Brano: [...]ei protagonisti, l’idea del periodico maturò tra l'ottobre del 1924 e i giorni immediatamente successivi al discorso mussoliniano del 3 gennaio 1925, che annunziò la definitiva liquidazione delle libertà democratiche in Italia. L'niziativa prese poi corpo attraverso colloqui svoltisi in casa Rosselli, con la partecipazione di Traquandi, Vannucci (uno dei capi di « Italia Libera ») ed Ernesto Rossi.
Contro il fascismo.
Il primo numero del « Non mollare! » uscì, in circostanze avventurose, nel gennaio 1925. Conteneva un esplicito richiamo alla resistenza contro il fascismo, una denuncia violenta dei metodi squadristici, una breve rassegna delle contraddittorie affermazioni di Mussolini nella sua altalena di posizioni rispetto alla monarchia.
Per diffondere il giornale, fu organizzata una rete capillare di distribuzione che raggiungeva i centri del Nord e del Mezzogiorno e che ebbe la collaborazione di altri antifascisti, tra cui: Perruccio Farri, Riccardo Bauer e Vittorio Albasini Scrosati a Milano; Egidio Meneghetti a Padova, Max Ascoli,[...]
[...]rispetto alla monarchia.
Per diffondere il giornale, fu organizzata una rete capillare di distribuzione che raggiungeva i centri del Nord e del Mezzogiorno e che ebbe la collaborazione di altri antifascisti, tra cui: Perruccio Farri, Riccardo Bauer e Vittorio Albasini Scrosati a Milano; Egidio Meneghetti a Padova, Max Ascoli, Tullio Ascarelli, Umberto Zanotti Bianco a Roma.
Inizialmente stampato in 2.0003.000 esemplari, nel febbraio 1925 « Non mollare! » raggiunse la tiratura di
12.000 copie grazie alla pubblicazione di un memoriale scritto il 14.6.
1924 da Filippo Filippelli, direttore del quotidiano fascista Corriere Ita
liano, sui retroscena del delitto Matteotti.
Tra varie peripezie il periodico mantenne una certa regolarità di pubblicazione, anche se alcuni numeri dovettero essere stampati a Milano perché i fascisti avevano intimorito i tipografi fiorentini. Ma la continua presentazione di documenti di fonte fascista sul caso Matteotti (comparve sul foglio anche una lettera molto compromettente per Mussolini, scritta da Ce[...]
[...]uinose spedizioni punitive.
La rappresaglia fascista che per intere settimane immerse Firenze nel terrore scompaginò il nucleo dei collaboratori del giornale. Carlo e Nello Rosselli dovettero rimanere lontani dalla città, Ernesto Rossi finì in carcere, come già era accaduto a Salvemini; altri furono costretti dalla sorveglianza degli squadristi e della polizia a troncare ogni attività, o a emigrare all'estero. Con il numero del 5.10.1925 il « Non mollare! » cessò le pubblicazioni. Alcuni motivi dell'ispirazione politica del periodico fiorentino, ma soprattutto Io spirito combattivo da cui era sorto, continuarono a vivere nella stampa di Giustizia e Libertà (v.). In questo movimento, creato in Francia nel 1929, confluirono molti dei protagonisti di « Italia Libera » e gran parte dei collaboratori di « Non mollare ».
Bibliografia: «Non mollare» (1925), ed. La nuova Italia, Firenze 1955.
M.Gi.
Norimberga
Seconda città della Baviera per numero di abitanti (ne conta oggi intorno al mezzo milione), è ricca di tradizioni storiche e culturali che, non a caso, furono sfruttate e strumentalizzate a loro favore dai nazisti (v. Germania e Nazionalsocialismo). Duramente colpita durante la Seconda guerra mondiale, dopo la quale fu anche sede del Tribunale militare internazionale insediato dalle quattro potenze vincitrici e occupanti la Germania per giudicare i principali responsabili dei crimini nazisti (v. Norimberga, Processo di), l[...]