→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Suggerimento: provare anche N.A.T.O.Il segmento testuale NATO è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 594Analitici , di cui in selezione 36 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da g. l., Turchia. La risposta militare in KBD-Periodici: Rinascita 1971 - 3 - 19 - numero 12

Brano: [...]te questa caratteristica dell'esercito turco può avere giocato — nel vuoto delle forze politiche — un ruolo positivo, e non a caso vi è stata sempre tra le forze armate una certa tradizione kemalista, che raccoglieva l'antica e congelata azione rinnovatrice di Ataturk. Ma oggi è ancora così? Occorre ricordare che questo esercito turco è, negli ultimi venti anni, cresciuto alla scuola americana, con un corpo di ufficiali indottrinati nelle scuole NATO, per i quali la componente strategica, politica e militare, dell'Alleanza atlantica è il primo riflesso condizionato che orienta la loro iniziativa.
Le due componenti, ammodernatrice e atlantica, sono entrambe presenti nell'iniziativa che hanno preso i militari. Si fa in questo senso un gran parlare di riforme che i politici, corrotti e clientelari, non sarebbero in grado di portate avanti, oppure della necessità di far uscire la Turchia dalla sua gigantesca arretratezza. E probabilmente vi sono degli ufficiali che hanno in mente questi progetti. Tuttavia è la seconda componente per ora a dominare la scena: quella atlantica. La Turchia — lo si rilevava nel numero precedente di Rinascita è giunta a un punto[...]

[...]uesto il paese sta assumendo sempre più coscienza. Ebbene, per quanto potenziale fosse ancora il pericolo per l'imperialismo, per quanto incerta fosse la prospettiva e deboli ancora le forze scese in campo, è tuttavia apparso chiaro che si poteva, anche a breve scadenza, determinare una situazione intollerabile. Di qui la richiesta di un « governo forte » capace di stroncare « l'anarchia », ridare sicurezza e stabilità a una delle cerniere della NATO nel bacino mediterraneo Se poi per arrivare a quella stabilità occorre anche ritoccare qua e là l'economia del paese, ma in modo da non intaccare il dominio americano limitandosi a eliminare alcune delle cau se più macroscopiche della crisi, il discorso non cambia.
Questo ci pare il connotato dominante nella crisi turca, di cui per altro si debbono attendere gli sviluppi ancora non chiari. Sia perché gli attuali partiti politici dominanti non sono meno fedeli alla NATO di quanto possano esserlo certi gruppi militari (l'accusa è infatti di debolezza nella repressione), sia perché persino a ce[...]

[...]neo Se poi per arrivare a quella stabilità occorre anche ritoccare qua e là l'economia del paese, ma in modo da non intaccare il dominio americano limitandosi a eliminare alcune delle cau se più macroscopiche della crisi, il discorso non cambia.
Questo ci pare il connotato dominante nella crisi turca, di cui per altro si debbono attendere gli sviluppi ancora non chiari. Sia perché gli attuali partiti politici dominanti non sono meno fedeli alla NATO di quanto possano esserlo certi gruppi militari (l'accusa è infatti di debolezza nella repressione), sia perché persino a certi ambienti americani non sfugge che la ripetizione di un putch fascista — dopo quello della Grecia — sarebbe abbastanza scandaloso e imbarazzante per gli alleati europei. Una considerazione però può essere sin d'ora fatta. Qualunque sia l'esito finale della crisi turca, già dominata dall'intervento militare, ciò che colpisce è la costante di una certa risposta interna che viene data in tutti i paesi che hanno vincoli di alleanza e sudditanza con gli americani. Ovunque [...]

[...]ricani. Ovunque dal sudest asiatico all'America latina e all'Africa — in. condizioni diverse e persino con ruoli diversi degli eserciti — lo sbocco è quello di una risposta autoritaria e repressiva: il contrario della espansione della democrazia.
In Turchia forse si potrà ancora salvare una certa forma senza arrivare a un governo militare diretto. Ma, si tratta appunto di forma.
g. I.
Sunset's Boulevard
« Le truppe sudvietnamite hanno abbandonato le basi di artiglieria "Liz", la base di elicotteri "Sophia" e si accingono a lasciare la munitissima base "Lollo" » (dai giornali).



da senza firma, La NATO al fianco degli eredi di Menderes in KBD-Periodici: Rinascita 1969 - 10 - 17 - numero 41

Brano: La NATO ai fianco
degli eredi di Men dPres
I risultati delle elezioni turche del 12 ottobre, per quanto larga sia stata la vittoria del « Partito della giustizia » del primo ministro Suleyman Demirel, sono tutt'altro che clamorosi perchè non inattesi. E' in ogni modo un fatto singolare che a quasi dieci anni dal rovesciamento violento della sanguinosa dittatura dei profittatori atlantici Adnan Menderes e Celal Bayar, il « Partito della giustizia » (che del « Partito democratico » dei citati dittatori è, e ammette di essere, l'erede diretto) abbia ora nuovamente il controllo pressochè totale della T[...]

[...]ssere, l'erede diretto) abbia ora nuovamente il controllo pressochè totale della Turchia con circa il 60 per cento dei seggi dell'Assemblea nazionale e con in mano la stragrande maggioranza delle municipalità (per le quali si votò qualche tempo fa). Ma neanche in questo senso è il caso di manifestare sorpresa.
Si può dire che all'indomani stesso della cacciata di Menderes, le forze della conservazione in Turchia e, all'estero, gli alleati della NATO, soprattutto gli Stati Uniti — spaventati da qualche debolissimo segno di spinta democratica all'interno e di tendenze neutraliste in politica estera — si coalizzarono rapidamente per ricostituire in Turchia un forte partito atlantico, assolutamente conservatore, facendo leva proprio sull'apparato del « Partito democratico » che le dimostrazioni e poi ìl colpo di Stato del 1960 avevano spaventato, giuridicamente disciolto e disperso ma non distrutto. Nacque così ii « Partito della giustizia » dello attuale primo ministro Demirel, che già nel 1961 ebbe un discreto successo elettorale, conferma[...]

[...]'incontro vennero perseguiti al loro ritorno in patria); in particolare negli ultimi tempi si sono avute persecuzioni contro i dirigenti giovanili; all'università di Ankara e di Istanbul i comitati studenteschi hanno denunciato torture, imprigionamenti arbitrari e anche uccisioni.
Molte delle istanze che avevano animato il paese anche recentemente, come le rivendicazioni di sovranità rispetto agli accordi jugulatori con le forze americane della NATO presenti in Turchia (contro il diritto degli americani di avere propri tribunali in Turchia per crimini commessi in Turchia, contro la totale sovranità americana nell'area delle basi e contro il controllo americano su stazioni radio di cui le forze atlantiche dispongono nel paese) sono state abbandonate. Tuttavia anche se le elezioni non lo hanno indicato, o lo hanno manifestato solo in piccola parte con lo aumento dei voti repubblicani, l'insofferenza per i troppo stretti vincoli dell'atlantismo si rafforza egualmente in diversi strati della popolazione turca.
Nella foto Suleyman Demirel



da senza firma, No alla Nato [illustrazione: mappa di Turchia e Cipro] in KBD-Periodici: Rinascita 1964 - 2 - 8 - numero 6

Brano: Osservat rio
No alla Nato
Meno di 6
anni dopo la conclusione degli accordi di Zurigo (1959) che hanno dato a Cipro una indipendenza, sebbene non completa, e in particolare
hanno lasciato
una situazione irta di possibili nuovi urti tra le due minoranze, quel la greca che conta il 78% della popolazione, e quella turca che ne rappresenta il 18%, nella settima na di Natale dello scorso anno, cioè poco più di un mese fa, sono esplosi nuovi atti di violenza fra i due gruppi.
Alla fine del 1963, allo scopo di superare una situazione di stasi nel funzionamento delle amministrazioni comunali che, in base agli accordi di[...]

[...]e, poichè il governo di Ankara, sostenendo le posizioni della minoranza turca che rivendica la spartizione dell'isola, aveva già mandato 6 navi da guerra davanti alle coste di. Cipro, e il governo di Atene sarebbe naturalmente intervenuto subito aprendo così un pericoloso focolaio nel Mediterraneo.
Ma il vero significato della crisi è apparso più evidente quando, giorno di Natale, si riuniva a Parigi, in seduta straordinaria, il Consiglio della NATO, e quando il 27 dicembre, sotto la minaccia di invasione dell'isola da parte di forze straniere, soldati britannici provenienti dall'Inghilterra e dalla Libia sono, giunti a Nicosia. L'indipendenza di Cipro appariva così chiaramente minacciata. Il governo di Cipro non aveva chiesto aiuti stranieri, bensì aveva fatto ricorso al l'ONU come sola forza idonea ad intervenire per risolvere il problema. Ma l'obiettivo vero delle forze colonialiste inglesi e dei dirigenti della NATO, quello di colpire la politica di neutralità di Cipro, quello di evitare rotture tra paesi dello schieramento atlantico[...]

[...] sotto la minaccia di invasione dell'isola da parte di forze straniere, soldati britannici provenienti dall'Inghilterra e dalla Libia sono, giunti a Nicosia. L'indipendenza di Cipro appariva così chiaramente minacciata. Il governo di Cipro non aveva chiesto aiuti stranieri, bensì aveva fatto ricorso al l'ONU come sola forza idonea ad intervenire per risolvere il problema. Ma l'obiettivo vero delle forze colonialiste inglesi e dei dirigenti della NATO, quello di colpire la politica di neutralità di Cipro, quello di evitare rotture tra paesi dello schieramento atlantico (Grecia Turchia), in particolare quello di evitare che eventuali nuovi sviluppi nella situazione greca e anche turca (anche in questi paesi la pressione delle forze democratiche è sempre più forte) creassero condizioni nuove nel Mediterraneo, ha condotto a fomentare i contrasti tra turchi . ciprioti dell'isola, e a giungere ora a proporre che la NATO (di cui Cipro non fa parte),intervenga con le sue forze armate costituite da contingenti degli USA e di altri paesi. Di front[...]

[...]la politica di neutralità di Cipro, quello di evitare rotture tra paesi dello schieramento atlantico (Grecia Turchia), in particolare quello di evitare che eventuali nuovi sviluppi nella situazione greca e anche turca (anche in questi paesi la pressione delle forze democratiche è sempre più forte) creassero condizioni nuove nel Mediterraneo, ha condotto a fomentare i contrasti tra turchi . ciprioti dell'isola, e a giungere ora a proporre che la NATO (di cui Cipro non fa parte),intervenga con le sue forze armate costituite da contingenti degli USA e di altri paesi. Di fronte a un tale piano organico di sopraffazione dell'indipendenza dell'isola — anche il governo italiano non si è rifiutato al giocò — quali possibilità concrete ha il governo cipriota di perseguire una linea coerente di difesa del proprio diritto all'autodeterminazione?
La risposta di Makarios, che accetta in linea di principio l'intervento di una forza militare internazionale purchè " subordinata al Consiglio di sicurezza dell'ONU, sembra per ora rifiutare l'ingerenza di[...]



da senza firma, Cipro. Grivas prepara l'Enosis in KBD-Periodici: Rinascita 1973 - 4 - 13 - numero 15

Brano: AMMEMEMEN C [PR O
Grivas
prepara
l'Enosis
Nella già drammatica situazione di Cipro, dove il terrorismo di destra del generale Grivas prepara da tempo l'Enosis dei colonnelli e della NATO, si è ora inserita l'azione di « Settembre nero ». Ad essa non solo ha fatto eco la gravissima rappresaglia israeliana contro il Libano, che ha ulteriormente acutizzato la situazione in tutta la zona; ma proprio in rapporto con la delicatezza della situazione a Cipro e con la compromissione palese degli israeliani nel piano GrivasAteneWashington, ha finito con l'apparire come un pura provocazione che sembra fatta apposta per pregiudicare ulteriormente la posizione dell'arcivescovo Makarios, il quale finora è stato non solo garante dell'indipendenza di Cipro ma anche sostenitore di una politic[...]

[...].
Sarebbe tuttavia assai parziale giudicare degli avvenimenti di Cipro solo alla luce dell'esplosione che ha fatto crollare un'ala della residenza dell'ambasciatore israeliano a Nicosia e dello scontro all'aeroporto della città fra estremisti palestinesi e polizia cipriota: fatti che hanno accresciuto l'attenzione su Cipro dopo intere settimane di bombe, scontri, esecuzioni notturne, attentati organizzati e condotti da quella specie di esercito NATO che sono i cosiddetti « neopartigiani » dell'Enosis diretti dal generale Grivas. Il piano che Grivas persegue, con una serie di attività che hanno fatto di Cipro l'isola attualmente più insicura del globo, è semplice e ambizioso nello stesso tempo: liquidare l'attuale governo diretto da Makarios; consegnare la isola ai colonnelli greci (operazione che servirebbe al regime di Atene anche all'interno: Papadopulos potrebbe battere la grancassa del patriottismo e del panellinismo, per distrarre in qualche modo l'opinione pubblica dai gravi problemi politici, .sociali e civili interni); infine apr[...]

[...]consegnare la isola ai colonnelli greci (operazione che servirebbe al regime di Atene anche all'interno: Papadopulos potrebbe battere la grancassa del patriottismo e del panellinismo, per distrarre in qualche modo l'opinione pubblica dai gravi problemi politici, .sociali e civili interni); infine aprire la porta dell'isola alle forze armate americane che potrebbero moltiplicare e gestire direttamente le basi adesso collettivamente
gestite dalla NATO. _
Il moltiplicarsi degli atti di sabotaggio delle forze di Grivas, che vive semiclandestino nell'isola da diverso tempo, fanno supporre che la data del 21 aprile come giorno fissato per il rovesciamento di Makarios, secondo illazioni e previsioni di varie fonti, sia effettivamente quella su cui Atene conta. Il 21 aprile prossimo ricorrerà infatti il sesto anniversario del colpo di stato fascista che portò i colonnelli al potere. E' ancora prematuro dire se il piano in questione avrà successo o no. Si può affèrmare che l'opposizione alla manovra di Grivas conta su forze cospicue nell'isola e[...]



da m. r., Disorientamento in Turchia [sopratitolo: Si estende la crisi dell'Alleanza atlantica] in KBD-Periodici: Rinascita 1964 - 9 - 12 - numero 36

Brano: [...] militari, per un altro, non sono affatto da scartarsi a priori.
In queste condizioni, al fine di meglio intendere il senso degli avvenimenti che vanno maturando ad Ankara e a Istanbul, appare di non poco interesse registrare le ammissioni, le rivelazioni, le proteste é le richieste che i giornali più influenti, portavoci delle varie correnti della maggioranza o della opposizione e costituzionale s, sono venuti formulando negli L'edificio della NATO è lesionato (dal giornale svizzero Wir Bruckenbauer)
ultimi tempi: pure una breve rassegna di tale stampa offre infatti un quadro preciso e istruttivo della confusione, del velleitarismo e anche della miseria morale che dominano le sfere dirigenti di questo bastione del e mondo libero ».
Una delle più tipiche posizioni che sono state recentemente assunte da tali organi di stampa è ad esempio quella dell'antiamericanismo. Ovviamente in questa tendenza è facile distinguere la componente del tentativo di esercitare soltanto una certa pressione su Washington, minacciando la uscita dalla NATO, ma senza che [...]

[...]struttivo della confusione, del velleitarismo e anche della miseria morale che dominano le sfere dirigenti di questo bastione del e mondo libero ».
Una delle più tipiche posizioni che sono state recentemente assunte da tali organi di stampa è ad esempio quella dell'antiamericanismo. Ovviamente in questa tendenza è facile distinguere la componente del tentativo di esercitare soltanto una certa pressione su Washington, minacciando la uscita dalla NATO, ma senza che vi sia alcuna autentica intenzione d'avviarsi per tale strada. Nondimeno il risentimento contro gli Stati Uniti è per molti aspetti vero e reale. Così, ad esempio, il quotidiano di destra Zafer si domanda: « Passeremo un tratto di spugna sul dramma di Cipro perché l'America spende dei dollari nella regione o abbandoneremo Cipro a dei mostri perché gli elettori greci d'America diano il loro voto a Johnson? ». E poco oltre: a L'America ha la strana pretesa di rappresentare l'Occidente, ma noi siamo un paese che sa vivere senza l'America. Noi dobbiamo respingere il Piano Acheson de[...]

[...]e se in forma meno esagitata e avveniristica, è esposto con fermezza da un altro e più autorevole giornale, il Cumhuriet: « Parliamoci sinceramente — esso scrive — La Turchia è ormai lontana dallo stadio dell'intervento diretto. Per opporre resistenza non disponiamo che dell'interesse che noi possiamo rappresentare per gli altri; di conseguenza occorre rivedere e modificare la nostra politica estera: la Turchia, pur continuando a far parte della NATO, deve rimaneggiare e rivedere le sue relazioni internazionali a.
Il Milliyet, riprendendo l'argomento della polemica contro gli Stati Uniti, vi inserisce qualche ambiguo ma molto interessante riferimento alle ripercussioni all'interno: « Una persona autorizzata informa che la Turchia ha deciso di rivedere le relazioni con gli Stati Uniti in seguito alle loro ultime prese di posizione in favore della Grecia nell'affare cipriota. Conformemente a tale deliberazione si è cominciato a stendere un rapporto che documenti le facilitazioni e i vantaggi riconosciuti in Turchia agli americani ». Due gi[...]



da Massimo Robersi, Turchia: una democrazia debole [sopratitolo: L'esperimento parlamentare di Ismet Inonu] in KBD-Periodici: Rinascita - Settimanale ('62/'89) 1962 - numero 13 - luglio - 28

Brano: L'esperimento parlamentare di Ismet Inonu
uns ae rreoo1e
Il nuovo capo del governo cerca di presentarsi
colee propugnatore dei principi rivoluzionari di Ataturk
ma decenni di conservazione reazionaria s alvaguardata dall'appoggio USA
costituiscono uIl serio ostacolo al rinnovamento
La crisi ministeriale che ha agitato gli ambienti politici turchi per oltre un mese, sembra aver finalmente trovato una soluzione. Il 7 luglio scorso Ismet Inonu, l'anziano compagno di Kemal Ataturk, è riuscito a formare un nuovo governo che appare leggermente più solido di quello che egli stesso presiedeva sino alla caduta del ministero alla fine di maggio. Infatti il governo attuale, appog giato da tre partiti, repubblicanopopol[...]

[...] sostenitori di Menderes, già battuti sul piano politico, hanno costituito un mezzo per una pericolosa riaffermazione del partito della giustizia. avvantaggiatosi dell'inefficienza degli avversari e dei legami di tipo feudalepaternalistico da esso intrattenuti con larghi strati di contadini. Di conseguenza il partito della giustizia (forte di 158 seggi su 450 alla Camera contro i 173 dei

Isºnet Inonu
repubblicanopopolari, e di 70 seggi al Senato su 150, contro i 36 dei repubblicanopopolari) è riuscito a lungo a influire direttamente sui programmi e l'attività del governo e solo ora è stato finalmente sospinto all'opposizione, chiarendo tosi le posizioni almeno dal punto di vista formale.
Ma in verità gli elementi di maggiore equivocità non derivano dalia pesantezza delle discussioni alla Camera o al Senato, ..ó dalla difficoltà a concordare le vedute tra le personalità di diverso orientamento che si ritrovano nel governo. Come in altri paesi dove il sistema democratico borghese si è sviluppato in modo fortemente lacunoso, anche in Turchia il Parlamento non rappresenta che in maniera molto approssimativa le forze di classe e sociali che si battono per il controllo dello Stato. Da tale situazione derivano i pericoli di scavalcamento delle assemblee parlamentari da parte di questo o quel gruppo, la forte instabilità generale e l'ombra di improvvisi sconvolgimenti che di continuo grava sulla vita p[...]

[...]litari che in più d'una occasione e ancora il 22 febbraio hanno manifestato la volontà di imprimere al paese una nuova spinta in senso rivoluzionario e progressista. E questa pervicacia repressiva è tanto vera che il 9 luglio è stato fatto arrestare il colonnello Talat Avdemir, già Comandante del Collegio di guerra ad Ankara, reo di aver espresso opinioni sfavorevoli per l'immobilismo di Inonu. Da un lato, quindi, Inonu vuol apparire quale propugnatore di un « regime di democrazia basata sui principi rivoluzionari di Ataturk » , dall'altro, invece, continua a mantenere limitatissimi i diritti di organizzazione politica e di azione sindacale e ne deriva che i « rivoltosi » del 22 febbraio, quantunque siano uno dei nuclei più influenti nello schieramento politico della Turchia e uno dei più decisi nel portare avanti le istanze di rinnovamento, sono costretti, dai timori e dalle remore del presente governo ai margini della vita pubblica.
Non solo; occorre aggiungere che la repressione attuata nei confronti degli ufficiali più avanzati, rive[...]

[...]a occidentale sarà assicurata dai paesi ami
ci e alleati ».
Cosa dunque potrà fare un governo parlamentarmente debole contro lo strapotere dei proprietari terrieri e dei finanzieri cittadini, in un paese terribilmente arretrato e con un programma di riforme basato sui più evidenti compromessi?
Infine numerosi dati oscuri riguardano la politica estera. La dichiarazione programmatica recentemente diffusa ribadisce, in sostanza, l'appoggio alla NATO e alla CENTO; tuttavia, in maniera molto significativa, non viene fatto neanche un accenno ai rapporti con il blocco sovietico e con gli Stati neutrali. Sorge perciò il quesito di come sia possibile, per un paese che ha una posizione geografica come quella della Turchia, cercare di eludere una realtà quale quella rappresentata dall'esistenza degli Stati socialisti e neutralisti, semplicemente tacendo. E' possibile che Inonu, il quale nel 1947 ha aperto le porte del paese all'ingerenza militaristica degli Stati Uniti, resista efficacemente oggi alle pressioni degli oltranzisti di destra e veng[...]

[...]rogressisti che non vedono alcuna prospettiva favorevole nella prosecuzione di un regime di democrazia del tutto esteriore e della piccola borghesia che chiede provvedimenti decisi e non paliativi contro l'abissale arretratezza.
Attualmente la Repubblica turca sta scontando la pesante ipoteca storica rappresentata da decenni di conservazione reazionaria, sr,ivaguardata, negli ultimi anni, d&' appogpgio e dalla protezione dee Stati Uniti e della NATO. Da ciò deriva l'astrattezza del discorso di coloro che spe rano di veder prosperare in tale nazione, nelle condizioni presenti, un metodo parlamentaristico di tipo occidentale, il quale, in realtà, non ha alcuna possibilità di radicarsi giacchè troppo diffusa è la miseria, è la miseria, troppo facilmente esso si presta alle manovra dei partiti di estrema destra e troppo forti sono le pressioni per un avanzamento rapido ed egualitario. Acutamente è stato osservato che la fase odierna della vita politica turca ricorda per molti versi il laborioso periodo di transizione attraversato dall'Egitto[...]



da senza firma, Repressione in Turchia contro i sindacati in KBD-Periodici: Rinascita 1970 - 6 - 26 - numero 26

Brano: [...] Ankara e dalla crisi politica che portò alla cacciata della dittatura atlantica di Bayar e Menderes, la Turchia è stata scossa in questi giorni da un'ondata di lotte sociali e politiche che anche oggi — come nel 1960 — trascendono lai gamente l'importanza del « caso » occasionale che ha innestato la miccia delle dimostrazioni e investono tutta la politica turca; quella estera (sudditanza di nuovo totale agli interessi USA e alla strategia della NATO), quella sociale (continuo immiserimento delle masse popolari per il costante aumento del costo della vita: 100 per cento in più dal 1963 al 1969), quella in terna (persecuzioni forsennate contro il movimento studentesco e operalo con il tentativo di piegare due forze emergenti dello schieramento democratico: il Partito operaio turco e la centrale sindacale non governativa Disk. Ora, il governo di Ankara — guidato dal Partito conservatore della giustizia: lo stesso che aveva monopolizzato il . potere negli anni dittatoriali di Menderes — ha imposto « l'ordine »; la polizia ha ammazzato tre op[...]

[...]ne le proteste di Istanbul è, da questo punto di vista, estremamente significativo. Il governo ha deciso recentemente di modificare la legislazione sul lavoro con l'obbiettivo fondamentale
di limitare il diritto di sciopero e di colpire la centrale di sinistra Disk. In particolare la pretesa governativa di « impedire la frantumazione sindacale » per « colpire speculatori del mondo del lavoro che si arricchiscono con le quote sindacali » ha scatenato l'indignazione operaia. I lavoratori hanno infatti capito subito che ad Ankara si voleva in realtà sciogliere la Disk, a beneficio del sindacato ufficiale e governativo TurckIs.
Nonostante la repressione durissima delle proteste operaie, i comitati per la difesa della costituzione, per la tu tela del diritto di sciopero e per i diritti sindacali si sono moltiplicati nelle aziende di Istanbul e Smirne, principali centri della produzione in Turchia, e hanno trovato l'appoggio attivo dei comitati studenteschi. Questi a loro volta erano già stati protagonisti, due settimane prima, di violente ma[...]

[...]tte il giornale ufficiale Giumurriet — continua.
Gli avvenimenti turchi riportano da altra parte l'attenzione sull'attività delle ambasciate USA e dei servizi militari e spionistici americani nelle capitali atlantiche. E' stato rivelato nella capitale turca che, nei momenti più acuti della crisi ancora. in atto, febbrili consultazioni si sono svolte alla sede . diplomatica americana di Ankara. Come in Grecia, anche in quest'altro « fianco della NATO» ogni sospetto che il movimento democratico emerga e si espanda trova i rappresentanti del Pentagono impegnati a suggerire e pianificare repressioni e, all'occorrenza, soluzioni involutive e autoritarie. Una di queste soluzioni suggerite dagli americani sarebbe quella che prevede l'apertura di una lunga crisi e quindi la delega all'esercito dell'incarico di garantire « l'ordine e la Costituzione ».



da senza firma, Novità diplomatiche fra Bucarest e Ankara in KBD-Periodici: Rinascita 1969 - 3 - 28 - numero 13

Brano: [...]i tutte le basi straniere nel la regione. Progetti di tipo analogo erano stati avanzati altre volte nel passato (basta pensare in particolare al progetto bulgaro, avanzato dal premier Jivkov nel corso di una visita ad Ankara) e per la verità non avevano trovato accoglienza molto calda ad Ankara, ove le pressioni americane si erano fatte sentire fortissime per impedire persino la discussione attorno al problema della liquidazione delle basi della NATO di cui la Turchia è sede. La Turchia aveva sempre declinato l'invito a prendere in esame l'ipotesi della denuclearizzazione. Ma la situazione è adesso abbastanza differente, poiché l'aggressione dello Stato d'Israele contro i paesi arabi ha notevolmente rafforzato anche in Turchia le correnti politiche favorevoli ad una ripresa della discussione attorno ai pericoli che l'inserimento nella NATO e, più in generale, nel disegno strategico degli Stati Uniti fa correre al paese. Il dinamismo diplomatico romeno potrebbe quindi trovare nella nuova congiuntura una eco ben diversa che nel passato.



da senza firma, Turchia: le briciole raccolte da Rumor in KBD-Periodici: Rinascita 1969 - 6 - 13 - numero 24

Brano: [...] italiano Rumor ha appena compiuto in Turchia era in programma da diverso tempo e ha avuto motivazioni e obbiettivi di varia natura: da parte turca, ottenere la conferma, e se possibile l'aumento, del contributo europeo occidentale allo sviluppo della Turchia e l'accelerazione del programma di associazione alla CEE. Da parte italiana: tastare il polso atlantico dei dirigenti turchi che di tanto in tanto sembrano entrare in vivace polemica con la NATO, o in coincidenza con le periodiche esplosioni della crisi cipriota, o quando si manifestino più acuti i sentimenti antiatlantici della popolazione, inquieta per i troppi limiti che la NATO (Washington) impone alla sovranità del paese. Erano inoltre obbiettivi (raggiunti) della parte italiana: la partecipazione alla costruzione del ponte sul Bosforo e il rafforzamento della cooperazione in campo turistico.
Come si vede, la visita di Rumor non è stata un avvenimento di eccezionale portata e poco più che affermazioni di circostanza sono anche le citazioni contenute nei comunicato finale sulla adesione di principio italoturca all'idea di una conferenza paneuropea sulla sicurezza (da « prepararsi accuratamente ») e la « necessità di svolgere ogni sforzo, nella cornice delle Nazioni[...]

[...] ricordare che, proprio alla vigilia degli incontri italoturchi, il regime di Ankara ha attraversato un periodo di crisi a causa delle polemiche sul progetto di legge per la re visione della Costituzione in vista di abrogare quegli articoli che mettono al bando della vita politica i massimi dirigenti del disciolto partito dei dittatori atlantici Adnan Menderes e Celal Bayar: il primo giustiziato dopo il colpo di Stato del 1960 e il secondo condannato alla detenzione perpetua e recentemente scarcerato.
L'emendamento costituzionale è pas
sato alcune settimane fa al Senato; e tutto sembrò allora filare bene per i vecchi sostenitori del regime di Menderes; ma poi, per intervento diretto dell'esercito — che si considera, come autore del colpo di Stato di nove anni orsono, il depositario della Costituzione —, il progetto è stato insabbiato prima ancora che venisse por tato davanti alla Camera. La crisi che ne è derivata nel paese non è stata cosa da poco: molti ambienti politici sono fautori della revisione costituzionale non soltanto per « dare un colpo di spugna al passato » o « favorire la riconciliazione nazionale »; ma soprattutto perchè perfino esponenti non[...]



da Enrica Pischel, Considerazioni sulla nuova fase della politica asiatica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...]ndo del nuovo equilibrio creato dalla rivoluzione cinese. Le iniziative diplomatiche e militari delle quali la Cina era stata parte fino allora, quali la difesa contra l'attacco militare degli Stati Uniti (a Formosa ed in Corea), l'appoggio alla rivoluzione vietnamita,
22 ENRICA PISCHEL
l'agitazione contro il tentativo di creare in Asia una psicosi anticinese del tipo di quella antisovietica creata in Europa e sfociata nella formazione della NATO, avevano avuto per scopo precipuo di ottenere un riconoscimento internazionale, almeno di fatto, dell'esistenza e dell'insapprimibilità della nuova Cina.
Anche l'attività economica e sociale svolta dal regime rivoluzionario cinese all'interno in quegli anni — e non se ne vuole qui sminuire in alcun modo l'essenziale importanza — aveva mirato soprattutto al consolidamento della rivoluzione al potere ed al rafforzamento interno della Cina sulle basi della « Nuova democrazia » e cioè della latta contro i residui feudali e contro le infiltrazioni e le minacce esterne. In questo senso avevano op[...]

[...] fenomeni che esigono un'analisi particolareggiata: comunque é possibile, anche solo in linea generale, indicare come i problemi dello sviluppo e dell'industrializzazione, le trasformazioni interne della società e la direzione da dare ad esse siano oggi il problema principale per la Cina e come il gruppo dirigente del paese, che (a differenza dei gruppi piú o meno borghesi che sono" olia testa dei paesi asiatici non comunisti) non si é mai rassegnato ad accettare l'ipotesi che la Cina debba rimanere indefinitamente un paese più o meno ar retrato rispetto alle potenze industriali, abbia avvertito Ta T necessità di affrettare ad ogni costo i tempi del processo di industrializzazione prima che l'avvento di nuove tecniche nel resto del mondo renda per la Cina incolmabile il divario dei livelli di produzione industriale pro capite con i paesi industrializzati.
Il trasferimento della priorità degli interessi dal campo politicoá qúèlIó ` ëcónömico (anzi allo specifico problema dello sviluppo industriale) non é avvenuto soltanto per coloro che d[...]

[...] naturaTmente prospera) 1a zona éconamicamente_ e politicamente più stagnante di tutta l'Asia, dove gran parte dei~biland— statali órdina— Cedé Ii aiuti americani) viene inghiottita dalle spese militari, precludendo ogni possibilità di sviluppo economico.
Anche partendo dal punto di vista statunitense, l'alleanza si é quindi rivelata un fallimento, perché ha un'efficienza militare nulla (mancando dell'apparato militare che, nonostante tutto, il NATO ha e non essendo sostenuta da un potenziale industriale e produttivo quale quello dei paesi europei), non ha creato un nuovo e più efficiente equilibrio sociale nei paesi interessati necessario per costituire il sostegno stabile di un eventuale sforzo militare ed ha anzi bloccato quelle riforme di struttura, la riforma agraria soprattutto, che gli americani stessi erano in teoria propensi ad attuare (ritenendole un necessario passo per togliere le basi all'azione rivoluzionaria) ma che non hanno poi potuto sostenere per il timore di alienarsi l'appoggio delle uniche classi loro favorevoli e d[...]

[...]o. Ma ancor più profondo é lo sfaldamento del regime politico pakistano: nel Pakistan la mancata trasformazione democratica del paese su linee parallele á quella dell'India ha portato al potere una casta legata ai più retrivi interessi terrieri, presentati come un baluardo a difesa della religione islamica e come un elemento a favore della politica occidentale, Negli ultimi mesi tuttavia l'aumento delle difficoltà politiche ed economiche ha scatenato in tutti i gruppi politici un'ondata di risentimenti antioccidentali, tanto che ormai. é stata formulata dal primo ministro stesso l'ipotesi di un «rovesciamento delle alleanze » del Pakistan qualore gli Stati Uniti non aumentassero il prezzo della fedeltà dell'alleato.
In queste condizioni la funzione del SEATO e la sua efficienza quale strumento della politica anticomunista degli Stati Uniti risultano grandemente indebolite e ciò rende una revisione della politica di Washington ancor più indispensabile di quanto lo fosse all'epoca di Bandung, quando la tesi statunitense della « difesa coll[...]

[...]uello di potenziare il neutralismo asiatico (che é un fatto ormai acquisito, almeno nella zona più vitale dell'Asia sudorientale), bensì di gettare le basi per una fascia neutrale in Europa o comunque di creare soluzioni di tipo nuovo nelle aree dove i due blocchi sono a contatto o dove esistono particolari ragioni di tensione. Ciò non implica un giudizio negativo per il neutralismo asiatico, né come fenomeno storico (essenziale nell'aver determinato l'attuale atmosfera internazionale e nell'aver impedito
32 ENRICA PISCHEL
il precipitare della guerra fredda), né come forza politica tuttora valida e consolidata nella propria area, anche se non più nuova e tale da attirare attenzione e polemiche.
In particolare é necessario precisare che il nuovo carattere economico dato al neutralismo dell'ingresso dell'URSS nella gara con gli Stati Uniti per lo sviluppo delle aere depresse non ha affatto modificato i principi base della politica dei neutrali asiatici (come é stato affermato da alcuni osservatori statunitensi), bensì li ha confermati. [...]

[...]dei paesi arretrati », se invece gli Stati Uniti daranno il loro aiuto essi favoriranno di fatto il processo di indipendenza economica dei paesi asiatici. L'altra soluzione, quella cioè di dare bensì l'aiuto ma di condizionarlo a legami politici ed economici è stata ed é tuttora tentata dagli Stati Uniti in alcuni paesi a loro vincolati da alleanze militari,
34 ENRICA PISCHEL
ma i risultati economici sono stati tali da escludere, come si é accenato sopra, questi paesi stessi dal reale movimento di sviluppo.
Resta inoltre il fatto che gli Stati ad organizzazione socialista sono in grado, per la loro propria esperienza in materia e per la loro struttura sociale particolare, di dare ai paesi arretrati un tipo di aiuto che mai i paesi ad iniziativa privata ed a carattere capitalistico potranno dare: non si tratta soltanto della disponibilità di materiali e di uomini che nell'organizzazione centralizzata delle economie di tipo socialista può più facilmente e rapidamente essere orientata in modo da sopperire alle esigenze dei vari paesi sott[...]

[...]so si sia resa conto da tempo che la pianificazione e l'industrializzazione implicherebbero un costo umano e, ad un tempo, una serie di trasforma
CONSIDERAZIONI SULLA NUOVA FASE DELLA. POLITICA ASIATICA 41
zioni sociali assai maggiori di quelle che la borghesia indiana è disposta ad accettare e tollerare, e che quindi si attendesse l'attacco del quale ora è fatta oggetto da destra. Comunque essa ha inteso come il successo del piano sia condizionato ad una larga mobilitazione delle masse e come quest'ultima sia possibile soltanto se le masse stesse sentono che il patrimonio creato con il gravoso sforzo collettivo viene destinato ad un beneficio del pari collettivo e non corre il rischio di essere monopolizzato, ora o nel caso di un'involuzione di destra, da un gruppo ristretto di proprietari terrieri, burocrati o capitalisti privati.
Proprio in questo punto sta il maggiore scoglio per la politica progressiva del Congresso, perché nelle campagne indiane, dove vivono i quattro quinti della popolazione, non é ancora avvenuta quella rottura che recide definitivamente i legami con il vecchio mondo semifeudale del proprietario, dell'usuraio e dell'esattore: non solo non é stata attuata in India una riforma agraria che sop[...]

[...]o programma e di inserirsi nel processo storico attuale dell'India come una forza che partecipi dall'interno alla dialettica democratica del paese.
La trasformazione del peso e delle posizioni dei comunisti indiani é stata uno degli sviluppi più importanti e meno notati verificatisi da Bandung in poi. Tre anni fa la maggioranza degli osservatori occidentali riteneva che il partito comunista in India fosse un fattore completamente superato, eliminato dal gioco per il semplice fatto che Pechino e Mosca avevano dimostrato di essere disposte a riconoscere la funzione positiva di Nehru e ad appoggiare la sua politica senza porre condizioni di ordine interno. Indubbiamente la storia del partito comunista indiano é stata delle più agitate ed incerte e, nei primi anni susseguenti all'indipendenza, la lotta estremista contro il regime di Nehru
e la tattica insurrezionale (delle quali non si saprebbe dire facilmente se sia stata ispiratrice una generale linea politica adottata da tutti i partiti comunisti asiatici o piuttosto un'incauta adesione [...]


precedenti successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine NATO, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Turchia <---Ankara <---siano <---USA <---Cipro <---Diritto <---comunista <---fascista <---Grecia <---Menderes <---Stato <---Ciò <---Pratica <---italiano <---socialisti <---Partito <---Storia <---comunisti <---imperialismo <---imperialista <---nazionalismo <---Ataturk <---La Turchia <---dell'Alleanza <---fascismo <---italiana <---progressista <---progressisti <---Diplomatica <---Ismet Inonu <---Istanbul <---Logica <---Makarios <---Medio Oriente <---Più <---abbiano <---dell'Europa <---marxista <---nazionalista <---socialista <---Agraria <---Grivas <---MEC <---Zurigo <---colonialismo <---comunismo <---ideologica <---israeliano <---neutralismo <---progressismo <---Balcani <---Così <---Francia <---Luciana Castellina <---Massimo Robersi <---Nuova Turchia <--- <---Quale <---RAU <---Repubblica <---SEATO <---Senato <---Taylan Ozgur <---URSS <---anticomunismo <---capitalismo <---dell'America <---dell'Iran <---dinamismo <---estremismi <---fanatismo <---ideologia <---ideologico <---italiane <---italiani <---kemalista <---marxisti <---nazionalisti <---neocolonialismo <---neutraliste <---oltranzisti <---riformista <---socialismo <---socialiste <---Adnan Menderes <---Bosforo <---Bruxelles <---CIA <---Canale di Suez <---Compito <---Cumhuriyet <---Dialettica <---Ecco <---Erkin a Mosca <---Forze <---Foster Dulles <---Gli <---Hayri Urguplu <---Inonu <---Iran <---Kizildere <---Le Monde <---Leningrado <---Linguistica <---Lo Stato <---Londra <---Mar Rosso <---Milliyet <---Nihat Erim <---Oltre <---Pakistan <---Perché <---Piano <---Piano Acheson <---Pochi <---Polaris <---Portogallo <---Repubblica federale <---Rhodesia <---Rinascita <---Somalia <---Spagna <---Suat Hayri <---Sudan <---Suez <---Suleiman Demirel <---americanismo <---anticolonialismo <---anticolonialista <---anticomunista <---antimperialista <---appoggiano <---atlantismo <---autoritarismo <---cambiano <---capitalista <---capitalisti <---centralismo <---colonialisti <---conformismo <---cristiana <---d'America <---dell'Arabia <---dell'Asia <---dell'Assemblea <---dell'Esercito <---dell'Italia <---dell'Unione <---economisti <---egiziana <---egiziano <---estremismo <---estremista <---estremisti <---fascisti <---gollista <---ideologiche <---immobilismo <---imperialiste <---imperialisti <---indiano <---israeliana <---israeliani <---lasciano <---latifondisti <---nazionaliste <---nell'Africa <---nell'Alleanza <---nell'Asia <---neutralisti <---oltranzismo <---oltranzista <---ottimismo <---patriottismo <---progressiste <---psicologico <---revisionismo <---riconquista <---stiano <---tecnologica <---terrorismo <---ABC <---ACLI <---Abako <---Abbud <---Abissinia <---Accra <---Adenauer <---Aereo <---Affari Esteri <---Affen <---Africa High <---Afrique <---Aggrey <---Agli <---Air Command <---Al CONFINI <---Alastair Buchan <---Alberto Predieri <---Alice nel paese delle meraviglie <---Alioune Diop <---Alma Ata <---Alma-Ata <---Alto Com <---Alto Volta <---Altri <---Alunni <---Andhara <---Andreas Papandreu <---André Fontaine <---Angola <---Ankara Y <---Antonio Lo Muscio <---Anversa <---Appare <---Approvvigionamenl <---Arabia Saudita <---Armamenti <---Arpacavi <---Arzachena <---Aspida <---Associazione <---Athinaciki <---Atlantic Treaty <---Attestatosi <---Autonomia <---Autoren Edition <---Auxerre <---Azra Erhat <---Azzorre <---Bach <---Bagdad <---Baghdad <---Bakongo <---Ballistic Missiles <---Bandung <---Bangala <---Banque de Bruxelles <---Banziai <---Barbara Azzaroni <---Basi NATO <---Basso Congo <---Basta <---Basterà <---Basutoland Bechuanaland <---Bayar <---Be Ankara <---Belgio <---Belgio Francia <---Belgique <---Berlino <---Bethoven <---Bhilai <---Bignami <---Bilan <---Birmania <---Bisognerà <---Biteneio <---Boganda <---Bologna <---Borneo <---Bratsk <---Brazzaville <---Breda <---Brothers Ltd <---Brunssum <---Bruxelles-Bru <---Buchan a Henry Kissinger <---Bukavu <---Bukhara <---Bulgaria <---Bullpup <---Bundesrepublik <---Buona Spe <---CED <---Cabinda <---Caglavangil <---Calogero La Malfa <---Camal Gursel <---Cambogia <---Camerun <---Capricorno Africa Society <---Casa Bianca <---Cassa Malattie <---Casteao <---Castellorizo <---Caucaso <---Ceausescu <---Cecoslovacchia <---Cedé Ii <---Celal Bayar <---Cemal Er <---Centrale Sovietica <---Centro Europa <---Centro Sociale Protestante <---Cetin Altan <---Ceylon <---Challenge <---Che Dio <---Chester Bowles <---Chiang <---Chiesi <---Chimica <---Chissà <---Ciad <---Ciascuno <---Cincafmed <---Claude Julien <---Cleveland <---Clinica <---Coblenza <---Col <---Comando <---Comando Atlantico <---Comando Europeo <---Comdata <---Comdata Politico <---Comdata Sci <---Come in Grecia <---Cominière <---Compagnia <---Comunità <---Congo <---Congo Belga <---Congo Van Hemelrijk <---Conscience <---Consiglio Atlantieo <---Contemporaneamente <---Contemporaneamente Bruxelles <---Convention People <---Coquilhatville <---Corano <---Corea <---Cornelio Manescu <---Corniesto <---Cosa <---Costa Smèralda <---Costantino a Johnson <---Costermansville <---Costituzione <---Cotonco <---Council <---Crepuscolo degli dei <---Creò <---Critica Marxista <---Critica marxista <---Cuba <---Cumhu <---Cumhuriet <---Czimhuriet <---Da Quarto <---Dahomey <---Dakar Modibo <---Dal <---Dalla Chiesa <---Dalla Société <---Damocle <---Dardanelli <---De Gasperi <---De Gaulle <---De Gaulle in Turchia <---De Guin <---Dean Rusk <---Defense Intelligence Agency <---Del resto <---Dendale <---Deniz Gezmis <---Dev-Genc <---Dielt <---Difesa Aerea <---Difesa Garuf <---Dinamica <---Diomi <---Dirk U <---Dirk U Stikker <---Ditta <---Divisa <---Dossier NATO <---Dottrina Eisenhower <---Dottrina McNamara <---Dottrina Truman <---Douglas-Home <---Dubrovnik <---Dulles <---Dulles-Adenauer <---Dushanbe <---Duynster <---Eaesi <---Editori Riuniti <---Edward C <---Elettronica <---Elisabethville <---Elisabthville <---Empaine <---Enea Cerquetti <---Entro <---Enzo Collotti <---Erdal Inonu <---Eregli <---Esteri Nenni <---Etica <---Europa ACE <---Europeans <---Eyskens <---F.O.B.B. <---FIAT <---Federazione del Mali tra Senegal <---Federazione dell'Africa Centrale <---Federconsorzi <---Federico Artesio <---Federico Artusio <---Feisal <---Feisal dell'Arabia Saudita <---Felix Guattari <---Femmine <---Fiera di Smir <---Filippo Frassati <---Finita <---Firmò <---Floridia <---Foreign <---Foreign Affairs <---Foreign Relations <---Formosa <---Francesco Berardi <---Francia Gran Bretagna Portogallo <---Frankfurter Allgemeine Zeitung <---Franz Xaver <---Fratelli <---Fulbright <---G.L. <---Gandhi <---Gastland <---Gaulle <---Gaziantep <---Gengis Khan <---Geografia <---Geografia politica <---George Kennan <---Gerhardsen <---Germania di Bonn <---Germiania <---Gev Donc <---Gezmis <---Gianfranco Faina <---Giappone <---Gibilterra <---Giordania <---Giorgio Padmore <---Giugno <---Giulio Andreotti <---Giumurriet <---Giustizia <---Già <---Giù <---Gli Stati Uniti <---Gli USA <---Glubb Pashà <---Goethe <---Goethe-Institut <---Golfo <---Gran Bretagna <---Grecla <---Grigioni <---Grivas-Atene-Washington <---Gromiko <---Gruppo Strategico <---Guinea <---Guinea Sekou <---Gustavo Pignero <---Hamani Dior <---Harriman <---Harvard <---Hassel <---Haut Katanga <---Heikal <---Henry R Luce <---Herzog <---Ho Chi Minh <---Hévéa <---Ia Ioro <---Iaica <---Ibadan <---Ibn Saud <---Ibrahim Abbud <---Igiene <---Il Consiglio <---Il Mulino <---Il lavoro <---Ile I <---Iltit <---In Turchia <---Indocina <---Indonesia <---Infine <---Interfédérale <---Interni Serit <---Iocali <---Irak <---Irkutsk <---Isik <---Istambul <---Istanbul Aksam <---Iveki <---Iza <---Jadotville <---James Warburg <---Jan May <---Jivkov <---John Hamilton <---John Stuart Mill <---Johnson Cyrus Vance <---José Cardoso Pires <---Kabalo <---Kalsaas <---Kaluma <---Kamal Jumblatt <---Kamina <---Kartum <---Kasabuvu <---Kasavubu <---Katangaise <---Kechan <---Kefauver <---Kemal Ataturk <---Kiev <---Kikongo <---Kimuenza <---Kindu <---Kipphardt <---Kivi <---Kivu <---Kolias <---Kotelawala <---Krusciov <---Ksai <---Kuomintag <---Kuomintang <---Kwame Nkrumah <---La Commedia <---La Europa <---La Francia <---La Miami <---La NATO <---La Siberia <---La Siria <---La guerra <---La sera <---La settimana <---Labrique <---Laos <---Lassy <---Lavoro <---Lemnitzer <---Leopoldo Senghor <---Leopoldville <---Lever Brothers <---Libano <---Lisbona <---Lo Spettatore <---Lovanio <---Lrisi <---Luisa Calogero <---Luluaburg <---Lungi <---Ma Johnson <---Mac Namara <---Macchi <---Macchi MB <---Madagascar <---Madrid <---Magdalena Rufer <---Malesia <---Malta <---Mamaia <---Manlio Brosio <---Mao <---Mar <---Mar Mediterraneo <---Marocco Algeria <---Martin Walser <---Massimo Robersii <---Massimo Robes <---Massimo Rollers <---Matadi <---Maurice Bignami <---Mauritania <---Max S <---Max S Johnson <---Maynaud <---Meccanica <---Medicina <---Medio Congo <---Medio-Congo <---Mediterranela <---Mercato <---Merce <---Meyer-Clason <---Millecinquecento <---Minière <---Misilmeri <---Mockinpott <---Modena <---Modibo Keita <---Mohammed Sidki <---Montreal <---Montreux <---Mossadegh <---Movimento <---Mozambico <---Muscio <---Nairobi <---National Security Council <---Nazim Hik <---Nebelspalter <---Negli USA <---Negri a Padova <---Negroli <---Nehru <---Neisse <---Neues Deutschland <---New York <---New York Times <---Nganga Emmanuel <---Niassa <---Nicola Abatangelo <---Nicolae Ceausescu <---Nicolai Podgorni <---Nicolai Podgorny <---Nicosia <---Niger <---Niger Hamani <---Nihat Erum <---Nkrumah <---Noi <---Nord Europa <---Nord Italia <---Nord-Atlantico <---Nordafrica <---Notizie NATO <---Nunziata di Bologna <---Nuova <---Nuova Delhi <---Nuova Zelanda <---Nuovi Argomenti <---Nzeza <---Né in Indonesia <---One <---Organisml <---Oslo <---Osman Bolukbashi <---P.C.I. <---PCI <---PRI <---PSI <---Palermo <---Palto <---Papa <---Papadopulos <---Papam Lou <---Papandreou <---Papandreu <---Parlamento di Atene <---Parlò <---Partenza <---Partito del Lavoro <---Patrizio Lumumba <---Patto Atlantico <---Patto di Bagdad <---Patto di Varsavia <---Paul Giniewsky <---Pechino <---Pedro Branco <---Perchè <---Peretrazione <---Persone <---Peter Weiss <---Phantom <---Piano Marshall <---Piano Radford <---Piano di aiuti <---Pibul <---Pinzi <---Pirenei <---Pirenne <---Pires <---Plywood Corporation <---Politique <---Ponthierville <---Port-Franqui <---Porta <---Portogallo Federazione <---Praesidium <---Presidente <---Presiding <---Problemi <---Produzlone <---Présence <---Pétillon <---Rabemananjara <---Range Ballistic <---Rangoon <---Rartuin <---René Albrecht <---Repubblica di Guinea <---Repubblica di Salò <---Reykjavik <---Rhee <---Rhee in Corea <---Riccardo Lombardi <---Riccardo Wright <---Riunitosi <---Romano Ledda <---Ronald Stark <---Ronald Steel <---Rorschach <---Rosa Luxemburg <---Rumor <---Russia <---SAC <---Sabbie <---Saceur <---Sahara <---Salazar <---Sallal <---Salonic <---Salò <---Samarkand <---Sanmore <---Saud <---Scelsi <---Scheut <---Scialoja <---Sciari <---Scienze <---Scienze politiche <---Scuola di Servizio Sociale <---Scuole <---Se a Cipro <---Segni <---Segretanato <---Sekou Touré <---Senato degli Stati Uniti <---Serit Ku <---Serit Kubat <---Servizio Sociale <---Settembre nero <---Seul <---Sferracavallo <---Shinkolobwe <---Sia a Nicosia <---Sidki Soliman <---Siepwri <---Simone Kim <---Singapore <---Sinkiang <---Skyhawks <---Smir <---Smirne <---Societé Congolaise de Hévéa <---Sociologia <---Société <---Société Cotonco <---Société Symaf <---South African Foundation <---South West <---Soviet Supremo <---Spesse <---Sprachabteilung <---Stalin <---Stanleyville <---Stati Uniti <---Statica <---Statistica <---Stato Acheson <---Stato-Provvidenza <---Steel <---Stefanopulos <---Storia mondiale <---Sud Africa <---Sud Europa <---Sudafrica <---Sukarno <---Suleyman Demirel <---Sulla <---Sunay <---Sunday Times <---Sunset <---Svizzera <---Symaf <---Syngn <---Ta T <---Taipeh <---Talat Avdemir <---Talat Aydemin <---Tanganika <---Tanganyka Concessions Ltd <---Tankred Dorst <---Tashkent <---Tenuto <---Tercuman <---Terrasini <---Thai <---Thailandia <---Theodore Draper <---Tntli <---Togo <---Tom Mboya <---Toni Negri <---Tradizionalmente <---Tremelloni <---Tumba <---Tunisia <---Tuomioja <---Turck <---Turehia <---Twonsend Hoopes su Foreign Affairs <---Ubanghi <---Ubanghi-Sciari <---Ubangui <---Ufficio Militare <---Ungheria <---Unilever <---Unione <---Unione Benin <---Unione Sovietica <---Unione Sudafricana <---Uniti E <---Uniti in Asia <---Unità <---Urghench <---Urguplu <---Van Bilsen <---Vandenberg <---Varsavia <---Verlag Autoren <---Via Cairoli <---Via F <---Via IV <---Via M <---Vicino Oriente <---Viene <---Viet Nam <---Wallraff <---Walt Rostow <---Walter Jens <---Walter Rostow <---Wendy Hansen <---Werner Herzog <---West Africa <---Westinghouse <---Willy Brandt <---Wir Bruckenbauer <---Wohlstetter <---World Report <---Xaver Kroetz <---Yaschar Kemal <---Yemen <---Youlou <---Zafer <---Zéphyrin Lassy <---africaniste <---analfabetismo <---animista <---antagonista <---antiatlantismo <---anticomunisti <---antifascista <---antimperialismo <---antimperialiste <---antisocialista <---antistatalista <---apprendista <---apprendiste <---apriorismi <---artigiani <---artigiano <---autoesorcismo <---beethoveniano <---beneficiano <---bizantinismo <---bolscevismo <---brasiliana <---brechtiana <---brechtiano <---burocratismo <---capitaliste <---cattolicesimo <---centesimi <---chismo <---chista <---churchilliana <---clericalismo <---colonialiste <---cominciano <---comuniste <---conformisti <---cristiani <---d'Asburgo <---d'Avorio <---d'Europa <---d'Europe <---d'Israele <---d'Orient <---d'Oro <---dell'Abako <---dell'Africa <---dell'Akbaba <---dell'Alto <---dell'Anatolia <---dell'Association <---dell'Atlantleg <---dell'East <---dell'Egitto <---dell'Elba <---dell'Enosis <---dell'Est <---dell'Etiopia <---dell'Impero <---dell'India <---dell'Industria <---dell'Islam <---dell'Oceano <---dell'Oder <---dell'Organizzazione <---dell'Ubangui <---dell'Ufficio <---dell'Union <---democristiano <---desanctisiano <---diani <---diano <---differenziano <---dista <---dullesiana <---egoismi <---egoista <---espansionista <---eufemismi <---europeismo <---fabiano <---feudalesimo <---filocomuniste <---filocomunisti <---filosovietismo <---frammischiano <---fraseologia <---gandhiani <---giganteggiano <---globalismo <---gradualismo <---gradualista <---ideologici <---ideologie <---indiana <---indiane <---indiani <---indipendentisti <---indonesiana <---indonesiani <---indonesiano <---iniziano <---interazzismo <---interclassismo <---interirnperialista <---inviano <---islamismo <---isolazionismo <---kemalismo <---kennediano <---laburista <---laicismo <---laicista <---leninista <---licenziano <---liste <---loamericanismo <---mangiano <---marxismo <---militaristi <---minacciano <---modernista <---munista <---nappisti <---nasseriana <---nasseriane <---nasserismo <---nazionalismi <---nazista <---nazisti <---nell'Alentejo <---nell'Arabia <---nell'Artico <---nell'Atlantico <---nell'Aula <---nell'Europa <---nell'Oceano <---nell'Unione <---nell'àmbito <---neopartigiani <---neutralista <---nismi <---opportunismo <---oscurantismo <---pacifista <---panafricanismo <---panafricanista <---panellinismo <---paracadutisti <---parafascisti <---paratisti <---paternalismo <---personalismi <---pluripartitismo <---politicismo <---professionista <---professionisti <---protestantesimo <---psicologica <---psicologiche <---psicologici <---putchista <---radicalismo <---razzisti <---realismo <---realisti <---regionalista <---reumatismi <---revanchista <---revanchisti <---revancitisti <---revisioniste <---riformismo <---riformiste <---rischiano <---saudiana <---saudiano <---semisocialista <---semisocialisti <---separatista <---separatiste <---separatisti <---servilismo <---settarismi <---siani <---siciliana <---sindacalisti <---sionista <---sionisti <---sismo <---sociologia <---sostanziano <---statalista <---stataliste <---subsahariani <---sull'Alleanza <---sull'Asia <---sull'Euratom <---sull'Europa <---sull'Italia <---tecnologico <---ubanguiano <---unitarismo <---urbanista <---velleitarismo <---vogliano <---zarista



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL