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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 324

Brano: Salvador, El

locali cercarono allora di aumentare la produzione di canna da zucchero per diversificare il mercato, ma l’industrializzazione per consentire la trasformazione delle materie prime agricole cadde a sua volta sotto il controllo del capitale straniero.

La crisi del 1929 fece crollare del 45% il prezzo internazionale del caffè, determinando durissime conseguenze nell'economia.

Nel 1931, alla scadenza del suo mandato, il presidente della repubblica Pio Romero Bosque decise di non controllare le elezioni del suo successore, sicché nessun candidato ottenne la necessaria maggioranza. Il Parlamento elesse allora alla presidenza Arturo Araujo, ma dopo pochi mesi questi venne destituito con la forza e il potere fu assunto dal generale Maximiliano Hernandez Martinez: per la prima volta nella vita politica salvadoregna un militare era a capo dello Stato. Martinez manterrà il suo governo autoritario dal 1931 al 1944, reprimendo sanguinosamente le ribellioni dei contadini estromessi dalle loro terre a causa della crisi, e letteralmente annientando il Partito comunista salvadoregno. Nel gennaio 1930, a Sansonate, vennero uccise

30.000 persone tra contadini e altri oppositori del regime, praticamente il 2% della popolazione dell'intero paese. Durante i primi anni del suo regime, Martinez organizzò una banca nazionale, fece costruire una strada che attraversava l’intero Salvador e aumentò il controllo statale sull’industria. Nel 1934 le repubbliche vicine riconobbero il suo governo. Martinez fu poi tra i primi a riconoscere il regime fantoccio dei giapponesi in Manciuria e quello di Franco in Spagna, intrattenendo inoltre buoni rapporti commerciali con la Germania nazista e l'Italia fascista.

Secondo dopoguerra

Martinez si dimise nel 1944, travolto da una durissima rivolta popolare e da uno sciopero generale indetto al suo annuncio di voler prorogare il proprio mandato di cinque anni. Gli succedettero altri generali finché, nel 1950, venne regolarmente eletto Oscar Osorio, esponente del Partito Revolucionario de Unificacion Democratica (P.R.U.D.). Con lui si ebbero alcuni progressi materiali: all'esportazione del caffè si affiancò quella del cotone, furono costruite case popolari, ampliata e migliorata la rete ferroviaria. Nel 1950, quando venne rilanciata la proposta

di un’unione centroamericana, il Salvador vi aderì e fu così ratificata la Carta di San Salvador per costituire un’unità economica e culturale dei cinque paesi dell'istmo (Honduras, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica e El Salvador).

Alle elezioni del 1956 vinse un altro candidato del P.R.U.D., José Maria Lemus, che continuò la politica del suo predecessore. Nel 1960 una giunta composta da sei militari e capeggiata dal colonnello Cesar Yanez Urias rovesciò il governo di Lemus. Un successivo colpo di stato, nel gennaio del 1961, portò al potere una nuova giunta, composta da cinque uomini. Nel 1969 scoppiò la guerra con l’Honduras (v.), paese che accoglieva gran parte dell’emigrazione salvadoregna e che, con una legge di riforma agraria approvata nel 1968, aveva deciso improvvisamente di espellere gli immigrati provenienti dal Salvador. I disordini scoppiarono in occasione dei campionati mondiali di football (da qui il nome di « guerra del calcio ») e le successive operazioni militari si risolsero con una rapida sconfitta del Salvador.

In seguito al conflitto, la situazione nel paese andò sempre più aggravandosi. Per risolvere i problemi di sovrappopolazione, oltre a incoraggiare una politica di controllo delle nascite vennero stretti accordi per inviare i lavoratori salvadoregni nella Repubblica Domenicana, mentre un’emigrazione spontanea si dirigeva verso il Guatemala. Il Mercato Comune degli Stati deH’istmo (creato nel 1952, ma effettivamente funzionante solo dal 1958) sopravvisse alla guerra, con l’unic[...]

[...]giare una politica di controllo delle nascite vennero stretti accordi per inviare i lavoratori salvadoregni nella Repubblica Domenicana, mentre un’emigrazione spontanea si dirigeva verso il Guatemala. Il Mercato Comune degli Stati deH’istmo (creato nel 1952, ma effettivamente funzionante solo dal 1958) sopravvisse alla guerra, con l’unica eccezione dell’interruzione dei rapporti commerciali tra Honduras e Salvador.

Il perdurare della crisi economica e le conseguenti tensioni sociali fecero da sfondo alle elezioni presidenziali del 1972. Le forze di opposizione, ossia il Partito democratico cristiano (D.C.), il Movimento nacional revolucionario (M.N.R.) e l’Union democratica (U.D.N.) si presentarono coalizzate dando vita alVUnion Nacional de Oposicion [U. N.O.] e presentando come unico candidato il democristiano Napoleon Duarte, al quale i militari contrapposero Arturo Eduardo Molina. Ma prima ancora che fossero esaurite le operazioni di scrutinio elettorale Molina si impadronì del potere e dette inizio a una violenta repressione. Analogo colpo di mano si ebbe nelle elezioni del 1977, allorché Carlos Humberto Romero, candidato dell’oligarchia, si assicurò la vit

toria elettorale con la frode. La politica di Romero fu ancora più autoritaria del suo predecessore, tanto da costringere all’esilio i dirigenti dell’opposizione. In questo stesso periodo le persecuzioni contro il clero spinsero la Chiesa ad affiancarsi alle tradizionali forze dell’opposizione, alle organizzazioni popolari e ai gruppi di guerriglia. Propugnatore di questa scelta di fronte fu il nuovo arcivescovo Oscar Romero.

Lotta di liberazione

Nello stesso tempo il gover[...]

[...]politica di Romero fu ancora più autoritaria del suo predecessore, tanto da costringere all’esilio i dirigenti dell’opposizione. In questo stesso periodo le persecuzioni contro il clero spinsero la Chiesa ad affiancarsi alle tradizionali forze dell’opposizione, alle organizzazioni popolari e ai gruppi di guerriglia. Propugnatore di questa scelta di fronte fu il nuovo arcivescovo Oscar Romero.

Lotta di liberazione

Nello stesso tempo il governo degli Stati Uniti presieduto da Carter, giudicando i capi salvadoregni incapaci di risolvere i problemi del paese e troppo compromessi per essere difesi davanti all'opinione pubblica mondiale, decise di togliere loro l'appoggio dato fino a quel momento. D'altra parte, la cacciata di Anastasio Somoza dal Nicaragua (v.) dopo 47 anni di dittatura e il dissolvimento della Guardia Nacional nicaraguense fecero capire, specialmente ai giovani ufficiali, che per mantenere i militari al potere erano necessarie numerose riforme e un esautoramento del generale Romero. Si giunse così al golpe del 1979, che portò al potere una giunta formata da due militari e tre civili.

Nella nuova situazione, mentre la destra cercava di impadronirsi di tutte le posizioni chiave, le organizzazioni popolari e i gruppi guerriglieri sorti nel frattempo si mantennero all'opposizione e la Chiesa, prima di pronunciarsi, attese l'evolversi degli avvenimenti. La nuova giunta si impegnò in alcune riforme: aumenti salariali, congelamento della proprietà terriera in attesa di una riforma agraria, istituzione di una[...]

[...]e riforme e un esautoramento del generale Romero. Si giunse così al golpe del 1979, che portò al potere una giunta formata da due militari e tre civili.

Nella nuova situazione, mentre la destra cercava di impadronirsi di tutte le posizioni chiave, le organizzazioni popolari e i gruppi guerriglieri sorti nel frattempo si mantennero all'opposizione e la Chiesa, prima di pronunciarsi, attese l'evolversi degli avvenimenti. La nuova giunta si impeg in alcune riforme: aumenti salariali, congelamento della proprietà terriera in attesa di una riforma agraria, istituzione di una commissione per indagare sui crimini del precedente regime, ma non riuscì a tenere sotto controllo le forze di destra. La repressione della guerriglia divenne sempre più sanguinosa, tanto che alla fine del 1979 i tre rappresentanti civili si dimisero dalla giunta. Due esponenti democristiani furono chiamati a sostituire i dimissionari, ma la D.C. era troppo debole per far rispettare il suo programma e non riuscì neppure a frenare le azioni cruente dei militari contro gli oppositori: il culmine fu raggiunto all'inizio del 1980, quando per rappresaglia contro la Chiesa che si era schierata col popolo, durante una funzione religiosa venne assassinato monsignor Romero.

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 368

Brano: Liechtenstein

rapporto paragonabile a quello che la Repubblica di San Marino ha verso l’Italia: dal 1919 la Svizzera

lo rappresenta diplomaticamente e dal 1921 ne gestisce i servizi postali e telegrafici; dal 1924 esiste tra i due paesi una unione doganale e il Liechtenstein ha adottato la valuta svizzera.

Le principali risorse economiche dello Stato derivano dal turismo e soprattutto dalla « domiciliazione », presso i suoi importanti istituti bancari (Liechtensteinische Landesbank; Bank in Liechtenstein A.G.; Verwaltung und Privatbank Aktiengesellschaft) di conti finanziari e di holdings di ogni parte del mondo. Di fatto il Liechtenstein è un porto franco, fiscalmente protetto, nel quale i grandi evasori fiscali di ogni paese possono occultare i loro potrimoni finanziari e dove il capitale finanziario internazionale può compiere le sue manovre speculative.

La gestione amministrativa dello Stato è dal 1928 nelle mani della ultraconservatrice Fortschrittliche Burgerpartei (Partito borghese dei progresso). Secondo partito è la Vaterlàndische Union (Unione patriottica) sorta nel 1936 e orientata verso la Svizzera. La Arbeiterpartei (Partito dei lavoratori), fondata nel 1953, ha un’influenza minima.

Li Gobbi, Alberto

Medaglia doro al valor militare. N. nel 1914 a' Bologna. Capitano di lungo corso, dopo aver frequentato l'Accademia di artiglieria e genio a Torino venne assegnato al 27° Reggimento di artiglieria « Cuneo ». Inv[...]

[...]e speculative.

La gestione amministrativa dello Stato è dal 1928 nelle mani della ultraconservatrice Fortschrittliche Burgerpartei (Partito borghese dei progresso). Secondo partito è la Vaterlàndische Union (Unione patriottica) sorta nel 1936 e orientata verso la Svizzera. La Arbeiterpartei (Partito dei lavoratori), fondata nel 1953, ha un’influenza minima.

Li Gobbi, Alberto

Medaglia doro al valor militare. N. nel 1914 a' Bologna. Capitano di lungo corso, dopo aver frequentato l'Accademia di artiglieria e genio a Torino venne assegnato al 27° Reggimento di artiglieria « Cuneo ». Inviato sul fronte russo, vi fu gravemente ferito il 12.12.1942. Rimpatriato, dopo lunga degenza in ospedale, l’8.9.1943 si trovava in licenza di convalescenza con la famiglia a Oggebbio (Novara). Portatosi al Deposito di Alessandria, presso l’ir Reggimento di artiglieria, fu catturato dai tedeschi, ma riuscì a evadere e, dopo aver attraversato la linea del fronte, si congiunse a un Comando dell 'Italia liberata.

Assegnato ai Servizi di informazione, il 5.12.1943 venne paracadutato in territorio occupato dai tedeschi e, insieme al fratello Aldo (v.), organizzò una rete informativa che, dalla Lombardia, si estendeva al Piemonte e alla Liguria, per assicurare il rifornimento aereo alle unità partigiane operanti in queste regioni.

Nel gennaio 1944 assunse il co

mando della [...]

[...]informazione, il 5.12.1943 venne paracadutato in territorio occupato dai tedeschi e, insieme al fratello Aldo (v.), organizzò una rete informativa che, dalla Lombardia, si estendeva al Piemonte e alla Liguria, per assicurare il rifornimento aereo alle unità partigiane operanti in queste regioni.

Nel gennaio 1944 assunse il co

mando della Brigata alpina « Valle Strona », poi Divisione alpina « Filippo Beltrami ». Catturato il 31.3. 1944 a Genova insieme al fratello (questi fu gravemente ferito durante un tentativo di fuga), fu tradotto nelle carceri di Marassi e condannato a morte. Riuscì invece a evadere il 30 luglio e, un mese dopo, attraversata la linea del fronte, si pose nuovamente a disposizione del suo Comando che lo asseg al 35° Reggimento di artiglieria del Gruppo di combattimento « Friuli ». Come comandante di batteria, con questa unità partecipò alla Guerra di liberazione fino alla vittoriosa conclusione.

Nel dopoguerra seguì un corso per ufficiali di stato maggiore e venne successivamente inviato a frequentare il cosiddetto Staff College in Inghilterra. Rientrato in patria, nel 1954 ebbe affidato il comando del

III Gruppo semovente delle « Batterie a cavallo». Dal 1955 al 1958 ha prestato servizio presso il Comando della N.A.T.O. a Parigi, poi alla « Programs Division ». Addetto militare aN’Ambasciata italiana a Washington nel 1960, nel 1965 era a Torino, capo di stato maggiore della Regione militare N.O.

Li Gobbi, Aldo

Medaglia d oro al valor militare[...]

[...]uerra seguì un corso per ufficiali di stato maggiore e venne successivamente inviato a frequentare il cosiddetto Staff College in Inghilterra. Rientrato in patria, nel 1954 ebbe affidato il comando del

III Gruppo semovente delle « Batterie a cavallo». Dal 1955 al 1958 ha prestato servizio presso il Comando della N.A.T.O. a Parigi, poi alla « Programs Division ». Addetto militare aN’Ambasciata italiana a Washington nel 1960, nel 1965 era a Torino, capo di stato maggiore della Regione militare N.O.

Li Gobbi, Aldo

Medaglia d oro al valor militare alla memoria. N. a Reggio Emilia nel

1918, m. a Genova 1*1.4.1944. Soldato radiotelegrafista del 2° Reggimento Genio, J’8.9.1943 si trovava a Oggebbio (Novara), reduce dalla Sicilia. Insieme al fratello Alberto (v.)f partecipò sin dai primi giorni alla Guerra di liberazione. Membro della formazione di Filippo Beltrami nella valle d’Ossola, con lo pseudonimo di Flores, assolse alla funzione di capo servizio informazioni. Con l’apparecchio radiotrasmittente si collegò direttamente al Comando italiano e a quello alleato.

Fu arrestato a Genova il 31.3.1944 con il fratello Alberto, mentre si recava ad un convegno politico. Tentò la fuga, ma durante l'inseguimento fu gravemente ferito. Prima di essere catturato riuscì a fare scomparire il cifrario per le comunicazioni radio che portava con sé. Atrocemente seviziato, morì sotto le torture il giorno dopo.

Ligonchio

Comune di 2.400 abitanti (700 nel capoluogo) in provincia di Reggio Emilia, a 949 m s.l.m., sulla strada che da Reggio, attraverso il Passo

del Cerreto, porta a La Spezia, durante la Guerra di liberazione venne a trovarsi nella « zona libera » della Repubblica di Montefiorino (v.), base e punto di transito di formazioni partigiane.

Per il 30.7.1944 era stato annunciato un pubblico comizio per insediare il Comitato comunale e illustrare alla popolazione le funzioni del nuovo organismo democratico, ma all’alba di quello stesso giorno vennero avvistate forti colonne di automezzi nemici proverienti da Reggio Emilia. Si trattava di uno dei più grandi rastrellamenti operati dai nazifascisti.

Il rastrellamento

Dalle 6 alle 7 del 30 luglio le artiglierie bersagliarono il Castello di Carpineti, l’abitato di Primaore e altri punti occupati dai partigiani, mentre l’attacco si sviluppava violentissimo anche nel Modenese. Tutte le località della zona furono bombardate e messe a ferro e fuoco dai nazifascisti che diedero alle fiamme anche la sede del municipio.

I reparti partigiani, sganciatisi con difficoltà, per evitare l’accerchiamento furono costretti a ripiegare verso il Secchia. In serata, Villa Minozzo e Ligonchio furono occupate dai nazifascisti.

Tra i caduti vi furono lo studente Renato Fornaciari (Slim) (n. nel 1921) che volontariamente si era offerto di portare un mortaio al Passo della Cisa; e l’operaio Enzo Bagnoli (Vampiro) che, dopo aver partecipato ai combattimenti del mattino, non abbando la località, ma destreggiandosi di balza in balza col fuoco del suo mitragliatore, ritardò l’avanzata del nemico finché, accerchiato, venne colpito a morte. Per entrambi è stata decretata la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

Ligosullo

Comune della provincia di Udine, con circa 400 abitanti, a 905 m s.l.m. Situato all’inizio della vai Pontaiba, durante la Guerra di liberazione Ligosullo offrì un sicuro rifugio alle formazioni partigiane carniche diventando base operativa per le azioni di guerriglia condotte lungo la statale pontebbana e la ferrovia UdineTarvisioVienna.
[...]

[...] della provincia di Udine, con circa 400 abitanti, a 905 m s.l.m. Situato all’inizio della vai Pontaiba, durante la Guerra di liberazione Ligosullo offrì un sicuro rifugio alle formazioni partigiane carniche diventando base operativa per le azioni di guerriglia condotte lungo la statale pontebbana e la ferrovia UdineTarvisioVienna.

Nel settembre 1944, partendo dal territorio di Ligosullo, formazioni della Brigata Garibaldi « Val But » valicarono il confine per portare attacchi contro le caserme di Straniger e di altre località austriache.

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine N.O., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A.G. <---Agraria <---Anastasio Somoza dal Nicaragua <---Arturo Araujo <---Arturo Eduardo Molina <---Bank in Liechtenstein <---Carlos Humberto Romero <---Castello di Carpineti <---Cesar Yanez Urias <---D.C. <---Deposito di Alessandria <---Enzo Bagnoli <---Filippo Beltrami <---Franco in Spagna <---Il Parlamento <---José Maria Lemus <---Liechtenstein A G <---M.N.R. <---Mercato Comune degli Stati <---N.A.T.O. <---Nacional de Oposicion <---P.R.U.D. <---Partito Revolucionario de Unifica <---Partito comunista <---Pio Romero Bosque <---Privatbank Aktien <---San Marino <---San Salvador <---Staff College in Inghilterra <---U.D.N. <---Val But <---comunista <---cristiano <---democristiani <---democristiano <---fascista <---italiana <---italiano <---nazifascisti <---nazista <---radiotelegrafista