Brano: [...]degli Stati stranieri.
Sul piano civile, vennero stabiliti principi di uguaglianza non solo sociale e fra i due sessi, ma anche fra tutte le nazioni e i popoli della Russia. Fu istituito il matrimonio civile, fu separata la Chiesa dallo Stato e dalla scuola, quest’ultima divenuta unica per tutti i cittadini. Aleksandra Kollontai (v.), la prima donna che avesse mai fatto parte di un governo, fu nominata commissario per l’Assistenza sociale.
La pace di BrestLitovsk
Subito dopo il suo insediamento il governo sovietico presieduto da Lenin cominciò a operare per far uscire la Russia dalla guerra mondiale sempre in corso. Il 14 novembre inviò una nota ai governi dell’Intesa con la proposta di iniziare colloqui di pace e, dieci giorni dopo, una seconda nota con l'invito a partecipare alle trattative. 1 governi dell'Intesa si guardarono bene dal rispondere.
Dal 20.11.1917 iniziarono a BrestLitovsk le trattative di pace fra la Russia sovietica (rappresentata da Trotzkij, all’epoca commissario agli Esteri) e i plenipotenziari della Germani[...]
[...]pondere.
Dal 20.11.1917 iniziarono a BrestLitovsk le trattative di pace fra la Russia sovietica (rappresentata da Trotzkij, all’epoca commissario agli Esteri) e i plenipotenziari della Germania guglielmina. Il governo tedesco presentò condizioni estremamente gravose, chiedendo i territori della Polonia, della Lituania, della
Lettonia, parte dell’Estonia e la Bielorussia, condizioni che Trotzkij si rifiutò di accettare. Ma Lenin insistè per la pace immediata, anche alle condizioni poste dalla Germania, fino a trovarsi in minoranza all’interno del partito. I “comunisti di sinistra”, diretti da Bucharin (v.)f affermavano l'impossibilità che il socialismo potesse vincere in un solo paese, sostenendo che la sopravvivenza della Russia sovietica sarebbe stata impossibile senza la rivoluzione mondiale, quindi era necessario continuare la guerra per allargare il moto rivoluzionario, anche se avesse creato maggiori difficoltà per il potere sovietico. Essi contavano sul fatto che la fraternizzazione dei soldati degli opposti eserciti nelle trince[...]
[...]hi giorni 100.000 volontari entrarono nelle file dell’Armata Rossa nella sola Mosca e Pietrogrado. L’avanzata delle truppe austrotedesche fu bloccata e Pietrogrado fu salvata dall’occupazione. Allora i tedeschi proposero nuove onerose condizioni, fra cui il pagamento di 6 miliardi di marchi di contribuzioni e la non ingerenza del governo sovietico nelle faccende dell'Ucraina. A questo punto Lenin ottenne l’assenso del Comitato centrale a firmare la pace. Il VII Congresso del partito, convocato il 68.3.1918, a grande maggioranza approvò la tattica di Lenin. Il 14 marzo il IV Congresso straordinario dei soviet, svoltosi a Mosca, ratificava il trattato di pace con la Germania. Nella stessa occasione fu deciso di trasferire la capitale da Pietrogrado a Mosca. Se la frattura apertasi aH’interno del Partito bolscevico sul problema della pace o della guerra rivoluzionaria potè in qualche modo essere sanata, non era altrettanto
Trotzkij durante la guerra civile
possibile porre rimedio allo scontro sociale in atto fra classe operaia e contadini poveri da un lato, strati medi della città e della campagna dall’altro, in una situazione fortemente compromessa dallo scioglimento dell’Assemblea Costituente imposto dai bolscevichi subito dopo la presa del potere. Queste forze sociali, rappresentate in larga misura dai socialisti rivoluzionari e dai menscevichi, non erano affatto d’accordo con il potere sovietico gestito dai bolscevic[...]