Brano: Lloyd George, David

La Conferenza di Locamo. La delegazione italiana {in alto a sinistra) con Benito Mussolini

Partito liberale a favore dei laburisti e, a partire ,da quella data, Lloyd George restò all’opposizione, da dove continuò a lanciare proposte di riforme.

In occasione dello sciopero generale del 1926 fu l'unico dirigente liberale favorevole ad accogliere le richieste dèi lavoratori. Nella campagna elettorale del 1929 elaborò un piano per eliminare la disoccupazione mediante grandi lavori pubblici, ma lo spostamento del voto operaio dal Partito liberale a quello laburista si dimostrò irreversibile. Rifiutandosi di partecipare ai governi di coalizione dominati dai conservatori, varati a partire dal 1931, passò politicamente in secondo piano e si occupò della stesura delle[...]

[...]ne mediante grandi lavori pubblici, ma lo spostamento del voto operaio dal Partito liberale a quello laburista si dimostrò irreversibile. Rifiutandosi di partecipare ai governi di coalizione dominati dai conservatori, varati a partire dal 1931, passò politicamente in secondo piano e si occupò della stesura delle sue memorie di guerra tWar Memoirs) in 6 volumi.

Estimatore del fascismo

A conferma di come la brillante demagogia e l’energia di Lloyd George non fossero sorrette da un giudizio politico sicuro, fu l’atteggiamento accentuatamente filofascista da lui assunto negli anni Trenta.

Il 25.2.1933, presiedendo un dibattito organizzato a Londra sul tema « Fascismo contro socialismo », prima di cedere la parola al fascista Oswald Mosley (v.) l’ex leader liberale sottolineò la grande importanza internazionale assunta dal fascismo come sistema economico e politico che demoliva le vecchie fallaci teorie del socialismo. Tre anni dopo, reduce da una visita a Hitler a Berchtesgaden, Lloyd George non esitò a lodare il capo nazista come un « grand[...]

[...]e filofascista da lui assunto negli anni Trenta.

Il 25.2.1933, presiedendo un dibattito organizzato a Londra sul tema « Fascismo contro socialismo », prima di cedere la parola al fascista Oswald Mosley (v.) l’ex leader liberale sottolineò la grande importanza internazionale assunta dal fascismo come sistema economico e politico che demoliva le vecchie fallaci teorie del socialismo. Tre anni dopo, reduce da una visita a Hitler a Berchtesgaden, Lloyd George non esitò a lodare il capo nazista come un « grande uomo », capace di risolvere i problemi sociali di una nazione moderna.

Nel 1938 egli fu però contrario al Patto di Monaco (v.) e nell’aprilemaggio 1939 si schierò in Parlamento con Churchill nel chiedere la conclusione di un’alleanza con la Unione Sovietica. Poco dopo Io scoppio della Seconda guerra mondiale l’anziano uomo politico assunse invece posizioni disfattiste, invitando il governo britannico ad accettare l'offerta di trattative di pace fatta da Hitler. Nel 1944, pochi mesi prima di spegnersi, fu nominato conte di Dwyfor.

M.Ku.[...]

Brano: Lloyd George, David

l'attività a numerosi centri della provincia e perfino all'interno delle organizzazioni giovanili fasciste. Condannato il 16.10.1934 a 6 anni di reclusione, fu detenuto a Regina Coeli (Roma) e a Castelfranco Emilia.

Nella Resistenza friulana

Appena libero, riprese la lotta.

Nel 1942 venne in contatto con la Resistenza slovena, già operante nell’Alto Isonzo, traendone l’esperienza dell’azione armata. Nuovamente arrestato nel maggio 1943, tornò libero con la caduta del fascismo.

Nell’estate del 1943 Mario Lizzerò organizzò le prime bande partigiane del Friuli: a metà sette[...]

[...]e Somma fu pacata, ma immediata e risoluta: ” Portarci dove voi ci consigliate significherebbe sfuggire alla lotta, allontanarsi dagli obbiettivi di attacco e di sabotaggio, ma ciò che più conta, i monti che noi occupiamo sono del nostro Friuli, e noi intendiamo rimanervi ".

In verità non vi fu reazione da parte slava, ed a conclusione dell’incontro fu concordato un servizio di pattuglie per i contatti tra le nostre formazioni e le loro ».

Lloyd George, David

N. a Manchester il 17.1.1863, m. presso Criccieth (Galles) il 26.3. 1945; dirigente liberale britannico. Orfano di padre, con l’a!uto dello

zio calzolaio compì gli studi di legge. Entrato nella vita politica come radicale e nazionalista gallese, nel 1890 fu eletto al Parlamento, distinguendosi per energia e capacità oratoria e ponendosi, verso la fine del secolo, alla testa di un gruppo di liberali di sinistra che si battevano contro la guerra angloboera.

Ministro del Commercio nel governo liberale del 1905, nel 1908 divenne cancelliere dello Scacchiere con il primo ministro H[...]

[...] guerra mondiale divenne ministro delle Munizioni. In tale veste affrontò con durezza gli operai che, particolarmente nella regione del Clyde, si rifiutavano di rinunciare alle loro precedenti conquiste sindacali per favorire la produzione bellica. Ministro della Guerra dal giugno 1916, impose la coscrizione obbligatoria e assunse posizioni polemiche contro lo stesso governo, criticandone la mollezza. Nel dicembre 1916, quando Asquith si dimise, Lloyd George fu nominato primo ministro. In tale veste impresse un maggiore impulso alla condotta delle operazioni belliche e sacrifici ancora più pesanti alle masse popolari.

Primo dopoguerra

Trionfatore nelle elezioni del 1918, dopo una campagna impostata su demagogiche promesse di benessere per tutti, restò a capo di un governo di coalizione tra liberali e conservatori e rappresentò la Gran Bretagna (v.) alla Conferenza della pace di Versailles.

All'interno rispose con concessioni ai grandi scioperi dell’immediato dopoguerra, ma si rifiutò di attuare la nazionalizzazione delle miniere, nonosta[...]

Brano: [...]tutto negli ultimi anni di guerra, diventava così difficilmente applicabile, ancor più se esso veniva riferito alle colonie.

Nello stesso tempo, fra i vincitori emersero divisioni e contrasti riguardo ai limiti entro i quali effettuare l'indebolimento della Germania: la destra francese, con il presidente Poincaré (v.) e il maresciaU

lo Foch, reclamava il totale annientamento dell'odiato e pericoloso confinante, mentre il premier britannico Lloyd George (v.), temendo un eccessivo rafforzamento della Francia nel continente europeo, era per soluzioni meno drastiche.

Le quattro delegazioni, rispettivamente guidate dal capo di governo francese Georges Clemenceau, dal premier britannico D. Lloyd George, dal presidente del Consiglio italiano V.E. Orlando (v.) e dal presidente degli U.S.A. Thomas W. Wilson (v.) intrapresero i negoziati sulla base dei “14 punti” che Wilson stesso aveva formulato il precedente

8 gennaio in un messaggio inviato al Congresso degli Stati Uniti.

I “14 punti" di Wilson Wilson si fece portatore di un Insieme di proposte che avrebbero dovuto costituire la base su cui edificare una « pace definitiva ». Alla luce di questa aspirazione, veniva condannata la diplomazia segreta e si rivendicavano: una « assoluta libertà di navigazione al di fuori delle acque territor[...]

Brano: [...]die, il Partito indipendente del lavoro (I.L.P.) che cercò di indurre i sindacati a seguire i socialisti.

L’iniziativa ebbe successo. Nel 1900 sorse il Labour Representation Committee che si trasformò in Labour Party nel 1906, dopo che le elezioni di quell’anno (pur riportando al potere i liberali) videro i rappresentanti dei minatori e delle Tradeunions conquistare 34 seggi.

Salito grazie all’appoggio del proletariato, il governo di David Lloyd George promosse importanti riforme. Nel 1909, ad esempio, fu istituito il sistema fiscale tuttora vigente nella sua sostanza in Inghilterra e basato su misure dirette a ricavare il maggior gettito contributivo dai ceti abbienti. Per far passare questa legge, Lloyd George

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Brano: Appendice

Kunzle Margaret M.Ku.

Ebrei; Ebrei, Resistenza degli; Frank, Anna; in Giappone: Il movimento operaio giapponese; Gran Bretagna (fino al 1918); Halifax Edward; Hull, Cordell; I.R.A.; Irlanda; Israele; Kollontai, Aleksandra; Lesotho; Liberia; Lloyd George, David; MacArthur, Douglas; MacDonald, James Ramsay; Macmillan, Harold; Malaspina, Forte; Mauritania.

Laconi Renzo R.La.

Costituente, Assemblea.

Lajolo Davide D.La.

Bruno, Battaglia di.

Lazagna Giov. Battista G.B.L.

Cichero; Garbagna; Poletaev, Fiodor Andrianovic.

Ledda Romano R.Le.

Algeria; America Latina; Angola; Apartheid; Avana; Bamako; Bandung, Conferenza di; Castro, Fidel; Congo; Corea; Corriere della Sera; Cuba; Dien bien phu; Egitto; Engels, Federico; Filippine; Frelimo; Ghana; in Giappone: Il fascismo giapponese; Guatemala; Guerriglia; Guevara, Ernesto; Ho Chi[...]

Brano: [...]in seguito a una delimitazione delle rispettive zone operative, caddero nelle file di quest’ultima.

Marescotti, Luigi Aldovrandi

N. a Bologna il 5.10.1876; diplomatico. Entrato nella carriera nel 1900, durante la Prima guerra mondiale ricoprì la carica di capogabinetto del ministro degli Esteri Sidney Sonnino. Partecipò poi alla Conferenza della pace di Parigi in qualità di segretario italiano delle riunioni dei quattro « grandi » (Wilson, Lloyd George, Clemenceau, Orlando).

Sulle vicende di tale Conferenza pubblicherà due libri: Guerra diplomatica (Milano 1936) e Nuovi ricordi e frammenti di diario (Milano 1938).

Successivamente nominato ambasciatore a Buenos Aires e a Berlino (192629), fu membro di numerose delegazioni diplomatiche italiane su problemi asiatici e africani. Il 16.4. 1936, con Raffaele Montagna, fu designato dal governo fascista a far parte della commissione arbitrale chiesta dal Consiglio della Società delle Nazioni per dirigere la controversia con l’Etiopia (v.) seguita agli incidenti di Ual Ual. Venne nominato sena[...]

Brano: [...]aristocrazia di casta e di censo e agli intellettuali integrati la strada della partecipazione all’amministrazione della colonia; in quello stesso anno i’Irlanda (a eccezione dell’Ulster) si vide concedere lo statuto di dominion; nel 1922 venne concessa all’Egitto una « indipendenza condizionata ». Sotto la pressione della classe operaia e spinto anche dalla necessità di assicurare al capitalismo inglese nuovi mercati, il 16.3.1921 il governo di Lloyd George concluse un trattato commerciale anglorusso

che costituì un riconoscimento di fatto deH’Unione Sovietica.

Il primo governo laburista

Ma sull’arena mondiale si facevano avanti gli Stati Uniti, penetrando nelle colonie inglesi, nei domihions e diventando il nuovo centro finanziario del mondo capitalistico. Il controllo dei mari cominciò a passare dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, sia per il traffico mercantile che per la marina da guerra. In Europa l’antagonismo anglofrancese toccò un punto culminante nel 1923, con l’occupazione della Ruhr da parte della Francia che, in tal modo, v[...]

Brano: [...]. La situazione economica generale era resa ancora più difficile dalle forti tassazioni imposte durante la guerra e mantenute anche oltre il suo termine. E infine la crisi seguita al conflitto accelerava il processo di decadenza dell’impero, alimentando il movimento di liberazione dei popoli coloniali e dei paesi dipendenti.

Il 14.11.1918, tre giorni dopo la ces

sazione delle ostilità, i laburisti si ritirarono dal governo di coalizione di Lloyd George. Le elezioni politiche del dicembre 1918 videro il crollo dei liberali e l’avanzata dei conservatori; anche i laburisti progredirono, avviandosi a diventare il secondo partito.

Alla Conferenza della pace di Parigi le posizioni britanniche si scontrarono con quelle francesi: l’Inghilterra, mentre da un lato si opponeva a un eccessivo indebolimento della Germania, considerandola un buon baluardo contro « l’espansione bolscevica » in Europa, dall’altro dovette spartire con la Francia le colonie ex tedesche e i territori dell’ex Impero ottomano. Sin dal suo sorgere (10.1.1920), la Società dell[...]

Brano: [...]onti terrestri ed egli subì due scacchi di prestigio nel vano sforzo di far resistere la fortezza di Anversa (ottobre

1914), perno dello schieramento difensivo francoanglobelga, e nel mancato tentativo di forzare lo stretto dei Dardanelli (febbraio

1915). II governo di unità nazionale formatosi nel maggio 1915 lo relegava nella carica di cancelliere del ducato di Lancaster, costringendolo a dimettersi e ad optare per il fronte. Chiamato da Lloyd George, nel 1917, ad assumere il ministero della guerra, si distingueva tra gli artefici della vittoria inglese.

Contro la rivoluzione sovietica

Ma Io scacco maggiore di quegli anni egli doveva subirlo sul fronte della rivoluzione bolscevica, contro la quale organizzò la spedizione inglese che, nell’estate del 1918, sbarcò ad Arcangelo e Murmansk per aiutare Kolciak. Il pretèsto per questa spedizione fu, inizialmente, quello di favorire la riapertura ad oriente di quel fronte antitedesco che, prima le rivoluzioni del febbraio e dell’ottobre 1917 e successivamente la pace di BrestLitovsk, aveva[...]