Brano: [...]mperialisti, diretto da Betancourt, leader del partito Azione Democratica (A.D.), Ma nel giro di qualche mese l’A.D., cedendo alla pressione degli U.S.A., abbandonò il suo programma di nazionalizzazione delle compagnie petrolifere e iniziò un’azione repressiva nei confronti dei movimento popolare, culminata nei massacri di operai nell’agosto 1959. Nel 1960 l'ala sinistra dell’A.D. si scisse, dando vita al Movimento della Sinistra Rivoluzionaria (M.I.R.) e promuovendo la lotta armata. Dopo esperienze alterne si costituì il F.L.N. cui aderirono, oltre al M.I.R., il Partito Comunista Venezuelano, gruppi studenteschi e alcune organizzazioni sindacali. Caratteristica del F. L.N. fu quella di non isolare la lotta armata dal lavoro di mobilitazione delle masse nelle città. Grazie a questo collegamento il F.L.N. può contare sull’appoggio di partiti legali, quali VUnione Repubblicana Democratica (U.D.R.) e VA.D.Opposizione, una nuova frazione di sinistra dell’A.D.. Il F.L.N. ha un esercito di
2.500 combattenti e si batte per un programma, i cui obiettivi sono « un governo rivoluzionario di unità nazionale » e la liberazione economica del; paese, che ha [...]
[...] fronte nazionale cui hanno aderito il Movimento Rivoluzionario Liberale, la Federazione dei lavoratori del petrolio, il Movimento Operaio Studentesco e Contadino. La forza del fronte si articola in tre eserciti organizzati, più le masse contadine partigiane.
Perù
Nel Perù la guerriglia si svolge nelle condizioni relativamente peggiori ed è attualmente entrata in una fase di stagnazione. Diretta dal Movimento della Sinistra Rivoluzionaria (M.I.R.), con una sinistra profondamente divisa e che ha risentito anche in termini organizzativi la divisione in atto nel movimento operaio internazionale; con due partiti comunisti e più raggruppamenti marxisti, la guerriglia stenta a trovare una solida base tra le masse contadine e un suo collegamento con le masse della città. Recentemente le formazioni partigiane hanno subito una sanguinosa offensiva da parte del governo militare, nel corso della quale hanno perduto la vita i due prestigiosi capi del M.I.R., Luis de la Fuente e Guillermo Lobaton.
La situazione negli altri paesi
Negli altri [...]
[...]entito anche in termini organizzativi la divisione in atto nel movimento operaio internazionale; con due partiti comunisti e più raggruppamenti marxisti, la guerriglia stenta a trovare una solida base tra le masse contadine e un suo collegamento con le masse della città. Recentemente le formazioni partigiane hanno subito una sanguinosa offensiva da parte del governo militare, nel corso della quale hanno perduto la vita i due prestigiosi capi del M.I.R., Luis de la Fuente e Guillermo Lobaton.
La situazione negli altri paesi
Negli altri paesi latinoamericani la lotta armata ha un carattere ancora più limitato o non esiste affatto. Il movimento di liberazione nazionale è attivo nell’Uruguay, nel Cile, ove si ha un forte partito comunista; e nel Messico. Tutti paesi in cui esistono i rispettivi « Fronti Nazionali », ma dove la lotta è resa più complessa dal fatto che i governi locali, pur essendo conservatori, non hanno caratteristiche spiccatamente antinazionali. Fronti di liberazione nazionale, di minore entità e a carattere legalitario[...]