Brano: [...] infinitamente superiore a quello del «basileus» suo assoluto mandatario. Rappresentanti di quel potere erano gli orgogliosi «uomini di Dio », monaci e vescovi che rivendicavano il diritto non solo di vivere e pensare la fede cristiana, ma, appunto perché il' potere era « teocratico», di sorvegliare il potere. Ma, nell'« ideocrazia » comunista, a chi é affidata il potere dell'Idea? Allo Stato comunista. E qual é la norma del potere comunista? La Necessità Storica. E chi giudica della Necessità Storica? Lo Stato comunista.
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La discussione che si trascina oggi, sull'arte comunista, é la ripetizione stracca di quella terminata, per mancanza di oggetto, venti anni fa.
Nel frattempo, é diventato sempre più chiaro che l'universo comunista non ammette né credenti né martiri, solo strumenti e vittime. Sulle tombe dei forzati morti di stenti nelle miniere di Siberia c'é la stessa scritta che potrebbe commemorare il sacrificio di qualsiasi militante: «Caduto nella latta per la Costruzione Socialista ». Nel frattempo anche, il mondo comunista ha imposto alla nostra attenzione l'esempio della [...]
[...]rte, o si insiste che l'arte dev'essere utile alla società, quel che si dimentica non é tanto la libertà dell'artista quanta il fatto assai più elementare che l'artista e il suo lavoro sono anch'essi fatti sociali, non più gratuiti né capricciosi degli altri. S'immagina un'assurda libertà d'indifferenza per cui l'artista, invece di fermarsi a quello che gli appare significativo, e cioè a quelle sole cose che egli sa e può fare, dovrebbe (con un pa' di volontà) potere, per esempio, spostare leggermente la sua attenzione e «vedere» gli oggetti « morali» invece di quelli « immorali », il « lato positivo» invece di quello «negativo» delle cose. Così ragionano (e non solo a proposito d'arte) fanatici, filistei e burocrati, gente alla quale lo sforzo dell'individuo per perseverare nel proprio essere appare necessariamente come (a dir poco) un'ostinazione sospetta. Qui, però, non si nega la libertà (la quale, anzi, si presume data nel modo più vacua e «idealistico »), ma le condizioni proprie di ogni lavoro umano.
In fondo a simili pretese, c[...]