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Il segmento testuale Non lo so è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 144Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Franco Lucentini, La porta in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 3 - 1 - numero 1

Brano: [...]primi gradini.
« Questo legno dev'essere fradicio» dissi. « Non possiamo mica scen
dere. Qui si rompe, caschiamo di sotto ».
« Ma mica dobbiamo scendere » disse mia sorella.
Rimasi fermo, con l'apriscatole in mano, a guardarla.
« Ma che vuoi fare? » dissi. « Ci vuoi scendere dopo, da sola? Che... Ma che ti credi di trovare? Che credi... Di un po', perché, prima, non m'hai fatto portare il lume? Non ridere, stupida! Che c'é, là sotto? ».
« Non lo so » disse. « Non ci voglio scendere e non lo voglio sapere. Non ci voglio nemmeno guardare col lume e non voglio che ci guardi tu ».
Mi cominciai a impaurire. Non credevo che fosse proprio matta, ma pensavo per forza che ci avesse qualche brutta intenzione. Guardai il coltello che teneva in mano.
Lei si mise a ridere.
« Quanto sei stupido! Che, hai paura che ti voglio ammazzare? » rise.
Non pareva isterica, ma non mi sentivo per niente sicuro. «Perché m'hai fatto levare le tavole? » dissi.
Seguitò a ridere, però non era più un riso allegro.
«Perché m'hai fatto levare le tavole?» dissi anc[...]

[...]i spento.
«Franco, dormi? » disse.
Guardavo il soffito, che non si vedeva quasi piú, le ombre radu
nate agli angoli. Lo specchio dell'armadio luccicava come gli specchi
delle camere mobiliate, la sera, tra gli ultimi sospiri e le lenzuola spie
gazzate, col sudore addosso freddato.
« No » dissi.
« Non avere paura » disse.
« No. Di che? ».
« Che io adesso mi credo... pretendo... ».
« Non ho paura » dissi.
« Vuoi andare via subito? ».
« Non lo so ».
S'era aspettata quella risposta, ma incassò male lo stesso. La sentii
che s'aggrappava alla coperta, all'improvviso. Poi restò ferma, supina.
« Tu lo capisci » disse, « che io adesso devo restare qui? E chia
ro... adesso? ».
« Non lo so » dissi.
«Tu che farai? ».
« Ma, il solito, credo ».
Restammo un'altra volta in silenzio, a lungo. Il lume si spese del
tutto.
LA PORTA 97
Ricominciò a parlare, ma non parlava a me.
« Non avrò paura subito » disse. « Adesso ci avrò questo da pensare. Per parecchio tempo. Dopo comincerò a stare sveglia, a guardare la porta, il buio dietro la porta, aspettando. Ma non é come t'ho detto. Forse non è come t'ho detto. Non so che cosa aspetto. Ma aspetto che tutto questo si rompa. Qualunque cosa. Un urlo, una crepa, qualche cosa. Qualcuno. Una crepa, alla fine una crepa della terra, lá sotto[...]

[...] starci a pensare, no? Fuori ci abbiamo il tempo di farci delle speranze, alte speranze, e allora si ricomincia, non succede niente. Non si arriva mai avanti abbastanza, fuori... Ci abbiamo sempre qualche bella pensata, qualche bella consolazione, e allora non ci abbiamo piú voglia abbastanza di uscire, eh? La porta resta chiusa ».
« Resta chiusa » ripeté. « Se c'è qualcuno, di lá, non entra ».
«Tu credi che c'é qualcuno, di lá? ».
« Credo... Non lo so » disse. « Ci può essere. Ci dovrebbe essere. Mi sento che ci dovrebbe essere. Un'uscita... ci dovrebbe essere. Se no... ». «Perché, se no? ».
« Ah, dio » disse, « se no... ».
«Se no? ».
« Ma é perché nessuno ci ha coraggio » strillò. « Perché nessuno... nemmeno tu. Se credete che non c'è nessuno, perché non ci andate a guardare? Tutto sarebbe meglio, no? Sempre meglio di questi porci, di questa porcheria. O no? ».
« Non lo so » dissi.
« Ma se c'è... » disse. «Può essere che non c'è, che tutto questo non si può rompere... Ma se si rompe... se qualche cosa succede... allora questo basta, allora é finito, no? ».
«Perché? » dissi.
Ma non capisci... ».
« No » dissi.
La sentivo inghiottire, nel buio.
«Mi vuoi bene?» disse.
Il tempo non passava mai.
« Accendi il lume » disse. « Mi devo vestire ».
Stette a vestirsi tremando, perché faceva freddo e umido. Si rimise
98 FRANCO LUCENTINI
l'abito grigio, le scarpe. Andò dietro la tenda a truccarsi. Riuscì fuori e accese il fornello.
Vuoi che ti preparo qualche cosa[...]

[...]mpagnò al Braccio,
prima di lasciarmi al piede della scala.
« Viene uno! » disse.
« Manda sempre » disse quello di sopra.
«Che hai fatto? » disse quello di sopra quando arrivai.
«Ho rubato» dissi. Quello doveva stare seduto sopra una sedia
tutta la notte, e gli andava di discorrere, se gli capitava. Ma io ce
n'avevo abbastanza delle domande.
«Allora, perché t'hanno messo isolato? » disse.
Sulla porta c'era scritto "isolato", infatti.
« Non lo so » dissi. « Non mi va di discorrere. Ho sonno ».
« Ah, come ti pare...» disse. Richiuse la porta.
Dopo un po' riapri lo sportello, disse che non dovevo fumare.
Disse che con quelli come me ci volevano le nerbate.
La mattina appresso mi riportarono in Questura per gli accertamen
LA PORTA 101
ti, poi un'altra vota due giorni dopo, poi per una settimana di seguito, tutti i giorni. Alla fine si calmarono, cominciarono a cercare da un'altra parte. A me mi lasciarono in aspettativa, sempre « isolato».
Dopo quattro mesi dovettero fare posto a un'infornata di politici, mi tolsero l'isolamento. [...]



da Quinto Martini, Memorie in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 3 - 1 - numero 1

Brano: [...] che salivano la scala a due gradini alla volta
ed uno gridare:
« Sorbetti, con i tuoi uomini, fate la guardia a tutte le finestre e
se vedete aprire, sparate! ».
Entrati in camera ci ordinarono subito di alzarci e, infilando la
baionetta nei materassi, gridarono:
«Dov'è il muratore, il comunista, esca fuori o vi ammazziamo
tutti ». Uno di essi, prendendomi per un braccio, mi disse:
«Dimmi, bel ragazzo, dov'è nascosto tuo fratello? ».
« Non lo so, non so nulla io ».
« E chi è che lo sa? ».
« Nessuno lo sa ».
«Dimmi la verità; dov'è tuo fratello? ».
« Non lo so dov'è ».
«Dimmi dov'è tuo fratello, se no ti porto via con me, pensaci
bene ».
« Non lo so anche se ci penso ».
Allora il carabiniere, visto che non c'era nulla da sapere, mi lasciò
il braccio spingendomi sulla sponda del letto, mi guardò male e grignò
come un cane. Mi colpirono i suoi denti bianchi sotto i baffetti neri.
Gli altri erano nelle altre stanze, nel granaio, muovevano tutto quello
che potevano facendo grande rumore. Si sentirono delle bestemmie,
mamma, che stava sulla porta del pianerottolo si fece il segno della
croce, un borghese la vide e le sputò in faccia dicendo:
Prendi, per te e la tua croce...! ».
Lei si fece di nuovo il segno della croce, l'uomo la gua[...]

[...]ardi. Stavo sempre con le orecchie ritte come una lepre. Avevo paura che venissero i carabinieri. La mattina quando mi svegliai Aldo non c'era piú. Un fremito agghiacciante mi corse per tutto il corpo. Chiamai la mamma e le dissi:
« Dov'è Aldo? Sono venuti a prenderlo i carabinieri?»
«È partito, s'é alzato prima del sole, appena s'é fatto chiaro ».
« Dov'é andato? ».
«A lavorare. Alle otto doveva essere sul lavoro ».
« Ma dove lavora? ».
« Non lo so preciso. Credo verso Montemurlo ».
« Dov'è Montemurlo? ».
Prendendo il lenzuolo e la coperta che tenevo fino alle spalle, e buttandola sopra il ferro a pie' del letto disse:
« Su, su alzati, e non fare altre domande ».
Mi alzai, e andai a sedermi sul muro dell'aia, il cane mi venne vicino, gli passavo la mano sulla schiena, lui rizzava la coda e la muoveva in segno di amicizia. Era l'unica cosa che in quella mattina mi desse piacere e non mi facesse sentire tanto solo.
Era di giugno. Nelle nostre camere basse e coperte col solo tetto, entrava presto il caldo. Anche durante le prime ore d[...]

[...]er prendere quella fiancheggiata da ulivi. Laggiù dietro l'Appennino si faceva l'aria rossastra e poi un disco di fuoco si alzava piano piano diminuendo di grandezza. Mia madre guardò e fermandosi disse:
a La mia mamma diceva che assomigliava a una polenta di granturCO D.
Non risposi: mi sentivo stanco e triste. Lungo il cammino si incon trovano persone che ci salutavano, io chiedevo alla mamma:
«Chi sono queste persone che ci salutano? ».
« Non lo so, non li conosco».
«E perché allora ci salutano? ».
«Quassù, quando incontrano qualcuno sconosciuto che ha l'aria di andare lontano lo salutano. È come un buon augurio per il suo viaggio »..
Arrivati vicino al paese abbandonammo la strada bianca di polvere sulla quale la luna proiettava l'ombra delle cose e degli alberi, per prenderec la viottola fra i. campi che passa davanti al cancello del cimitero.. Arrivati dietro alla piccola fornace la mamma disse:
«Non passiamo davanti al cimitero. Di notte fa sempre un certo effetto ».
Si fece il segno della croce e si incamminò per il viottolo c[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Non lo so, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Andiamo <---Certo <---Come <---Così <---Davanti <---Diritto <---Hai <---La casa <---La sera <---Ma mi <---Però <---Più <---Sei <---Storia <---Va bene <---Vado <---siano <---A San Silvestro <---Accendi <---Accettò <---Ahi <---Ahé <---Aiutai <---Allineàti <---Allò <---Almeno <---Amore mio <---Anchiano <---Andiamo Libero <---Appòggiati <---Army Ration <---Army Ration C <---Arrivò <---Aspettiamo <---Aspetto <---Attenzione Marco <---Babbo <---Baranti <---Batté <---Bertozzi <---Borino <---Bradamante <---Bravo Libero <---Brulli <---Brutta <---Buona <---Caffè Notturno <---Cara Adriana <---Casentino <---Caso <---Cecchino <---Certe <---Certissimamente <---Chiamò <---Chiesi <---Ciao <---Cinque <---Cioé <---Circolo Socialista <---Cocoa <---Cominciò <---Comprane <---Comune <---Conte Ugolino <---Corsi da Adriana <---Cosa <---Cosi <---Credi <---Del resto <---Dico <---Dietro <---Dio <---Ditemi <---Divina Commedia <---Domani ci sari una brutta notizia <---Don Aldo <---Don Masino <---Dormirò <---Dottor Micheli <---Dài <---Ecco <---Entrò <---Evaporated Milk <---Fai <---Faltognano <---Farmacia <---Finita <---Fumò <---Fuori <---Furioso <---Gacidella <---Geppo <---Gerusalemme Liberata <---Giunti <---Già <---Giò <---Giù <---Gli <---Grazie <---Guardandola <---Guardò <---Ho rubato <---Il pomeriggio <---In ogni modo <---Insomma stai sistemata benino <---La Marta <---La notte <---Leggilo <---Lei <---Lenin <---Leonardo da Vinci <---Lucchesia <---Macché <---Mese <---Mi pare <---Mignottona <---Mistrá <---Monte Albano <---Montemurlo <---Niente <---Non avere paura <---Non invitare la lepre a correre <---Non mi fare male <---Non parlare <---Non sei stupida <---Non so che dire <---Non sono scocciato <---Nono <---Oddìo <---Perché <---Porgendomi <---Povera <---Prendendole <---Prendimi <---Qui <---Raba <---Ragazzo <---Ration C <---Resta <---Resterà <---Restò <---Ricominciò <---Riuscì <---Rivoluzione fascista <---Safety Matches <---Sambusceta <---San Gallicano <---Sarà <---Sarò <---Scaldò <---Seguitò <---Senti <---Signora Maestra <---Sistemò <---Soldi <---Sospirò <---Speriamo presto <---Stai attento al gatto che non mangi la carne <---Sulla <---Tizio <---Togliendosi <---Tornerò <---Torno <---Tornò <---Tu sei sempre acuto <---Uhà <---Vai <---Vecchio <---Viene <---Vinci <---Voltò <---Zoppo <---abbaiano <---abbiano <---barista <---centesimi <---comunista <---comunisti <---cristiana <---d'Amon <---d'Amore <---dell'Adriana <---dell'Eucaristia <---dell'Orlando <---fascismo <---fascista <---fascisti <---italiano <---lista <---mutismo <---socialista