→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Suggerimento: provare anche N.A.T.O.Il segmento testuale NATO è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 594Analitici , di cui in selezione 36 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da senza firma, Il turco in Italia in KBD-Periodici: Rinascita 1963 - 3 - 23 - numero 12

Brano: [...]almente, sono punti focali della strategia dei sottomarini Polaris, e attendono di sostituire le basi terrestri con le nuove basi flottanti. I colloqui romani di Erkin, dunque, sono partiti da questa « comunanza di interessi » militari che, tuttavia, dal punto di vista finanziario, si sostanziano differentemente, per l'Italia e per la Turchia. L'Italia, infatti, è uno di quei paesi « più progrediti » che, secondo i principi «solidaristici» della NATO (rilanciati con fervore dal ministro Andreotti sulla sua rivista) sono « tenuti » a prestare assistenza a quei paesi NATO « meno pro grediti » che, fino a ieri, contavano, per le spese militari, solo sul loro bilancio e su quello degli Stati Uniti. Ed ecco il ministro degli Esteri turco che viene in Italia per ottenere prestiti idonei ad integrare le potenti spese militari che la trasformazione della strategia nucleare americana comporta. La settimana scorsa ha visto, oltrechè la convocazione (il 21) del Consiglio nazionale della DC e del Comitato centrale del PSI (che hanno esaminato i programmi elettorali dei due partiti) anche un nuovo tentativo del governo di affrontare il problema del rialzo dei prezzi. Il [...]

[...]iti » che, fino a ieri, contavano, per le spese militari, solo sul loro bilancio e su quello degli Stati Uniti. Ed ecco il ministro degli Esteri turco che viene in Italia per ottenere prestiti idonei ad integrare le potenti spese militari che la trasformazione della strategia nucleare americana comporta. La settimana scorsa ha visto, oltrechè la convocazione (il 21) del Consiglio nazionale della DC e del Comitato centrale del PSI (che hanno esaminato i programmi elettorali dei due partiti) anche un nuovo tentativo del governo di affrontare il problema del rialzo dei prezzi. Il 20 si è tenuto su questo argomento un Consiglio dei ministri il quale, per dichiarazione del ministro Preti, ha costatato che le precedenti massicce importazioni di carne e burro non avevano eliminato le « discrepanze » fra prezzi all'ingrosso (diminuiti) e prezzi al minuto (restati stazionari o aumentati). Per tentare di ottenere risultati meno lamentevoli prima delle elezioni, il governo ha deciso di anticipare lo smercio di contingenti di importazione di carni del mese di aprile, ha autorizzato nuovi ingenti « extra » per l'importazione e ha richiamato i ministri dell'Industria e del Commercio a studiare «le misure necessarie a per eliminare le « discrepanze » e contenere l'aumento dei prezzi. Si è trattato, dunque, di un Consiglio dei ministri tutt'altro che « vittorio so D. Riunitosi [...]



da Massimo Robersi, Crisi in Turchia [sopratitolo: Il governo di Ismet Inonu ha rassegnato le dimissioni] [sottotitolo: Dopo le speranze suscitate dall'abbattimento della dittatura di Menderes e Bayar il paese si ritrova con un regime inadatto ad attuare le riforme sociali necessarie] in KBD-Periodici: Rinascita 1963 - 12 - 7 - numero 48

Brano: ll governo di Ismet Inonu ha rassegnato le dimissioni
Lrisi in urdnia.
Dopo le speranze suscitate dall'abbattimento della dittatura di Menderes e Bayar il paese si ritrova con un regime inadatto ad attuare le riforme sociali necessarie
L'assenza di una settimana dalla sua città capitale per prendere parte alle cerimonie funebri di Washington potrebbe rivelarsi fatale a Ismet Inonu e comunque gli ha già portato preoccupazioni gravissime. Il premier turco è infatti rientrato a Ankara appena in tempo per essere informato che il suo governo era entrato in crisi e che, con la defezione di due partiti della coalizione di maggioranza [...]

[...]spiega tutto ciò? Come mai nonostante tanti discorsi sui mutamenti e le innovazioni da apportare alla vita dello Stato, nulla in sostanza pare cambiare? La percentuale piut tosto bassa dei votanti (60 per cento), la messa fuori legge dei partiti di sinistra, la persistenza, specie nelle campagne della rete di protezioni, appoggi e soperchierie di cui sempre s'è valso il partito della giustizia, sono tutti elementi che hanno profondamente condizionato l'esistenza d'effettive alternative elettorali, e giocato a favore del gruppo più rotto ai contatti clientelari e agli intrighi.
La consultazione di metà novembre, così impacciata e così poco innovatri ce, suona dunque conferma della stagnazione che pesantemente grava sulla Repubblica turca; se, avvicinandosi alla conclusione del 1963, vogliamo gettare uno sguardo alle passate vicende di questi ultimi dodici mesi, se ne trarrà l'impressione sconcertante che il governo dimissionario abbia mostrato quale unico serio impegno quello di mantenere tutto pressochè immobile, reprimendo ogni sforzo d[...]

[...] manifesta molto chiaramente anche in Parlamento. Da anni ormai i partiti della coalizione governativa sono impegnati in trattative inconcludenti per cercare di varare almeno qualcuno degli urgenti provvedimenti che la popolazione attende. Completamente assorbiti nelle lotte parlamentari essi, ad esempio, sembrano incapaci a mettere in atto le direttive del piano quinquennale che, elaborato attraverso grandi discussioni e continuamente ridimensionato negli obiettivi, doveva cominciare a realizzarsi proprio a partire dal 1963.
Le cifre divulgate in occasione dell'approvazione del piano quinquennale costituiscono una rivelazione impressionante del basso livello di sviluppo economico della Turchia, della situazione di miseria in cui si trovano i lavoratori, dell'enormità dei contrasti di classe, dell'ampiezza degli squilibri e delle strozzature. Molti aspetti dei sistemi arcaici di conduzione agricola e la stessa consistenza della presenza statale in alcuni settori dell'economia indicano il permanere di strutture feudali e semifeudali: la T[...]

[...] attuali, grazie all'ammodernamento degli imRepubblica turca è legata dalla fine della seconda guerra mondiale, sono anche quelli più ostili agli sforzi dei paesi sottosviluppati per uscire da una posizione economicamente subordinata; ed è precisamente con questi pianti ed a più precise ricerche per individuare nuovi giacimenti.
Ma è proprio su questi punti che le alleanze politiche della Turchia giocano sfavorevolmente: i paesi del MEC e della NATO con i quali la criteri di subordinazione che è stato attuato l'inserimento nella CEE. Da lungo tempo giungono prestiti americani (destinati a essere spesi in acquisti di prodotti americani) e ven
Ismet Inonu
gono fornite eccedenze agricole (che mantengono in una condizione depressa l'agricoltura turca); ad essi si sono poi aggiunti gli altri sussidi, mascherati in vario modo, della Gran Bretagna, della Francia. della Germania 'occidentale. Ma lo scopo di tali trasferimenti di denaro è sempre quello di mantenere il paese virtualmente soggetto all'Occidente obbligandolo a vivere d'elemosine e[...]

[...] condizione depressa l'agricoltura turca); ad essi si sono poi aggiunti gli altri sussidi, mascherati in vario modo, della Gran Bretagna, della Francia. della Germania 'occidentale. Ma lo scopo di tali trasferimenti di denaro è sempre quello di mantenere il paese virtualmente soggetto all'Occidente obbligandolo a vivere d'elemosine e a soffocare nei debiti, a rinviare sostanziali progressi nell'industrializzazione e a mantenere al servizio della NATO un esercito di 600.000 uomini.
Analogamente onerosa è la situazione nelle campagne. I metodi di coltivazione permangono assai arretrati e occorrerebbero grandi investimenti per l'irrigazione di nuovi territori, per la trasformazione del patrimonio zootecnico (riduzione delle capre che rovinano i pascoli ed aumento del bestiame di grossa taglia), per la lotta contro l'erosione. Mancano però i fondi e i paesi del Mercato Comune, nonostante gli accordi conclusi, afflitti come sono insieme agli Stati Uniti, da grosse questioni agricole, non hanno interesse ad aiutare
in misura sostanziale la Tu[...]



da senza firma, Autodeterminazione per Cipro in KBD-Periodici: Rinascita 1964 - 7 - 25 - numero 30

Brano: [...]minazione potrà portare cosi alla indipendenza, come all'énosis, cioè alla unione con la Grecia, ma tale scelta rientra appunto nel diritto della maggioranza cipriota.
Il colloquio di questa settimana con DouglasHome non ha modificato in niente questa posizione: alla quale si contrappone, più che una generica pretesa turca, il ruolo che le preoccupazioni « strategiche » di Washington e di Londra assegnano alla Turchia — punto di giunzione della NATO con la CENTO — in un Mediterraneo che, nonostante i Polaris di base in Spagna, sfugge sempre più al controllo e della NATO e della CENTO: da Algeri dove è stata posta l'istanza della denuclearizzazione, ad Alessandria visitata da Krusciov, aI municipio di Salonicco, e ai tanti altri greci, conquistati dalle forze popolari.



da senza firma, Prova di forza tra Grivas e Makarios [sopratitolo: Cipro] in KBD-Periodici: Rinascita 1973 - 8 - 10 - numero 32

Brano: [...]ni ingerenza straniera. Trattative fra i rappresentanti delle due comunità sono in corso da lungo tempo, e non è un caso che oggi — come negli anni e nei mesi precedenti — la crisi sia precipitata proprio nel momento in cui queste trattative avevano assunto un corso favorevole e positivo.
La partita, certo, è ancora aperta: troppi sono gli interessi in gioco, e non bisogna dimenticare che Cipro fa gola alla Grecia e alla Turchia, ma an che alla NATO, e che a tutti e tre è invisa la politica estera neutralistica di Makarios. Ma il partito AKEL (40 per cento dei voti grecociprioti), la federazione pancipriota degli operai e le altre organizzazioni popolari hanno ribadito il loro pieno sostegno al presidentearcivescovo; e le nuove clamorose imprese di Grivas potrebbero rivelarsi ben presto come il gesto di chi sente il terreno restringerglisi costantemente sotto i piedi.



da Massimo Robersi, Fra Ankara, Riad e Kartum [sopratitolo: La difficile ricerca di una stabilità] in KBD-Periodici: Rinascita 1964 - 11 - 14 - numero 45

Brano: [...]dalla fine della guerra — insieme con la interpretazione che ne hanno data i giornali più influenti di Ankara ed Istanbul è una conferma evidente della svolta a nella politica estera della Turchia di cui si parla da molti mesi. Di fronte al fallimento dei programmi governativi per Cipro, di fronte alla crisi politicoeconomica ehe travaglia permanentemente U paese, di fronte ai sempre più preoccupanti scricchiolii che si sentono all'interno della NATO, i dirigenti turchi hanno cominciato a rivedere — poco importa se volenti o nolenti — il loro orientamento tradizionale. s'
Certo la visitä di Erkin a Mosca e a Leningrado e le sue conversazioni con i responsabili della politica estera sovietica non possono ancora essere giudicati preludio d'un assestamento della Turchia su posizioni di neutralismo vero e proprio: Comunque il senso principale di questa missione, che si inserisce in un piú ampio travaglio dell'intero mondo politico turco, è quello del riconoscimento che nuove strade possono aprirsi davanti el paese e che la presenza da un lat[...]



da senza firma, Turchia. Si prepara una giunta "alla greca"? in KBD-Periodici: Rinascita 1972 - 5 - 12 - numero 19

Brano: [...]i gravissimi problemi economici, sociali e di livello di esistenza delle grandi masse, che sono alla base del duro scontro in atto, ha anzi spinto i militari su un inarrestabile piano di violenza e di repressione brutale e senza freni.
Alcune settimane addietro i militari sono stati costretti a effettuare un nuovo colpo all'interno stesso del colpo di Stato. Il presidente, generale Sunay, ha licenziato il premier Nihat Erum imponendo al neodesignato, primo ministro Suat Hayri Urguplu, di costituire al più presto un governo « non politico » comprendente personalità di tutti i partiti favorevoli alla linea dei militari. Contemporaneamente l'ondata di repressione terroristica si estendeva nel paese e l'epurazione si allargava a tutti i livelli delle forze politiche. Il licenziamento del vecchio Inonu dalla presidenza del partito repubblicano e la sua sostituzione con un leader della destra più oltranzista può dare la misura del deterioramento della situazione. La creazione di un governo militare, se i generali non riusciranno più a tenere i[...]

[...]anzista può dare la misura del deterioramento della situazione. La creazione di un governo militare, se i generali non riusciranno più a tenere in piedi neppure una parvenza di gabinetto civile, sia pure sostenuto dalla legge marziale in quasi tutte le province, potrebbe essere l'ultima carta dei generali turchi. Di fronte al paese lo spettro di una giunta di tipo greco, appoggiata dalla estrema destra fascista e, sul piano internazionale, dalla NATO e dagli Stati Uniti, sta divenendo sempre più reale.



da senza firma, I contrasti USA - Turchia in KBD-Periodici: Rinascita 1967 - 4 - 7 - numero 14

Brano: [...]nacciare anche i rapporti fra la Turchia e i paesi vicini. Sul piano giuridico si hanno violazioni ancora più clamorose: le autorità turche non hanno il diritto di interferire sull'attività dei cittadini americani.
Non è, tuttavia, tanto la clamorosa denuncia di questo stato di cose che riveste interesse per l'osservatore politico straniero, quanto la costatazione che la polemica fra Ankara e Washington per la revisione dello statuto delle basi NATO conferma la positiva evoluzione della politica turca a partire dal 1960, quando le poderose mani festazioni popolari di Istanbul e di Ankara rovesciarono la diarchia dittatoriale MenderesBayar. Sintomi positivi di questa evoluzione si sono avuti nel 1962 con l'allontanamento delle basi missilistiche americane dalla Turchia, in coincidenza con la soluzione della crisi di Cuba; e successivamente con l'intensificarsi dei rapporti fra l'URSS e la Turchia. Sicché l'aspra polemica in atto fra Washington. e Ankara deve essere vista sia come un'affermazione di indipendenza rispetto agli USA, sia come[...]



da Francesco Cataluccio, Il Congo Belga nel nazionalismo africano in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 5 - 1 - numero 38

Brano: [...]ssai serio, che dà la misura del rigoglio di uomini moderni e di élites preparate e dello sviluppo politico e culturale delle diverse società africane, che impegna governi partiti movimenti associazioni, e che si snoda in una fitta catena di incontri convegni e congressi. Non tutto — s'intende — é modello organizzativo e chiarezza di metodo, senso del reale e coerenza dottrinale, ma nel dinamismo delle iniziative e nel calore, non sempre disciplinato, dei contatti, c'è costante il segno di una sicura vitalità, e il preannuncio di una feconda maturazione di 'propositi, di direttive d'azione.
Se il tema dell'emancipazione dalla dipendenza coloniale, con lo scambio delle esperienze di lotta e con la ricerca dei mezzi per coordinare i singoli sforzi e dare concretezza di espressione alla
114 FRANCESCO CATALUCCIO

reciproca solidarietà, sta il più spesso al centro di tali contatti, non meno viva si rivela la preoccupazione di non risolvere tutto il problema africano nel dato dell'indipendenza, ma di affrontare i problemi organizzativi del[...]

[...]ger e il Ciad; una federazione comprendente il Sudan meridionale, l'Etiopia e la Somalia; una federazione tra Kenya, Uganda, Tanganika e eventualmente il Niassa; una federazione costituita dall'Ubanghi Sciari e dal Medio Congo. Ma anche in Europa certo unitarismo odierno é puramente velleitario, basato sul « dover essere » piuttosto che sul « poter essere », senza nemmeno l'attenuante dell'ancora ingenuo e giovanile pensiero politico!
Meno impegnato in senso politico ma maggiormente diretto a chiarire questioni di rilevante incidenza sul futuro dell'Africa é il congresso o meglio la riunione di studio che ha luogo dal 16 al 23 marzo 1959 a Ibadan, capitale della Nigeria occidentale e sede della più attrezzata università dell'ovest africano, sotto l'egida del Congresso per la libertà della cultura. Il tema di studio della riunione, « Governo rappresentativo e progresso nazionale », consente di esaminare, tra gli altri, i problemi della tribù, della nazione e della federazione. Universitari e uomini politici, partendo dalla
IL CONGO BELGA[...]

[...]ervando che il congresso é « un congresso di ladri di lingue », il poeta malgascio J. Rabemananjara mette in rilievo il dato obiettivo più importante per spiegare la difficoltà degli scrittori
e degli uomini di cultura negri ad avere una visione unitaria dei. problemi della loro civiltà. Al termine dell'incontro però essi riescono a trarre fuori taluni elementi positivi d'azione suggeriti dall'urto stesso di tendenze e di valutazioni che ha dominato le discussioni. La risoluzione finale suggerisce di: ristudiare scientificamente la storia dell'Africa; formare gruppi di storici; istituire archivi e biblioteche; riprendere in esame i sistemi associativi di base e soprattutto la democrazia comunitaria per elaborare forme nuove di vita comune; orientarsi nel grande intreccio di oltre seicento lingue e dialetti dell'Africa, scegliendo per i suoi elementi
IL CONGO BELGA NEL NAZIONALISMO AFRICANO 119
comuni quella lingua (swaili, bambara, ulof, malgascio, senegalese) che possa diventare in breve lingua continentale attraverso l'insegnamento o[...]

[...]nferenze di Nairobi (1951) e di Dakar (1954) hanno deciso la costruzione di una rete di comunicazioni, comprese le rotte aeree, tra i vari possedimenti, e il diritto di passaggio e di stazionamento in caso di guerra alle truppe di una potenza nel territorio delle altre; da alcuni anni, inoltre, il governo sudafricano insiste nel sollecitare una comunità di difesa tra i territori africani a sud del Sahara sulla falsariga di altri patti regionali (NATO, OAS, SEATO, patto di Baghdad). In campo economicosociale, fanno spicco la creazione, nel gennaio 1954, di una Commissione per la collaborazione tecnica nell'Africa a sud del Sahara tra Belgio Francia Gran Bretagna Portogallo Federazione dell'Africa Centrale e Unione Sudafricana, la costruzione di varie centrali elettriche fornitrici di energia alle industrie di più territori vicini e, ultimamente, la decisione di inserire i territori d'oltremare nel Mercato comune europeo (MEC).
Molto problematica é invece l'esistenza o anche la semplice chiara impostazione d'una politica occidentale che es[...]

[...]colta nella sua più umana e logica radice.
IL CONGO BELGA NEL NAZIONALISMO AFRICANO 129
Forse in nessun altro territorio africano, quanto nel Congo, il regime coloniale ha trovato un ambiente più comodo e adatto per insediarsi e svilupparsi. Il Congo appariva davvero come un vastissimo « territorium nullius », isolato dall'esterno coi suoi appena sessanta chilometri di costa rispetto agli oltre novemila chilometri di frontiere terrestri, frazionato politicamente con la sua serie di tribù sparse in grandi spazi e divise da migliaia di chilometri di fitta foresta equatoriale e, se a contatto, ostili l'una a l'altra per ancestrali rivalità. I circa cinquecento trattati, che l'esploratore Stanley stipulo in cinque anni dal 1879 al 1884, con i capi locali a nome della Associazione internazionale per l'incivilimento e l'esplorazione del Congo di cui era presidente il re belga Leopoldo, indica tale estremo frazionamento umano e politico. La scarsa popolazione — oggi 11.500.000, di cui 60 mila bianchi, in un'area di 2.344.000 Kmq. —, appartenen[...]

[...]o paternalistico di migliorare gradatamente le condizioni di vita degli africani, evitando però che educazione e contatti con l'esterno suscitino in loro esigenze politiche, insofferenza dello status quo. La « carta coloniale » emanata nello stesso 1908 come costituzione, fissa a Bruxelles la sede del governo centrale del Congo; i poteri legislativo ed esecutivo sono nelle mani del re, rappresentato nella capitale congolese Leopoldville dal governatore generale e assistito da un Consiglio di governo con funzioni consultive. I quattro quinti della popolazione indigena sono organizzati in centres coutumiers, retti ciascuno da capi sotto il controllo d'un amministratore territoriale belga; il resto vive in centres extracoutumiers, aggregato cioè alle comunità bianche e amministrato anch'esso da capi nativi ma sotto la legge belga. Gli indigeni partecipano anche ai Consigli di ciascuna delle sei province (Leopoldville, Equatore, Provincia orientale, Kivu, Katanga e Ksai), a carattere consultivo, con membri di nomina governativa. A un piccolo [...]

[...]i a una commissione apposita di censura; nelle campagne il loro contenuto é religioso o educativo. I giornali, le riviste, i libri destinati a lui sono anch'essi di carattere edificante e sono editi quasi esclusivamente dal governo e dalle missioni. Egli non può spostarsi da una regione all'altra senza permesso dell'autorità né senza aver presentato un certificato medico. Se desidera oltrepassare le frontiere, deve ottenere il nullaosta del governatore generale e versare una cauzione che serva per le eventuali spese di rimpatrio. È soggetto a leggi speciali, é giudicato da tribunali speciali che emettono per lui pene speciali. Per definizione é insolvibile: secondo la consuetudine, non può essere citato in giudizio da un europeo per un'azione di carattere civile. Gli spetta un prezzo ridotto negli spettacoli sportivi e nelle manifestazioni artistiche alle quali sia stato autorizzato di assistere. Pochi sono gli svaghi che gli sono consentiti di condividere con europei e il
132 FRANCESCO CATALUCCIO
più spesso organizzati dal suo imprendi[...]

[...]re civile. Gli spetta un prezzo ridotto negli spettacoli sportivi e nelle manifestazioni artistiche alle quali sia stato autorizzato di assistere. Pochi sono gli svaghi che gli sono consentiti di condividere con europei e il
132 FRANCESCO CATALUCCIO
più spesso organizzati dal suo imprenditore o su iniziativa del governo o delle missioni. Nell'ambito riservato alla sua attività economica — salariato, impieghi d'ordine, piccolo commercio, artigianato —, l'autorità lo protegge dalla concorrenza degli europei. L'immigrazione bianca é stata sistematicamente scoraggiata. Fino a cinque anni or sono il negro del Congo belga non aveva accesso all'insegnamento universitario. Al di fuori dei seminari non poteva frequentare che le scuole professionali o scuole secondarie con programma ridotto rispetto alle scuole per i ragazzi europei. Tale situazione sussiste ancora per la grande maggioranza. Prima di essere ammesso a frequentare una scuola per ragazzi europei, il ragazzo negro é sottoposto a una speciale visita medica, é compiuta un'inchiesta sul[...]

[...]ase di sempre più vivace anticolonialismo, la solidarietà di una potenza, come Washington, assai incline ad assecondare lo sfaldamento della costruzione coloniale europea, in Africa come in Asia.
In un Congo visto soltanto come una unica enorme azienda di produzione e di commercio, la popolazione indigena non interessa che come massa di manodopera alla quale assicurare un graduale miglioramento di vita ma non una libertà capace di turbare l'ordinato ritmo produttivo. Tutti sono imbarcati su una stessa nave e tutti hanno il solo dovere di produrre sempre più e sempre meglio. E in effetti gli indici di produzione agricola e industriale del Congo mostrano un progresso costante. Se in agricoltura 14 mila coloni
135
IL CONGO BELGA NEL NAZIONALISMO AFRICANO
coordinano il lavoro di 350 mila negri, con forti produzioni di cotone caffè gomma cacao essenze pregiate, nell'industria la marcia produttiva è più spettacolare: 192 milioni di tonnellate di rame, 14 milioni di tonn. di stagno (la seconda cifra nel mondo), 5 milioni di tonn. di cobalt[...]

[...]e da avversione al regime coloniale. Annuncia perciò, il 26 marzo 1957, la concessione dello statuto municipale alle principali città congolesi, dando per altro ad esso un contenuto assai complicato, tale da lasciare poco margine di responsabilità agli indigeni eletti. Tra l'altro, le città sono divise in parecchi « comuni » (in 11 Leopoldville, in 5 Elisabthville e in 3 Jadotville), ciascun comune avrà un sindaco o borgomastro non eletto ma nominato dal governatore, e sopra i vari borgomastri d'ogni città starà un primo borgomastro, di nazionalità europea. Più minuziosa ancora è la procedura di preparazione delle liste elettorali, allo scopo di sfoltirle al massimo. La fase preparatoria durerebbe tuttavia a lungo se una serie di incidenti — gravi quelli allo stadio Baldovino nel giugno — non forzassero la mano alle perplessità che sussistono in parte dei circoli ufficiali della colonia circa la con venienza a tentare l'esperimento « democratico ».
A chiusura delle giornate di voto, rispettivamente l'8 dicembre a Leopoldville e il 22 dello stesso mese[...]

[...]i ambienti belgi. Sei degli otto comuni di Leopoldville hanno alla testa dirigenti dell'Abako, e poco importa che la legge assegni ad essi una ridotta responsabilità amministrativa, se consente di continuare íl dialogo politico con l'autorità belga. Il presidente dell'associazione, Kasavubu, non lascia dubbi, nel discorso di insediamento come borgomastro del quartiere di Dendale (Leopoldville), sull'uso che intende fare della sua carica. Il governatore generale Pétillon gli invia una nota di biasimo, ma la vita congolese non cessa di svolgersi in un'atmosfera di eccitazione, politica che ha quale protagonista l'Abako. Tanto più che l'amministrazione coloniale può contare meno sull'atout suo più forte, la « politique du ventre plein », ora che l'economia congolese è in fase di recessione nel settore minerario, la disoccupazione africana tende a ingrossarsi (50 mila nella sola capitale congolese, nel dicembre 1958), il bilancio congolese per la prima volta è in deficit e si manifesta la tendenza a minori investimenti di capitali e persino a[...]

[...]sono abitate dalle stesse tribù M'baka e Banziai, e lancia l'idea d'un raggruppamento, « Stati Uniti dell'Africa latina », che dovrebbe comprendere i quattro territori dell'exAfrica equatoriale francese, il Camerun, il Congo belga e l'Angola, e si allineerebbe agli Stati Uniti dell'Africa occidentale, di influenza anglosassone (Nkrumah), e a una zona di influenza musulmana (Nasser), nel dare un primo assetto politico all'Africa. « Io stesso sono nato congolese » — afferma denunziando « l'errore geografico degli esploratori » e chiedendo una revisione della frontiera dell'Africa centrale — « e sono divenuto ubanguiano. Una parte della mia tribù si trova nel Congo belga, un'altra nell'antico territorio dell'Ubangui e un'altra ancora al Ciad. Ma è la lingua francese e la nostra comune cultura latina che costituiscono per noi dei legami fondamentali. Ed è perciò ch'io credo fermamente all'avvenire di quella che si dovrà chiamare Africa latina, così come si parla di America latina ».
È problematico che possa avere eco fra i nazionalisti congo[...]

[...]intomi di eccitazione si rivelano anche il 28 dicembre, al prima dei comizi politici autorizzati dall'autorità belga a Leopoidville: ogni volta che gli oratori del Movimento nazionale congolese accennano alla necessaria evoluzione verso l'indipendenza, parte della folla risponde con grida che rivendicano l'immediato raggiungimento di tale obiettivo. In siffatta atmosfera, l'annunzio alla folla già riunita, il 4 gennaio 1959, del divieto del governatore al comizio che avrebbero dovuto tenere Kasavubu, Diomi e Lumumba, è accolto come una sfida contro le aspirazioni nazionali congolesi. La reazione si scatena improvvisa con violenza tumultuosa e acre, investendo disordinatamente beni e persone che siano europei. Per due giorni incendi e saccheggi degli africani si frammischiano a cariche e sparatorie, ad arresti ed uccisioni ad opera della polizia e dei reparti paracadutisti accorsi in rinforzo da
31
IL CONGO BELGA NEL NAZIONALISMO AFRICANO 143
Kamina. Poi, per diversi giorni ancora, strascichi di disordini e di violenza repressiva qua e [...]

[...]ento é di giustificare il massacro e non accontenterà quindi i popoli dei paesi asiatici e africani. Noi chiediamo che una commissione internazionale sia autorizzata a svolgere una minuziosa inchiesta sull'inumano episodio di Leopoldville. Esprimiamo la nostra solidarietà con il movimento di liberazione del popolo congolese e chiediamo il riconoscimento dell'indipendenza del Congo e l'immediato ritiro dei belgi da questo paese che essi hanno rovinato e saccheggiato senza scrupoli. Tutte le truppe belghe debbono immediatamente partire dal Congo. I dirigenti dell'organizzazione Abako — D. Kanza, J. Kasabuvu ed altri — debbono essere immediatamente messi in libertà e si debbono svolgere trattative con essi sulle questioni concernenti l'indipendenza del Congo, sull'abolizione completa e definitiva della dominazione belga in questo paese ».
All'irrigidimento nazionalista indigeno, provocato dall'urto del gennaio, corrisponde uno stato d'animo di allarme prima, e poi di reazione antinegra, tra la minoranza bianca stanziata nel Congo. Il panico[...]

[...]ine dell'evoluzione siano mantenuti vincoli di associazione fra il Congo e il Belgio ». Per l'attuazione del primo obiettivo é fissata la seguente tabella di marcia: elezione di Consigli comunali e territoriali alla fine del 1959; elezione di Consigli provinciali nel marzo 1960; subito dopo, elezione del Consiglio generale del Congo — abbozzo della futura Camera dei rappresentanti — e formazione di un consiglio legislativo corrispondente ad un senato. Per taluni, a Bruxelles, il programma brucia troppo le tappe, mentre per altri non tiene abbastanza conto delle esigenze sociali ed economiche. Nella colonia invece, come ho già accennato, per motivi diversi esso provoca, sia nell'ambiente africano che in quello bianco, perplessità e, in certi settori, aperta ostilità.
Ma il programma pone come prima esigenza la liberazione dei capi nazionalisti incarcerati, sia perché è la condizione per trarre tutti gli effetti psicologici verso la distensione degli animi che il programma governativo si propone, sia perché quei capi sono i soli validi interlocutori, capaci di dare col loro consenso efficacia pratica al programma stesso. Durante la sua visita nel Congo, il ministro Van Hemelrijk, dopo la ricordata esperienza con i rappresent[...]

[...]denza da « 13 maggio » che si delinea tra la minoranza bianca residente nel Congo. La situazione entrerebbe poi in una via senza uscita il giorno in cui si cedesse alla richiesta di tale minoranza perché sia aumentata l'immigrazione bianca nel Congo. L'aver limitato l'immigrazione é stata una delle poche decisioni sagge della vecchia politica del Belgio riguardo al Congo. L'ex ambasciatore statunitense Bowles racconta che, avendo chiesto al governatore generale belga cosa potesse far diventare comunista il Congo, quegli rispose: « One hundred thousand white Europeans settlers ». La scarsa entità del gruppo bianco é si una condizione favorevole perché sia meno aspro il processo di sganciamento del Congo dal regime coloniale, ma non é pertinente, nella affermazione riferita dal Bowles, l'idea implicita che, mantenendosi basso il ritmo di immigrazione, possa rimanere bloccato il problema di indipendenza. La realtà é che, più numerosa immigrazione bianca o meno, comunismo o meno, il Congo é entrato ormai nel gran movimento di decolonizzazione[...]



da Massimo Robersi, Patto islamico: una sfida imperialista ai popoli arabi [sopratitolo: I "pellegrinaggi diplomatici" del monarca saudita all'insegna dell'attacco contro le forze del progresso] in KBD-Periodici: Rinascita 1966 - 10 - 1 - numero 39

Brano: I "pellegrinaggi diplomatici" del monarca saudita all'insegna dell'attacco contro le forze del progresso
Palto isicunco
una s imperia .is a
ai popoli arabi
In occasione della visita in Turchia, durante la prima settimana di settembre, di re Feisal dell'Arabia Saudita — il patrocinatore del cosiddetto Patto islamico — così scriveva il commentatore politico del quotidiano indipendente di Istanbul Aksam: « Se la Turchia aderirà al Patto islamico, anche in maniera poco impegnativa, la sua politica estera entrerà in un vicolo chiuso. Non vi sarà più alcuno sbocco, nè possibilità di collaborazione con i paesi dell'Est e del Terzo mondo. Ma il pericolo fondamentale per la Turchia sarà quello di vedere la religione islamica giocare una funzione dinamica nella politica internazionale: ciò procurerebbe nuove occasioni d'azione per coloro che sono inclini a sfruttare i sentimenti r[...]

[...]vendo ottenuto, nel comunicato ufficiale emesso al termine delle conversazioni, un esplicito, anche se generico e variamente interpretabile riferimento « ai precetti della religione islamica che possono contribuire efficacemente al rafforzamento della comprensione reciproca e delle relazioni fraterne tra i paesi musulmani ». Il che in concreto vuol dire che un nuovo passo è stato compiuto per riuscire a agganciare e riagganciare alla linea della NATO o, più puntualmente, agli orientamenti angloamericani, alcuni paesi dell'area mediorientale.
Di conseguenza, proprio per chiarire meglio il significato dell'operazione in corso, perchè risultino evidenti i contrasti di fondo e le lotte che stanno sviluppandosi, non pare inutile ricordare che cosa abbia rappresentato per il mondo islamico la crisi provocata circa dieci anni fa dalla istituzione del Patto di Bagdad che tanto di frequente viene richiamato alla memoria in questi giorni.
Secondo i più attenti studiasi di questio
ni arabe, gli anni 195455 vale a dire
il periodo in cui la polemi[...]

[...]nalista arabo con il richiamo all'Islam. Piuttosto egli intenderebbe soffocare le spinte rinnovatrici insite nel movimento nazionale in un mare di clericalismo: mentre il nasserismo sarebbe considerato un pericoloso estremismo rivoluzionario, comunisteggiante e sovvertitore dei valori religiosi, Feisal vorrebbe diventare il banditore d'un nazionalismo riformista, moderato, rispettoso in definitiva della faziosità clericale e specialmente intenzionato ad andare d'accordo con l'Occidente.
Tenuto conto allora dell'importanza strategica del settore, della ricchezza delle risorse petrolifere, dei fermenti indipendentistici che agitano i piccoli Stati della penisola arabica (fermenti che mettono in pericolo tanto le basi strategiche, quanto il controllo delle ricchezze minerarie), il Compito che Feisal s'è assunto diviene perfettamente logico, così come del tutto comprensibili sono i motivi che spingono lo Scià dell'Iran ed il re di Giordania a Simpatizzare per lui, e coerenti gli sforzi per aggirare e diffamare, piuttosto che aggredire fronta[...]



da Alberto L'Abate, Tre storie di emigrati in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 1 - 1 - numero 42

Brano: [...]pure lei sei figli. Fu triste tutta la mia fanciullezza: fame, pidocchi e bastonate in quantità. Mio padre aveva molti soldi, era un impresario boschivo, aveva tante proprietà e case, ma a noi ci lasciava quasi morire di fame e non ci fece neppure andare a scuola. E ci portò alla rovina. Litigava sempre con tutti e non andava d'accordo in famiglia. Beveva anche. Un giorno ebbe una questione con un vicino e gli sparò una schioppettata. Fu imprigionato ma riuscì a pagare 30.000 lire, che, a quei tempi, era una somma enorme, e dopo un mese fu rilasciato. Ma, a poco a poco, tra liti, avvocati ed il resto, si riempi di debiti e, quando mori, per una caduta da cavallo, di tutti i suoi beni non restava più niente.
Io ero andato a scuola fino alla seconda; appena mio padre vide che sapevo scrivere i nomi e contare mi fece smettere perché disse che aveva bisogno di me per i boschi. Dovevo marcare le giornate di lavoro ad una ventina di operai, stavo sempre nei boschi e non ho potuto studiare più.
Ho lavorato sempre duro, in vita mia. Ho fatto tu[...]

[...] una sedia vicino al fuoco e questa si incendiò; il bimbo era piccolissimo, la bimba aveva sei anni. Avevo anche altri uomini che lavoravano per me, alcuni tagliavano la legna, altri la trasportavano, ma il grosso del lavoro toccava farlo a me. Lavorai tanto che una notte mi prese una febbre fortissima, avevo i dolori reumatici e non potetti alzarmi per spengere il fuoco. Ci dovette andare mio fratello.
Quell'anno guadagnai molto, ma mi ero rovinato la salute. Dovetti stare due mesi, senza far niente, coperto dalla sabbia del fiume ed al sole, perché i dolori cominciassero a passare. Ma ne ho sentito anche dopo le conseguenze.
L'inverno seguente si presentò una occasione simile. Mio fratello voleva fare come l'anno precedente: prendere due cottimi uno accanto all'altro. Io aspettavo però da un momento all'altro di essere richiamato dal Brasile e ci dissi che non potevo impegnarmi. C'era un maestro, pensi, un maestro!, che andava in giro dicendo che ci poteva far emigrare in Brasile. Prese
168 ALBERTO L'ABATE
soldi da varie persone. An[...]

[...]tare in Italia. Mio figlio va a scuola qui, nella scuola svizzera, e va anche bene. Il maestro ne è molto contento, e deve studiare in francese! Ma ogni inverno gli tocca perdere due o tre mesi di scuola, non lo posso mica lasciare solo, ha appena 12 anni. Lui ci ha passione per lo studio e mi ha detto che vuole continuare. E io non voglio fare come mio padre che mi fece smettere alla seconda, non voglio che poi possa rimproverarmi di averlo rovinato. Se ne ha la capacità è giusto che vada avanti a studiare ed impari un mestiere migliore, più qualificato, e che non sia costretto a fare il manovale, come me. C'è la scuola di arti e mestieri, per esempio, che è molto buona. E per fortuna qui gli studi sono tutti gratis. Non è come in Italia che tocca sempre comprare il quaderno, i libri, le matite, eccetera, eccetera. Qui danno tutto loro.
Io resto per questo, per permettergli di studiare, perché abbia una vita migliore della mia. E poi mi ci trovo bene in Svizzera. Sono gente onesta. Si può lasciare la roba per la strada e nessuno la ruba[...]

[...]e sperato di dar vita ad un mondo migliore. Avevamo fatto gli scioperi del '44 per difendere dei compagni di lavoro che i tedeschi volevano mandare in Germania a lavorare; ricordo bene i comizi con le promesse e le minacce che ci tennero i repubblichini; ma si tenne duro, ed i compagni non andarono in Germania. Nel '55 invece non fummo capaci di difendere le nostre libertà ed il lavoro dei licenziati; avevamo dichiarato sciopero a tempo indeterminato ma è durato pochissimo, ci siamo arresi quasi subito. Avevo perduto così la fiducia nei miei compagni di lavoro e non potevo più restare, vedevo in molti la paura ed in altri un conformismo ed un quieto vivere che toglieva loro, agli occhi miei, ogni dignità. Inoltre la sorveglianza .cui eravamo sottoposti era diventata sempre peggiore. Ci controllavano dappertutto. E tutte le volte che si usciva si doveva passare la visita. C'era un vero esercito, per spiarci. E se si doveva andare da un reparto all'altro, anche per lavoro, si doveva essere accompagnati o avere il permesso del caposquadra. C[...]

[...]i voglia a dire che, magari, in un altro modo sarebbe venuto meglio! Non volevano intendere ragione; ci toccava fare a modo loro.
Poi, per quanto riguarda il macchinario, in Italia cercano sempre di utilizzare quello vecchio, che tante volte non funziona più e col quale é molto più difficile lavorare. Vede, per esempio, se devo fare un foro di una certa grandezza, qui ci sono tutti i ferri delle varie misure, e messi in ordine. Prendo quello segnato per la misura che mi occorre e sono sicuro che va bene, perché ogni tanto fanno il controllo e se è consumato lo cambiano. In Italia invece li lasciano sempre 11 e sempre tutti in disordine. Così, per fare lo stesso lavoro devo fare le prove finché non trovo il ferro adatto; si perde un sacco di tempo in più senza concludere niente. Inoltre molto spesso i dirigenti non sono capaci di organizzare bene il lavoro; per questo talvolta le nostre ditte vanno male e devono fare tutti quei licenziamenti. Dovrebbero venire qui ad imparare!
Perd, per quanto riguarda le assicurazioni sociali, la Svizze[...]

[...]Ed io in un sindacato dove non c'è libertà non ci voglio entrare. Inoltre il sindacato non fa quasi nulla, non può neppure fare scioperi. Firmò un patto con i padroni, qualche anno fa, dove si impegnavano a non farli. La chiamano « pace sindacale », la chiamano.
Io, una volta al giorno, mangio in un ristorante di fronte a casa mia. I padroni sono italiani ed hanno una buona cucina. L'altro pasto lo prendo invece alla mensa della fabbrica, é cucinato alla svizzera, non è molto buono, ma meglio che niente.
Per la camera ho avuto fortuna: pago solo 55 franchi al mese. Per una camera cosí chiedono, di solito, 100 franchi ed anche piú. Ma c'è il cimitero, qui davanti, per questo il prezzo è basso. Ma a me i morti non danno noia, stanno sempre zitti. Sembra che ci sia seppellito anche Calvino, che era protestante. Io però non l'ho sentito protestare mai!
Ogni tanto, nelle ore libere, mi metto a disegnare. Che vuole, è un passatempo! Tempo fa mi sono anche comprato un giradischi. Di dischi ne ho pochi ma spero di farmene di più. L'altro giorn[...]

[...] delle buone cose. Abbiamo potuto mantenere il lavoro a tutti gli operai, la produzione è andata avanti e la conversione in prodotti di pace, prima la Breda faceva soltanto materiale bellico, è avvenuta. C'erano delle riunioni periodiche per discutere sull'andamento della produzione e sul bilancio; in queste si decidevano tutte le questioni della fabbrica. Ed ogni anno c'erano le elezioni per rinnovare il consiglio. Io, nei tre anni che ha funzionato, sono sempre stato rieletto. Nell'idea di Gramsci il consiglio di gestione era uno strumento di educazione della classe operaia che, studiando i problemi della produzione e dell'industrializzazione, si preparava al momento in cui queste leve sarebbero state completamente nelle sue mani. Con questo spirito c'eravamo gettati li dentro e l'abbiamo sempre fatto con impegno. Oltre il consiglio di gestione c'era anche la commissione interna. Lavoravano spesso insieme, ma qualche volta si trovavano in contrasto. Se c'era, per esempio, da discu
178 ALBERTO L'ABATE
tere su dei licenziamenti, la comm[...]

[...]intero reparto dell'Esercito e Polizia, con carri armati, cannoni, e tutto il resto. Non potevamo resistere: o fare la guerra civile o cedere. E abbiamo ceduto v.
Da noi — riprende l'altro operaio — l'occupazione della fabbrica, per evitare i licenziamenti, è durata quasi tre mesi, ma poi anche noi abbiamo dovuto cedere ».
cc Altri licenziamenti furono fatti nel '51 — continua il primo operaio —. Ora la Breda fa solo materiale da guerra per la NATO, proiettili e simili. La ditta dove lavoro attualmente seppe dei licenziamenti e come aveva bisogno di operai venne a cercarci. Fummo in cento assunti dalla mia ditta. Ci fecero la morale, ci dissero che ci davano del lavoro ma che ci si sarebbe dovuti comportare bene, che potevamo parlare di politica a casa nostra, ma che dentro la fabbrica era proibito, e così via. E venimmo a Ginevra. Prima del nostro arrivo c'era stata una questione per il nostro contratto. L'abbiamo saputo dopo. Qui la paga è fissata insieme dai rappresentanti del sindacato con quelli degli imprenditori, e con l'arbitrag[...]

[...]izioni orribili.
Inoltre non possiamo cambiare lavoro. Anche questo è scritto sul permesso di soggiorno. Perciò, anche se non ci si trova bene in una fabbrica, non si può andare in un'altra sotto pena di essere rispediti in Italia. In teoria, sarebbe possibile, se il padrone desse il permesso; ma in realtà non lo danno, perché hanno bisogno di noi, e se non ci fossimo noi a fare certi lavori, non troverebbero nessuno. E molte volte abbiamo insegnato a lavorare anche agli svizzeri. Qui sono meglio di noi come macchinari, hanno roba più moderna, ma come lavoro spesse volte i migliori siamo noi. Hanno voglia a dirci che ci fanno un favore a tenerci qui: in realtà si dà più di quello che abbiamo. Se uno della nostra ditta vuole cambiare, il nostro capo, che è nella commissione che decide i cambiamenti, scancella il suo nome e lui è costretto a restare li. Ma se la ditta resta senza lavoro ci può licenziare e non abbiamo nemmeno un sussidio. Eppure, coi soldi che mandiamo a casa, il nostro governo si arricchisce. Potrebbe pure pensare a darci[...]

[...]egato al Ministero del lavoro — ci hanno dato ragione e hanno impedito una buona parte dei licenziamenti.
L'altro fatto che non va, per noi italiani, è quello della visita medica. Quando ci fanno entrare, ci fanno tanto di visita, per vedere se siamo sani. Ma quando si esce non fanno niente, e se ci siamo presi una malattia e cadiamo ammalati in Italia, la cassa malattie di qui non paga una lira. Specie per gli stagionali: muratori, manovali, minatori, che ogni anno devono rientrare in Italia per qualche mese, questo fatto è gravissimo. Se prendono qualche malattia professionale, la silicosi, per esempio, per i minatori, e cadono ammalati in Italia, sono rovinati.
Quelli che lavorano nelle costruzioni, inoltre, se hanno famiglia in Italia, non hanno assegni familiari. E se hanno a carico i genitori o i fratelli gli tolgono pochissimo dalle tasse. Ma questo anche per le altre categorie.
Inoltre c'èé la questione della difesa militare. Perché a noi italiani ci tocca pagare per la difesa nazionale svizzera? I francesi hanno ottenuto di non farlo. Tempo fa, alla Cappella italiana, è venuto a parlare un nostro ministro. Quando ha finito, ho chiesto il contraddittorio e gli ho domandato perché il governo non f[...]


precedenti successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine NATO, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Turchia <---Ankara <---siano <---USA <---Cipro <---Diritto <---comunista <---fascista <---Grecia <---Menderes <---Stato <---Ciò <---Pratica <---italiano <---socialisti <---Partito <---Storia <---comunisti <---imperialismo <---imperialista <---nazionalismo <---Ataturk <---La Turchia <---dell'Alleanza <---fascismo <---italiana <---progressista <---progressisti <---Diplomatica <---Ismet Inonu <---Istanbul <---Logica <---Makarios <---Medio Oriente <---Più <---abbiano <---dell'Europa <---marxista <---nazionalista <---socialista <---Agraria <---Grivas <---MEC <---Zurigo <---colonialismo <---comunismo <---ideologica <---israeliano <---neutralismo <---progressismo <---Balcani <---Così <---Francia <---Luciana Castellina <---Massimo Robersi <---Nuova Turchia <--- <---Quale <---RAU <---Repubblica <---SEATO <---Senato <---Taylan Ozgur <---URSS <---anticomunismo <---capitalismo <---dell'America <---dell'Iran <---dinamismo <---estremismi <---fanatismo <---ideologia <---ideologico <---italiane <---italiani <---kemalista <---marxisti <---nazionalisti <---neocolonialismo <---neutraliste <---oltranzisti <---riformista <---socialismo <---socialiste <---Adnan Menderes <---Bosforo <---Bruxelles <---CIA <---Canale di Suez <---Compito <---Cumhuriyet <---Dialettica <---Ecco <---Erkin a Mosca <---Forze <---Foster Dulles <---Gli <---Hayri Urguplu <---Inonu <---Iran <---Kizildere <---Le Monde <---Leningrado <---Linguistica <---Lo Stato <---Londra <---Mar Rosso <---Milliyet <---Nihat Erim <---Oltre <---Pakistan <---Perché <---Piano <---Piano Acheson <---Pochi <---Polaris <---Portogallo <---Repubblica federale <---Rhodesia <---Rinascita <---Somalia <---Spagna <---Suat Hayri <---Sudan <---Suez <---Suleiman Demirel <---americanismo <---anticolonialismo <---anticolonialista <---anticomunista <---antimperialista <---appoggiano <---atlantismo <---autoritarismo <---cambiano <---capitalista <---capitalisti <---centralismo <---colonialisti <---conformismo <---cristiana <---d'America <---dell'Arabia <---dell'Asia <---dell'Assemblea <---dell'Esercito <---dell'Italia <---dell'Unione <---economisti <---egiziana <---egiziano <---estremismo <---estremista <---estremisti <---fascisti <---gollista <---ideologiche <---immobilismo <---imperialiste <---imperialisti <---indiano <---israeliana <---israeliani <---lasciano <---latifondisti <---nazionaliste <---nell'Africa <---nell'Alleanza <---nell'Asia <---neutralisti <---oltranzismo <---oltranzista <---ottimismo <---patriottismo <---progressiste <---psicologico <---revisionismo <---riconquista <---stiano <---tecnologica <---terrorismo <---ABC <---ACLI <---Abako <---Abbud <---Abissinia <---Accra <---Adenauer <---Aereo <---Affari Esteri <---Affen <---Africa High <---Afrique <---Aggrey <---Agli <---Air Command <---Al CONFINI <---Alastair Buchan <---Alberto Predieri <---Alice nel paese delle meraviglie <---Alioune Diop <---Alma Ata <---Alma-Ata <---Alto Com <---Alto Volta <---Altri <---Alunni <---Andhara <---Andreas Papandreu <---André Fontaine <---Angola <---Ankara Y <---Antonio Lo Muscio <---Anversa <---Appare <---Approvvigionamenl <---Arabia Saudita <---Armamenti <---Arpacavi <---Arzachena <---Aspida <---Associazione <---Athinaciki <---Atlantic Treaty <---Attestatosi <---Autonomia <---Autoren Edition <---Auxerre <---Azra Erhat <---Azzorre <---Bach <---Bagdad <---Baghdad <---Bakongo <---Ballistic Missiles <---Bandung <---Bangala <---Banque de Bruxelles <---Banziai <---Barbara Azzaroni <---Basi NATO <---Basso Congo <---Basta <---Basterà <---Basutoland Bechuanaland <---Bayar <---Be Ankara <---Belgio <---Belgio Francia <---Belgique <---Berlino <---Bethoven <---Bhilai <---Bignami <---Bilan <---Birmania <---Bisognerà <---Biteneio <---Boganda <---Bologna <---Borneo <---Bratsk <---Brazzaville <---Breda <---Brothers Ltd <---Brunssum <---Bruxelles-Bru <---Buchan a Henry Kissinger <---Bukavu <---Bukhara <---Bulgaria <---Bullpup <---Bundesrepublik <---Buona Spe <---CED <---Cabinda <---Caglavangil <---Calogero La Malfa <---Camal Gursel <---Cambogia <---Camerun <---Capricorno Africa Society <---Casa Bianca <---Cassa Malattie <---Casteao <---Castellorizo <---Caucaso <---Ceausescu <---Cecoslovacchia <---Cedé Ii <---Celal Bayar <---Cemal Er <---Centrale Sovietica <---Centro Europa <---Centro Sociale Protestante <---Cetin Altan <---Ceylon <---Challenge <---Che Dio <---Chester Bowles <---Chiang <---Chiesi <---Chimica <---Chissà <---Ciad <---Ciascuno <---Cincafmed <---Claude Julien <---Cleveland <---Clinica <---Coblenza <---Col <---Comando <---Comando Atlantico <---Comando Europeo <---Comdata <---Comdata Politico <---Comdata Sci <---Come in Grecia <---Cominière <---Compagnia <---Comunità <---Congo <---Congo Belga <---Congo Van Hemelrijk <---Conscience <---Consiglio Atlantieo <---Contemporaneamente <---Contemporaneamente Bruxelles <---Convention People <---Coquilhatville <---Corano <---Corea <---Cornelio Manescu <---Corniesto <---Cosa <---Costa Smèralda <---Costantino a Johnson <---Costermansville <---Costituzione <---Cotonco <---Council <---Crepuscolo degli dei <---Creò <---Critica Marxista <---Critica marxista <---Cuba <---Cumhu <---Cumhuriet <---Czimhuriet <---Da Quarto <---Dahomey <---Dakar Modibo <---Dal <---Dalla Chiesa <---Dalla Société <---Damocle <---Dardanelli <---De Gasperi <---De Gaulle <---De Gaulle in Turchia <---De Guin <---Dean Rusk <---Defense Intelligence Agency <---Del resto <---Dendale <---Deniz Gezmis <---Dev-Genc <---Dielt <---Difesa Aerea <---Difesa Garuf <---Dinamica <---Diomi <---Dirk U <---Dirk U Stikker <---Ditta <---Divisa <---Dossier NATO <---Dottrina Eisenhower <---Dottrina McNamara <---Dottrina Truman <---Douglas-Home <---Dubrovnik <---Dulles <---Dulles-Adenauer <---Dushanbe <---Duynster <---Eaesi <---Editori Riuniti <---Edward C <---Elettronica <---Elisabethville <---Elisabthville <---Empaine <---Enea Cerquetti <---Entro <---Enzo Collotti <---Erdal Inonu <---Eregli <---Esteri Nenni <---Etica <---Europa ACE <---Europeans <---Eyskens <---F.O.B.B. <---FIAT <---Federazione del Mali tra Senegal <---Federazione dell'Africa Centrale <---Federconsorzi <---Federico Artesio <---Federico Artusio <---Feisal <---Feisal dell'Arabia Saudita <---Felix Guattari <---Femmine <---Fiera di Smir <---Filippo Frassati <---Finita <---Firmò <---Floridia <---Foreign <---Foreign Affairs <---Foreign Relations <---Formosa <---Francesco Berardi <---Francia Gran Bretagna Portogallo <---Frankfurter Allgemeine Zeitung <---Franz Xaver <---Fratelli <---Fulbright <---G.L. <---Gandhi <---Gastland <---Gaulle <---Gaziantep <---Gengis Khan <---Geografia <---Geografia politica <---George Kennan <---Gerhardsen <---Germania di Bonn <---Germiania <---Gev Donc <---Gezmis <---Gianfranco Faina <---Giappone <---Gibilterra <---Giordania <---Giorgio Padmore <---Giugno <---Giulio Andreotti <---Giumurriet <---Giustizia <---Già <---Giù <---Gli Stati Uniti <---Gli USA <---Glubb Pashà <---Goethe <---Goethe-Institut <---Golfo <---Gran Bretagna <---Grecla <---Grigioni <---Grivas-Atene-Washington <---Gromiko <---Gruppo Strategico <---Guinea <---Guinea Sekou <---Gustavo Pignero <---Hamani Dior <---Harriman <---Harvard <---Hassel <---Haut Katanga <---Heikal <---Henry R Luce <---Herzog <---Ho Chi Minh <---Hévéa <---Ia Ioro <---Iaica <---Ibadan <---Ibn Saud <---Ibrahim Abbud <---Igiene <---Il Consiglio <---Il Mulino <---Il lavoro <---Ile I <---Iltit <---In Turchia <---Indocina <---Indonesia <---Infine <---Interfédérale <---Interni Serit <---Iocali <---Irak <---Irkutsk <---Isik <---Istambul <---Istanbul Aksam <---Iveki <---Iza <---Jadotville <---James Warburg <---Jan May <---Jivkov <---John Hamilton <---John Stuart Mill <---Johnson Cyrus Vance <---José Cardoso Pires <---Kabalo <---Kalsaas <---Kaluma <---Kamal Jumblatt <---Kamina <---Kartum <---Kasabuvu <---Kasavubu <---Katangaise <---Kechan <---Kefauver <---Kemal Ataturk <---Kiev <---Kikongo <---Kimuenza <---Kindu <---Kipphardt <---Kivi <---Kivu <---Kolias <---Kotelawala <---Krusciov <---Ksai <---Kuomintag <---Kuomintang <---Kwame Nkrumah <---La Commedia <---La Europa <---La Francia <---La Miami <---La NATO <---La Siberia <---La Siria <---La guerra <---La sera <---La settimana <---Labrique <---Laos <---Lassy <---Lavoro <---Lemnitzer <---Leopoldo Senghor <---Leopoldville <---Lever Brothers <---Libano <---Lisbona <---Lo Spettatore <---Lovanio <---Lrisi <---Luisa Calogero <---Luluaburg <---Lungi <---Ma Johnson <---Mac Namara <---Macchi <---Macchi MB <---Madagascar <---Madrid <---Magdalena Rufer <---Malesia <---Malta <---Mamaia <---Manlio Brosio <---Mao <---Mar <---Mar Mediterraneo <---Marocco Algeria <---Martin Walser <---Massimo Robersii <---Massimo Robes <---Massimo Rollers <---Matadi <---Maurice Bignami <---Mauritania <---Max S <---Max S Johnson <---Maynaud <---Meccanica <---Medicina <---Medio Congo <---Medio-Congo <---Mediterranela <---Mercato <---Merce <---Meyer-Clason <---Millecinquecento <---Minière <---Misilmeri <---Mockinpott <---Modena <---Modibo Keita <---Mohammed Sidki <---Montreal <---Montreux <---Mossadegh <---Movimento <---Mozambico <---Muscio <---Nairobi <---National Security Council <---Nazim Hik <---Nebelspalter <---Negli USA <---Negri a Padova <---Negroli <---Nehru <---Neisse <---Neues Deutschland <---New York <---New York Times <---Nganga Emmanuel <---Niassa <---Nicola Abatangelo <---Nicolae Ceausescu <---Nicolai Podgorni <---Nicolai Podgorny <---Nicosia <---Niger <---Niger Hamani <---Nihat Erum <---Nkrumah <---Noi <---Nord Europa <---Nord Italia <---Nord-Atlantico <---Nordafrica <---Notizie NATO <---Nunziata di Bologna <---Nuova <---Nuova Delhi <---Nuova Zelanda <---Nuovi Argomenti <---Nzeza <---Né in Indonesia <---One <---Organisml <---Oslo <---Osman Bolukbashi <---P.C.I. <---PCI <---PRI <---PSI <---Palermo <---Palto <---Papa <---Papadopulos <---Papam Lou <---Papandreou <---Papandreu <---Parlamento di Atene <---Parlò <---Partenza <---Partito del Lavoro <---Patrizio Lumumba <---Patto Atlantico <---Patto di Bagdad <---Patto di Varsavia <---Paul Giniewsky <---Pechino <---Pedro Branco <---Perchè <---Peretrazione <---Persone <---Peter Weiss <---Phantom <---Piano Marshall <---Piano Radford <---Piano di aiuti <---Pibul <---Pinzi <---Pirenei <---Pirenne <---Pires <---Plywood Corporation <---Politique <---Ponthierville <---Port-Franqui <---Porta <---Portogallo Federazione <---Praesidium <---Presidente <---Presiding <---Problemi <---Produzlone <---Présence <---Pétillon <---Rabemananjara <---Range Ballistic <---Rangoon <---Rartuin <---René Albrecht <---Repubblica di Guinea <---Repubblica di Salò <---Reykjavik <---Rhee <---Rhee in Corea <---Riccardo Lombardi <---Riccardo Wright <---Riunitosi <---Romano Ledda <---Ronald Stark <---Ronald Steel <---Rorschach <---Rosa Luxemburg <---Rumor <---Russia <---SAC <---Sabbie <---Saceur <---Sahara <---Salazar <---Sallal <---Salonic <---Salò <---Samarkand <---Sanmore <---Saud <---Scelsi <---Scheut <---Scialoja <---Sciari <---Scienze <---Scienze politiche <---Scuola di Servizio Sociale <---Scuole <---Se a Cipro <---Segni <---Segretanato <---Sekou Touré <---Senato degli Stati Uniti <---Serit Ku <---Serit Kubat <---Servizio Sociale <---Settembre nero <---Seul <---Sferracavallo <---Shinkolobwe <---Sia a Nicosia <---Sidki Soliman <---Siepwri <---Simone Kim <---Singapore <---Sinkiang <---Skyhawks <---Smir <---Smirne <---Societé Congolaise de Hévéa <---Sociologia <---Société <---Société Cotonco <---Société Symaf <---South African Foundation <---South West <---Soviet Supremo <---Spesse <---Sprachabteilung <---Stalin <---Stanleyville <---Stati Uniti <---Statica <---Statistica <---Stato Acheson <---Stato-Provvidenza <---Steel <---Stefanopulos <---Storia mondiale <---Sud Africa <---Sud Europa <---Sudafrica <---Sukarno <---Suleyman Demirel <---Sulla <---Sunay <---Sunday Times <---Sunset <---Svizzera <---Symaf <---Syngn <---Ta T <---Taipeh <---Talat Avdemir <---Talat Aydemin <---Tanganika <---Tanganyka Concessions Ltd <---Tankred Dorst <---Tashkent <---Tenuto <---Tercuman <---Terrasini <---Thai <---Thailandia <---Theodore Draper <---Tntli <---Togo <---Tom Mboya <---Toni Negri <---Tradizionalmente <---Tremelloni <---Tumba <---Tunisia <---Tuomioja <---Turck <---Turehia <---Twonsend Hoopes su Foreign Affairs <---Ubanghi <---Ubanghi-Sciari <---Ubangui <---Ufficio Militare <---Ungheria <---Unilever <---Unione <---Unione Benin <---Unione Sovietica <---Unione Sudafricana <---Uniti E <---Uniti in Asia <---Unità <---Urghench <---Urguplu <---Van Bilsen <---Vandenberg <---Varsavia <---Verlag Autoren <---Via Cairoli <---Via F <---Via IV <---Via M <---Vicino Oriente <---Viene <---Viet Nam <---Wallraff <---Walt Rostow <---Walter Jens <---Walter Rostow <---Wendy Hansen <---Werner Herzog <---West Africa <---Westinghouse <---Willy Brandt <---Wir Bruckenbauer <---Wohlstetter <---World Report <---Xaver Kroetz <---Yaschar Kemal <---Yemen <---Youlou <---Zafer <---Zéphyrin Lassy <---africaniste <---analfabetismo <---animista <---antagonista <---antiatlantismo <---anticomunisti <---antifascista <---antimperialismo <---antimperialiste <---antisocialista <---antistatalista <---apprendista <---apprendiste <---apriorismi <---artigiani <---artigiano <---autoesorcismo <---beethoveniano <---beneficiano <---bizantinismo <---bolscevismo <---brasiliana <---brechtiana <---brechtiano <---burocratismo <---capitaliste <---cattolicesimo <---centesimi <---chismo <---chista <---churchilliana <---clericalismo <---colonialiste <---cominciano <---comuniste <---conformisti <---cristiani <---d'Asburgo <---d'Avorio <---d'Europa <---d'Europe <---d'Israele <---d'Orient <---d'Oro <---dell'Abako <---dell'Africa <---dell'Akbaba <---dell'Alto <---dell'Anatolia <---dell'Association <---dell'Atlantleg <---dell'East <---dell'Egitto <---dell'Elba <---dell'Enosis <---dell'Est <---dell'Etiopia <---dell'Impero <---dell'India <---dell'Industria <---dell'Islam <---dell'Oceano <---dell'Oder <---dell'Organizzazione <---dell'Ubangui <---dell'Ufficio <---dell'Union <---democristiano <---desanctisiano <---diani <---diano <---differenziano <---dista <---dullesiana <---egoismi <---egoista <---espansionista <---eufemismi <---europeismo <---fabiano <---feudalesimo <---filocomuniste <---filocomunisti <---filosovietismo <---frammischiano <---fraseologia <---gandhiani <---giganteggiano <---globalismo <---gradualismo <---gradualista <---ideologici <---ideologie <---indiana <---indiane <---indiani <---indipendentisti <---indonesiana <---indonesiani <---indonesiano <---iniziano <---interazzismo <---interclassismo <---interirnperialista <---inviano <---islamismo <---isolazionismo <---kemalismo <---kennediano <---laburista <---laicismo <---laicista <---leninista <---licenziano <---liste <---loamericanismo <---mangiano <---marxismo <---militaristi <---minacciano <---modernista <---munista <---nappisti <---nasseriana <---nasseriane <---nasserismo <---nazionalismi <---nazista <---nazisti <---nell'Alentejo <---nell'Arabia <---nell'Artico <---nell'Atlantico <---nell'Aula <---nell'Europa <---nell'Oceano <---nell'Unione <---nell'àmbito <---neopartigiani <---neutralista <---nismi <---opportunismo <---oscurantismo <---pacifista <---panafricanismo <---panafricanista <---panellinismo <---paracadutisti <---parafascisti <---paratisti <---paternalismo <---personalismi <---pluripartitismo <---politicismo <---professionista <---professionisti <---protestantesimo <---psicologica <---psicologiche <---psicologici <---putchista <---radicalismo <---razzisti <---realismo <---realisti <---regionalista <---reumatismi <---revanchista <---revanchisti <---revancitisti <---revisioniste <---riformismo <---riformiste <---rischiano <---saudiana <---saudiano <---semisocialista <---semisocialisti <---separatista <---separatiste <---separatisti <---servilismo <---settarismi <---siani <---siciliana <---sindacalisti <---sionista <---sionisti <---sismo <---sociologia <---sostanziano <---statalista <---stataliste <---subsahariani <---sull'Alleanza <---sull'Asia <---sull'Euratom <---sull'Europa <---sull'Italia <---tecnologico <---ubanguiano <---unitarismo <---urbanista <---velleitarismo <---vogliano <---zarista



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL