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Il segmento testuale Nazioni Unite è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 104Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 135

Brano: [...]ebec. Tale telegramma, passato alla storia come « documento Quebec », diceva: « Promemoria da allegare alle condizioni di armistizio presentate dal generale Eisenhower al comandante in capo italiano. Queste condizioni non contemplano l’assistenza attiva dell'Italia nel combattere i tedeschi. La misura nella quale le condizioni saranno modificate in favore dell'Italia, dipenderà dall’entità dell’apporto dato dal governo e dal popolo italiano alle Nazioni Unite, contro la Germania, durante il resto della guerra.

Le Nazioni Unite dichiarano tuttavia senza riserva che ovunque le forze italiane o gli italiani combatteranno i tedeschi, o distruggeranno proprietà tedesche, oppure ostacoleranno i movimenti tedeschi, essi riceveranno tutto l’aiuto possibile dalle forze delle Nazioni Unite.

Nel frattempo, se informazioni sul nemico verranno fornite immediatamente e regolarmente, i bombardamenti degli alleati verranno effettuati, nel limite del possibile, su obbiettivi che influiranno sui movimenti e sulle operazioni delle forze tedesche.

La cessazione delle ostilità fra Nazioni Unite e l’Italia entrerà in vigore a partire da una data e da un’ora che verranno comunicate dal generale Eisenhower.

Il governo italiano deve impegnarsi a proclamare l’armistizio non appena esso verrà annunciato dal generale Eisenhower e ad ordinare alle sue forze e al suo popolo di collaborare da quell'ora con gli alleati ed a resistere ai tedeschi.

Il governo italiano deve, al momento dell'armistizio, dare ordine che tutti i prigionieri delle Nazioni Unite in pericolo di cattura da parte dei tedeschi siano immediatamente rilasciati.

Il governo italiano deve, al momento dell'armistizio, [...]

[...]e l’Italia entrerà in vigore a partire da una data e da un’ora che verranno comunicate dal generale Eisenhower.

Il governo italiano deve impegnarsi a proclamare l’armistizio non appena esso verrà annunciato dal generale Eisenhower e ad ordinare alle sue forze e al suo popolo di collaborare da quell'ora con gli alleati ed a resistere ai tedeschi.

Il governo italiano deve, al momento dell'armistizio, dare ordine che tutti i prigionieri delle Nazioni Unite in pericolo di cattura da parte dei tedeschi siano immediatamente rilasciati.

Il governo italiano deve, al momento dell'armistizio, dare ordine alla flotta italiana e alla maggior parte della marina mercantile, di partire per i porti alleati. Il maggior numero possibile di aerei militari dovrà recarsi in volo alle basi alleate. Qualsiasi base o aereo in pericolo di cattura da parte dei tedeschi dev'essere distrutto. Nel frattempo vi sono molte cose che il maresciallo Badoglio può fare senza che i tedeschi si accorgano di quello che si sta preparando. La natura precisa e l’entità dell'azion[...]

[...]erirsi nei porti a sud della linea VeneziaLivorno. In caso disperato dovranno essere affondati. Tutti i piroscafi devono tenersi pronti a salpare per i porti designati dal generale Eisenhower.

6) Non si dovrà permettere ai tedeschi di prendere in mano le difese costiere italiane.

7) Predisporre i piani perché al momento opportuno le unità italiane dei Balcani possano marciare verso la costa, dove potranno essere trasportate in Italia dalle Nazioni Unite ».

L’« armistizio lungo » venne firmato il 29. 9.1943 a Malta, sulla corazzata Nelson, dal maresciallo Badoglio per l’Italia e dal generale Eisenhower per le Nazioni Unite. Da quel momento l’Italia venne riconosciuta dagli Alleati come « cobelligerante ».

Armistizio e difesa di Roma

Roma è la città ove più attivamente reparti militari, col contributo del popolo, I*8.9.1943 tentarono di opporre una difesa solida e organizzata all’attacco dei tedeschi. Lo schieramento difensivo della Capitale, predisposto dal Comando supremo dell’esercito, alla data del 5 settembre era il seguente:

a) Difesa interna: Corpo d’armata di Roma (al comando del generale Alberto Barbieri) con la divisione « Sassari » (generale Zani), una solida unità forte di 12.000 uomini, con[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 134

Brano: [...]prete. Nel varcare l’entrata della tenda, Castellano si imbattè in due persone che ne stavano uscendo: si trattava del ministro inglese Harold Macmillan e del ministro americano Robert Murphy.

L’atto firmato diceva: « Le seguenti condizioni di armistizio sono presentate dal generale Dwight D. Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate, il quale agisce per delega del governo degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e nell’interesse delle Nazioni Unite, e sono accettate dal maresciallo Pietro Badoglio, capo del governo italiano:

1) cessazione immediata di ogni attività ostile da parte delle forze armate italiane;

2) l’Italia farà ogni sforzo per negare ai tedeschi tutto ciò che potrebbe essere adoperato contro le Nazioni Unite;

3) tutti i prigionieri e gli internati delle Nazioni Unite dovranno essere consegnati immediatamente al comandante in capo alleato, e nessuno di essi potrà ora, o in qualsiasi

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 674

Brano: [...]bblica coreana del Nord non sia stata presa per porre gli americani di fronte a un fatto compiuto, ma addirittura in accordo con essi e in relazione alla recente vittoria della rivoluzione in Cina (v.). Il 25.6.1950 il 38° parallelo divenne teatro dei primi combattimenti e in breve le truppe della Corea del Nord ebbero ragione del fragilissimo regime di Si Man Ri, arrivando fino a Seul. L’intervento americano, autorizzato dalla maggioranza delle Nazioni Unite, modificò la situazione. Sbarcati in forze e con l'appoggio di una potente flotta aeronavale, gli americani riòccuparono il Sud, arrivando al 38° parallelo. Il 26 settembre le Nazioni Unite autorizzarono gli Stati Uniti a varcarlo, e ciò avven

Soldati americani incendiano un villaggio durante la guerra di Corea (maggio 1952)

ne il 9 ottobre. Non fu poi difficile per le potenti armate americane occupare posizioni militari favorevoli e arrivare fino alle frontiere della Cina, con minacce aperte all’appena costituita Repubblica popolare cinese. A questo punto la Cina decise a sua volta di intervenire e, nel giro di un solo mese, si ebbe un nuovo, radicale mutamento della situazione, con gli americani ricacciati al disotto del 38° parallelo. Portando avanti la linea di netta s[...]

[...]e per le potenti armate americane occupare posizioni militari favorevoli e arrivare fino alle frontiere della Cina, con minacce aperte all’appena costituita Repubblica popolare cinese. A questo punto la Cina decise a sua volta di intervenire e, nel giro di un solo mese, si ebbe un nuovo, radicale mutamento della situazione, con gli americani ricacciati al disotto del 38° parallelo. Portando avanti la linea di netta subordinazione agli U.S.A., le Nazioni Unite dichiararono allora la Cina «paese aggressore» e chiesero il blocco navale delle sue coste mancesi. Ma ormai la situazione appariva capovolta dal punto di vista militare e una proposta sovietica, avanzata nel 1951, per dare inizio a trattative, venne immediatamente accolta dal nuovo presidente americano Eisenhower. Le trattative,

iniziate a Kaesouq il 17.7.1951, durarono due anni, che furono di continua tensione, e finalmente portarono all’armistizio di Pan Mun Jom (27.7.1953) che, di fatto, ristabiliva

lo « status » antecedente il conflitto.

Dalla fine della guerra le due Coree hann[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 438

Brano: [...]isabethville, nel Katanga. Picchiati sull’aereo, i tre giunsero a destinazione moribondi. Poi, in una villa 6e\Y Union Minière, vennero finiti a pugnalate. Alcuni giorni dopo (14 febbraio), un succinto comunicato del governo secessionista del Katanga informava che Lumumba era stato ucciso « nel corso di un tentativo di fuga ».

Lo sdegno deH'opinione pubblica mondiale, la coscienza delle complicità europee e americane nel delitto, indussero le Nazioni Unite

ad aprire un’inchiesta, che mise clamorosamente in luce come Patrice Lumumba fosse stato assassinato da mercenari bianchi e africani, presenti i belgi e Ciombe.

Alla moglie e ai figli, pochi giorni prima di morire, Lumumba aveva scritto: « La brutalità, le sevizie, le torture non mi hanno mai indotto a chiedere la grazia, perché preferisco morire a testa alta, con la fede incrollabile e la fiducia profonda nel destino del nostro paese, piuttosto che vivere nella sottomissione e nel disprezzo dei princìpi che mi sono sacri. La storia dirà un giorno la sua parola, ma non sarà la storia ch[...]

[...]a di morire, Lumumba aveva scritto: « La brutalità, le sevizie, le torture non mi hanno mai indotto a chiedere la grazia, perché preferisco morire a testa alta, con la fede incrollabile e la fiducia profonda nel destino del nostro paese, piuttosto che vivere nella sottomissione e nel disprezzo dei princìpi che mi sono sacri. La storia dirà un giorno la sua parola, ma non sarà la storia che si insegnerà a Bruxelles, a Parigi, a Washington o nelle Nazioni Unite; sarà quella che si insegnerà nei paesi affrancati dal colonialismo e dai suoi fantocci. L’Africa scriverà la propria storia e sarà, a nord e a sud del Sahara, una storia di gloria e di dignità. Non piangermi, compagna mia. lo so che il mio paese, che soffre tanto, saprà difendere la sua indipendenza e. la sua libertà ».

FI. Le.

Luna, Ottavio

Otto. N. a Langhirano (Parma) il 26.9.1920. Studente e ufficiale di complemento, dopo T8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, capo di stato maggiore del Comando unico della Zona EstCisa (Parma).

Dopo la [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 57

Brano: Amiata, Monte

pied Ter ritory: Governo Militare Alleato di Territorio Occupato. Organismo militare delle Nazioni Unite (v.), che le truppe alleate istallavano, durante la seconda guerra mondiale, in tutti i territori da esse occupati. In Italia TA.M.G.O.T. venne costituito il 10.7.1943. Dopo l’armistizio (v.), nei territori amministrati dal legittimo governo italiano, all’A.M.G.O.T. subentrò la Commissione Alleata di Controllo (Allied Control Commissioni A.C.G.), la quaie sarebbe durata fino all’entrata in vigore del trattato di pace (15. 9.1947); negli altri territori liberati, l’A.M.G.O.T. si mutò allora in A.M.G. (Allied Military Government: Governo Militare Alleato).

La decisione di istallare il govern[...]

[...]rno italiano fosse conforme alle norme armistiziali. L'A.M.G.O.T., mutatasi in A.M.G., mantenne invece l’amministrazione dei territori via via liberati, prima del loro passaggio sotto la giurisdizione del governo italiano, cosa che doveva avvenire il più rapidamente possibile.

Inoltre, in ottemperanza all’articolo 37 dell’armistizio lungo, un'altra Commissione di controllo (Advisory Council for Italy: A.C.I.) dal 15.12.

1943 rappresentò le Nazioni Unite a fianco dell’A.C.C.. L’A.C.I. venne costituito alla conferenza di Mosca (30.10.1943) e ne fecero parte, oltre all’Inghilterra e agli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Francia, la Grecia e la Jugoslavia.

L’A.C.C. e l’A.M.G. lavorarono in reciproca indipendenza sino al 10. 1.1944; da questa data si fusero e la seconda divenne una sezione della prima.

Amiata, Monte

Massiccio che si eleva isolato al limite meridionale della Toscana, in una posizione che dà origine alle tre vallate principali: la valle dell’Orcia, la valle del Paglia e quella del Fiora. Altitudine massima 1.700 m; domi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 221

Brano: [...]enza nazionale e aH’autodeterminazione « senza interferenze esterne », quindi il diritto di tutti i palestinesi a tornare nelle proprie case e proprietà abbandonate a causa degli eventi bellici. Questo avrebbe dovuto significare, implicitamente, por fine all’occupazione militare israeliana in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Un’altra risoluzione dell’O.N.U. provvedeva a garantire all’O.L.P. lo status di « osservatore permanente » presso le Nazioni Unite.

Da quel momento si poneva la questione di chi avrebbe dovuto controllare la parte palestinese dei territori occupati. Fu pertanto elaborato un programma di transizione, imperniato sulla richiesta del diritto all’autodeterminazione degli abitanti dei territori di Gaza e della Cisgiordania, per poter stabilire in queste regioni l’autorità nazionale palestinese sotto la direzione del* l’O.L.P.. A tal fine, l'O.L.P. stessa realizzò un piano che prevedeva un collegamento sempre più stretto con il fronte di lotta dei territori occupati, le cui popolazioni rappresentavano circa la metà del popol[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 247

Brano: [...] ai morti,

50.000 prigionieri (tra cui 14 generali) e grandi quantità di materiale bellico. Il 26 agosto Bucarest era completamente libera.

L'armistizio, firmato a Mosca tra gli Alleati e il governo romeno, fu reso pubblico e tra l’altro diceva: « Dal 24 agosto 1944, ore 4 a.m., la Romania ha cessato compietamente le operazioni militari contro le Repubbliche Socialiste Sovietiche su tutti i teatri di guerra, è uscita dalla guerra contro le Nazioni Unite, ha rotto i rapporti con la Germania e i suoi satelliti, è entrata in guerra ed è schierata al fianco delle potenze alleate contro la Germania e l’Ungheria, allo scopo di restaurare l’indipendenza e la sovranità della Romania ».

Il 30 agosto le truppe sovietiche arrivarono a Bucarest, accolte con manifestazioni di giubilo dalla popolazione, e poterono immediatamente proseguire verso nord incalzando i tedeschi in fuga. Questi ultimi, impossibilitati a stabilizzare un’efficace linea di difesa, sfogarono il proprio livore abbandonandosi a feroci rappresaglie: fucilazioni in massa, incendi di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 11Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]io.

Cremascoli Bruno B.Cr.

Somalia, Colonia; Somalia, Repubblica di.

Cuccu Emilio E.Cu.

Azione, Partito d’.

Cusmano Giuseppe G.Cu.

Salvataggio e ricupero del patrimonio artistico; Siviero, Rodolfo.

D'Agostini Lorenzo L.D.A.

In Lazio: La Resistenza armata.

Dalla Casa Brunella B.D.C.

Piacenza; Piacenza, Divisione.

Dal Pont Adriano A.D.P.

Ferrerò, Pietro; La Libertà; Libertà vigilata; Napoli, Quattro giornate di; Nazioni Unite; New Deal; O.A.S.; Oltretorrente, Battaglia dell'; Pangermanesimo; Processo di Savona; Romania; Rosselli, Carlo; Rosselli, Nello.

De Ambrosis Marcello M.D.A.

Flaim, Mario.

De Antonellis Giacomo G.D.A.

Religione e fascismo.

De Caneva Tranquillo T.D.C.

Lauco; Ligosullo; Preone; Raveo.

De Cecco Flaminio F.D.C.

Ragogna.

De Clementi Andreina A.D.C.

Baldesi, Gino; Barbagallo, Corrado.

Declich Bianca B.De.

Sondrio; Valtellina e Valchiavenna.

De Florentiis Giuseppe G.D.F.

Marconi, Guglielmo.

Degan Teresina T.De.

Pordenone; Zanussi, Officine.

De Grada[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 247

Brano: [...]di qui la decisione, proposta e sostenuta dalla sinistra, di inviare al congresso un proprio rappresentante.xjl messaggio, dopo il saluto dai congressisti, entrava nel vivo della questione: « L'Italia — vi era detto — non può risorgere a nazione libera e non’ può riacquistare il suo posto in Europa se non provando con il sacrificio dei suoi figli come sia stata trascinata contro la sua volontà all’alleanza con la Germania e alla guerra contro le Nazioni Unite. I C.L.N. dell’Italia occupata sono impegnati con tutte le loro forze nella lotta contro l’invasore, che bisogna scacciare oltre il Brennero, e contro i suoi servi fascisti. L’eroica guerriglia dei patrioti, i grandi scioperi operai del Nord, la cospirazione e le azióni quotidiane dei partiti antifascisti, sono il segno della indomita volontà di lotta del popolo. I fucilati di Savona, di Brescia, di Milano, di Roma, di Ferrara e di tante altre terre d’Italia, e le migliaia di carcerati che popolano le galere, la fierezza con cui i Volontari della libertà affrontano il pericolo nazista e fasci[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 248

Brano: [...]occupandosi subito di dargli una larga base di masse; b) intensificare lo sforzo bellico; c) vigilare che niuno attenti alle riconquistate libertà. 3o Nel frattempo, e fino alla liberazione di Roma, eleggere una giunta esecutiva dell’Italia liberata, la quale: a) compia tutti gli atti necessari al perseguimento degli scopi di cui alle lettere b) e c) del precedente articolo; b) rivendichi la rappresentanza del popolo italiano nei rapporti con le Nazioni Unite; c) curi, sulla base di azioni di massa da promuoversi immediatamente, in forme che la giunta esecutiva metterà subito allo studio, la legale riconvocazione del congresso, quale assemblea rappresentativa e deliberante, in Roma, verificando i poteri di ciascun delegato; d) prenda, valendosi degli organismi comunali, provinciali e sindacali di cui l’antifascismo dispone nel territorio liberato, tutte le misure opportune per sopperire alla carenza del governo Badoglio, onde sia alleviata subito l'angosciosa situazione alimentare delle masse, ridotta la disoccupazione, distrutto alla radice il me[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Nazioni Unite, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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