Brano: N.E.P.
vecchi impianti industriali russi erano obsoleti e la produttività del lavoro restava molto bassa: un minatore americano era in grado di estrarre, nella stessa unità di tempo, una quantità di carbone nove volte superiore rispetto a quella di un lavoratore sovietico.
Le polemiche sulla N.E.P.
Di fronte ai risultati positivi della N.E.P., alcuni esponenti del Partito comunista bolscevico consigliavano di svilupparla ulteriormente, per consolidare le basi ancora fragili deH’economia; altri si opponevano duramente.
Passò alla storia, come oggetto di aspre critiche, la famosa esortazione rivolta da Bucharin (v.) ai contadini: « Arricchitevi! ». Il senso di questa frase era che, arricchendo se stessi, i contadini avrebbero arricchito anche il paese; ma, in effetti, con la N.E.P. si riprodusse e si approfondì nelle campagne una forte differenziazione tra contadini poveri e contadini « ricchi » o kulak (anche se, come affermerà Angelo Tasca, colui che veniva definito « kulak » aveva un livello di vita corrispondente più o meno a quello del nostro mezzadro toscano). Sta di fatto che il contadino « ricco » disponeva di una certa eccedenza di prodotto da immettere nel mercato libero e poteva prendere in affitto, sia pure temporaneamente, i terreni abbandonati dai contadini più poveri che emigravano in città per entrare nell’industria. Il kulak possedeva bestiame da latte [...]
[...]no in città per entrare nell’industria. Il kulak possedeva bestiame da latte e da lavoro, poteva prestare al contadino povero il cavallo per arare, ricevendone in cambi© una parte del raccolto. Inoltre egli poteva prestare al contadino povero le sementi, le patate per l’alimentazione e perfino denaro a interesse, sicché il povero diventava sempre più povero e il ricco sempre più ricco. Nelle città venne a formarsi un particolare ceto sociale: il nepman, dai caratteri molto simili a quelli della piccola borghesia impiegatizia, commerciale e professionale. La categoria dei nepman era costituita principalmente da tecnici e specialisti in molti campi deM'attività pubblica o privata. Poiché, nella grande maggioranza non erano membri del Partito comunista, le loro retribuzioni non venivano soggette a quel limite detto del partmaximum, al di là de! quale non poteva contare nessun iscritto al partito, fosse anche ministro (l'importo del partmaximum era stato fissato in 225 rubli mensili). Se, in particolari situazioni, il comunista avesse percepito una paga maggiore, aveva l'obbligo di versare l'eccedenza nelle casse del partito. Anche per questo motivo, i kulak e i nepm[...]
[...]ano membri del Partito comunista, le loro retribuzioni non venivano soggette a quel limite detto del partmaximum, al di là de! quale non poteva contare nessun iscritto al partito, fosse anche ministro (l'importo del partmaximum era stato fissato in 225 rubli mensili). Se, in particolari situazioni, il comunista avesse percepito una paga maggiore, aveva l'obbligo di versare l'eccedenza nelle casse del partito. Anche per questo motivo, i kulak e i nepman divennero ben presto il bersàglio degli ambienti radicali del partito come pericolosi portatori di un ritorno della mentalità capitalista.
L’emergenza di Stalin
Riguardo all’indirizzo da dare all’economia sovietica, negli anni dal 1925 al 1927 si produsse nel Partito bolscevico una profonda lace
razione, dalla quale uscirono vincitori Stalin e il gruppo formatosi intorno a lui. Di fronte al problema se proseguire con la N.E.P. o seguire altre vie, ossia usare gli strumenti del potere dello Stato sovietico per imprimere al paese altre scelte economiche, fu decisa quest’ultima strada. Le resistenze furono stroncate senza guardare ai mezzi: si ricorse alla violenza armata e alla deportazione in massa dei kulak per introdurre la collettivizzazione delle aziende agricole per ottenere una rapida industrializzazione del paese. Questa fu la via propugnata da Stalin e chi non l’accettò, sia dentro che fuori dal partito, venne inesorabilmente travolto.
Nei limiti della sua durata, la N.E.P. ebbe fertili riflessi anche in [...]
[...]elte economiche, fu decisa quest’ultima strada. Le resistenze furono stroncate senza guardare ai mezzi: si ricorse alla violenza armata e alla deportazione in massa dei kulak per introdurre la collettivizzazione delle aziende agricole per ottenere una rapida industrializzazione del paese. Questa fu la via propugnata da Stalin e chi non l’accettò, sia dentro che fuori dal partito, venne inesorabilmente travolto.
Nei limiti della sua durata, la N.E.P. ebbe fertili riflessi anche in campo culturale. Le arti visive, il cinema,
il teatro, la poesia e la letteratura conobbero in quegli anni una interessante fioritura. Bruscamente interrotta la linea della N.E.P., ne derivarono conseguenze negative nel complesso della vita sociale. Se è vero che la N.E.P., sorta in condizioni economiche eccezionali, non poteva pretendere a un carattere immutabile, è fuor di dubbio che il mutamento seguitone ha comportato costi estremamente pesanti, in vite umane e in sacrifici, per l’intero popolo sovietico.
Bibliografia: oltre a tutte le opere scritte sul primo periodo della storia della rivoluzione russa, si vedano il libro di Roy Medvediev: « La rivoluzione d'ottobre era ineluttabile? » Editori Riuniti Roma, 1977 e C. Bettelheim, Le lotte di classe in URSS 19231930, Etas Libri, Milano, 1978.
Nepal
Regno dell’Asia centromeridionale, confinante con l[...]
[...]ile, è fuor di dubbio che il mutamento seguitone ha comportato costi estremamente pesanti, in vite umane e in sacrifici, per l’intero popolo sovietico.
Bibliografia: oltre a tutte le opere scritte sul primo periodo della storia della rivoluzione russa, si vedano il libro di Roy Medvediev: « La rivoluzione d'ottobre era ineluttabile? » Editori Riuniti Roma, 1977 e C. Bettelheim, Le lotte di classe in URSS 19231930, Etas Libri, Milano, 1978.
Nepal
Regno dell’Asia centromeridionale, confinante con la Cina (Tibet), con l'Unione Indiana e con il Sikkim. Esteso per 140.797 kmq e prevalentemente montuoso, comprende la parte più elevata del sistema himalaiano e, a sud, una stretta fascia pianeggiante (Terai), molto umida e ricca di vegetazione.
Ha un’economia quasi esclusivamente agricola e un processo di industrializzazione agli inizi (rete stradale), sorretto anche per interessi militari da capitale americano, sovietico, cinese, indiano. Ha una popolazione di 11.555.000 abitanti, formata da una componente dominante Gurka e dai Neva[...]
[...]n.
La monarchia « costituzionale » che domina il paese esercita dal 1951 anche il potere esecutivo, con una impalcatura « rappresentativa » costituita da un’Asserrrblea nazionale di 125 membri, in parte eletti a lista unica e in parte di nomina regia.
Il regno gurka
Nella seconda metà del diciottesimo secolo i Gurka, gruppo etnico proveniente dall’india, unificavano il paese imponendo la loro lingua e dando vita alla tradizione militare nepalese. Il regno di Prithwi Narayana trovò espansione al nord per controllare i passi montani con il Tibet, dando luogo al conflitto con la Cina (1791). Al sud lo Stato gurka si scontrava con gli interessi della potente Compagnia delle Indie britannica.
Protettorato britannico
Per porre fine alle scorrerie gurka nei territori da essa controllata, la Compagnia delle indie condusse una campagna militare (181416) che si concluse con la trasformazione del Nepal in protettorato inglese, alla stregua degli altri Stati indiani. Nel 1846 i colonialisti sostennero il colpo di stato militare di Jun[...]
[...]egno di Prithwi Narayana trovò espansione al nord per controllare i passi montani con il Tibet, dando luogo al conflitto con la Cina (1791). Al sud lo Stato gurka si scontrava con gli interessi della potente Compagnia delle Indie britannica.
Protettorato britannico
Per porre fine alle scorrerie gurka nei territori da essa controllata, la Compagnia delle indie condusse una campagna militare (181416) che si concluse con la trasformazione del Nepal in protettorato inglese, alla stregua degli altri Stati indiani. Nel 1846 i colonialisti sostennero il colpo di stato militare di Jung Bahadur Rana, riconoscendogli
il titolo di mahraja e assicurando alla famiglia Rana un potere assoluto di fatto, dietro al paravento monarchico conservato formalmente in vita. Tale dominio sarebbe durato fino al 1951, sempre al servizio del militarismo britannico.
La costituzione di reparti gurka caratterizzò per un secolo la politica inglese: questi reparti vennero utilizzati nel 185758 contro la rivolta dei Cipays in India (v.), poi nella repressione[...]
[...]soluto di fatto, dietro al paravento monarchico conservato formalmente in vita. Tale dominio sarebbe durato fino al 1951, sempre al servizio del militarismo britannico.
La costituzione di reparti gurka caratterizzò per un secolo la politica inglese: questi reparti vennero utilizzati nel 185758 contro la rivolta dei Cipays in India (v.), poi nella repressione interna e nella Prima guerra mondiale. Il loro servizio fu premiato dall’accordo anglonepalese del 1923 che portò all'indipendenza (formale) dello Stato himalaiano dalla Gran Bretagna.
La colonizzazione inglese fece in modo che solo alla metà degli anni Venti venisse formalmente abolita nel Nepal la schiavitù, mentre continuava nelle campagne la permanenza di un sistema schiavisticofeudale.
L’indipendenza
nDopo la Seconda guerra mondiale (nella quale gli inglesi continuarono a usare reparti gurka come truppe d’assalto e nella repressione antipopolare in Grecia), gli sviluppi della situazione indiana influirono nella vita politica nepalese. Nel 1946