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Il segmento testuale Lo Stato italiano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 24Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 569

Brano: Giorgetti, Giovanni

gislativo dell’Assemblea elettiva, nel senso di annientare ogni partecipazione del popolo italiano al governo della cosa politica ». (L’Ordine Nuovo, Opere, pag. 334).

« Lo Stato italiano era stato fin’ora dominato dal capitale investito dalla grande industria; il governo italiano è stato fin’ora sempre in mano dei capitalisti pesanti che ai loro interessi di casta superprivilegiata, hanno sacrificato tutti gli altri interessi della nazione. I partiti storici della borghesia italiana sono stati distrutti da questa egemonia soffocante e distruttiva che politicamente ha preso nome da Giolitti ed è stata esercitata con la violenza più estrema e con la corruzione più svergognata ». (L'Ordine Nuoito, Opere, pagg. 7677).

« [...] La tattica fascista, in quanto corrispondeva ad un [...]

[...]o massacrate impunemente, le Camere del Lavoro, le Case del Popolo, le cooperative furono incendiate e saccheggiate impunemente per indurre i capi socialisti alla riflessione. Per indurre i capi sindacali e i deputati socialisti a smetterla con ” l’intransigenza ” e a collaborare con il governo e con i capitalisti, l'on. Giolitti permise al fascismo di martirizzare intere regioni» [L’Ordine Nuovo, Opere, pagg. 224225).

« Chi era al governo dello Stato italiano, quando il fascismo si organizzò in grande stile e Fniziò la fase delle spedizioni punitive, dello sfoggio aperto e impudente di moschetti, di bombe, di pugnali? Chi era al governo dello Stato italiano quando, apertamente e impunemente, i giornali fascisti pubblicarono i primi bandi di morte, di incendio, di saccheggio, di persecuzioni individuali? Giovanni Giolitti lasciò moltiplicarsi la serie delle spedizioni punitive, lasciò che pubblicamente i fascisti costituissero depositi di armi e di munizioni, lasciò incendiare, lasciò saccheggiare, lasciò sequestrare le persone, ecc. ecc.. Giovanni Giolitti è il massimo responsabile dei delitti commessi dal fascismo, egli è veramente colpevole di alto tradimento per aver lasciato che le leggi dello Stato fossero impunemente calpestate, che le pop[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 269

Brano: [...]i Sulmona e una parte della valle del Sangro. Ha 108 comuni, situati per la maggior parte a oltre 1.000 m s.l.m., su un territorio montagnoso, ma ricco di altipiani. Ha economia prevalentemente agricola.

Lotte contadine

L’annessione al Regno d’Italia sconvolse l’antico equilibrio economicosociale della regione abruzzese, la cui popolazione viveva su una agricoltura misera e sulla pastorizia, angariata dalla grande proprietà latifondistica. Lo Stato italiano mise in crisi l’economia di questa società contadina, senza abbattere le sopravvivenze feudali e senza apportare le trasformazioni indispensabili per uno sviluppo economico. Scomparvero, al contrario, persino alcune attività manifatturiere che, pur con un livello tecnico primitivo, assicuravano una certa produzione. Per decenni l’emigrazione in impressionante ascesa rappresentò una disperata via d’uscita di quelle popolazioni di fronte alla stagnante situazione economica.

Il prosciugamento del Fucino, portato a termine nel 1875 dai principi Torlonia (v. Avezzano) pose nuovi problemi: vasti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 832

Brano: Questione romana

ritenuti come appartenenti alia Chiesa.

Il contrasto si acutizzò via via che la sopravvivenza del potere temporale dei Papi veniva a costituire una insanabile contraddizione con le e/ sigenze di unità territoriale ed economica dello Stato italiano. Il problema si inasprì dopo l'annessione delle Marche e dell’Umbria (1860), ma soprattutto per Roma. Ai ripetuti tentativi compiuti dai patrioti del Risorgimento per dare all’Italia la sua capitale (Repubblica Romana del 1849, spedizioni garibaldine fermate ad Aspromonte nel 1862 e a Mentana nel 1867), il papato rispose facendosi proteggere militarmente e diplomaticamente dalla Francia finché, dopo il crollo dell’impero napoleonico, l’Italia potè prendersi Roma con il colpo di mano del 20.9.1870.

Con un provvedimento chiamato Legge delle guarentigie, fondato sulla netta separazione tra Ch[...]

[...]o veniva automaticamente abrogata la Legge delle guarentigie e, da parte vaticana, veniva riconosciuto ufficialmente il

Regno d'Italia con Roma capitale. L’Italia garantiva per contro al Papa la sovranità sopra un minuscolo Stato creato all'uopo (Stato della Città del Vaticano) e la piena proprietà di alcuni edifici (palazzo pontificio di Castel Gandolfo) e di tre Basiliche romane (S. Giovanni in Laterano, S. Paolo e Santa Maria Maggiore).

Lo Stato italiano si impegnava poi a rispettare la neutralità e l’inviolabilità della Città del Vaticano, nonché a permettere alla Santa Sede di comunicare con l’estero, anche in caso di guerra.

La convenzione finanziaria allegata prevedeva un versamento da parte italiana allo Stato vaticano, a titolo di risarcimento dei territori e dei beni confiscati, di lire 750 milioni oltre a titoli per un valore di un miliardo di lire.

Il Concordato

Col concordato religioso, la religione cattolica veniva definita « Religione di Stato » (come già, d’altra parte, stabiliva il primo articolo dello Statuto albertino[...]

[...]niversale,

io penso ed affermo che l’unica idea universale che oggi esista a Roma, è quella che irradia dal Vaticano »). Tutto questo, mentre le squadracce fasciste saccheggiavano redazioni di giornali e sedi d’organizzazioni cattoliche, o assassinavano uomini della levatura morale di don Minzoni.

Da parte sua, fin dal l'ascesa al soglio pontificio (10.2.1922) Pio XI aveva mostrato il suo grande desiderio d'arrivare a una conciliazione con lo Stato italiano: tale significato, ad esempio, aveva avuto la benedizione « Urbi et Orbi » impartita dal loggione esterno della Basilica di S. Pietro subito dopo la sua elezione. Gli stessi propositi vennero poi manifestati nell’Enciclica programmatica del suo pontificato, pubblicata il 23.12.1922 (« Ubi arcano »).

Una tale rilevanza aveva nel pensiero del Pontefice, come pure in quello di molti cattolici suoi contemporanei, la convinzione di riuscire a « cattolicizzare » lo Stato fascista « tanto nell’ordine delle idee e delle dottrine quanto nell’ordine della pratica azione » (lettera del 30.5.1929 al c[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Lo Stato italiano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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