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Il segmento testuale La pace è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 181Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 224

Brano: [...]degli Stati stranieri.

Sul piano civile, vennero stabiliti principi di uguaglianza non solo sociale e fra i due sessi, ma anche fra tutte le nazioni e i popoli della Russia. Fu istituito il matrimonio civile, fu separata la Chiesa dallo Stato e dalla scuola, quest’ultima divenuta unica per tutti i cittadini. Aleksandra Kollontai (v.), la prima donna che avesse mai fatto parte di un governo, fu nominata commissario per l’Assistenza sociale.

La pace di BrestLitovsk

Subito dopo il suo insediamento il governo sovietico presieduto da Lenin cominciò a operare per far uscire la Russia dalla guerra mondiale sempre in corso. Il 14 novembre inviò una nota ai governi dell’Intesa con la proposta di iniziare colloqui di pace e, dieci giorni dopo, una seconda nota con l'invito a partecipare alle trattative. 1 governi dell'Intesa si guardarono bene dal rispondere.

Dal 20.11.1917 iniziarono a BrestLitovsk le trattative di pace fra la Russia sovietica (rappresentata da Trotzkij, all’epoca commissario agli Esteri) e i plenipotenziari della Germani[...]

[...]pondere.

Dal 20.11.1917 iniziarono a BrestLitovsk le trattative di pace fra la Russia sovietica (rappresentata da Trotzkij, all’epoca commissario agli Esteri) e i plenipotenziari della Germania guglielmina. Il governo tedesco presentò condizioni estremamente gravose, chiedendo i territori della Polonia, della Lituania, della

Lettonia, parte dell’Estonia e la Bielorussia, condizioni che Trotzkij si rifiutò di accettare. Ma Lenin insistè per la pace immediata, anche alle condizioni poste dalla Germania, fino a trovarsi in minoranza all’interno del partito. I “comunisti di sinistra”, diretti da Bucharin (v.)f affermavano l'impossibilità che il socialismo potesse vincere in un solo paese, sostenendo che la sopravvivenza della Russia sovietica sarebbe stata impossibile senza la rivoluzione mondiale, quindi era necessario continuare la guerra per allargare il moto rivoluzionario, anche se avesse creato maggiori difficoltà per il potere sovietico. Essi contavano sul fatto che la fraternizzazione dei soldati degli opposti eserciti nelle trince[...]

[...]hi giorni 100.000 volontari entrarono nelle file dell’Armata Rossa nella sola Mosca e Pietrogrado. L’avanzata delle truppe austrotedesche fu bloccata e Pietrogrado fu salvata dall’occupazione. Allora i tedeschi proposero nuove onerose condizioni, fra cui il pagamento di 6 miliardi di marchi di contribuzioni e la non ingerenza del governo sovietico nelle faccende dell'Ucraina. A questo punto Lenin ottenne l’assenso del Comitato centrale a firmare la pace. Il VII Congresso del partito, convocato il 68.3.1918, a grande maggioranza approvò la tattica di Lenin. Il 14 marzo il IV Congresso straordinario dei soviet, svoltosi a Mosca, ratificava il trattato di pace con la Germania. Nella stessa occasione fu deciso di trasferire la capitale da Pietrogrado a Mosca. Se la frattura apertasi aH’interno del Partito bolscevico sul problema della pace o della guerra rivoluzionaria potè in qualche modo essere sanata, non era altrettanto

Trotzkij durante la guerra civile

possibile porre rimedio allo scontro sociale in atto fra classe operaia e contadini poveri da un lato, strati medi della città e della campagna dall’altro, in una situazione fortemente compromessa dallo scioglimento dell’Assemblea Costituente imposto dai bolscevichi subito dopo la presa del potere. Queste forze sociali, rappresentate in larga misura dai socialisti rivoluzionari e dai menscevichi, non erano affatto d’accordo con il potere sovietico gestito dai bolscevic[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 230

Brano: [...]to di protesta era sorretto datazione di pochi: nelle lotte agrarie della regione, decisivo fu il velletrano Augusto Mammucari.

Il biennio rosso

Con la fine della guerra, riprese a crescere la protesta degli operai delle fabbriche di armi (23.11.1918), dei postelegrafonici (27 novembre), dei ferrovieri avventizi (30 novembre). Alcune categorie, come quella dei lavoratori dell'arte bianca, deviarono in richieste corporative (27.12.1918).

La pace attendeva al banco di prova il Partito socialista. La sua linea era astratta, dogmatica, fondata su miti non realizzati (i soviet), ingabbiata in una visione escatologica (fine del capitalismo e della borghesia), velleitaria e semplicistica nell’affrontare i conflitti del dopoguerra, le tensioni sociali, la ripresa economica. Il partito proponeva crescenti rivendicazioni, aderiva al mito dei soviet (solo a Torino auspicava i consigli di fabbrica), gestiva gli scioperi locali nel consueto modo abile/inabile.

Nel biennio 191921, decisivo per le sorti del movimento operaio italiano, il P.S.I.[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 608

Brano: [...]ta a tutti l’augurio di quella universale pacificazione che tutti così ardentemente sospiriamo ».

Nel 1926 iniziò trattative ufficiali che, dopo il superamento di non poche difficoltà, si conclusero nel febbraio 1929 con la firma dei Patti Lateranensi (v.).

Papa fortemente impegnato sul terreno politico, si adoperò non poco per regolare i rapporti con i governi dell’epoca, a beneficio della Chiesa.

Il motto iscritto nel suo stemma era « La pace di Cristo nel regno di Cristo ». Dopo il Concordato (v.), vide in Benito Mussolini, « l'uomo della Provvidenza ».

Aprì quindi trattative con numerosi governi, concluse quasi sempre con la firma di un Concordato, di una convenzione o di un « modus vivendi » (dei 18 patti ufficiali, si ricordano quelli con la Lettonia, la Polonia, la Baviera, la Francia, la Lituania, la Cecoslovacchia, il Portogallo, la Romania, la Prussia, la Germania, l’Austria, la Jugoslavia, la Romania).

L’urto con il regime fascista

Dette inoltre grande impulso all’Azione Cattolica (v.) che, in Italia, fu l’unica [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 132

Brano: [...]al 189697 (1900); Nord e Sud (1900); La città di Napoli (1902); Le forze idrauliche dell'Italia e la loro utilizzazione

(1902); Principi di Scienza delle finanze

(1903); Napoli e la questione meridionale (1903); La ricchezza dell'Italia (1905); La conquista della forza (1905); Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali (Basilicata e Calabria) (1910); Il capitale straniero in Italia (1915); La guerra e la pace (1916); L'Europa senza pace (1925); La decadenza dell'Europa (1922); La tragedia dell'Europa (1924); La pace (1925); La libertà (1926); La Democratie (1933); La désagregation de l'Europe (1938); Le meditazioni dell'esilio (1946); Rivelazioni (1948).

Nixon, Richard Milhous

N. a Yorba Linda (USA) il 9.1.1913; 37° presidente degli Stati Uniti. Proveniente da famiglia piccoloborghese, si laureò in legge e dal 1946 prese parte alla vita politica nelle file del Partito repubblicano, in California, impegnandosi nella lotta contro la superstite politica rooseveeltiana del New Deal. A 33 anni entrò alla Camera battendo il democratico Woorhis, dopo averlo accusato di essere troppo « arrendevole » verso [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 352

Brano: [...]cine di divisioni e dopo 105 giorni, quando le truppe sovietiche, sfondato il fronte in Carelia, minacciavano ormai da vicino Helsinki, Mannerheim dovette chiedere l’armistizio. Le perdite furono elevate da entrambe le parti: 15.000 morti e 30.000 feriti ebbero i finlandesi; 48.000, morti e

159.000 feriti i sovietici. Il trattato di pace, firmato a Mosca il 12.4. 1940, impose alla Finlandia pesanti condizioni.

L'alleanza con la Germania

La pace fu di breve durata e travagliata da forti contrasti nel paese. Nell’ottobre 1940 si affermò in Finlandia un movimento nazionalista, detto Nouseva Suómi, che gradualmente spinse il paese verso l'alleanza con i tedeschi, pur senza rompere completamente i rapporti con le democrazie occidentali aggredite dalla Germania. In una situazione politicamente ambigua, con una Dieta nella quale erano rappresentati anche i comunisti, le sorti della Finlandia rimasero così legate a quelle della Germania nazista, al punto che la polizia finnica arrivò a consegnare ai tedeschi gli ebrei che avevano cercato ri[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 546

Brano: [...] fazione, di una oligarchia, di una categoria che, al riparo del nome e dell’autorità dello Stato, soverchia gli altri e sfrutta per sè la . sua condizione di privilegio ».

L’opera di storico di E.C. fu tutta improntata ad un positivismo sociologico, tipico degli inizi del secolo. Tra i suoi principali lavori: La~Costituzione così detta di Licurgo, Napoli, 1896; La famiglia nel diritto antico, Torino, 1886; Il processo di Verre, Milano, 1895; La pace e la guerra nell'antica Atene,



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 42

Occorrenza parzialmente corrispondente



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 761

Occorrenza parzialmente corrispondente


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La pace, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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