Brano: [...]degli eserciti del continente. Solamente è stato cambiato il nome del progetto. Ma la tesi fondamentale degli Stali Uniti è stata accettata ed ora spetta soltanto alla prossima riunione dei ministri degli esteri dei paesi membri dell'OSA dare l'approvazione finale al progetto, convenientemente emendato nella forma ma non nella sostanza. In questo modo anche governi che si opponevano alla formulazione primitiva del piano come quelli del Cile, del Messico o dell'Uruguay, potranno aderirvi, credendo di salvare la forma.
Un articolo di Enrique Lopez Oliva, dell'agenzia Prensa Latina, rileva che una serie di giornali americani, dal Washington Post a Azul y Bianco — portavoce dell'estrema destra cattolica argentina — stanno ripetendo in coro che a Buenos Aires si sono rivelati «dissensi» fra il generale Ongania e i generali nordamericani e che la'idea di una forza multilaterale è stata «tranquillamente sepolta». «Mancava un solo chiodo per chiudere la bara ed è stato inchiodato a Buenos Aires», ha scritto il Washington Post. Le fonti sono perlom[...]
[...]generale Ongania e i generali nordamericani e che la'idea di una forza multilaterale è stata «tranquillamente sepolta». «Mancava un solo chiodo per chiudere la bara ed è stato inchiodato a Buenos Aires», ha scritto il Washington Post. Le fonti sono perlomeno sospette. La conferenza era stata preparata con molta attenzione. Nell'ultima riunione preparatoria a Buenos Aires dal 29 agosto al 2 settembre erano effettivamente emerse varie difficoltà. Messico e Venezuela comunicarono che non avrebbero partecipato. Il Messico afferma di voler restare fedele ai suoi principi di non intervento. La forza interamericana infatti ha come primo scopo l'intervento in qualsiasi paese del continente, in caso di minaccia sovversiva». Il Venezuela, in omangio a un principio piuttosto formale. non riconosce il regime di Ongania sorto da un colpo di stato. Per ragioni non chiare, ma forse dietro suggerimento del Pentagono, anche i delegati di El Salvador, Costa Rica, Guatemala, Haiti e Nicaragua — paesi peraltro militarmente già integrati al sistema USA attraverso il Consiglio Centroamericana di Difesa e altri organismi — non p[...]
[...]nnarono demagogicamente anche allo stato di crisi economico sociale.
La stampa statunitense cominciò a diffondere essa stessa notizie sulle divergenze fra i governi latinoamericani e ad insistere sul fatto che a poco a poco guadagnava terreno una formula suggerita dall'Argentina, mentre perdeva terreno quella degli Stati Uniti appoggiati dal Brasile. La nuova formula, ammettevano i giornali, apriva la strada perchè anche paesi come il Cile e il Messico potessero accettare la creazione della Forza Interamericana Permanente. Cosi, dopo molti viaggi, conferenze bilaterali, pressioni e incontri ad alto livello, la Settima Conferenza degli Eserciti Americani si è svolta alla presenza di tutti, esclusi i delegati di Venezuela, Haiti e Costa Rica.
La discussione si è svolta a porte chiuse. Si è saputo che la delegazione di Santo Domingo aveva accusato il colonnello Caamano — guarda caso — di «tradimento». I brasiliani avevano denunciato il «comunismo internazionale». Messo da parte il progetto iniziale, la delegazione argentina ha proposto di cre[...]