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Il segmento testuale Mao è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 81Analitici , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Asiaticus, Due tesi sull'evoluzione dei paesi ex-coloniali. [sopratitolo: "democrazia nazionale" e "Nuova democrazia"] [sottotitolo: Diverse vie di sviluppo per i popoli del Terzo mondo - Dalla democrazia al socialismo. Le prime esperienze storiche in Mongolia, Cina e Turchia - Il ruolo dirigente del proletariato] in KBD-Periodici: Rinascita 1963 - 1 - 26 - numero 4

Brano: [...] quelle dei movimenti di liberazione nazionale permettevano d'imporre la coesistenza pacifica. Perciò questi episodi si collocavano tutti in tin contesto di guerre civili e di guerre internazionali.
Ma esiste, a nostro avviso, un pre cedente ancora più importante e interessante, per lo studio delle origini teoriche e pratiche della democrazia nazionale: il concetto di « nuova democrazia » (Xin Minzhou zhouyi) quale è stato formulato nel 1940 da Mao Tsetung in un'opera teorica rimasta giustamente celebre.
Fra la « nuova democrazia » definita nel 1940 da Mao e la « democrazia nazionale » definita nel 1960 dagli 81 partiti, esiste tin parallelismo che non si può passare sotto silenzio. Nei due casi, l'accento è messo sull'unità della lotta antiimperialista (della lotta contro il Giappone per la Cina del 1940) e della Iotta democratica (cioè, sempre per la Cina del 1940, della lotta contro il comportamento autoritario e dispotico del Kuo Mintang). Mao fece appello a partire dal 1940 al fronte unito di tutti coloro che accettavano questa duplice esigenza.
Il parallelismo può anche essere spinto più lontano, poiché, nello spirito di Mao, la « nuova democrazia » è una soluzione che non interessa solo la Cina ma che può presentarsi a tutti i paesi coloniali e dipendenti dell'Africa e dell'Asia. Opponendo la « nuova democrazia » alle vecchie democrazie borghesi da una parte e all'URSS dall'altra, egli dichiara in effetti che si tratta di « un terzo tipo, una forma transitoria dì Stato creata dalle rivoluzioni nei paesi coloniali e semicoloniali ». La parola transitoria indica bene che si tratta di una fase, non di un'opposizione definitiva della
« nuova democrazia » al socialismo; ma anche che questa formula ha i suoi caratte[...]

[...]la
« nuova democrazia » al socialismo; ma anche che questa formula ha i suoi caratteri specifici e originali, inerenti alle esigenze dei paesi dell'Africa e deIl'Asia nel loro insieme.
Il parallelismo fra la « nuova democrazia » e la « democrazia nazionale » è rafforzato ancora dal fatto che questi due concetti hanno suscitato a suo tempo gli stessi sospetti e motivato gli stessi silenzi. La stampa e il pubblico sovietici ignoravano le idee di Mao sulla nuova democrazia sino alla edizione delle opere di Mao in russo nel '49. D'altro canto, la stampa cinese è oggi assai discreta sul concetto di democrazia nazionale, e a maggior ragione sul rapporto di filiazione che potrebbe unire questo concetto a quello formulato da Mao sin dal 1940. Sembra che le ragioni di questi volontari silenzi siano le stesse nei due casi.
La base teorica e politica della rivoluzione cinese
La « nuova democrazia », quale era stata analizzata e definita da Mao nel 1940, è tuttavia una tesi di grande importanza storica. Essa non ha soltanto costituito la base teorica della latta rivoluzionaria cinese dal 1940 al 1949, e dei progressi del fronte unito fra i comunisti cinesi e i rappresentanti politici della borghesia e della piccola borghesia. Essa ha costituito anche la base politica stilla quale è stata fondata nel 1949 la Repubblica popolare cinese. Il « programma comune » definito nell'ottobre 1949 a Pechino da parte del fronte unito riprendeva tutte le idee essenziali della « nuova democrazia » del 1940, e resterà la base del regime popolare fin[...]

[...]zzare il concetto di « democrazia nazionale » facendo astrazione dal precedente costituito dalla « nuova democrazia » cinese del 1940.
Esiste tuttavia fra le due 'tesi una differenza' fondamentale. Si tratta del le basi di classe della `« democrazia ñazionale » e della a nuova democra zia », e in particolare della direzione di classe nel movimento per la costruzione degli Stati a democrazia nazionale.
Scrivendo nel 1940 nella Nuova dempc gzia, Mao prospettava una unione assai larga di tutte le classi sociali vittime, dell'imperialismo e dei nemici cinesi della democrazia (1) Ma egli sottolineava nel medesimo tempo, molto ' esplicitamente, oche, questa larga alleanza_ di classi deve essere diretta dal movimento operaio e dai partito comunista. Effettivamente, nelle condi zioni storiche specifiche della rivoluzione cinese, il partito comunista ha svolto — in modo indiscutibile e con l'accordo dei suoi sostenitori della borghesia e della piccola borghesia — Studenti mongoli in un'aula della Università di Ulan Bator
questo ruolo dirigente[...]

[...]sto per rispondere in maniera definitiva a questa domanda. Ma sembra utile parla chiaramente, almeno per stimolare lo studio della struttura di classe e dei rapporti di classe (economici e politici) nei nuovi paesi indipendenti, in quelli che sono suscettibili di mettersi sulla strada della democrazia nazionale.
Non è impossibile ehe, quando questi studi siano a un livello più avanzato, ci si accorga che la chiara e vigorosa formula definita da Mao nella Nuova democrazia, se corrispondeva alle esigenze e alle possibilità della rivoluzione cinese del 1940, non può essere direttamente applicata alla via della a democrazia nazionale » aperta ai paesi del terzo mondo dalla dichiarazione degli 81. In primo luogo, la struttura di classe di questi paesi è spesso motto più fluida che non nella Cina del 1940; esistono grandi differenze da zona a zona: i contadini negri, ad esempio, sono molto diversi dal proletariato delle piantagioni di Cuba, e molto diversi anche dai contadini dell'Estremo Oriente ancora recentemente sottoposti a uno stato di [...]



da Enrica Pischel, Considerazioni sulla nuova fase della politica asiatica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...]e nell'indivi duare se ed in quale misura le forze borghesi si stiano effettiva mente dimostrandöincapaci di' dar vita ad una società indipendente e in sviluppo in Asia; se la permanenza del governo nelle mani della borghesia nazionale nei paesi nuovi implichi una menomazione dell'indipendenza economica verso il mondo esterno o l'incapacità di condurre a termine la rivoluzione antifeudale nelle campagne; se i princi î_ ele soluzioni elaborati da MaoTsetung sulla base dell'esperienza della rivoluzione cinese, debbano o passano avere validità fuori dell'ambito della Cina; quali possano essere in ogni paese le forze ed i modi, _per trasformare gradualmente e pacificamente il regime borghesenazionalista (diverso da luogo a luogo a seconda del rapporto sul quale ciascuna borghesia si trova sia con le forze feudali sia con gli elementi rivoluzionari agrari o urbani) in una società sostanzialmente socialista; se e fino a che pinto i tentativi progressivi condotti dalle forze borghesi più avanzate rimangano nell'ambito del nazionalismo borghes[...]

[...]ntro il mantenimento dello statu quo in Asia, mentre non sono più un reale e stabile avamposto delle linee strategiche americane. Essi hanno infatti dimostrato negli ultimi anni, con una ripresa di nazionalismo antistatunitense, di non essere disposti a rimanere per sempre le abbandonate sentinelle avanzate di quella politica di immediata aggressione anticinese che avevano sperato di veder giungere rapidamente al successo con il rovesciamento di Mao ed una generale guerra anticomunista, ma che ora é stata accantonata dagli Stati Uniti.
Proprio sul terreno economico, la politica statunitense verso Formosa e la Corea meridionale (e per quest'aspetto le medesime considerazioni valgono in sostanza anche per il Viet Nam meridionale) implica le_ più_ gravi ipoteche sulla generale capacità degli Stati Uniti ad affrontare in modo vitale il problema dei paesi sottosviluppati: essa dimostra che l'attuale apparato per gli aiuti americani all'estero é concepito prevalentemente come sostentamento improduttivo a regimi ritenuti politicamente utili, [...]

[...]erta affinità con quello della collaborazione dei comunisti con i movimenti socialisti non marxisti. Data la particolarità della situazione indiana (cioè dato il livello al quale è giunta qui più che in qualsiasi altro paese emerso dal dominio coloniale, l'eliminazione dei residui del colonialismo e del feudalesimo) il problema che devono fronteggiare i comunisti in I diani non può essere risolto puramente entro gli schemi elabo1 rati in Cina da Mao per una società « semicoloniale e semifeudale »: l'India oggi è un fenomeno assai più complesso, perch' in essa coesistono residui semicoloniali e semifeudali, con vast settori borghesi ed altri semisocialisti.
Come potranno i comunisti indiani inserirsi nel gioco e portare gradualmente alla prevalenza il settore semisocialista ? A questo proposito bisogna tener presente che l'atteggiamento contro il « revisionismo » e contro tutti i tentativi di organizzare
46 ENRICA PISCHEL
società di tipo socialista su basi sostanzialmente diverse da quelle dell'URSS, assunto nell'ultimo anno dai partit[...]

[...]ntrollate dai decrescenti interessi olandesi o dai nuovi interessi delle compagnie petrolifere americane) e contro i residui delle forze confessionali e separatiste semifeudali. La debolezza economica e ideologica del nazionalismo indonesiano e l'atteggiamento di sinistra delle nuove leve nazionaliste permettono inoltre di prevedere la possibilità di un'effettiva direzione comunista in un'alleanza di questo genere, secondo le tesi di Stalin e di Mao. La probabilità di portare al successo un'alleanza nazionalistacomunista attraverso una vittoria elettorale anziché attraverso la lotta armata non costituisce di per sé un nuovo elemento nella teoria dei fronti popolari per i paesi semicoloniali e si inserisce logicamente nell'evoluzione di tutti i movimenti comunisti asiatici a favore del metodo democratico per la conquista del potere.
Più incerta é la situazione birmana e più recente la collaborazione tra filocomunisti e gruppi nazionalisti di sinistra (che tali sono le forze della Lega antifascista per la libertà del popolo, nonostante le[...]



da (Nove domande sullo stalinismo) Arturo Carlo Jemolo in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1956 - 5 - 1 - numero 20

Brano: [...]. II, pag. 345). E ne deduce la necessità del perdurare, anche oltre vent'anni dalla rivoluzione, dell'identico apparato d'emergenza che ne aveva caratterizzato la prima fase.
Ben diversamente è oggi concepita « chez les chinois » la dittatura del proletariato. La «borghesia nazionale » è ammessa, provvisoriamente legittimata, e così pure la figura del kulak ». I capitalisti e i piccoli proprietari sfilano regolarmente e ufficialmente davanti a Mao, rappresentante della classe operaia, con le loro brave bandiere, poi passano dietro il palco e ritornano fuori (cambiatisi tranquillamente i costumi) come elementi « integrati ». (La nazionalizzazione totale dell'industria e la cooperativizzazione e la statalizzazione dell'agricoltura sono in atto e saranno interamente completate anche prima del previsto 1960).
Dunque, niente affatto accentuarsi della resistenza delle antiche classi, niente ultimi, e perché ultimi, disperati e pericolosissimi guizzi della borghesia per tornare nellle vecchie acque privilegiate, ma estinzione graduale, persu[...]

[...]iato, liberando se stesso, libera l'intero genere umano dalla macchina capitalistica che lo ha dimidiato e irrazionalmente assillato.
46 9 DOMANDE SULLO STALINISMO
La dittatura del proletariato in Cina porta al limite minimo la sua contraddizione interna, è già per la massima parte anticipazione, durante il processo, del risultato; propone, mentre si afferma, la democraticità del fine; tende alla corrispondenza di « mezzo » a « risultato ». In Mao la dialettica è addolcita (ne fa testo la sua teorica della contraddizione), è uno strumento di graduale evoluzione progressiva. In Stalin la dialettica degli opposti fu considerata l'essenza della storia: le cose si fanno contro gli avversari, costruire è combattere, non si danno passi avanti se non demolendo una resistenza nemica.
E qui forse la radice più sottile dello stalinismo, che si manifesta nella sua deformazione estrema: se gli avversari non ci sono più, si inventano. Per Stalin la verità si afferma sul suo « contrario ». La dialettica non può essere mai pacifica risoluzione di un[...]

[...]ica, come copertura di una realtà tattica, mobile, eterodossa che non le corrisponde, ma dall'altro rischia il ripiegamento empiristico, minuto, contingentistico, ancora tanto poco libero da aver bisogno di altri, anche se diversi, e più ampi, aiuti classici. Così di volta in volta ci si copre ancora con una figura: Marx giovane, Marx vecchio, Lenin di u un passo avanti », Lenin di « due passi indietro ».
zione (come, forte dell'insegnamento di Mao, il P. C. Cinese ha soavemente ricordato ai sovietici). Ma é un fallimento 'in avanti'; e come agli errori della democrazia — diceva Masaryk — si rimedia solo con un di più di democrazia, così agli errori della obiettività e razionalità (o scientificità) dello sviluppo socialumano si rimedia solo con un di più di obiettività e razionalità. Nella sua lotta per l'attuazione di una totalità umana (e quindi 'tendenziale unanimità' o unità del genere umano) il marxismo può scambiare la parte per il tutto, e quindi errare; ma questo non accadrà, mai alla concezione liberale, per la quale la parte h[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Mao, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Ciò <---Francia <---Stato <---comunista <---comunisti <---imperialismo <---siano <---socialismo <---socialista <---Agraria <---Cambogia <---Ceylon <---Così <---Dialettica <---Diplomatica <---Diritto <---Giappone <---Nehru <---Pratica <---Stalin <---Storia <---abbiano <---anticomunismo <---antimperialista <---capitaliste <---capitalisti <---centralismo <---colonialismo <---comuniste <---dell'Asia <---economisti <---feudalesimo <---ideologia <---ideologica <---ideologico <---imperialista <---italiana <---leninismo <---leninista <---marxismo <---marxista <---marxisti <---nazionalisti <---socialiste <---socialisti <---Alleati <---Andhara <---Asiaticus <---Bandung <---Beloff <---Beria <---Bevan <---Bhilai <---Birmania <---Borneo <---Bulganin <---Cedé Ii <---Chiang <---Come <---Cominform <---Congresso del Partito <---Contemporaneamente <---Corea <---Corriere della Sera <---Costituzione <---Crispi <---Del resto <---Democrazia nazionale <---Dimenticarne <---Dogmatica <--- <---Eaesi <---Ecco <---Economia politica <---Entro <---Filosofia <---Fisica <---Formosa <---Gandhi <---Genetica <---Ghana <---Gran Bretagna <---Grave <---Guizot <---Ho Chi Minh <---Iaica <---Il Partito <---Il XX <---Il lavoro <---Indonesia <---Io Stato <---Jugoslavia <---Kotelawala <---Krusciov <---Kuo Min <---Kuomintag <---Kuomintang <---La Costituzione <---La lotta <---Laos <---Lenin <---Logica <---Luci ed ombre del Congresso di Mosca <---Luigi Salvatorelli <---Malesia <---Marte <---Marx <---Masaryk <---Metafisica <---Mi pare <---Morale marxista <---Mosca <---NATO <---Nenni <---Nuova <---Nuova Delhi <--- <---Né in Indonesia <---Orientalistica <---PCUS <---Paese <---Pakistan <---Partito <---Partito-Stato <---Pechino <---Pibul <---Più <---Pono <---Ponomariov <---Principi del leninismo <---Problemi <---Quale <---Rajk <---Rangoon <---Repubblica <---Rhee <---Rhee in Corea <---Russia <---SEATO <---Senghor <---Seul <---Singapore <---Siné <---Stato dei Soviet <---Stato guida <---Stato nei Soviet <---Storia mondiale <---Sukarno <---Sulla <---Sun Yat <---Sverdlov <---Syngn <---Ta T <---Taipeh <---Thai <---Thailandia <---Turchia <---URSS <---USA <---Ulan Bator <---Unione Sovietica <---Uniti in Asia <---Università di Ulan Bator <---Viet Nam <---Yemen <---antagonismo <---anticolonialismo <---anticolonialista <---anticomunista <---anticomunisti <---antifascista <---antimperialismo <---antisocialista <---antistatalista <---arrivisti <---autoritarismo <---avviano <---bolscevismo <---burocratismo <---capitalismo <---capitalista <---centralisti <---classiste <---colonialisti <---comunismo <---d'Azeglio <---d'Europa <---dell'Africa <---dell'America <---dell'Estremo <---dell'Europa <---dell'India <---dell'Unione <---diani <---dinamismo <---dogmatismo <---egoismo <---estremista <---fabiano <---fanatismo <---fascismo <---filocomuniste <---filocomunisti <---filosovietismo <---franchismo <---gandhiani <---gradualismo <---gradualista <---gramsciana <---hegeliane <---humiano <---ideologiche <---ideologici <---illuminismo <---imperialiste <---imperialisti <---indiana <---indiane <---indiani <---indiano <---indonesiana <---indonesiani <---indonesiano <---interclassismo <---internazionalismo <---italiane <---latifondisti <---leniniana <---liberalismo <---lismo <---lista <---lysenkiana <---lysenkiane <---marxiste <---materialismo <---meccanicismo <---militaristi <---minacciano <---nazionalismo <---nazionalista <---nazionaliste <---nell'Asia <---nell'Unione <---nell'Università <---neoilluminismo <---neutralismo <---neutralista <---neutralisti <---niarxismo <---oltranzisti <---opportunisti <---ottimismo <---parafascisti <---parallelismo <---paratisti <---parlamentarismo <---particolarismi <---personalismi <---pessimismo <---politicismo <---progressismo <---progressista <---progressisti <---proselitismo <---psicologico <---radicalismo <---regionalista <---relativismo <---revisionismo <---riniani <---roussoiana <---salazarismo <---semisocialista <---semisocialisti <---separatista <---separatiste <---separatisti <---sociologiche <---stakanovismo <---staliniana <---staliniano <---stalinismo <---stalinista <---statalista <---stataliste <---stiano <---storicismo <---sull'Asia <---totalitarismi <---trotskisti <---vaviloviano