Brano: [...] Beers, fondate un secolo fa da Cedi Rhodes e dalla famiglia tedesca Oppenheimer). Tutti questi lavoratori sono sparsi sull’altopiano settentrionale, il ricco distretto aurifero (Rand) di Johannesburg, Germiston e altre città del Transvaal, nonché in località a nord della capitale dello Stato Libero di Orange, a Bloemfontein, nelle miniere di carbone del Natal e in quelle di platino a nord di Pretoria, capitale del Transvaal. Per il 75% questi minatori sono emigranti, con contratti più o meno biennali; 250.000 di loro arrivano dai bantustans e da altre riserve (serbatoi di mano d’opera a buon mercato) spinti dalle tasse, dalle leggi sulla selezione del bestiame, da agenzie di reclutamento, da tirannie retribalizzate nei bantustans e nelle riserve stesse, o semplicemente dalla fame; altri 250.000 minatori vengono dai vicini Lesotho, Botswana, Swaziland, Malawi, Zimbabwe, Mozambico, Zambia e anche dallo Zaire.
A questa massa centrale di proletariato si affiancano oltre 1 milione di lavoratori non europei impiegati nelle manifatture e altri 500.000 circa nelle costruzioni, per un totale di 1 milione e mezzo di addetti all'industria. Di questi, 300.000 sono “coloureds” e 100.000 “asiatici”. Vi sono inoltre 320.000 lavoratori di origine europea occupati nelle manifatture e nelle costruzioni (di fronte ai complessivi 80.000 europei che lavorano alle miniere), i quali però godono di un accordo [...]
[...]rescente numero di transnazionali giapponesi (ragione per cui il governo classifica i giapponesi come “bianchi”, mentre i cinesi restano “non bianchi”).
Parte del capitale industriale è investito in produzione di armi. Stati Uniti, Francia e Germania hanno costruito un’industria per l’arricchimento dell’uranio, la quale ha contatti semiufficiali per forniture e ricerche con il M.E.C. a Bruxelles, con l’Euratom di Ispra (Italia) e anche con la N.A.T.O., di cui il Sudafrica è membro segreto. Nonostante il divieto formalmente stabilito dalle Nazioni Unite, mezzi di comunicazione militari, nonché armi terrestri, marine e aeree sono fabbricati in Sudafrica da ditte svizzere, italiane, tedesche, inglesi, statunitensi, francesi, belghe e olandesi, sia direttamente che attraverso imprese locali consociate, che ne utilizzano i rispettivi brevetti e tecnici.
Secondo il S.l.P.R.I. (Istituto internazionale di ricerca per la pace) di Stoccolma, il Sudafrica « è stato il primo importatore dei principali armamenti italiani nel periodo 197780 ». In que[...]
[...], Krupp, Kioekner e altre hanno fornito carri armati, cannoni, corvette navali, elicotteri e, dal 1972, hanno costruito e gestito a Palindaba la prima fabbrica tedesca di bombe atomiche.
Il Sudafrica, che si è sempre rifiutato di sottoscrivere il Trattato di non proliferazione nucleare, possiede il 20% dell’uranio mondiale e vende uranio integrato ai paesi del M.E.C.. Nel 1975 il governo tedesco capeggiato da Schmidt ha ammesso di avere consegnato al Sudafrica centrali nucleari in cambio di uranio.
Nell agosto 1977 l’Unione Sovietica ha protestato contro « un’esplosione atomica » avvenuta nel deserto di .Kalahari, vicino a Palindaba. Nel settembre 1979 il presidente americano Carter, da parte sua, affermava che il satellite statunitense Vela TRW647 aveva registrato una esplosione atomica avvenuta nell'Atlantico meridionale.
Lo Stato di Israele condivide l'uso potenziale delle bombe tedesche fabbricate in Sudafrica. La base aerea denominata “Drumpel”, che si trova in Namibia, è dotata di attrezzature elettroniche tedesche e dei nu[...]
[...]alahari, vicino a Palindaba. Nel settembre 1979 il presidente americano Carter, da parte sua, affermava che il satellite statunitense Vela TRW647 aveva registrato una esplosione atomica avvenuta nell'Atlantico meridionale.
Lo Stato di Israele condivide l'uso potenziale delle bombe tedesche fabbricate in Sudafrica. La base aerea denominata “Drumpel”, che si trova in Namibia, è dotata di attrezzature elettroniche tedesche e dei numeri di codice N.A.T.O.. A tutta questa attività è direttamente interessata la Deutsche Bank, presieduta fino a tempi recenti dal famoso banchiere tedesco Abs (ex nazista), già interessato durante la guerra alla produzione di razzi e gas tossici, compreso lo Zyklon B, prodotto dalla Hoechst e usato nei lager per sterminare gli ebrei.
Con i suoi Mirage Dassault, i razzi Alouette, i sommergibili Agosta, negli anni Settanta la Francia è diventata il massimo fornitore di armi del Sudafrica, sebbene il presidente francese Giscard d'Estaing solennemente af
716