Brano: Pignone
se pubblicamente le difese degli operai. Fu grazie alle capacità di resistenza dei lavoratori e al l'influenza politica delle loro organizzazioni, se in quel momento la Pignone potè essere salvata.
La crisi si risolse il 23.1.1954 con la costituzione della Società Nuova Pignone, industrie meccaniche e fonderia, il cui capitale fu sottoscritto per il 60% da aziende del gruppo E.N.L e per il 40% dalla Snia Viscosa,
La nuova Società potè ben presto registrare un proficuo sviluppo, soprattutto nel campo degli impianti per industrie petrolifere e petrolchimiche. Dal 1957, allo stabilimento di Firenze si aggiunsero i nuovi stabilimenti di Talamona (Sondrio), Vibo Valentia (Catanzaro), Porto Recanati (Macerata), Schio (Vicenza), Bari e Roma, tanto da fare della Nuova Pignone una delle industrie più affermate nel proprio settore.
F.fìo.
Bibliografia: P.L. Ballini, [...]
[...]i capitale fu sottoscritto per il 60% da aziende del gruppo E.N.L e per il 40% dalla Snia Viscosa,
La nuova Società potè ben presto registrare un proficuo sviluppo, soprattutto nel campo degli impianti per industrie petrolifere e petrolchimiche. Dal 1957, allo stabilimento di Firenze si aggiunsero i nuovi stabilimenti di Talamona (Sondrio), Vibo Valentia (Catanzaro), Porto Recanati (Macerata), Schio (Vicenza), Bari e Roma, tanto da fare della Nuova Pignone una delle industrie più affermate nel proprio settore.
F.fìo.
Bibliografia: P.L. Ballini, Lotta politica e movimento sindacale in Toscana negli anni dell'età giolittiana. Lo sciopero generale di Firenze, in « Rassegna Storica Toscana », lugliodicembre 1975; P. Bargellini, La splendida storia di Firenze, voi. IV, Firenze 1969; G. Procacci, Lotta di classe in Italia agli inizi del secolo XX, Roma 1970; P. Spriano, L’occupazione delle fabbriche: settembre 1920, Torino 1973;
F. Taddei, Il Pignone di Firenze 194454, Firenze 1980; La Difesa, anni 19021911; La Colata anni 19501952; Archivio[...]