Il segmento testuale Manifesto dei comunisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 62Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 315
Brano: [...]teva essere superata, prima di tutto, sul terreno sociale e politico: da qui qualche sua presa di distanza da quei clericali che, in polemica con i liberali, fondavano la loro tesi sul « restituire tutto il mal tolto » alla Chiesa.
La pubblicazione deH’enciclica “Rerum novarum” (v.), con la quale Leone XIII prendeva posizione sulla questione sociale divenuta sempre più acuta e posta in primo piano dai movimenti di ispirazione socialista e dal Manifesto dei comunisti di Marx ed Engels, fornì ai cattolici uno strumento per cominciare ad abbozzare la dottrina sociale cattolica. A Milano, per iniziativa del sociologo cattolico Giuseppe Toniolo, sorse nel 1894 l’Unione per gli studi sociali. Sempre più attiva divenne l’Opera dei Congressi per organizzare e disciplinare la partecipazione dei cattolici alla vita sociale e politica italiana, anche se a livel
lo elettorale ciò avverrà solo nel
1913 con il cosiddetto Patto GentiIoni approvato da Pio X (v. Democrazia cristiana).
Si può dire che, se i diciassette anni trascorsi tra la formazione dell’unità [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 645
Brano: [...]tano una straordinaria energia. Siamo intorno al 50. Egli parla volentieri con gli amici di Majakovskij, del futurismo russo, della poetica filmica di Eisenstein, e il significato di questi discorsi lo si riconosce nei quadri che va dipingendo. Sono quadri tra i più belli di tutta l’esperienza realista italiana: «Il bracciante ucciso», «Tutti i popoli vogliono la pace », « Un fantasma percorre l’Europa ». Quest'ultimo, dedicato al centenario del Manifesto dei comunisti, di cui il titolo riprende appunto le parole iniziali, fu esposto alla XXV Biennale veneziana insieme con l’« Occupazione delle terre incolte in Sicilia » di Guttuso.
M.D.M.
Pizzo cTErna
Montagna sovrastante Lecco (v.), nel 1943 fu teatro di uno dei primi scontri armati fra partigiani e forze tedesche.
Subito dopo I’8.9.1943 affluirono sul Pizzo d’Erna (come sul Pian dei Resinelli e a Campo de’ Boi) gruppi di giovani lecchesi e di militari sbandati che, in collegamento con il C.L.N. di Lecco, cominciarono a far espatriare nella confinante Svizzera numerosi ex prigionieri di guerra[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 404
Brano: [...]operaio in un cotonificio. Dopo aver vinto con un suo racconto il premio di 25 dollari indetto dalla rivista « Cali », ancora diciottenne si dedicò a comporre freneticamente novelle, poesie, drammi, tutti puntualmente respinti da editori e giornali.
La scoperta del socialismo
Nel 1894 cominciò la sua vita di tramp, di emarginato vagabondo. A New York finì in prigione e la brutalità di questa esperienza lo avvicinò al socialismo. Lesse il « Manifesto dei comunisti », le opere di Babeuf, SaintSimon, Fourier,
Proudhon, e si fece notare come appassionato militante socialista, senza tuttavia riuscire ad affermarsi con la sua frenetica attività di scrittore.
Nel 1897, dopo anni di durissimo lavoro manuale, partì per l’Alaska come cercatore d'oro. In tale attività non ebbe successo, ma da quelle avventurose esperienze trasse la sua fortuna di scrittore: improvvisamente i suoi racconti andarono a ruba e nel 1900 la sua fama salì al culmine.
Acquistata una fastosa dimora a Oakland, London diede fondo tra generosità e sprechi agli enormi guadagni otten[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 518
Brano: [...]te'
1847, con l’intervento di Federico Engels (182095), di facoltosa famiglia industriale, si svolse il I Congresso della Lega dei comunisti. Al II Congresso di questa, avvenuto a Londra nel dicembre 1847, prese parte anche Marx.
Engels e Marx (che avevano avuto occasione di conoscersi poco prima, essendo entrambi collaboratori della rivista politica Annali francotedeschi pubblicata a Parigi) furono incaricati dal Congresso di redigere il Manifesto dei comunisti; lo stesero in poche settimane e, nel febbraio 1848, da Bruxelles, lo spedirono a Londra. Al precedente motto della Lega (« Tutti gli uomini sono fratelli ») venne sostituita la famosa parola d’ordine « Proletari di tutto il mondo unitevi! ».
Rivoluzione del marzo 1848
La ventata rivoluzionaria che nel febbraio 1848 spazzò dal trono di Francia il « re borghese » Luigi Filippo, si spostò poche settimane più tardi in Germania, facendo tremare gli Stati della Confederazione. A Berlino sorsero barricate e i lavo
f
Wilhelm Liebknecht
ratori si schierarono con la borghesia contro il [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 390
Brano: [...]di quel documentò fondamentale e, se ogni congresso delTIntemazionale ebbe naturalmente la propria importanza, il VI rimarrà nella storia del movimento operaio e comunista
come quello che, approvando il Programma, avrebbe fissato — per un intero periodo storico — i principi e gli obbiettivi fondamentali del comuniSmo, i cardini della strategia rivoluzionaria, le forme della lotta per la conquista del potere da parte del proletariato.
Se il Manifesto dei comunisti, elaborato da Marx ed Engels 80 anni prima, segnò l'atto di nascita del socialismo scientifico e il primo grande appello alla propaganda delle idee comuniste, indicando nel contempo le linee d'azione internazionale del proletariato nei periodo delle rivoluzioni borghesi, il Programma dell'I.C. volle concretamente indicare, nell'epoca dello sviluppo dell'economia mondiale del capitalismo imperialista, i punti vulnerabili di questo sistema, additando chiaramente al proletariato I rapporti di forza, le prospettive e le linee d'azione per la rivoluzione mondiale.
P.Se.
Buche, Le
Quella d[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Manifesto dei comunisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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