Brano: Federalismo europeo
L'UNITA’ EUROPEA
Maggio 19%3 Voeo del Movimento Fodor&lUta Europio Anno I*
Atta fate di questa gatrt* V antficzaione dfEu'opa rappresenterà tra compito possibile ed essentiaie. La divisione in ùdaii naturali dtU V Ettopa i oggi il nemico pHt grave della impostasene e sóhaione emana dei nostri problemi: ia minaccia esterna, fantastica o reale, to"ba tutti i processi ed apre la vi* a fatte le forse reazionarie, *11'assorda marcia verso V assurdo, verso U guerra, degli «timi sedani'anni.
Ubo tki natii»
IL MOVIMENTO
L’ANGOSCIA Ier, l’altro ho vitto piangere un tenente de*li alpini, non cji nascosto, ma davanti ad un suo piofesso[...]
[...] I*
Atta fate di questa gatrt* V antficzaione dfEu'opa rappresenterà tra compito possibile ed essentiaie. La divisione in ùdaii naturali dtU V Ettopa i oggi il nemico pHt grave della impostasene e sóhaione emana dei nostri problemi: ia minaccia esterna, fantastica o reale, to"ba tutti i processi ed apre la vi* a fatte le forse reazionarie, *11'assorda marcia verso V assurdo, verso U guerra, degli «timi sedani'anni.
Ubo tki natii»
IL MOVIMENTO
L’ANGOSCIA Ier, l’altro ho vitto piangere un tenente de*li alpini, non cji nascosto, ma davanti ad un suo piofessore, «di’ università. Aveva lutto novecento chilometri a piedi, avanzando, in Russia, e poi petttcento all'indietro, scappando, in condizioni atroci ora, finito, inalato per sempre, incapace perfino di studiare, piangeva sulla sua impotenza domani, covando in cuoi e un risentimento amaro, «irà preda, se le cose non cambiano, di qualche movimento reazionario, sa.'* squadrista, per trovare uu compenso psicologico al suo complesso di inferiorità Una vittimi del nazionalismo.
ovunque, e quando gli statisti europei hanno dovuto cominciare ad affrontare il problema dell’unificazione europea si sono Ispirati al funzionalismo, avvicinandosi all'lmpostazione federalista solo con esitazione e timore, perché spinti dalla necessità, e staccandosi appena la pressione degli avvenimenti si attenuò » (A. Spinelli).
Ma su questa situazione di grande fervore ed entusiasmo federalista che aveva toccato, pur con le più diverse motivazioni, gruppi socialisti (Ignazio Si Ione, il sei li ni, Col orni) e gruppi reazionari (« L’uomo qualunque » lancerà l’idea di « L’europeo qualunque»), si innestava la realtà di un’Europa distrutta, impossibilitata a prendere iniziative autonome.
« Una passeggera curiosità storica », fu definito il federalismo da A. J. Toynbee. E dopo che I’1.9.1946 Winston Churchill ebbe dichiarato a Zurigo che « ricostruire la famiglia europea significa creare un qualcosa come gli Stati Uniti d’Europa; ed il primo passo in questo senso sarà di costruire un Consiglio d’Europa », Gaetano Salvemini affermò: « W. Churchill desidera una cintura di protezione per le isole britanniche mercé la riorganizzazione di alcuni stati europei, satelliti del mondo anglosassone ».
Era avvertibile l’inizio di un processo involutivo dell’idea di federalismo europeo, non più come esigenza genuina di masse popolari, ma come arma camuffata di politica internazionale. I democristiani crearono le Nouvelles équipes internationales (A/.E./.) ; i socialisti, il Movimento socialista per gli Stati Uni
FEDERALISTA
FEDERAZIONE EUROPEA, che la Fedei azione Europea NON si ia «e non scom paiono gli STATI NAZIONALI come li conosciamo oggi
che 1' Europa, alla fine delia guerra, tr troverà di fronte ali* autaut o SCOMPARSA DEFINITIVA della SOVRANITÀ NAZ'ONALE ILLIMITATA 0 pi epurazione di ur * nuova guerra a scadenza di quindici anni. Questo dilemma significa per noi e pei i nostri agli l’alternativa della vita e dei rigoglio delie possibilità d> u.nano sviluppo, o della miseria e della morte
L’esperienza della Società deile Nazion. potrà essere utile, ma ;n senso negativo: una Socretà delie Nazioni ia cui
ti d'Europa (M.S.E.U.E.)] i liberali, il Movimento liberale per gli Stati Uniti europei (M.L.E.U[...]
[...]OMPARSA DEFINITIVA della SOVRANITÀ NAZ'ONALE ILLIMITATA 0 pi epurazione di ur * nuova guerra a scadenza di quindici anni. Questo dilemma significa per noi e pei i nostri agli l’alternativa della vita e dei rigoglio delie possibilità d> u.nano sviluppo, o della miseria e della morte
L’esperienza della Società deile Nazion. potrà essere utile, ma ;n senso negativo: una Socretà delie Nazioni ia cui
ti d'Europa (M.S.E.U.E.)] i liberali, il Movimento liberale per gli Stati Uniti europei (M.L.E.U.). Era il momento in cui gli Stati Uniti d’America davano un totale appoggio a questa iniziativa che avevano addirittura ispirato, e che trovava come infaticabili propugnatori Adenauer, Schuman, De Gasperi. Restano emblematici di quel periodo i discorsi infuocati, la psicosi d'invasione dell’Europa da parte dell'Unione Sovietica, la profetizzata caduta di quella parte del mondo che, allora come adesso, era chiamato « libero ».
Dal federalismo all'atlantismo
Al fondo, erano ben rilevabili due filoni di interessi che condizionavano ogni scelta e ogni slogan di quella crociata federalista; di questo nome che ha subito tante strumentalizzazioni e sul quale tutti concordano in astratto, ma che nessuno vede con eguali occhi: da un lato, il preciso calcolo egemonico del governo statunitense, pronto a barattare aiuti economici contro servilismo politico; dall’altro, il calcolo esclusivamente economico di singoli Stati europei, spinti non da un’idea di unione sovrannazionale, ma da una chiara esigenza di raggiungere una dimensione più ampia per i propri mercati e per la propria produzione. E questi due fini convergenti andarono progressivamente realizzandosi in vari momenti.
Nell’aprile 1948 nacque YO.E.C.E. [Organizzazione economica di coo
perazione europea], per distribuire gli « aiuti americani ». I paesi dell’Europa, dandosi un’apparente unità per giustificare le sovvenzioni del Piano Marshall, si affidarono alla tutela economica e militare d’Oltre Atlantico, portando il concetto di Europa a fondersi politicamente con quello di atlantismo.
Nel maggio dello stesso anno, all’Aja, si ebbe il nuovo Congresso europeistico, con la partecipazione delle più importanti figure politiche del momento: Churchill; Van Zeeland, Reynaud, Spaak, Remadier, De Gasperi, Schuman, Adenauer. Venne creato il Movimento europeo (M.E.) e, a livello governativo, ci si accordò per estendere a Italia, Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda il trattato militare già stipulato il 17.3.1938 a Bruxelles tra Francia, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo e Olanda (v. Atlantico, Patto).
Puntualmente, sì ebbe una eco ben precisa: il ministro degli Esteri canadese dichiarò che, « in vista del risorgere del totalitarismo comunista, Stati Uniti d’America e Canada hanno bisogno dei paesi dell’Europa occidentale, come questi hanno bisogno di loro ».
L'11.6.1948 il Senato degli Stati Uniti approvò la risoluzione del senatore A. H. Vandenberg circa « il pericolo comunista », pronto in pochi anni « a fagocitare l’intero continente europeo ».
Nell'aprile 1949 si chiuse in Washington l'ultimo atto di questo dramma distorto, con l’approvazione dell’organizzazione del Trattato del Nord Atlantico: era sorta la N.A.T.O.. Il 5.5.1949 nacque il Consiglio d’Europa, nuovo organo che nasconde i legami di guerra fredda intessuti dai « grandi europeisti » con il governo statunitense.
Dalla C.E.C.A. alla C.E.D.
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[...]chi anni « a fagocitare l’intero continente europeo ».
Nell'aprile 1949 si chiuse in Washington l'ultimo atto di questo dramma distorto, con l’approvazione dell’organizzazione del Trattato del Nord Atlantico: era sorta la N.A.T.O.. Il 5.5.1949 nacque il Consiglio d’Europa, nuovo organo che nasconde i legami di guerra fredda intessuti dai « grandi europeisti » con il governo statunitense.
Dalla C.E.C.A. alla C.E.D.
Il secondo motivo fondamentale, che diremmo più circoscritto al puro interesse economico dei singoli Stati europei, prese corpo con il cosiddetto Piano Monnet per la formazione della C.E.C.A. (Comunità europea del carbone e dell’acciaio), trattato firmato il 18.4.1951 ed entrato in vigore nel luglio successivo, sotto la presidenza dell’economista francese Jean Monnet (n. 1890) autore del progetto. Strutturata in Assemblea e in Alta Autorità, la C.E.C.A. si trovò ben presto con troppo carbone e troppo acciaio rispetto ai suoi bisogni, e per di più coinvolta in una crisi per l’alto costo di estrazione del carbone europe[...]
[...] Alta Autorità, la C.E.C.A. si trovò ben presto con troppo carbone e troppo acciaio rispetto ai suoi bisogni, e per di più coinvolta in una crisi per l’alto costo di estrazione del carbone europeo che non rendeva più competitivo questo prodotto rispefc
Oggi ho visto un industriale, baldanro*o ancora dei milioni e di fresco fatti si * rs» un* angoscia, malgrado l’ambagi» ogni nazioi.* conserva le totalità della sua aovrar»cà è un as
Primo numero del giornaletto L'unità europea, « voce » del Movimento federalista europeo, prodotto e diffuso clandestinamente in Italia nel maggio 1943