Brano: [...] giovani di Mira, in rappresentanza del Circolo socialista locale, parteciparono al Congresso interprovinciale VeneziaTreviso svoltosi a Venezia e nel quale Gino Moroder annunciò l’adesione della Federazione giovanile socialista al Partito comunista. L’8 marzo dello stesso anno, in un comizio, venne illustrato per la prima volta a Mira il programma del Partito comunista. In quei giorni ebbe ini
zio anche un lungo sciopero dei lavoratori della Mira Lanza (fabbrica di candele e di sapone), al quale il padrone rispose con il licenziamento di 50 operai. Nel clima di tensione seguito a tale rappresaglia, squadre di fascisti giunsero da Mestre in appoggio alla Direzione dello stabilimento. Gli operai raeagirono e gli scontri si fecero quotidiani.
Violenze fasciste
Il 21.3.1921 gli squadristi di Venezia e Mestre invasero Mira, abbandonandosi a sanguinose violenze contro i lavoratori e devastando le sedi proletarie. L’azione fascista fu favorita in quell’occasione dal momentaneo scoraggiamento seguito ai numerosi licenziamenti effettuati dalla[...]
[...]quadre di fascisti giunsero da Mestre in appoggio alla Direzione dello stabilimento. Gli operai raeagirono e gli scontri si fecero quotidiani.
Violenze fasciste
Il 21.3.1921 gli squadristi di Venezia e Mestre invasero Mira, abbandonandosi a sanguinose violenze contro i lavoratori e devastando le sedi proletarie. L’azione fascista fu favorita in quell’occasione dal momentaneo scoraggiamento seguito ai numerosi licenziamenti effettuati dalla Mira Lanza, e dalla divisione esistente tra leghe « rosse » e leghe «bianche» (cattoliche).
Il 21 aprile alcune centinaia di squadristi armati piombarono a Mira e attaccarono di sorpresa la Camera del lavoro, incendiandola e ferendo alcuni lavoratori (tra cui Arturo Gatto). Il 17 maggio analoga operazione fu compiuta dai fascisti a Dolo.
Per spezzare la tenace resistenza operaia lungo la riviera del Brenta
i fascisti organizzarono una squadracela detta dei Cavalieri della morte, al comando di certo Gino Covre, che si rese responsabile di numerosi delitti in tutta la provincia, tanto da venire s[...]
[...]errino Brusegan e Pietro Danieli riuscirono a espatriare clandestinamente, per arruolarsi nelle Brigate Internazionali in difesa della Repubblica spagnola.
Il 2.4.1943 Aurelio Rizzato, più volte arrestato, venne deferito al Tribunale speciale. Con lui, furono arrestati numerosi antifascisti del gruppo diretto da Isepetto, tra i quali Maria Massucco, Antonio Agnoletto, Riccardo Mioli e Giovanni Bel li nato (dirigente del gruppo comunista della Mira Lanza), tutti di Mira. Insieme a loro caddero nella rete della polizia fascista Pietro Polliero, Giovanni Zara, Rodolfo Berti, Antonio Mason, Giovanni Salviato, Luciano Zavagnin, Antonio Fiolo, Giovanni Gallina e altri antifascisti della riviera del Brenta collegati con il gruppo di Mira. A Dolo vennero arrestati Bruno Zara, Romualdo Gailesso, Guerrino Garato e Cianci di Boin. Deferiti al Tribunale speciale e rinchiusi nelle carceri di Santa Maria Maggiore a Venezia, tutti questi vennero poi liberati il 25 luglio da una dimostrazione popolare guidata dall’avvocato Giovanni Battista Gianquinto.
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