato sovrano membro del Commonwealth (Statuto di Westminster del 1931) vide l'ascesa dei laburisti al governo, come conseguenza del prevalere degli interessi urbani e industriali su quelli della borghesia agraria conservatrice.
Guerra e dopoguerra
A fianco della Gran Bretagna e delle forze alleate, truppe neozelandesi parteciparono durante la Seconda guerra mondiale alle operazioni belliche in Grecia, Africa settentrionale, sul fronte del Pacifico e in Italia, dove alcuni ex prigionieri evasi dai campi di concentramento ebbero occasione di cooperare con i partigiani italiani. Nell'imm[...]
[...]onservatrice.
Guerra e dopoguerra
A fianco della Gran Bretagna e delle forze alleate, truppe neozelandesi parteciparono durante la Seconda guerra mondiale alle operazioni belliche in Grecia, Africa settentrionale, sul fronte del Pacifico e in Italia, dove alcuni ex prigionieri evasi dai campi di concentramento ebbero occasione di cooperare con i partigiani italiani. Nell'immediato dopoguerra il governo laburista nazionalizzò la Banca della Nuova Zelanda, le miniere di carbone e le società di navigazione aerea, ma nel 1949 i conservatori del National Party tornarono al potere, attuando l’integrazione della Nuova Zelanda nel dispositivo militare e strategico, oltre che economico, degli U.S.A. (adesione al Piano di Colombo, Patto di sicurezza con Australia e Stati Uniti nel 1951, adesione alla S.E.A.T.O. nel 1954).
Nel 1957 il governo venne nuovamente assunto dal Partito laburista che restò al potere fino al 1960, cedendolo poi al National Party negli anni '60; i laburisti vinceranno le elezioni del 1972, traendo vantaggio dalla crisi dei conservatori per aver inviato truppe in Vietnam. Dal 1976 il National Party, tornato al governo, ha adottato una politica deflazionista e antipopolare.
M.Mo.
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